Filiera olivo-olio
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Questa mattina all'istituto D. Anzilotti di Pescia si e' svolto il tradizionale convegno sull'olio e l'olivicoltura In un momento non facile, la cui gravità è segnata dalla richiesta del riconoscimento dello stato di calamità naturale -come evidenzia il Sindaco Oreste Giurlani-. il Convegno è diventato un importante momento di riflessione per capire come poter intervenire al fine di riportare l'olio italiano alla sua originaria eccellenza
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Con le quotazioni dell’olio di oliva in forte crescita a causa dello scarso raccolto è boom furti nelle campagne, dove i ladri rubano dalle olive ai fusti di extravergine, con centinaia di quintali di prodotto spariti dalle aziende e dagli uliveti. Ad affermarlo è la Coldiretti che lancia l’allarme su un fenomeno che sta creando tensione e paura su tutto il territorio nazionale, con raid di squadre organizzate che in un’ora riescono a raccogliere oltre un quintale di olive, mentre trafugare una cisterna piena di olio può portare un bottino di oltre 200mila euro. Nel giro di pochi giorni - sottolinea la Coldiretti - le forze dell’ordine hanno effettuato decine di arresti ma i tentativi di furti continuano, tanto da aver spinto alcuni agricoltori ad organizzarsi con ronde, mentre altri si sono affidati a istituti di vigilanza, con i camion che trasportano l’extravergine scortati dalla polizia. Olive come diamanti dunque, scortate contro il moltiplicarsi dei tentativi di furti che sono ora all’ordine del giorno dell’analisi dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agroalimentare promosso dalla Coldiretti anche perché il prodotto sottratto alimenta una filiera illegale che provoca danni economici ma anche rischi per la salute.
Ad essere colpite sono particolarmente le campagne pugliesi dove si concentra la maggioranza della produzione italiana, ma non solo. In provincia di Foggia – rileva la Coldiretti - una banda di bulgari si era organizzata per ripulire gli uliveti della zona di Cerignola, prima di essere fermata dalle forze dell’ordine. Poco distante operavano altre due squadre, travolta composte da rumeni, anch’essi sorpresi a “ripulire” alberi di olive. Stessa dinamica, ma con italiani protagonisti, nei territori di Bari e Barletta, dove sono finiti in manette cinque persone, che in due distinti colpi hanno portato via 5 quintali di olive. Ladri in azione – continua la Coldiretti - anche nel Trapanese, dove otto persone hanno cercato di rubare addirittura all’interno di un terreno confiscato alla mafia ma sono state sorprese dai carabinieri. Ma i furti non hanno risparmiato neppure il resto della Penisola. In Liguria gli agricoltori sono stati costretti a organizzarsi per difendere le preziose olive taggiasche, vanto della Riviera di Ponente, dalle mani dei banditi. E pure nelle Marche, nel Maceratese, due persone sono state arrestate dopo ave rubato oltre cinquanta chili di olio.
Considerata la gravità del fenomeno, Coldiretti ha chiesto alle Prefetture sul territorio un intervento per il pattugliamento delle strade più sensibili, per proteggere il transito di tir con a bordo cisterne di olio extravergine, e una più massiccia presenza di forze dell'ordine nelle campagne. Ma si pensa anche all'installazione di videocamere negli uliveti che in Italia contano su un patrimonio di circa 250 milioni di piante su 1,1 milioni di ettari di terreno.
Una situazione determinata dall’aumento delle quotazioni che hanno raggiunto la cifra record di 7 euro al chilo alla borsa merci di Bari per effetto del crollo della produzione nazionale di olio di oliva del 35 per cento su un quantitativo - rileva la Coldiretti - di poco superiore alle 300mila tonnellate, mentre anche in Spagna, che è tradizionalmente un fornitore dell’Italia, il raccolto è dimezzato otto il milione di tonnellate. A pesare sul risultato nazionale sono Puglia e Calabria per le quali si attende una produzione decurtata di più di un terzo rispetto allo scorso anno. A mitigare, in parte, tale risultato c’è la Sicilia la cui flessione è attesa al -22 per cento. Ma è in tutto il Sud che si attendono cali a due cifre con punte di -45 per cento per Basilica e Abruzzo e -40 per cento per la Campania. Nel Centro Italia ed in Liguria si attende una produzione quasi dimezzata e anche nelle regioni del Nord si prevedono quantitativi molto al di sotto dello scorso anno. In questo quadro – conclude la Coldiretti - fa eccezione la Sardegna dove si stima un aumento del 30 per cento rispetto ad un 2013 di scarsissima produzione e, anche se con quantitativi estremamente limitati, il Piemonte.
Redazione Floraviva
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Storico addio all’oliera in bar, mense, ristoranti e pizzerie dall’inizio della settimana con l’entrata in vigore dell'obbligo del tappo antirabbocco per i contenitori di olio extra vergine di oliva serviti in tutti i pubblici esercizi.
