Filiera olivo-olio

Serre allagate, oliveti interessati da eventi franosi, terreni completamente sommersi, canali e corsi d’acqua esondati e molti disagi per l’agricoltura in seguito alla bomba d’acqua che si è abbattuta in queste ore sulla Toscana e con particolare forza sulla zona di costa. Isolate numerose frazioni a causa delle frane che hanno messo a dura prova ancora una volta la fragilità di una regione dove 280 comuni, pari al 98% del totale, è a rischio frane ed alluvioni, e dove 10 dei 7 capoluoghi presenti - Firenze, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Prato e Pistoia - presentano addirittura il 100% dei comuni a rischio

 
Coldiretti sta monitorando i pesanti effetti del maltempo sulla regione. Le situazioni più critiche nella Versilia, con i comuni di Viareggio, Massarosa, Camaiore e Pietrasanta dove è concentrato il cuore del florovivaismo regionale con numerose serre sommerse e produzioni che rischiano uno stop. Pesanti ripercussioni anche per l’orticoltura in campo aperto. La presenza dell’acqua nei terreni potrebbe fare slittare la semina delle coltivazioni primaverili. A preoccupare è l’innalzamento del livello del Lago Massaciuccoli che ha raggiunto il livello di 46 cm. Sulle colline di Massarosa, in seguito a degli smottamenti e frane, sono state danneggiate alcune aree agricole caratterizzate dalla presenza di oliveti.
 
Situazione critica anche in Provincia di Pisa, in particolare nel Comune di San Giuliano Terme e Vecchiano interessato da allagamenti diffusi in seguito alle precipitazioni e al conseguente collasso della rete di fossi e canali. Si continua a vivere ancora nel terrore nella Provincia di Massa Carrara nelle zone già alluvionate e già duramente provate.
 
Redazione Floraviva

Per le sole festività di fine anno all’estero saranno stappate 140 milioni di bottiglie di spumante italiano.  E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che è record storico per le bollicine Made in Italy all’estero dove si registra un aumento del 16 per cento in valore delle esportazioni per un importo stimato in oltre 700 milioni per tutto il 2013, sulla base di proiezioni relative ai dati Istat nei primi nove mesi del 2013.

 
A segnare i maggiori incrementi degli acquisti di spumante sono la Cina dove le esportazioni sono addirittura raddoppiate (+101 per cento), mentre in Russia - sottolinea la Coldiretti - fanno segnare una crescita del 31 per cento. Un successo che viene ulteriormente confermato dal boom degli acquisti di bollicine italiane nel Regno Unito (+50 per cento), che diventa il secondo importatore dopo gli Stati Uniti, dove peraltro lo spumante tricolore cresce del 24 per cento. Tra i nuovi mercati - rileva Coldiretti - va sottolineato l’aumento record delle esportazioni in Australia (+72 per cento). Si tratta di risultati che - precisa la Coldiretti - trainano l’intero settore dei vini per i quali si registra complessivamente un aumento dell’8 per cento in valore dell’export. Complessivamente a fine anno saranno 290 milioni le bottiglie di spumante italiano esportate all’estero. Un numero superiore a quelle consumate in Italia se si considera che - sostiene la Coldiretti - sono state prodotte nel 2013 oltre 440 milioni di bottiglie delle quali circa l’80 per cento con il metodo Charmat e il resto con il metodo classico Champenois che differisce perché la fermentazione non avviene in autoclave, ma in bottiglia e comporta una lavorazione che può durare fino a tre anni con un prezzo finale più elevato. La crescita dello spumante italiano è accompagnata - continua la Coldiretti - dalla leadership incontrastata in Italia dove sono ben l’86 per cento gli italiani che non rinunciano allo spumante per le feste di fine anno mentre appena il 11 per cento ha preferito lo champagne, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè.
 
 
I BRINDISI MADE IN ITALY NEL MONDO
 
Cina                           + 101%
 
Regno Unito               + 50%
 
Russia                       + 31%
 
Stati Uniti                   + 24%
 
FONTE: Elaborazioni Coldiretti su dati Istat in valore ai  primi 9 mesi del 2013 

Verranno presentati gli sviluppi del Progetto integrato di filiera (PIF) che ha coinvolto circa 50 aziende olivicole della provincia di Siena. Il convegno apre una tre giorni per i frantoi del territorio con giornalisti del settore

