Servizi

lavandeto assisi

Il 3 ed il 4 Ottobre a Castelnuovo d'Assisi dalle ore 10:00 alle 19:00 la seconda edizione, ad ingresso totalmente gratuito, di questa esposizione e work shop in continuo, molto originale e allo stesso tempo utile grazie a corsi di vario tipo tra cui la distillazione di tisane, oleoliti, e uguneti. Inoltre saranno organizzate visite guidate dei giardini/vivai e molti incontri con specie non comuni, come le collezioni di 50 differenti tipi di salvie ornamentali e officinali.

L'autunno è senza dubbio il momento migliore per realizzare il giardino, in quanto le piante avranno modo di attecchire riducendo al minimo le nostre cure e a primavera saranno già cresciute e forti. Le salvie, ad esempio, spiegano gli organizzatori, sono piante facili, resistenti, dai mille colori, che nelle zone fredde sono in fiore da aprile a novembre. Saranno organizzati corsi gratuiti per riconoscere le erbe spontanee, curare le rose, gli agrumi, fare le tisane e gli oleoliti/unguenti, oltre alla distillazione di erbe aromatiche. Si potrà partecipare intorno alle 11:30 e alle 16.30 alle visite guidate gratuite al giardino delle salvie, ai giardini botanici delle piante aromatiche e al laghetto con ninfee e pesciolini.
Non mancherà inoltre la possibilità di acquistare presso il mercatino: lavande, aromatiche, gaure, salvie ornamentali, rose, agrumi, piante da secco, piante rare, piante grasse, prodotti tipici dell'artigianato di qualità.

Incontri, corsi e attività
Ore 11:00 e 17:00 visite guidate al laghetto con ninfee e pesci rossi, al giardino delle salvie e delle piante aromatiche, percorso olfattivo e sensoriale e spiegazione su tecniche di coltivazione a cura di Lorena e Gino del lavandeto

Corso gratuito offerto da Giuseppe del vivaio Hortus Esperidis
Ore 10:00, Coltivare gli agrumi tecniche.
Ore 15:00 Alimentazione: Proprietà benefiche degli agrumi nella dieta umana, come e quando usarli.

Corso a cura di Alessandra Orsi
Ore 10:00 e ore 16:00 Coltivazione di zucche ornamentali

Corso gratuito a cura del vivaio La rosa del Borghetto
Ore 10.30 e ore 16:00 del 3 e 4 ottobre Come potare, concimare, trattare le rose in autunno: la cura delle rose in autunno e inverno. Cosa fare alle nostre rose all'inizio della stagione fredda: potatura, trattamenti ed altri accorgimenti riservati alla regina dei fiori.

Ore 10:00 Corso di preparazione tisane, circa 2 ore: rilassanti, antistress, anti cellulite, digestive, drenanti, energizzanti.
Ore 15:00 preparazione oleoliti e unguenti
Ai partecipanti al corso, sarà fornito un piccolo ricettario di tisane, le schede botaniche delle piante officinali utilizzate e un mazzetto di erbe fresche per la preparazione tisana rilassante. Il prezzo del corso, tenuto dalla dottoressa Marila, e del materiale è di € 15,00. Per info ed iscrizione al corso (necessaria) tel 339 5388300 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Le persone interessate ai corsi che non possono partecipare nelle date proposte, possono chiamare il numero di Marila e saranno richiamati quando saranno stabile altre dare; inoltre corso di unguenti ed oleoliti, corso per produrre sapone fatto in casa, i corsi sono tenuti da un' esperta del settore Marila presso Il Lavandeto di Assisi minimo 4 persone.
 
Ore 12:00 e 17:30 Distillazione erbe aromatiche con piccolo alambicco e spiegazione della tecinica "Corrente di vapore"

Passeggiate in carrozza con il Vetturino Christian, costo € 3,00/5,00 a persona. Preferibile la prenotazione, 349 6708654

Sabato 3 ottobre, cena a tema su prenotazione: Agriturismo il Cerreto, Via Perugia, 302, 06084 Bettona PG 075 9869050. Menù a tema salvia: prodotti tipici di alta qualità e dolce alla lavanda. Prezzo € 28,00 compresi vini e bevande. L'Agriturismo il Cerreto pratica inoltre prezzi scontati per per pernottamenti nei giorni 2/3/4 ottobre

Concorso fotografico organizzato da Cine fotoamatori Hispellum. Info e chiarimenti: Achille 334 9757379/328 6119780, Ennio 347 5813929; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Possibilità di gustare il vostro pranzo al sacco presso i nostri campi o nella campagna circostante

Escursioni esterne alla nostra struttura: museo della scuola Castelnuovo, museo diocesano, bosco di San Francesco.

Elenco Espositori
IL Lavandeto di Assisi con piante aromatiche, collezione di lavande e di salvie da cucina e ornamentali, gaure, budleja, graminacee, prodotti alla lavanda, sacchettini, profumatori per ambienti,mazzi, composizioni…

La Rosa del Borghetto, Natura allo stato dell'arte, collezione di rose antiche e moderne.
www.larosadelborghetto.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Az. Agricola La terra di Gaia - Tel. 0863 455497 - Cel. 335 6212068
Produzione con impianto di lombricoltura di HUMUS, una sostanza organica arricchita dalla lenta e preziosa opera dei lombrichi, capacedi migliorare la fertilità del terreno attraverso un processo naturale.

Le Piante di Alessandrea Orsi, Azienda Agricola: vivaio è specializzato nella produzione di annuali, erbacee perenni, rampicanti, peperoncini piccanti in vaso, ortive dimenticate ed altre piante inusuali coltivate secondo metodo dell’agricoltura biologica. Le zucche alimentari ed ornamentali vengono propose dalla fine dell’estate
per rallegrare gli occhi e soddisfare il palato. Dall’autunno alla fine dell’inverno realizziamo strutture vive con i vimini (archi, pergole, gazebo, recinzioni). Tel. e Fax 0765 608238 - Cellulare 339 3310030, www.alessandraorsi.it, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Dottoressa Marila Corsi di oleoliti, unguenti e tisane (solo su prenotazione anticipata), 331 5040661 339 5388300, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Le creazioni con fiori pressati di Vienna 075 6978003

Hortus Esperedis di Giuseppe Messina: Produzione e vendita piante di agrumi di Sicilia
Tel. e fax: 094 183245, cell: 339 2437968, www.hortushesperidis.com, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Az. vivaistica Frutticoltura Orvieto: varietà autoctone umbre, laziali e toscane di piante da frutta, frutti minori

Il Sughereto: collezione di orchidee e piante ornamentali, www.orchidandoshop.it, 329 9623252

Rodolfo Onori Cestaio e intrecci

Vivaio la Ginestra (Napoli): profumi e colori della macchia Mediterranea, Tel. 081 8083187, www.vivaiolaginestra.com

Home Wood design&forniture: porta vasi e mobili artigianali in legno, cantinette, tel 339 6156029, 337 639930, www.homewoodesign.it, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Pescheria Il Proticciolo: cucinerà al momento frittura di pesce (fresco) ed altre specialità di mare anche su prenotazione 389 8903993

 
Redazione Floraviva

Il disegno di legge Susta, citato dal direttore di Gardenia Emanuela Rosa-Clot, è stato uno dei temi caldi della tavola rotonda “Tutte le sfumature del verde” organizzata nell’area Mipaaf di Expo da Agrinsieme. Dino Scanavino: «è un elemento di innovazione culturale che segna una nuova strategia: il rispetto della componente verde delle città».

