Filiera olivo-olio

Larciano Castello (PT) - Si parte il sabato con il banchetto medievale presso il maestoso castello Medievale, tra pietanze gustose, figuranti e saltimbanchi (prenotazioni 389 5839321). La Domenica, invece, ci saranno degustazioni di olio e di vino Chianti Montalbano, banchetti di oggettistica, trattori d'epoca, sfida tra arceri. Navetta gratuita.

Aumentano del 13% per la Toscana i contributi di premio ad ettaro sul primo pilastro della pac 2014-2020. Privilegiati i giovani agricoltori con partita iva e i settori della zootecnia i seminativi e gli olivicoli. Tutti settori strategici per la Toscana che si garantisce un supporto importante per le strategie di medio periodo.

 
Per la Regione con l'accordo sulla Pac e i fondi europei fino al 2020 firmato ieri con il Governo "gli agricoltori toscani saranno un po' più uguali rispetto agli altri agricoltori italiani". Lo sottolinea l'assessore all'agricoltura della Toscana Gianni Salvadori. Un giudizio assolutamente positivo quello sulle definizioni del primo pilastro della nuova Pac 2014-2020 e un ringraziamento al ministro per il lavoro e l'impegno manifestato.
L'accordo regola la distribuzione per i prossimi sette anni di circa 4 miliardi l'anno, in tutta Italia, di aiuti diretti alle imprese. Complessivamente sono oltre 20 miliardi. La torta in questi anni ha subito un taglio del 10 per cento. "Ma gli agricoltori toscani -  spiega l'assessore -  vedranno crescere il premio ad ettaro e potranno contare su un aumento di circa il 13 per cento dell'entità dei contributi".
Inoltre l'accordo privilegia nella distribuzione delle risorse lavoro e giovani e chi fa davvero agricoltura, ovvero coltivatori diretti e imprese con partita Iva. Negli 'aiuti accoppiati', che fuori dal tecnicismo degli addetti ai lavori sono gli aiuti del nuovo sistema di pagamento legati alla produzione, alle rese, alle superfici o ad un certo numero di capi fissi, sono stati premiati zootecnia, olivi e seminativi. Un altro elemento che farà piacere agli agricoltori toscani e che permetterà, secondo la Regione, di compiere scelte strategiche importanti.
Per l'assessore all'agricoltura l'accordo di ieri genera un equilibrio decisivo per il futuro. L'opposto sarebbe accaduto, sempre secondo l'assessore, se ci si fosse spinti a quota 15%, il massimo previsto per l'accoppiato, o se fossero stati ulteriormente frammentati gli interventi: le imprese italiane (e toscane) ci avrebbero a quel punto rimesso. "Con le scelte fatte e le modalità decise per la realizzazione della convergenza in Italia - spiega - sono stati limitati i tagli alle imprese, per esempio adottando il 'metodo irlandese' e garantendo così anche le aziende con titoli elevati che, con un'applicazione diversa, avrebbero ricevuto, in base ai regolamenti europei, penalizzazioni importanti". Scelte dell'accordo firmato ieri che la Regione condivide ed approva.  
 
Redazione Floraviva

C'è ancora tempo per partecipare alla " Selezione regionale degli oli extravergini di oliva DOP e IGP della Toscana". Il termine che originariamente scadeva il 31 gennaio è stato infatti prorogato fino al 14 febbraio 2014 per consentire alle aziende interessate di completare l'inserimento delle domande e l'invio dei campioni di olio.

 
La Selezione regionale degli oli extra vergini di oliva DOP e IGP della Toscana è organizzata dalla Regione Toscana e da Unioncamere Toscana attraverso Toscana Promozione ed è finalizzata a promuovere e valorizzare la migliore produzione olearia regionale premiando le imprese impegnate nello sforzo di migliorare costantemente e garantire la qualità del proprio prodotto.
 
Le degustazioni dei campioni di olio ammessi alla selezione saranno effettuate da una Commissione regionale, composta da capi panel e da tecnici dei comitati di assaggio pubblici riconosciuti in Toscana, che opererà presso MetropoliAzienda speciale della Camera di commercio di FirenzeDivisione laboratorio chimico merceologico.
 
L'iscrizione può essere fatta on line collegandosi al sito www.toscanapromozione.it entro venerdì 14 febbraio e entro lo stesso termine occorre far pervenire i campioni di olio a MetropoliAzienda speciale della Camera di commercio di FirenzeDivisione laboratorio chimico merceologico (via Orcagna, 70 – 50121 Firenze).
 
Regolamento, modulistica e informazioni per partecipare alla Selezione regionale degli oli extra vergini di oliva DOP e IGP della Toscana sono disponibili sul sito di Toscana Promozione (www.toscanapromozione.it).
 
"La Selezionericorda l'assessore all'agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadoriè un modo rigoroso e trasparente per valorizzare la migliore eccellenza della produzione toscana. Sugli oli che supereranno la selezione infatti verranno concentrate le iniziative di promozione della Regione sui mercati, a cominciare dal mercato Usa che proprio di recente è stato protagonista di una campagna diffamatoria sull'olio toscano. Ai consumatori americanisottolinea Salvadoriporteremo non solo oli extravergini certificati e garantiti, perchè hanno la Igp o la Dop (indicazione o denominazioni di origine protetta) ma porteremo il meglio del meglio della produzione toscana, con tanto di analisi e di verdetti organolettici da parte di qualificatissimi panel di esperti."

L'olio extra vergine di oliva IGP Toscano–Colline di Firenze, prodotto da un'azienda agricola di Fiesole, è risultato uno dei tre oli vincitori per il 2014 nell'ambito della terza edizione di Olio Officina Food Festival, importante appuntemento sugli oli di oliva e i condimenti promossa dal Canale Cucina del Corriere della Sera in corso a Milano dal 23 al 25 gennaio .