 
“Olio di qualità tra territorio e certificazione: la realtà della Dop terre di Siena e Igp Toscano”, questo il tema del convegno che si terrà domani, giovedì 28 novembre, a Siena, nella sala riunioni della Camera di Commercio di Siena (inizio ore 16). L'appuntamento segna l'avvio di una tre giorni dedicata all’olio extravergine di oliva Dop Terre di Siena ed Igp Toscano, che farà volgere sulla produzione della provincia l'interesse di giornalisti, operatori del settore e panel leader, protagonisti di un tour che toccherà le principali zone di produzione.
Il convegno, che sarà aperto dal saluto del segretario generale della Camera di Commercio Lorenzo Bolgi, ospiterà gli interventi di Annamaria Betti, Assessore provinciale all'Agricoltura, Paolo Bucelli, Dirigente provinciale del settore sviluppo agricolo, Franco Spada, Presiedente del Consorzio di tutela dell'olio Dop Brisighella, Fabrizio Filippi, Presidente del Consorzio di Tutela Igp Toscano e Giampiero Cresti, Direttore degli Olivicoltori Toscani Associati. Le conclusioni saranno tratte da Mario Mori, vice Presidente del Consorzio Fitosanitario e del Consorzio di Tutela Dop Terre di Siena. 
L'iniziativa, che rientra nel progetto integrato di filiera “Un filo d'olio” finanziato dalla Regione Toscana con capofila il Consorzio Fitosanitario della provincia di Siena, vedrà protagonisti giornalisti specializzati, esperti curatori di guide e capo panel dei più prestigiosi concorsi italiani. Il programma prevede visite ai frantoi, degustazione degli oli Dop Terre di Siena ed Igp Toscano ed una sessione di confronto tra gli esperti ospiti ed il mondo della produzione, che si terrà al Palazzo del Capitano a Montepulciano. Incontri diretti, nel corso dei quali oltre all'assaggio del prodotto, si aprirà un confronto concreto a tutto campo su tecniche di lavorazione, di estrazione e di sviluppo commerciale.
 
 
CONSORZIO FITOSANITARIO VOLONTARIO SIENA - Il Progetto Integrato di Filiera denominato “Un Filo d’Olio” è stato approvato e finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del PSR 2007/2013 seconda fase dei PIF, ed ha per oggetto interventi di sviluppo e miglioramento strutturale dell’olivicoltura della provincia di Siena. Il ruolo di capofila del progetto è svolto dal Consorzio Volontario Fitosanitario di Siena, realtà storica nel panorama agricolo senese, che in passato si è occupato per lunghi anni di difesa dalle calamità naturali e  svolse un ruolo fondamentale nell’opera di ricostituzione olivicola a livello provinciale dopo la catastrofica gelata dell’inverno 84/85. Il Consorzio sempre attento alle necessità di sviluppo e miglioramento qualitativo delle produzioni agricole e della coltura olivicola in particolare è stato in passato il promotore della DOP dell’olio Terre di Siena ed ha poi supportato in questi anni il Consorzio di  Tutela della DOP.

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, parteciperà domani, giovedì 14 novembre, alla conferenza stampa ‘Olio: stime produttive’, che avrà luogo alle ore 10.30 presso la Sala Cavour del Mipaaf (Via XX Settembre 20, Roma).

 
All’evento - a cura di Ismea, Aifo, Cno, Unaprolverranno illustrate le previsioni della campagna olivicola 2013-14. Oltre al Ministro, saranno presenti: Arturo Semerari, presidente Ismea; Gennaro Sicolo, presidente Cno; Piero Gonnelli, presidente Aifo; Massimo Gargano, presidente Unaprol e il Sottosegretario di Stato, Giuseppe Castiglione.
 
Uffico Stampa

Con le importazioni di olio di oliva vergine aumentate in valore del 18 per cento nel corso del 2013, sono positive le modifiche approvate dalla Commissione europea per facilitare la prevenzione di pratiche fraudolente nel settore. E’quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi sette mesi del 2013 nel commentare le modifiche apportate dalla Commissione Europea al regolamento n. 2568/91che prevede il decremento graduale dei limiti di etil esteri consentiti: 40 mg/kg per la campagna 2013/2014, 35 mg/kg per il 2014/2015 e 30 mg/kg per le campagne successive. 

 
La Commissionesottolinea la Coldiretti - ha giustamente recepito le decisioni del Consiglio oleicolo internazionale facilitando in tal modo le azioni volte alla prevenzione di pratiche fraudolente che danneggiano fortemente la produzione Made in italy.  L’Italia - prosegue la Coldiretti - è il secondo produttore mondiale di olio di oliva con circa 250 milioni di piante ma è anche  il principale importatore mondiale. Il fatturato del settore - precisa la Coldiretti - è stimato in 2 miliardi di euro con un impiego di manodopera per 50 milioni di giornate lavorative. E’ quindi evidente - conclude la Coldiretti - la necessità di norme a tutela dei consumatori di un Paese come l’Italia in cui l’olio di oliva è praticamente presente sulle tavole di tutti gli italiani con un consumo nazionale stimato in circa 14 chili a testa.
 
Fonte Ufficio Stampa

Camaiore (LU) - Fiera promozionale a tema dedicata all’olio nuovo, al vino e ai prodotti a km 0 e biologici, esibizioni musicali, talk show, letture, mostre e un concorso di disegno per le scuole. Spazio bambini con educatrici qualificate e animatori.