 
«E’ importante segnalare questa iniziativa di legge parlamentare che, in sintesi, propone sgravi fiscali per i cittadini che danno vita a dei giardini o delle aree verdi nelle loro case, nelle loro ville, nei loro condomini. Ecco questo è un atto di civiltà, un elemento di innovazione culturale che segna una nuova strategia: quella del rispetto di una componente essenziale delle nostre città, che è appunto la componente verde. Noi lo appoggiamo e riteniamo che potrebbe essere un primo passo verso un nuovo modo di intendere la relazione fra chi fa il giardiniere, i vivaisti, i cittadini e le amministrazioni pubbliche, cioè per mettere insieme questi soggetti che possono migliorare la qualità della vita».
E’ quanto dichiarato da Dino Scanavino, presidente della Confederazione italiana agricoltori, a margine della tavola rotonda “Tutte le sfumature del verdeBellezza, salute, ambiente, sviluppo economico”, organizzata ieri da Agrinsieme nell’area lounge del Ministero delle politiche agricole a Expo Milano. Un deciso sostegno al disegno di legge del senatore Gianluca Susta (Misure di agevolazione fiscale per interventi di “sistemazione a verde” di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari di proprietà privata) che è stato citato durante l’incontro, per prima, dalla moderatrice Emanuela Rosa-Clot, direttore di Gardenia e di Bell’Italia. Emanuela Rosa-Clot ha ricordato che le detrazioni del 36 per cento dovrebbero riguardare le spese per importi tra 2 mila e 30 mila euro oppure, nel caso di condomini, per importi da 5 mila a 50 mila euro; e che saranno detraibili anche le spese per la progettazione. 
Su quest’ultimo aspetto, che potrebbe contribuire a valorizzare i professionisti della progettazione di giardini, si è soffermata con soddisfazione anche Anna Letizia Monti, presidente dell’associazione italiana di architetti del paesaggio, che ha parlato anche del valore attribuito dai turisti che visitano l’Italia al suo bel paesaggio e della necessità quindi di conservarlo e valorizzarlo, nonché della centralità dell’industria turistica che grazie al ministro Dario Franceschini ha ottenuto spazio nei rapporti dell’Istat. Anna Letizia Monti ha poi ricordato che dal 20 al 22 aprile del 2016 Torino ospiterà il congresso mondiale degli architetti del paesaggio e che dovrà essere il più aperto possibile alla cittadinanza e opinione pubblica per sensibilizzarla sull’importanza del verde.
Dino Scanavino ha affermato che «noi abbiamo uno dei paesaggi più belli del mondo, in parte per effetto dell’agricoltura». «Io però – ha aggiunto - non sono d’accordo sull’eccessiva conservazione del paesaggio, perché il paesaggio è sempre in divenire, per cui va piuttosto governato, e quindi prima di tutto conosciuto». Al di là di questa leggera divergenza con Anna Letizia Monti, Scanavino ha apprezzato gli interventi di tutti i relatori che non sono stati un «sostegno sindacale del settore florovivaistico,  ma hanno inserito il florovivaismo come elemento di base di una nuova evoluzione del concetto di verde, della consapevolezza del valore del verde in termini di ambiente, in termini di qualità della vita, in termini di assorbimento dell’anidride carbonica, e soprattutto in termini economici: quanto vale un albero in città? quanto vale il verde pubblico? e quanto è importante per i cittadini, dal punto di vista anche della salute, vivere in un ambiente popolato da alberi».
Alcune risposte a queste domande le aveva date, nel contesto della sua ampia relazione introduttiva sui vari aspetti del ripensamento in chiave green dei paesaggi urbani, Francesco Ferrini, professore ordinario di Scienze Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente dell’Università di Firenze. Francesco Ferrini ha infatti ricordato che, secondo una recente indagine, un albero adulto ha un valore di oltre 100 mila dollari. Mentre, secondo altre stime statunitensi, un albero vale 145 dollari all’anno. In ogni caso, ha sottolineato Ferrini, «non possiamo aspettare di piantare gli alberi tra 20 anni, ma per ora nel nostro Paese non mi sembra che ci sia la volontà politica di procedere in tale direzione».  Come ha osservato Scanavino a margine della tavola rotonda, «bisogna investire nelle generazioni future, è stato detto. Io ricordo che nella cultura contadina c’è l’uso di piantare alberi soprattutto da parte di agricoltori più anziani, e quindi per noi investire nel futuro fa parte del nostro dna. E chi è diventato vivaista e fa di mestiere questo lavoro deve continuare a suggerire e promuovere la necessità di piantare alberi oggi perché il mondo va avanti e i nostri figli e i nostri nipoti devono poter vivere in ambienti accoglienti».

 

Redazione Floraviva

orticolario2015

"Abbiamo iniziato a progettare questa settima edizione mentre le luci dell’ultima edizione erano ancora accese. Giorno dopo giorno, come nella costruzione di una casa, mattone dopo mattone, abbiamo assemblato, idea dopo idea, un programma così straordinario da imporre al visitatore più curioso e attento una frequentazione prolungata e ripetuta nei tre giorni della manifestazione.
Il Comitato Scientifico e il Gruppo Creativo di Orticolario hanno elaborato una edizione di grande profondità e interesse culturale. Le nostre parole chiave: Bellezza, Eleganza e stile nella Comunicazione, sono state rispettate ed enfatizzate con una attenzione maniacale ai dettagli. L’intreccio di culture diverse è la forza della manifestazione che sta contagiando i protagonisti di questa bellissima storia: progettisti, artisti, vivaisti, artigiani, realizzatori e distributori di prodotti di eccellenza, sono in armoniosa competizione per sorprendere e sbaragliare i visitatori che stanno aspettando l’apertura dei cancelli di Villa Erba. Sarà un indimenticabile
“contagio” (Moritz Mantero, presidente di Orticolario).

La settima edizione di Orticolario - esposizione autunnale di fiori, piante rare, insolite e da collezione, utensili e arredi - si terrà a Villa Erba a Cernobbio, sul Lago di Como, dal 2 al 4 ottobre. 
“Il contagio della bellezza” è il titolo di questa edizione. M&G Investments è sostenitore ufficiale di Orticolario 2015.

IL SENSO CONDUTTORE
Il senso conduttore di Orticolario 2015 sarà il tatto, senso che apre le porte alle emozioni intense e che offre una conoscenza profonda di ciò che si contempla. Contagiare, ovvero essere in contatto, toccare. A volte l’impulso di toccare è irrefrenabile. Diventa necessità.
Foglie ruvide, villose oppure glabre, che accarezzano e da accarezzare, cortecce materiche da sfiorare, il piede che affonda nel morbido prato o che cammina su materiali croccanti, lisci, caldi o freddi…
Orticolario 2015 condurrà i suoi visitatori tra infinite esperienze sensoriali nella natura.

IL FIORE PROTAGONISTA
"Nel mio giardino le ortensie sono un po' come le cicale: per tutta l’estate “cantano” tra abbondanza e leggerezza, sovrastando con la loro imponente e lieve presenza, le mezz’ombre" (dalla prefazione di Paolo Pejrone al libro “Ortensie e idrangee” di Eva Boasso Ormezzano).
Il fiore protagonista di Orticolario 2015 sarà quello dell’ortensia: appartenente alla famiglia delle Hydrangeaceae, comprende un centinaio di specie rustiche, originarie dell'Estremo Oriente e del Nord America. Si tratta di piante da fiore arbustive, cespugliose o rampicanti, a foglie caduche o sempreverdi.

