Per le sole festivitàdi fine annoall’esterosarannostappate 140 milionidibottigliedispumanteitaliano. E’ quantostima la Coldirettinelsottolinearecheè record storico per le bollicine Made in Italy all’estero dove siregistra un aumento del 16 per cento in valoredelleesportazioni per un importostimato in oltre 700 milioni per tuttoil 2013, sulla base diproiezioni relative aidatiIstatneipriminovemesi del 2013.
A segnare i maggioriincrementidegliacquistidispumantesono la Cina dove le esportazionisonoaddiritturaraddoppiate (+101 per cento), mentre in Russia - sottolinea la Coldiretti - fannosegnareunacrescita del 31 per cento. Un successochevieneulteriormenteconfermatodal boom degliacquistidibollicineitalianenelRegnoUnito (+50 per cento), chediventailsecondoimportatoredopogliStatiUniti, dove peraltro lo spumantetricolorecresce del 24 per cento. Tra i nuovimercati - rilevaColdiretti - vasottolineatol’aumento record delleesportazioni in Australia (+72 per cento). Si trattadirisultatiche - precisa la Coldiretti - trainanol’interosettoredeivini per i qualisiregistracomplessivamente un aumentodell’8 per cento in valoredell’export. Complessivamente a fine annosaranno 290 milioni le bottigliedispumanteitalianoesportateall’estero. Un numerosuperiore a quelleconsumate in Italia se siconsiderache - sostiene la Coldiretti - sono state prodottenel 2013 oltre 440 milionidibottigliedellequali circa l’80 per cento con ilmetodoCharmat e ilresto con ilmetodoclassicoChampenoischedifferisceperché la fermentazione non avviene in autoclave, ma in bottiglia e comportaunalavorazionechepuòdurarefino a treanni con un prezzo finale piùelevato. La crescitadellospumanteitalianoèaccompagnata - continua la Coldiretti - dalla leadership incontrastata in Italia dove sono ben l’86 per centogliitalianiche non rinuncianoallospumante per le festedi fine annomentreappenail 11 per cento ha preferito lo champagne, secondol’indagineColdiretti/Ixè.
I BRINDISI MADE IN ITALY NEL MONDO
Cina + 101%
Regno Unito + 50%
Russia + 31%
Stati Uniti + 24%
FONTE: Elaborazioni Coldiretti su dati Istat in valore ai primi 9 mesi del 2013