 
"Questo riconoscimento di prestigio – ha commentato l'assessore regionale all'agricoltura Gianni Salvadori - premia il grande impegno dedicato da tempo al continuo miglioramento qualitativo dei prodotti oleari da parte di parte di tutto il sistema produttivo regionale del settore". Un impegno che si concentrato negli ultimi anni anche nella produzione di oli biologici ad elevato valore nutrizionale, in quanto caratterizzati da un alto contenuto di sostanze antiossidanti naturali, i polifenoli.
 
 
 
I risultati qualitativi raggiunti dall'azienda agricola fiesolana sono stati riconosciuti anche a livello regionale, dove gli oli biologici IGP ToscanoColline di Firenze di quest'azienda sono stati selezionati sia nel 2011/2012 che nel 2012/2013, insieme a molti altri oli extra vergini di oliva a marchio di origine, nella Selezione regionale degli oli Dop e Igp della Toscana.
 
 
 
"Lo scopo della selezione regionale - ha aggiunto Salvadori - è proprio quello di evidenziare la migliore produzione olearia toscana, per utilizzarla in azioni promozionali in Italia e all'estero". Attualmente è in corso di realizzazione la terza edizione della Selezione,degli oli Dop e Igp, per la quale le aziende interessate possono ancora presentare domanda sul sito di Toscana Promozione fino al 31 gennaio prossimo.
 
Redazione Floraviva

Serre allagate, oliveti interessati da eventi franosi, terreni completamente sommersi, canali e corsi d’acqua esondati e molti disagi per l’agricoltura in seguito alla bomba d’acqua che si è abbattuta in queste ore sulla Toscana e con particolare forza sulla zona di costa. Isolate numerose frazioni a causa delle frane che hanno messo a dura prova ancora una volta la fragilità di una regione dove 280 comuni, pari al 98% del totale, è a rischio frane ed alluvioni, e dove 10 dei 7 capoluoghi presenti - Firenze, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Prato e Pistoia - presentano addirittura il 100% dei comuni a rischio

 
Coldiretti sta monitorando i pesanti effetti del maltempo sulla regione. Le situazioni più critiche nella Versilia, con i comuni di Viareggio, Massarosa, Camaiore e Pietrasanta dove è concentrato il cuore del florovivaismo regionale con numerose serre sommerse e produzioni che rischiano uno stop. Pesanti ripercussioni anche per l’orticoltura in campo aperto. La presenza dell’acqua nei terreni potrebbe fare slittare la semina delle coltivazioni primaverili. A preoccupare è l’innalzamento del livello del Lago Massaciuccoli che ha raggiunto il livello di 46 cm. Sulle colline di Massarosa, in seguito a degli smottamenti e frane, sono state danneggiate alcune aree agricole caratterizzate dalla presenza di oliveti.
 
Situazione critica anche in Provincia di Pisa, in particolare nel Comune di San Giuliano Terme e Vecchiano interessato da allagamenti diffusi in seguito alle precipitazioni e al conseguente collasso della rete di fossi e canali. Si continua a vivere ancora nel terrore nella Provincia di Massa Carrara nelle zone già alluvionate e già duramente provate.
 
Redazione Floraviva

Per le sole festività di fine anno all’estero saranno stappate 140 milioni di bottiglie di spumante italiano.  E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che è record storico per le bollicine Made in Italy all’estero dove si registra un aumento del 16 per cento in valore delle esportazioni per un importo stimato in oltre 700 milioni per tutto il 2013, sulla base di proiezioni relative ai dati Istat nei primi nove mesi del 2013.

 
A segnare i maggiori incrementi degli acquisti di spumante sono la Cina dove le esportazioni sono addirittura raddoppiate (+101 per cento), mentre in Russia - sottolinea la Coldiretti - fanno segnare una crescita del 31 per cento. Un successo che viene ulteriormente confermato dal boom degli acquisti di bollicine italiane nel Regno Unito (+50 per cento), che diventa il secondo importatore dopo gli Stati Uniti, dove peraltro lo spumante tricolore cresce del 24 per cento. Tra i nuovi mercati - rileva Coldiretti - va sottolineato l’aumento record delle esportazioni in Australia (+72 per cento). Si tratta di risultati che - precisa la Coldiretti - trainano l’intero settore dei vini per i quali si registra complessivamente un aumento dell’8 per cento in valore dell’export. Complessivamente a fine anno saranno 290 milioni le bottiglie di spumante italiano esportate all’estero. Un numero superiore a quelle consumate in Italia se si considera che - sostiene la Coldiretti - sono state prodotte nel 2013 oltre 440 milioni di bottiglie delle quali circa l’80 per cento con il metodo Charmat e il resto con il metodo classico Champenois che differisce perché la fermentazione non avviene in autoclave, ma in bottiglia e comporta una lavorazione che può durare fino a tre anni con un prezzo finale più elevato. La crescita dello spumante italiano è accompagnata - continua la Coldiretti - dalla leadership incontrastata in Italia dove sono ben l’86 per cento gli italiani che non rinunciano allo spumante per le feste di fine anno mentre appena il 11 per cento ha preferito lo champagne, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè.
 
 
I BRINDISI MADE IN ITALY NEL MONDO
 
Cina                           + 101%
 
Regno Unito               + 50%
 
Russia                       + 31%
 
Stati Uniti                   + 24%
 
FONTE: Elaborazioni Coldiretti su dati Istat in valore ai  primi 9 mesi del 2013