I GIARDINI CREATIVI
Dopo il grande successo delle prime due edizioni, Orticolario ha bandito il terzo concorso internazionale per la realizzazione di giardini creativi nel parco di Villa Erba a Cernobbio, rivolto a progettisti del paesaggio, architetti paesaggisti, agronomi, forestali, ingegneri, ingegneri forestali, progettisti di giardini, designer, artisti, vivaisti.
I Giardini selezionati concorrono al Premio "La Foglia d'oro del Lago di Como", attualmente custodita a Villa Carlotta a Tremezzo (CO), ma la Giuria assegnerà anche altri premi: il Premio “Stampa”, per uno spazio che racconta... comunica... ed emoziona; il Premio “Giardino dell'empatia”, per la qualità delle piante e per la spiccata funzione sociale dell’allestimento; il Premio “Giardino d’artista”, allo spazio in cui convive l'equilibrio fra arte e natura, dove diversi linguaggi trovano efficace sintesi; il Premio “Grandi Giardini Italiani” per lo spazio di luci e forme che comunica tradizione e innovazione; il Premio “Essenza” per la migliore combinazione delle essenze arboree. Novità di questa edizione sarà il Premio della Giuria Popolare, votato dai visitatori di Orticolario e assegnato dopo la chiusura della manifestazione.
Ecco i progetti selezionati.
"Quattro passi a occhi chiusi. Giardino ispirato a chi non vede" di Nicoletta Toffano, Antonella Foti e Lucia Torielli. Gruppo TFT. Milano
"Il naufragar mi è dolce in questo mare" di Paola Calandri e Carlotta Fenini. Oh my... garden!. Milano
"Acqua stràca" di Francesco Crippa. Mariano Comense (Co) e Sara Rubatto. Torino
"Tavola Verde Tattile. Omaggio a Bruno Munari" di Barbara Ponti. Reggio Emilia
"The Green 'O'" di Andrea Musto. Seregno (Mb) e Antonio Severino. Garbagnate Milanese (Mi)
"Concluso con tatto" di Roberto Benatti. Giardini Benatti. Cusano Milanino (Mi) e Luca Bonoldi. F.lli Bonoldi. Carate Brianza (Mb)
"Toccata e fuga" di Elisa Giambartolomei e Irene Cuzzaniti. Twentytrees. Milano
"Dal Morus alla seta" di Giulia Pignocchi e Julien Truglas. MA atelier paysage&paesaggio. Lille (Francia).
Ulteriori info e dettagli sui progetti.

OLTRE I CONFINI
Dal 25 settembre al 4 ottobre 2015
Orticolario sarà anche “Oltre i confini“ di Villa Erba e porterà suggestioni e idee creative per il paesaggio urbano con 5 installazioni di giardini e alcune sorprese a Como e a Cernobbio. Fra i 5 progetti, uno sarà realizzato lungo il "Chilometro della Conoscenza": un sentiero culturale e corridoio verde di grande pregio naturalistico e di unicità paesaggistica nella città di Como.
I progettisti concorrono al Premio "Oltre i confini". "Oltre i confini" è realizzato in collaborazione con i Comuni di Como e Cernobbio.
Ecco le installazioni di “Oltre i confini”.
 "Il giardino dei Sensi" (Cortile d'onore di Palazzo Cernezzi, Via Vittorio Emanuele II 97, Como) di Lucia Panzetta. Campitello (Mn)
"Non di solo pane… (Dt 8,3)" (Piazza del Popolo, Como) di Roberto Ducoli. Il papavero blu. Longone al Segrino (Co) e Giuseppe Giudici. Merone (Co)
"L’armadio della scoperta" (Piazza Verdi, Como) di Martina Lucchi e Maddalena Scalabrin. STreet Studio Tecnico. Cesena (Fc) e Daniele Olivero . Firenze
"Tavole vegetattili" (Villa Olmo, Via Simone Cantoni 1, Como) di Lorenza Figari . Celle Ligure (Sv)
"Le strade del tatto" (Villa del Grumello, Via per Cernobbio 11, Como) di Stefania Lecci. Milano e Martino De Capitani. Merate (Lc).
Ulteriori info e dettagli sui progetti.

IL CONTAGIO DELL’ARTE
Orticolario, è noto, si lascia contagiare dall’Arte che trae dalla Natura la sua ispirazione. Saranno quattro gli artisti che realizzeranno le loro opere in questa settima edizione.

Ivana Margherita Cerisara (ivanamargheritacerisara.it)
I “Giardini Verticali” immaginari di Ivana Margherita Cerisara vanno oltre l'illusoria apparenza. Sono un viaggio al centro della natura, un percorso ispirato al giardino attraverso il quale ritroviamo il nostro Essere. L'aspetto simbolico è estremamente importante e presente nel suo lavoro.
Tra gli alberi… nel patio dell’Ala Cernobbio, l’artista realizzerà “Vibrazioni tattili”, un giardino verticale in seta, che si formerà attraverso Segno e Colore realizzato in collaborazione con Mantero Seta (Como): fotografie di natura incontaminata sospesa tra sogno e realtà scelte dall’artista e trasferite su organza di seta secondo un originale processo. Giochi di profondità e cromatismi sovrapposti, lamine e lastrature contaminano il tessuto. La seta si trasforma e diventa materia d’arte.

Roberto Fanari (robertofanari.com)
Il paesaggio fra memoria e colore. Colmare il vuoto.
Il paesaggio è un deposito di memoria e di storie e soprattutto è il condensato di narrazioni che si stratificano e si modellano attraverso un’articolata dialettica fra natura e cultura. Villa Erba raccoglie in sé tutto questo e qui è andato via via articolandosi il progetto installativo di Roberto Fanari.
L'uso del colore rosso rappresenterà il trait d’union degli interventi sia pittorici sia plastici dell’artista a Orticolario 2015.
Paesaggi fantastici per "Red Hidden Landscape I e II", le due opere pittoriche ai lati dell’ingresso della Villa Antica.
"Vacuum Red/Red Vacuum", nel Parco, tra le cavità naturali di un grande platano secolare, saturate con materiale ceramico: un sommesso approssimarsi alla “forma” stessa dell’albero, nella volontà di colloquiare con esso, senza prevaricarne l'essenza.
Nella Darsena, sull’acqua, Roberto Fanari realizzerà "Celles-ci sont des feuilles?": una grande ellisse galleggiante ricoperta da “foglie” di ceramica.

Ester Maria Negretti (esternegretti.com) vive l'arte dipingendo e creando opere tridimensionali-scultoree. Dipinge perché già da bambina intuiva che ci fosse un modo più profondo di stare al mondo. Demolisce e ricostruisce, facendo della materia, epidermide.
Nel Parco, fra le chiome di tre grandi tigli: una scultura aerea, la cui proiezione tattile sul suolo è rappresentata da un culla di ortensie. Con "Ricollocazioni materiche" l’osservatore sarà portato a riflettere sull’importanza del tatto in quanto la vista non sempre dice la verità: uno spaesamento percettivo che coinvolgerà e stimolerà l’empatia.
In collaborazione con Sandra Migliavacca Garden Designer (Studio "Il Giardino Ritrovato", Parma).

Alex Bombardieri (alexbombardieri.com) muove la sua ricerca di scultore su vari ambiti, come l'analisi della società, la curiosità per i fenomeni naturali e il rapporto che l'uomo instaura con essi. La lettura dei luoghi e dei paesaggi è il motore per la creazione di percorsi finalizzati alla produzione di “opere – esperimenti”.
Nel cuore del Padiglione Centrale i visitatori incontreranno la sua installazione “Parole isola(te)”: tronchi levigati e trasformati dall’acqua, approdati sulla spiaggia di Villa Erba e raccolti nel tempo, saranno le pagine di un libro che racconta un viaggio tra fiumi e lago, tra metamorfosi e cambiamento, verso la meta simbolica di un’isola, luogo in cui potersi esprimere liberamente e dove l’immaginazione non si ferma un istante. Tra le frasi, i brani, gli aforismi all'interno dell'installazione... una poesia di Giovanni Gastel. Con la collaborazione di FDM F.lli Mazzola (Capriate San Gervasio - Bg).
Nel giardino giapponese… tra i maestosi alberi del Golfo Platani, l’artista esporrà "Samara", un’opera in marmo arabescato di Cervaiole, raffigurante il frutto alato dell’acero. L’opera, proveniente dalla collezione Henraux, è stata premiata come finalista del Premio Fondazione Henraux 2012 (secondo posto - ex aequo).