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Sabato 6 dicembre sarà la giornata dedicata allo studio e al dibattito sul valore dell’olio extravergine di oliva presso l’Istituto Tecnico Agrario “D. Anzilotti” di Pescia, dalle 09.00 di mattina alle 13.00. Per l’occasione sono stati invitati diversi esperti al fine di fornire una visione completa sul tema. Il primo intervento sarà quello di Beniamino Tripodi, del Gruppo Pieralisi, che parlerà de “L’importanza di una corretta frangitura per ottenere olio di qualità”, a seguire Lorenzo Cecchi, Promofirenze – Camera di Commercio di Firenze, che interverrà su “Caratteristiche chimiche e sensoriali dell’olio d’oliva di qualità”. Successivamente si parlerà di “Proprietà salutari e nutrizionali dell’olio di oliva” con Laura Di Renzo della sezione nutrizione clinica e nutragenita dell’Università Degli Studi di Roma Tor Vergata. Infine Sandra Donnini del Dipartimento di biotecnologia dell’Università degli Studi di Siena tratterà di un aspetto specifico salutare dell’olio d’oliva: “L’olio di oliva nella prevenzione del cancro: stato dell’arte della ricerca preclinica”. Modererà il dibattito, al quale sono tutti invitati, Tiziano Caruso.
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Volete fare l'assaggiatore di olio di oliva? Oggi è più semplice. La giunta regionale ha infatti approvato una delibera (n. 911 del 27 ottobre 2014) con la quale sono state aggiornate le procedure per la tenuta dell'elenco degli assaggiatori di olio di oliva e per lo svolgimento dei relativi corsi di formazione, alla luce delle novità introdotte dal decreto ministeriale del 18 giugno 2014 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 199 del 28 agosto 2014).
Con questa delibera e con la precedente, che era stata approvata in estate (delibera n. 680 del 4 agosto 2014) è stato complessivamente semplificato il procedimento amministrativo di iscrizione nell'elenco degli assaggiatori di olio di oliva, attribuendone interamente la responsabilità alle Camere di commercio, mentre in precedenza vi erano due fasi: l'istruttoria attribuita alle Camere e l'iscrizione che toccava alla Regione.
Attualmente in Toscana ci sono 682 assaggiatori iscritti nell'articolazione regionale dell'elenco degli assaggiatori di olio di oliva, mentre sono ben 20 i gruppi panel di assaggiatori professionali, riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che operano in Toscana prevalentemente per la certificazione degli oli a denominazione DOP e IGP.
"Sono numeri importanti – commenta l'assessore all'agricoltura e foreste della Regione, Gianni Salvadori – che dimostrano concretamente la grande diffusione della cultura dell'olio extravergine di oliva e della sua qualità in Toscana. Oggi abbiamo semplificato le procedure, eliminando inutili passaggi, e rendendo ancora più facile agli appassionati dedicarsi a questa attività."
Redazione Floraviva
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Sabato 18 Ottobre, a partire dalle 15:00, vai alla festa di inizio frangitura e, tra le macine e defogliatori del frantoio della Cooperativa Olivicoltori Valdinievole a Montecatini Alto, controlli l'estratti conto previdenziali, chiedi come compilare il modello Red dell'Inps e degusti fett'unta condita con olio nuovo. Il tutto gratuitamente.
E' questa l'idea di Epaca-Coldiretti che in occasione del sessantesimo anniversario, il patronato di tutti i cittadini, si mostra in contesti non 'ortodossi', offrendo naturalmente senza costi a lavoratori e pensionati gli abituali servizi: nel giugno scorso gli addetti Epaca erano a Cutigliano in un agriturismo. Ora è la volta del frantoio di Montecatini Alto, per la festa di inizio frangitura, un appuntamento frequentato da coltivatori di olive e da tanti consumatori appassionati dell'extravergine toscano. È un anno particolare per l'olio, dopo le piogge estive le quantità sono ridotte ma la qualità promette bene. “Abbiamo scelto di essere nella sede della Cooperativa Olivicoltori Valdinievole -spiega Alessandro Pagliai, responsabile Epaca-Coldiretti di Pistoia-, perché è una festa molto sentita dai cittadini. E quest'anno la curiosità di assaggiare l'olio appena franto è anche maggiore”.
Fornire informazioni per la compilazione del modello Red è uno dei tanti servizi che offre Epaca-Coldiretti di Pistoia in questo periodo. Il modello Red serve a comunicare all'Inps eventuali redditi non da pensione. Un adempimento obbligatorio per chi riceve la comunicazione dall'istituto di previdenza. Si potrà fare anche il punto sulle nuove regole della Regione Toscana in fatto di ticket sanitari e autocertificazione della fascia economica.
Informazioni (e adempimenti) che Epaca fornisce sabato 18 alla festa di Montecatini Alto, e tutti i giorni lavorativi nelle sedi di San Marcello Pistoiese, Monsummano Terme, Pescia, Quarrata e Pistoia (www.pistoia.coldiretti.it).
“Continuiamo le nostre iniziative per il sessantesimo anniversario, vogliamo comunicare ai cittadini una realtà che già esiste: Epaca è il patronato di tutti i cittadini, non solo degli agricoltori -spiega Alessandro Pagliai-. In provincia una fetta consistente, oltre un terzo, delle pratiche è effettuato a beneficio di 'non agricoltori', sintomo della fiducia riposta da tanti italiani nel mondo Coldiretti e in ciò che rappresenta”.
La festa di inizio frangitura della Cooperativa Olivicoltori Valdinievole prevede prove dimostrative in campo della raccolta meccanizzata delle olive; benedizione di un nuovo impianto e Santa Messa; rinfresco e fett'unta con olio nuovo.
Redazione Floraviva