PADIGLIONE CENTRALE: CONTAGIARE BELLEZZA
Quest’anno il Padiglione Centrale ospiterà un progetto avvolgente: “Contagiare bellezza” di Vittorio Peretto (HortensiaGardenDesigners, Milano). Un “racconto di paesaggio” che trae ispirazione dalla figura geometrica più ricorrente in natura, la spirale, una linea continua legata al concetto di infinita espansione.
Eleganti e longilinei alberi di una cipressaia (di Piante Mati dal 1909 - Pistoia) ritmeranno lo spazio, accompagnando i passi su materiali diversi. Lungo il percorso... piante mediterranee tappezzanti ed arbustive (di BotanicalDryGarden by Mates piante, Orbetello – Gr) inviteranno al continuo contatto con le loro chiome. Al viaggio tattile si alternerà il vivace gioco cromatico di vaporose ortensie (di Floricoltura Pisapia - Pontecagnano Faiano - Sa).
Una sinfonia di colori e forme punteggiata da violini leggeri come foglie, nell’universalità di linguaggio che accomuna musica e botanica: legame protagonista nel pensiero di Vittorio Peretto.
Avvicinandosi al cuore della spirale, caratterizzato da una pavimentazione in legno, l’invito alla contemplazione con due poesie di Giovanni Gastel incise su pareti materiche (realizzate da FDM F.lli Mazzola) che abbracceranno l’installazione “Parole isola(te)” dello scultore valtellinese Alex Bombardieri (vd. paragrafo Il contagio dell’Arte).
L’installazione nel Padiglione Centrale vedrà anche un’importante collaborazione con la Fondazione Minoprio: gli alunni della scuola saranno infatti coinvolti nella realizzazione del progetto, sul quale saranno chiamati a scrivere una tesi grazie a cui otterranno dei crediti formativi. La realizzazione del progetto e il coordinamento dei ragazzi verrà seguito dall’architetto paesaggista Carla Testori.

SUGGESTIONI
Progettato da Valerio Cozzi, architetto e landscape designer, “Le jardin des bagatelles”, il giardino delle bagatelle, o bagattelle, come corregge Alessandro Manzoni, è una composizione in velocità dove lo scherzo d’acqua settecentesco segue un nuovo spartito. L’acqua è fluida e prende la forma del suo contenitore. L’acqua è trasparente e prende il colore del suo recipiente. Piccoli bossi a palla disegnano una collana di perle vive, mentre nuvole di fiori azzurri aleggiano indisturbate. Con i bossi di Minari Buxus | Buxus Grower & Garden Designer (Vicomero - Pr), con i giochi d'acqua di Idro-Planet - un mondo d'acqua (Parabiago - Mi) e con i serpentelli di metallo di Ditta Fusaro Mario (Seveso - Mi).
“Spine di Seta” è invece il progetto di Cactusmania (Ventimiglia, Im), che propone suggestioni fra cactacee, crassulacee, euforbiacee e...
Il tatto è immediatezza. È verità. È ispirazione per “Spine di Seta”: il racconto delle sensazioni nate dal tocco di una vellutata Kalanchoe o di una spina di cactus, che diventano la trama di un foulard di seta. E così, tra vista e tatto, il gioco di forme, materiali, colori e natura disegna le quattro stagioni.

I VIVAISTI ESPOSITORI
Orticolario ospiterà i migliori vivaisti provenienti dall’Italia e dall’estero, che proporranno piante e specie inusuali e originali: come Arborea Farm di Istrana (Tv), che porterà ninfee (con un’attenzione alle specie in grado di sopportare climi rigidi), fiori di loto, iris, hibiscus, una collezione di graminacee adatte ai terreni umidi; oppure la Floricoltura Billo Federico di Merlara (Pd), con una collezione di oltre 70 Dianthus e una serie di ibridi inglesi inediti in Italia (30 varietà definite "garden pinks" o "cut flowers"), oltre a  una curiosa collezione di Dianthus botanici coltivati con ghiaia arenaria in vasi di coccio (che dagli anni '90 in poi sono stati progressivamente abbandonati dagli appassionati di giardinaggio), elementi naturali per riconquistare i saperi  di un tempo. A&G Floroortoagricola di Sanremo (Im), produttrice di succulente, porterà piante colonnari, cactus e altre succulente, Cycadales; Flora Toscana Soc. Agr. Coop. di Pescia (Pt), produttori di fiori recisi e piante in vaso, sarà a Orticolario con esemplari di Protea, Leucadendron, Banksia, camelie toscane dell'Ottocento e fornirà i fiori per i laboratori di composizione floreale. Tra i vivaisti ‘storici’, Vivai Torre di Milazzo (Me) con piante fruttifere esotiche e rampicanti e con specie dalle interessanti caratteristiche tattili: Acnistus arborescens, piccolo albero tropicale dalla corteccia color panna, spessa, morbida e scanalata, sulla quale produce una moltitudine di frutti dal sapore dolce; Psidium guajava, arbusto caducifoglio che produce frutti di ottimo sapore e dalle molte qualità organolettiche e medicinali (a Orticolario ci sarà la collezione varietale che raccoglie oltre 10 cultivar diverse, tra cui piante nane e nanissime); Mimosa polycarpa var. spegazzinii, arbusto perenne dalle foglie sensitive che reagiscono al tatto o a fonti di calore chiudendosi su se stesse; Tibouchina grandifolia, arbusto tropicale dalla bella fioritura, con foglie ricoperte da un fitto velluto soffice al tatto; Petrea volubilis, rampicante sempreverde dalla spettacolare fioritura color glicine, che per le sue foglie coriacee ed estremamente rugose viene comunemente chiamato "Vid del papel de lija" (Vite della carta vetrata).
Anche Oscar Tintori Vivai di Pescia (Pt) porterà due novità: la ‘Bizzarria’ dei Medici, varietà antica riscoperta di recente che presenta frutti sia dell’arancio amaro sia del limone cedrato e frutti bitorzoluti con le caratteristiche di entrambe le specie, e l’Eremorange, agrume australiano ibridato con l’arancio.
Tra gli altri espositori, da segnalare Tea & Coffee House di Roncalceri (Ra), che porterà un’interessante selezione di tè, tra cui anche il tè all’ortensia.
Da sottolineare sono le collaborazioni e gli intrecci tra gli espositori per creare spazi espositivi condivisi, in cui coniugare armonicamente diversi prodotti e competenze con l’obiettivo di accogliere il visitatore in un’ambientazione giardino completa.

“PIANTE MATI DAL 1909” A ORTICOLARIO
Orticolario 2015 sarà letteralmente contagiata dai fratelli Mati di Pistoia, vivaisti, ideatori e realizzatori di giardini, e dalle loro singole e specifiche competenze e conoscenze: nel Padiglione Centrale, grazie all’armonia di Andrea, musicista e compositore, e ai cipressi di Francesco, curioso creativo, e nella Serra Cernobbio, grazie a Paolo, esperto del gusto tra piante, fiori, giardini, orti e frutteti, che gestirà lo spazio ristoro.

PROPOSTE CULTURALI ED EDUCATIVE PER ADULTI E BAMBINI
Anche per questa edizione Orticolario offrirà un ricco ed ampio programma di incontri, tavole rotonde, laboratori….
Come le Tavole Rotonde Contagiose (Aula Magna, Ala Lario) che, ispirate dal senso del tatto, guideranno i visitatori in un'esplorazione dei sensi in compagnia di grandi esperti.  Dalle piante che percepiscono il mondo esterno attraverso il senso del tatto, alle esperienze "al buio" per entrare in contatto con fibre tessili vegetali come la “stupefacente” canapa, oppure per scoprire le sorprese che il tatto ci riserva... Dalle erbe officinali e aromatiche al cioccolato, dai fiori di campo al miele, passando per l'orto e attraversando il lago, fino alla scoperta della natura all'interno di un bicchiere.
Nello Spazio Gardenia e nel Gazebo nel Parco, invece, si alterneranno presentazioni di libri inediti, dimostrazioni botaniche, mentre a lato della Villa Antica si terranno i laboratori di composizioni floreali.

Orticolario per i bambini. Saranno molte le novità che li aspettano.
“Era nell’età in cui ci si solleva così poco al di sopra della terra che ciò che si conosce meglio al mondo è il colore della ghiaia, il profumo dell’erba e la forma delle foglie” (da "Giorno d'estate" di Irène Némirovsky).
Quest’anno i bambini saranno coinvolti nell'"avventura del tatto", per conoscere la natura divertendosi: laboratori, esperienze, luoghi, spettacoli appositamente creati per loro.

LE INSTALLAZIONI NEL CENTRO ESPOSITIVO E NEL PARCO
Ala Lario: "Il bosco di Sàmara". La sàmara è il frutto alato dell’acero, che in questo albero ha la particolarità di essere doppio (disàmara).
La sàmara come musa ispiratrice che racconta fascino e che pone il quesito “Come pensi di poter contagiare bellezza?” al quale hanno risposto artisti, designers, scrittori, giornalisti, ...
I pensieri, raccolti nel tempo e trascritti su foglie d'acero e su sàmare in carta, saranno esposti fra grandi alberi di Acer rubrum (acero rosso) lungo tutta l'Ala Lario. Con le piante di Gilardelli (Agrate Brianza - Mb).
Nella Serra Platani dell'Ala Lario i visitatori incontreranno eleganti esemplari di Acer japonicum (acero giapponese) della collezione Gilardelli. Tra gli alberi una serie di poesie giapponesi, frutto della ricerca dell'Associazione Culturale Giappone in Italia, ispirate al momijigari, un’usanza giapponese che risale fin dai tempi più antichi: l'ammirazione e la contemplazione delle tonalità di rosso acceso che le foglie degli aceri assumono in autunno.
Ala Cernobbio: "Il sentiero dei racconti"
Le foglie sono il respiro delle piante, sono la loro voce quando il vento le accarezza. Raccontano la storia di una pianta e fra le nostre mani si rivelano. Vellutate, lisce, coriacee, carnose, ruvide, piumate, rugose: un viaggio tattile lungo "Il sentiero dei racconti" fra le chiome di perenni vivaci di Vivai Priola (Tv), che regaleranno una sensazione ad ogni tocco. Dall'alto, accompagnati da mani invisibili, scenderanno gli annaffiatoi più importanti e particolari della collezione di Wolfgang Hundbiss, curatore del Museum der Gartenkultur (Museo della Cultura del giardino) di Illertissen.  
Ala Regina: "Via della seta"
La "Via della seta" è un omaggio alla preziosa fibra naturale che ha avuto e ha tuttora un'importanza fondamentale nel tessuto sociale ed economico del territorio comasco. A Orticolario 2015 i particolari Morus alba ‘Tortuosa’ di Nespoli Vivai (Carugo – Co) accompagneranno i visitatori lungo tutta l'Ala Regina. I rami contorti rappresentano la caratteristica distintiva di questo Morus, che viene infatti chiamato 'gelso cavatappi'.

“QUESTIONE SPINOSA”, LA MOSTRA DI DARIO FUSARO
Orticolario ospiterà la mostra “Questione spinosa” di Dario Fusaro: fotografie "pungenti", ispirate al senso del tatto, che lasceranno il segno nell'immaginario dell'osservatore.
Uomo e natura si contagiano e si fondono: spine che diventano pelle, che ricoprono la testa, il corpo, ...
Immagini che toccheranno i visitatori. Da sentire oltre che da guardare.

LE SCENOGRAFIE RATTIFLORA
Le scenografie della Villa Antica, dell'Entrata Visconti e del pontile saranno firmate Rattiflora (Casnate con Bernate –Co), partner di Orticolario dalla prima edizione e dal 1938 azienda storica nel floral e garden design nell’area del Lago di Como, in Italia e in tutto il mondo.
"Blob", in Villa Antica. Ortensie sospese nell’aria scendono dall’alto della Villa Antica e diventano il centro di un grande tavolo all'interno del salone. Il loro percorso continua verso il parco e si fa setoso filo da toccare, da inseguire. L’architettura viene sfiorata e avvolta dal tessuto fino a trasformarsi in rampicante e ancora in punteggiate fioriture tra i bossi. Dall’aria al suolo, dalla linea al punto, ortensie, ortensie, ortensie…
Le scenografie dell'Entrata Visconti e del pontile seguiranno il "fil rouge" dell'allestimento in Villa.

LA STANZA DI VELLUTO
Se possedete una biblioteca e un giardino, avete tutto ciò che vi serve (Cicerone).
Ispirata al senso del tatto, “La stanza di velluto” accoglierà i visitatori per momenti di pausa e incontri culturali vista lago, nel parco, all’ombra di un’elegante pergola, in una raffinata e suggestiva atmosfera tra cuscini di velluto, arredi di design, tra foglie da accarezzare e tra i colori autunnali delle ortensie…
Arredi di Francesco Mazzola per iFlame (Capriate San Gervasio - Bg), allestimento floreale di Anna Flower Designer (Cassano Magnago - Va).
Un’anteprima tra gli eventi in programma ne “La stanza di velluto” sarà "La bellezza di Ortensia", una Biblioteca da Giardino per Orticolario. La bella Ortensia è il titolo di un romanzo di Jacques Roubaud, che propone le avventure inverosimili di una bella dama-fiore in una convulsa notte parigina. Da questa seduzione trae ispirazione l’idea di una Biblioteca da Giardino, dedicata alle ortensie, fiore protagonista di Orticolario 2015, un racconto con musica, condotto dallo scrittore e drammaturgo Luca Scarlini, intorno alla seduzione del fiore e alle sue tracce molteplici in letteratura, a partire dalla folgorazione dei poemi decadenti di Robert de Montesquieu nella raccolta Les Hortensias Bleues. Un gioco tra narratori e scrittori-botanici, dilettanti e professionisti, senza scordare la commediante Ortensia de La locandiera di Goldoni.

ORTENSIE E IDRANGEE NEL PARCO
Nelle aiuole del parco di Villa Erba si potranno ammirare le magnifiche ortensie e le idrangee, selezionate dall’esperta Eva Boasso, che con passione rappresentano la storia dei vivai Anna Peyron e Borgioli Taddei.
Ai visitatori il piacere di scoprire l’elegante bellezza di esemplari dalle infinite sfumature cromatiche. Per osservare le rarità di notevoli dimensioni sarà necessario alzare lo sguardo fin quasi a tre metri… L'allestimento curato dal Vivaio Anna Peyron (Castagneto Po – To) riflette la passione della famiglia fondatrice per le piante "antiche", per le ortensie che hanno una storia da raccontare. La collezione del Vivaio, che viene costantemente arricchita dalle varietà più interessanti, raccoglie esemplari importanti, vere pietre miliari per la storia e la classificazione del genere Hydrangea declinato in particolar modo nelle specie macrophylla, quercifolia e paniculata.
Il Vivaio Borgioli Taddei (Firenze) si occupa da sempre di ortensie e soprattutto di idrangee insolite per tipologia e tempi di fioritura, per colore e per strutture dei cespugli. L'essenza della ricerca dei suoi proprietari scaturisce nitida nelle varietà degli esemplari proposti, ben delineata come gli areali di provenienza. Affiancati alle idrangee importanti per taglia, dall'aspetto così naturale e un po' selvaggio, dalle foglie vellutate e dalle infiorescenze grandi e piatte appartenenti alle specie aspera e involucrata, sono collocati gli eleganti cespugli delle serrata a foglia stretta dai vivaci colori autunnali.

RISTORANTI
Orticolario 2015 avrà due nuovi punti ristoro: sulle terrazze della Villa Antica e in Darsena il “Café Restaurant Touché”, in un contagio fra gusto italiano e francese, aperto dalla mattina alla sera. Nella Darsena, in riva al lago, appositamente realizzate per l’occasione da Ethimo, saranno allestite tende d’ispirazione bretone: spazi discreti in cui poter gustare i piatti preparati dallo chef Vittorio Tarantola del Ristorante Tarantola (Appiano Gentile, Co) e da Federica Camperi di Incomincia per C (Como).
I sapori toscani saranno invece i protagonisti di “Il gusto di Toscana Fair”, punto ristoro in Serra Cernobbio a cura del Ristorante Agrituristico “Toscana Fair” di Piante Mati dal 1909 - Pistoia.

PREMIO “PER UN GIARDINAGGIO EVOLUTO”, PRIMA EDIZIONE
Il premio verrà assegnato a chi ha saputo contagiare bellezza nel mondo, creando giardini originali e rispettosi del loro contesto naturale.

Il CONCORSO INTERNAZIONALE DI ETHIMO
Ethimo, azienda di arredo outdoor, in occasione del suo quinto anno di collaborazione con Orticolario, indice un concorso internazionale, rivolto ad Architetti, Architetti Paesaggisti, Designers laureati o diplomati nelle Università di Architettura, Scuole o Istituti di Design o Accademie, per la realizzazione di una panchina da giardino ispirata a Villa Erba, sede storica dell’evento, che diventi un nuovo classico per il giardino, attraverso un progetto innovativo e fortemente caratterizzante, che segni un momento di rinnovamento per questa tipologia di prodotto.
La panchina da giardino è infatti l’elemento che più rappresenta i momenti di relax da trascorrere all’aria aperta. Attraverso questo elemento, la sua materia, la sua forma, un parco, un giardino o una terrazza diventano luoghi di intimo benessere.
Iscrizioni entro il 30 ottobre, invio progetti preliminari entro il 31 dicembre.
Il progetto vincitore sarà esposto a Villa Erba durante l'edizione di Orticolario 2016.
Ulteriori info e dettagli su www.ethimo.it

PREMIO PASSIONE VERDE
L’Associazione A.Di.P.A. Campania ha bandito il Premio “Passione Verde” con il fine di attribuire un riconoscimento a chi – non essendo “addetto ai lavori” – compie azioni o svolge attività di particolare interesse e valore per il verde, sia pubblico sia privato. Il Premio, nato nel 2012, è alla sua quarta edizione e ha lo scopo di promuovere la cultura del Giardino, del Giardinaggio e del Collezionismo botanico, incentivare in Italia la conoscenza del mondo vegetale e le attività ad esso connesse, dare rilievo a quelle persone che con passione e abilità sono riuscite a coltivare piante di particolare bellezza e rarità, a trasformare, mediante i vegetali, luoghi trascurati e/o degradati, a valorizzare luoghi di interesse botanico, ivi inclusi i giardini, e collezioni di piante. Sono esclusi dalla partecipazione tutti coloro che lavorano a livello professionale nel settore del giardino e del giardinaggio.
La cerimonia di premiazione si terrà il 1 ottobre a Villa Erba, durante l’anteprima di Orticolario.
Termine di scadenza invio segnalazioni: 15 luglio 2015.
Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 3283270258.

LE COLLABORAZIONI CON LE SCUOLE
Oltre che di Fondazione Minoprio, Orticolario 2015 vedrà la collaborazione dell’Istituto Professionale Agro-ambientale San Vincenzo di Albese (Co) per la realizzazione degli allestimenti “Oltre i confini” e de "Il Villaggio dei Piccoli" a Villa Erba durante la manifestazione. Un’altra importante collaborazione sarà quella dell’Istituto Gaetano Pessina di Como per l’accoglienza dei visitatori e l’assistenza in “Orticolario per i bambini”. Il Centro Formazione Professionale di Como supporterà l’organizzazione delle Tavole Rotonde Contagiose, mentre Enaip sezione Como e la Scuola Oliver Twist di Cometa Formazione collaboreranno nel servizio ristorazione. Nell’ambito “Orticolario per i bambini” l’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como seguirà l’organizzazione di workshop fotografici.

Orticolario dedica una speciale attenzione alla solidarietà. Da sempre, i contributi raccolti nel corso della manifestazione sono destinati a finalità benefiche a favore di associazioni del territorio che si occupano di persone disagiate.

Ci vediamo a Villa Erba con altre sorprese…

Orari di apertura al pubblico: Venerdì 2 e sabato 3 ottobre: 9.00 - 19.30 / Domenica 4 ottobre: 9.00 - 19.00
Ingresso: Alle quattro biglietterie: Euro 15,00 intero – ridotto Euro 12 / Online: Euro 13 (scaricando il buono sconto) / Gratuito fino a 14 anni
Bus Navetta gratuito dai parcheggi di Cernobbio e Maslianico.

Informazioni su Orticolario: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.orticolario.it - Tel. +39.031.3347503
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Redazione Floraviva

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federfioricoppa

Uno spaccato del floral design italiano attraverso le parole di alcuni dei maggiori protagonisti della XI edizione della gara nazionale fra i fioristi di Federfiori. Il vincitore Emiliano Amadei (Lombardia) e il terzo, Federico Savoia (Veneto), illustrano le loro creazioni. Sentiti anche i toscani Iaconelli (Pisa) e Bertini (Firenze). Per il commissario della giuria, Fabio Vecchiato, ottimo il livello dei partecipanti, ma per vincere all’estero ci vorrà la massima precisione nel rispetto degli standard tecnici. Sprocatti dichiara che il settore dei fioristi si merita uno specifico riconoscimento professionale da parte dello Stato.

«Questa era la mia terza Coppa Italia. Quattro anni fa ero arrivato secondo. Finalmente ce l’ho fatta». Era ovviamente entusiasta domenica sera, ultimo giorno dell’XI edizione della competizione nazionale di Federfiori ospitata da FloraFirenze, il vincitore Emiliano Amadei, rappresentante della Lombardia, assistito da Emanuele Ponti. Ma anche piuttosto stanco, perché ha dovuto, per così dire, vincere due volte, a causa di un errore di abbinamento in due delle cinque prove fra le schede di valutazione dei giurati e le opere dei fioristi che ha costretto la giuria a rifare la classifica e la relativa premiazione (vedi nostra breve “FloraFirenze: l’XI Coppa Italia Federfiori ad Amadei”). Ma la vittoria di Amadei, titolare dell’omonima fioreria di Azzano San Paolo in quel di Bergamo, fondata dal padre Romeo nel 1958, è stata netta e quindi mai davvero messa in discussione, anche se il metodo di votazione estremamente «frammentato», come ha spiegato il commissario della giuria Fabio Vecchiato, non consente a nessuno di saperlo con certezza prima della conta finale. 

Per la prova della decorazione di un tavolo ispirata al matrimonio nella Firenze medicea Amadei ha creato una struttura di ferro ricoperta da materiale vegetale: «delle foglie sfibrate, con riserva d’acqua in semplici vasi di vetro formando una sorta di cascata» a ricordare i giardini delle ville del tempo. I fiori usati sono bianchi: peonie, rose da giardino, ranuncoli, tulipani, gelsomini, e poi edere. «Tutti fiori contestualizzati storicamente» precisa Amadei. La prova dedicata al tema del matrimonio vintage l’ha affrontata creando un arco colorato di 2 metri con cascate vegetali giocato sui toni dell’arancio e del fucsia, e inserendoci dei bottoni giganti e bottiglie di Coca-Cola. La prova della composizione di piante ispirata al riciclo è consistita in una rivisitazione della bottiglia di vetro: «l’abbiamo capovolta tagliandogli le estremità che sono diventate una sorta di contenitore». In ciascuna di queste bottiglie tagliate al contrario e legate tra loro come originali fioriere Amadei e il suo assistente hanno messo le piante, «una ricerca sulle orchidee con una serie di passaggi di colore». Il bouquet da sposa ispirato agli anni Venti è stato l’occasione per costruire «una struttura di ferro ricoperta con del lamé, con dei fili di seta, il tutto molto trasparente e luminoso, richiamando anche con una serie di frange, perline ecc. l’epoca del Charleston. Pure in questo caso si è utilizzata una serie di orchidee, una ricerca con inserimento di rose […] rose molto grandi, e una serie di collanine con delle perle, con all’interno anche l’astrantia, della nigella, della bouvardia, tutta una serie di piante a piccolo fiore».

Ecco invece come ha affrontato le stesse prove il terzo arrivato, Federico Savoia, uno dei fioristi del Veneto, titolare della fioreria Floridea a Santo Stefano di Verona, insieme all’assistente Romina Rinaldi. «Il tavolo, che era ispirato all’epoca dei Medici, – ci illustra Savoia - era una sorta di macchinario che si usava a quei tempi per la filatura della lana e l’abbiamo riproposto con tutto un assortimento di fiori: gloriosa, tulipani, ranuncoli, fritillaria; vari fiori nei colori arancio, rosso e fucsia». Nella prova del bouquet da sposa anni Venti, aggiunge Federico Savoia «abbiamo usato la tifa, che è un elemento naturale che ricorda un po’ la piuma, con del plexiglas nero, fiori bianchi, quindi black and white, ispirato a New York». Mentre in quella del matrimonio vintage hanno ricreato un abito da sposa ispirato a Grace Kelly in colori pastello, con rose e garofani. Infine, per la composizione di piante pensando al tema riciclo, Savoia ha usato solo orchidee: «una sedia che stava in piedi su un angolo, su una punta di una delle quattro gambe, sopra un libro e un barattolo, una sorta di instabilità instabile».

Abbiamo sentito anche i due fioristi toscani, Sara Iaconelli, Wedding Florist a Quattro Strade di Lari in provincia di Pisa (assistita da Rossana Fagiolini), e Simone Bertini, fiorista del rione di San Lorenzo nel centro storico di Firenze (assistente Massimo Bennati). Che sono stati protagonisti di una curiosa staffetta per il terzo posto nella prova bouquet da sposa anni Venti: prima era stata scelta Sara Iaconelli, ma poi corretto l’errore di abbinamento tra opere e schede, quel piazzamento è toccato a Simone Bertini. Di entrambi ricordiamo come hanno interpretato questa prova. Sara Iaconelli, come ci ha detto lei stessa, ha «realizzato un boa ispirandomi al Grande Gatsby sui colori del nero, oro, bianco e argento. Con delle calle, delle orchidee Vanda, delle phalaenopsis e poi dettagli di perle e nastri neri».

Mentre Simone Bertini ha preso spunto dal film Chicago e dal Charleston realizzando una calata di pansé (viole del pensiero, ndr), di lustrini, perle e perline e rappresentando con la parte floreale una borsetta di velluto da portare ai matrimoni.
Ebbene qual è stato il giudizio sul livello della competizione del commissario della giuria Fabio Vecchiato? «Altissimo» ha risposto, aggiungendo che, come sempre con il sistema di votazione standard europeo, «ha vinto chi ha sbagliato di meno». Vecchiato, dopo aver ricordato che i quattro parametri fondamentali di giudizio sono «la forma, il colore, il carattere e l’idea», ha risposto così alla questione della mancanza, negli ultimi anni, di risultati degni di nota dei fioristi italiani alle competizioni internazionali: «questo è un grande problema che io ho riscontrato e che mi sono appuntato, perché sarà uno dei prossimi argomenti in uno dei nostri meeting all’interno della scuola di Federfiori. Perché sui nostri libri di testo è scritto in maniera univoca che il fiore va tagliato in un certo modo, che la quantità d’acqua dei fiori va rispettata, che la lunghezza dei gambi, ecc. Però probabilmente siamo italiani e una volta che le sappiamo queste cose magari ne teniamo conto forse un po’ meno. E invece, a livello europeo, sono di una fiscalità pazzesca: se un fiore viene tagliato con una forbice perde una montagna di punti a livello tecnico perché la forbice chiude i pori di assorbimento, se il gambo non va a toccare la parte finale della fialetta vuol dire che è stato tagliato troppo corto. Cioè ci sono tutti questi parametri, che incidono. A livello estetico siamo in Italia molto forti, ma poi a livello tecnico non è che non siamo forti, ma siamo un po’ dei superficiali e dobbiamo tener conto di più dei fattori di giudizio a livello europeo. Questa è la mia personale opinione. Ma, siccome ho fatto da partecipante alla coppa del mondo di Tokyo, sono stato due volte alla Coppa Europa, sono sempre in giro per l’Europa, i metodi di giudizio li conosco abbastanza bene».
Chiudendo la manifestazione il presidente di Federfiori Carlo Sprocatti ha avuto parole di elogio per il fair play dimostrato dai maestri fioristi partecipanti alla Coppa Italia nel momento in cui è venuto fuori il problema degli abbinamenti e si è dovuto rifare la premiazione, con alcuni cambiamenti di posizione significativi. «La nostra competizione è la più importante del settore a livello nazionale – ci ha detto Sprocatti, ricordando che il vincitore parteciperà alla Coppa Europa del prossimo anno a Genova – e questa edizione ha dimostrato che i fioristi italiani si stanno evolvendo in modo particolare sotto l’aspetto professionale e stanno dando una grande prova di maturità, manifestando con ciò anche l’aspettativa di un riconoscimento da parte dello Stato».

Lorenzo Sandiford

Dal 30 aprile all’11 maggio, nell’ippodromo delle Mulina per FloraFirenze, una grande esposizione di allestimenti verdi e floreali e di prodotti florovivaistici rigorosamente made in Italy per riflettere sulle varie declinazioni del giardino. Un evento spettacolare per il piacere di chi ama fiori, piante e giardinaggio. Unico spazio internazionale, “il bosco dell’arte” dedicato alla Land Art in chiave eco. Nel “Padiglione delle collezioni” e nel “Giardino bonsai” in evidenza alcuni nomi noti del florovivaismo di Pistoia e di Pescia.

«E’ un ritorno alle origini, FloraFirenze significa riportare a casa in chiave contemporanea quello che è nato qua. Ho visto il rendering dell’allestimento e sono rimasta molto colpita: non vedo l’ora di andare a vederlo dal vivo perché sono convinta che sarà un percorso emozionante». Con queste parole Alessia Bettini, assessore all’ambiente e al decoro urbano del comune di Firenze, ha aperto la conferenza stampa di presentazione della mostra-spettacolo di piante e fiori nata da una costola di EuroFlora, la storica manifestazione internazionale organizzata dalla fiera di Genova, che si svolgerà all’ippodromo delle Mulina nel Parco delle Cascine di Firenze dal 30 aprile all’11 maggio (orario 8,30-18,30, biglietto intero 20 euro, dai 6 ai 14 anni 12 euro, fino a 5 anni gratis) coinvolgendo 400 imprese. Un evento aperto al grande pubblico (sono attesi 400 mila visitatori) che si preannuncia mozzafiato e in cui la natura si farà arte, riprendendo il claim di FloraFirenze, in un percorso di 5 km articolato su 120 mila mq, con alternanza di aree aperte e coperte, attraverso allestimenti di giardini del passato e del presente, ricostruzioni di microclimi esotici, milioni di piante e fiori, rarissime collezioni botaniche, esibizioni e prove competitive dei migliori maestri floreali italiani, stand di florovivaisti del nostro Paese e installazioni di alcuni dei più importanti land artists europei a creare un suggestivo «bosco dell’arte» tra gli alberi delle Cascine.

, un ritorno alle origini, non solo perché, come ha ricordato Franco Scaramuzzi, presidente emerito dell’Accademia dei Georgofili (partner di FloraFirenze), «nomina sunt consequentia rerum e Firenze deriva da Florentia», per cui è la «città del fiore», oppure, ancor più significativamente, perché «in tutto il Rinascimento a Firenze vi è stato grande interesse verso la coltura e cultura dei fiori» e la città è diventata «un centro di eccellenza per la raccolta di piante ornamentali anche esotiche, per la loro descrizione e per la loro diffusione», come testimoniato ancora oggi dalle ville medicee, in seno alle quali è nato fra l'altro il giardino all’italiana.

Ma soprattutto perché nell’Ottocento Firenze inaugurò, per volontà dei Savoia, la prima vera manifestazione in cui arte visuale e florovivaismo vennero celebrate insieme come unica ed organica espressione di bellezza, inventando così il concetto stesso di «floralies». Per iniziativa della Società Toscana di Orticultura, filiazione dell’Accademia dei Georgofili, migliaia di piante rare e all’epoca assai esotiche vennero infatti esposte insieme ai maggiori artisti del momento, quali Telemaco Signorini, Giovanni Fattori e Giovanni Segantini. E, come ha sottolineato l’ideatore e presidente di FloraFirenze Giorgio Ricchetti, mente creativa di alcune edizioni di EuroFlora, questa manifestazione «non è una mostra di fiori, semmai cento mostre di fiori messe insieme, perché noi presentiamo un panorama trasversale di tutto il florovivaismo italiano». E perché «di mostre ce ne sono cento al mese nel mondo, ma di floralies – ha sostenuto Ricchetti – ne sono previste 3 nei prossimi cinque anni». Vale a dire, nella sua sintesi, il Chelsea Flower Show, che «è la più importante ed è dedicata al giardino, prevalentemente il giardino di casa»; Floralies Internationales di Nantes, che rappresenta il mercato florovivaistico europeo ed «è più commerciale»; ed EuroFlora di Genova, in cui «il fiore viene presentato prevalentemente come esemplare unico, come prodotto di eccellenza» e «attraverso la realizzazione di scenografie di taglio cinematografico».

E adesso c’è FloraFirenze, che «affronta un’ulteriore evoluzione dello spettacolo del fiore – ha detto Ricchetti -, puntando sul giardino, cioè sulla natura costruita dall’uomo, ripercorrendo le tappe fondamentali, dal giardino all’italiana a quello barocco, dal giardino roccioso a quello informale. Tali tipologie sono illustrate in un percorso dove lo spettatore è immerso di volta in volta in un ambiente ricco di biodiversità». «In totale accordo con EuroFlora – ha spiegato Ricchetti – ho deciso di portare la manifestazione a Firenze per non far passare troppo tempo fra un’edizione e l’altra» (la fiera genovese ha cadenza quinquennale e l'ultima è stata nel 2011) e per prendere al volo il treno dell’Expo di Milano, presentando il florovivaismo italiano agli stranieri calamitati quest’anno dal nostro Paese. «La sede di Firenze è stata una scelta quasi obbligata – ha continuatoperché è la madre del giardino all’italiana, nel ‘500, un’espressione del dominio dell’uomo sulla natura. E chiunque progetta oggi un giardino un pezzettino di giardino all’italiana ce lo mette». Inizierà con questa prima edizione fiorentina «un percorso molto lungo», che consentirà, come si è augurata l’assessora Bettini, di «vincere la sfida con Genova e di avere più visitatori di loro» (500 mila, secondo Ricchetti)? Ricchetti non si è espresso in proposito, ma l’amministratore delegato di Fiera di Genova spa Antonio Bruzzone, nel suo intervento flash, ha replicato con molto fair play e una punta di nonchalance, dicendo che non crede che esistano problemi di concorrenza, per cui «apprezziamo altre iniziative di qualità come questa».

Ecco, in sintesi, il percorso e le principali aree tematiche di FloraFirenze, a cominciare dal “Padiglione delle collezioni” e dal “Giardino Bonsai”, dove risalterà il florovivaismo pistoiese e in particolare pesciatino. Nel primo spazio infatti spiccheranno innanzi tutto gli agrumi dell’Hesperidarium di Oscar Tintori di Pescia, importante museo vivente di rare e scenografiche piante di agrumi, fra cui molte varietà storiche, recuperate in generazioni di meticolosa ricerca, nonché alcune sorprese di valore addirittura filologico, come la «Bizzarria de’ Medici». E va ricordato che l’arte di collezionare rarità botaniche, fra cui appunto in primis gli agrumi, nacque proprio alla corte dei Medici nel pieno del Rinascimento italiano. Oltre agli agrumi, nel Padiglione delle collezioni, si potrà ammirare la collezione privata di Rose Barni, una nota azienda familiare di Pistoia specializzata nella ricerca e coltivazione delle varietà più stupefacenti di rose, sia nella direzione del recupero di esemplari dimenticati del passato, sia nella direzione dell’innovazione attraverso innesti ed esperimenti di grande effetto. Fra questi, tanto per citarne uno, ci sarà la cultivar di rosa Ketchup&Mustard. Nell’area bonsai, settore che come ha osservato Ricchetti è un fiore all’occhiello anche del florovivaismo italiano, ci sarà, accanto ai principali produttori di bonsai d’Italia, lo storico florovivaista pesciatino Franchi, specializzato in rarissimi bonsai centenari raccolti nel suo prezioso museo: pezzi unici di incredibile valore e bellezza, che coroneranno una scenografia semplice ma di grande impatto.

Altre tappe saranno l’area “Giardino all’italiana”, con la precisione del disegno delle siepi di bosso esaltato dal contrasto cromatico tra il verde scuro del fogliame e il candore dei viottoli e la disposizione impeccabile dei fiori e l’armonia dei prati disposti in panneggi. Poi “l’ambiente dei laghi”, vero cuore teatrale del percorso, grazie alla monumentale fontana alta 15 metri per 20 metri di raggio, con una portata di 80 metri cubi di acqua al secondo, percorsa da tunnel vetrati che consentiranno ai visitatori, entrando in un ambiente tropicale, di vivere in ogni dimensione la spettacolare esperienza del mondo sospeso della giungla tropicale. Si alterneranno felci arboree, liane, orchidee e tillandsie di ogni foggia e colore. Ci sarà poi l’area “Deserto”, a cura dell’azienda ligure CactusMania e delle siciliane Zichitella e Vivai Cuba. E poi “Il giardino barocco”, che era stato un focus anche di MyPlant & Garden a Milano alcune settimane fa nell’area dedicata allo stile italiano. Qui il mariniano «il fin la maraviglia» si manifesta nel giardino che diventa parco, capace di evocare l’infinito, ricco di sorprese, un luogo magico e fiabesco che vuole stupire. E ancora il “Padiglione matrimoni” sulla storia della decorazione delle cerimonie nuziali da quella di Teodorico Re degli Ostrogoti fino a quella di Grace Kelly. Uno spazio a forma di anfiteatro dove si svolgerà anche la Coppa Italia di Federfiori, il cui vincitore rappresenterà l’Italia alla Coppa Europa del Flower Design. L’abbinamento non è casuale, perché quest’anno il tema obbligatorio per i maestri fioristi sarà il matrimonio. Ci si aspetta uno show spettacolare che piacerà a tutti gli appassionati di design floreale.

Infine, unica zona non made in Italy, “Il bosco dell’arte”, con 18 protagonisti della Land Art, di provenienza internazionale, riuniti a Firenze sotto la regia dell'artista svizzero Peter Hess, fondatore del celebre Atelier-5. Grazie a loro, il bosco delle Cascine assumerà nuove sembianze e valori. Nell’accezione di Land Art adottata da Ricchetti, che ha giudicato «poco diffusa» questa disciplina artistica in Italia, «si tratta di una forma di riciclo dei materiali del bosco, per dargli nuova vita come forma artistica». Insomma una declinazione ecologica della Land Art in cui gli artisti devono utilizzare per le loro creazioni solo ciò che trovano nel luogo in cui danno vita alle loro installazioni e opere, in un radicale rispetto del genius loci e in simbiosi con la natura. E questo accadrà a Firenze dal 30 aprile all’11 maggio.

Ebbene, per concludere con una libera parafrasi della citazione di Darwin in apertura dell’intervento dello scienziato Stefano Mancuso - diventato famoso per i suoi studi che stanno rivoluzionando la concettualizzazione stessa delle piante, viste come capaci di funzioni cognitive, e salito recentemente alla ribalta anche per la sua Jelly Fish Barge, una serra galleggiante con dissalatori solari in grado di generare l’acqua dolce necessaria alla crescita delle piante -, è strana ma irresistibilmente potente questa passione delle persone per gli apparati riproduttivi delle piante, gli amatissimi fiori, soprattutto se immersi nel verde.

Lorenzo Sandiford