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Giordano Pascucci e Luca Brunelli

Il presidente regionale saluta positivamente il ritorno alla produzione dell’olio e la nuova annata del vino, «eccezionale». Ma si sofferma anche sui problemi del comparto cerealicolo, che non riesce più ad essere redditizio. Le imprese agricole sono calate dell’0.6% sul 2014 e quelle dei giovani del 4%, crescono invece le aziende di stranieri: + 5,9%. Il fatturato dell’export agroalimentare nel I semestre, pari a 171 milioni di euro, è in calo dell’0,6%.

«Abbiamo tante agricolture che convivono e salvaguardano il territorio: nell’insieme possiamo mostrare un certo ottimismo, perché la qualità della produzione del 2015 è sicuramente una qualità molto elevata in diverse tipologie di prodotti. Siamo tornati a produrre olio in Toscana e registriamo, riguardo al vino, un’annata che sarà eccezionale, da annuario, e che ricorderemo a lungo; e si tratta di un risultato diffuso in tutto il territorio. Ci sono però settori che hanno problemi dal punto di vista economico, in primis il settore cerealicolo, in cui purtroppo, nonostante la qualità e tutta una serie di iniziative, il prezzo non tende a salire, anzi continua una discesa piuttosto vertiginosa, al punto da rendere poco redditizie, se non addirittura insostenibili, le nostre produzioni».
Lo ha sostenuto il presidente di Cia Toscana Luca Brunelli presentando il “Report 2015 – Annata agraria in Toscana” pubblicato nel numero di dicembre del mensile della Confederazione italiana agricoltori regionale, ‘Dimensione Agricoltura’, uscito in questi giorni. Un report, ricavato in parte sondando le aziende agricole iscritte a Cia (che valgono il 36,5% delle oltre 40mila e 400 imprese agricole toscane) e in parte su dati statistici da più fonti, in cui si parla di «ripresa nel 2015» per il settore primario. «Anche perchési leggepeggio della tragica annata 2014 non poteva andare. E così, fra alti e bassi, fra nubifragi e bombe d’acqua improvvise, con una battaglia all’Imu iniziata proprio dalla Toscana e alla fine vinta dagli agricoltori italiani, il settore rurale toscano traccia un bilancio positivo sull’anno 2015».
Una ripresa che non si è ancora potuta tradurre in numeri ufficiali, salvo gli aumenti degli ordinativi e le attese positive a livello di economia toscana complessiva che si riverbereranno anche nell’agricoltura. Per adesso il consueto rapporto trimestrale di “MovImprese” segnala che al 30 settembre 2015 le imprese agricole in Toscana sono 40.442, 231 in meno rispetto alla stessa data del 2014 (-0,6 per cento): 38.401 si occupano di coltivazione agricola e allevamento, 1.607 di silvicoltura e utilizzo di aree forestali e 434 di pesca e acquacoltura. Tra le imprese agricole toscane, 12.869 sono a conduzione femminile (il 31,8 per cento del settore), in calo dello 0,8; mentre i giovani imprenditori detengono il 5,8 per cento delle imprese agricole toscane, 2.332 (calo del 4,1 per cento), chiaro segnale di come l’agricoltura non è un ancora un settore per giovani. Gli imprenditori agricoli stranieri sono invece in aumento, del 5,9 per cento, e contano 2.024 imprese nella nostra regione. Riguardo all’agroalimentare toscano, nei primi sei mesi del 2015 si è avuto un fatturato dalle esportazioni di 171 milioni di euro (in calo dello 0,6 rispetto al 2014, quando il calo sul 2013 è stato del 6,6) a fronte di importazioni per 246 milioni di euro (in aumento del 2,1 per cento). Per quanto riguarda l’ambito della trasformazione e distribuzione di prodotti alimentari e bevande c’è un incremento nel primo semestre del 18,5 per cento con un fatturato di 1 miliardo di euro, a fronte di un import in crescita del 17,7 per 903 milioni di euro complessivi.
«Possiamo parlare di ripresa, almeno dal punto di vista produttivo - commenta Luca Brunelli, presidente Cia Toscana -; dopo i disastri e le emergenze climatiche che hanno colpito gran parte delle regione in momenti diversi (nubifragi, alluvioni, dissesti idrogeologici), e problemi fitopatologici (come mosca delle olive, cinipide del castagno), sono tornate alcune produzioni e, complessivamente, abbiamo avuto un’annata con il segno positivo sia in termini di qualità che per la quantità. Anche sui mercati – prosegue – c’è la tendenza al riconoscimento della qualità delle produzioni toscane e del loro valore. Segnali positivi che si evidenziano anche dal punto di vista del reddito, e che vanno in parte a compensare ciò che si è perso negli ultimi anni».
«La crescita dell’agricoltura regionale e in parallelo dell’agroalimentare toscano - sottolinea il direttore Cia Toscana Giordano Pascucci – rappresentano un ulteriore stimolo ed una opportunità importante  per promuovere definitivamente l’integrazione fra i protagonisti delle filiere, e per dare maggiore solidità all’intera economia toscana. Un’opportunità di rafforzamento dell’intero settore – aggiunge Pascucci -; servono quindi misure specifiche, per consolidare lo sviluppo delle imprese nei mercati nazionali ed internazionali, per favorirne l’aggregazione e rafforzare le filiere regionali».
Guardando ai settori sondati dalle sedi provinciali di Cia, ecco alcune delle tendenze emerse nel rapporto di Cia riguardo ai settori che più interessano anche il territorio pistoiese e lucchese, salvo il florovivaismo di cui si tratta in un articolo specifico (vedi).
 
Vino
Annata positiva in termini di qualità in tutta la Toscana, ma con differenze per quanto riguarda quantità e prezzi. Ad Arezzo quantità in calo (-10%); prezzi in ribasso specialmente per il Chianti, e -25% per il vino sfuso. Lieve calo per l’export (-0,9% dove ha influito anche l’embargo della Russia) con Germania, Paesi Bassi e Usa i mercati principali; cala il mercato interno (-7%). A Firenze produzione in calo (-20%) ottima qualità grazie al buon andamento climatico e sanità delle uve. Prezzi in diminuzione del 10%. Più 4% a Grosseto di produzione; con un aumento dei prezzi (+2%), crescita per l’export, stabile il mercato interno. Annata buona per qualità e quantità delle produzione a Livorno, stabile anche il mercato: quello interno vale il 30%, ed il 70% dell’export si suddivide fra Nord Europa, Giappone, Cina e Usa. A Pisa qualità ottima e produzione variabile a seconda di zone e tipologie (da 0 a 5%); export in salute (+7%) con Usa, Cina e Germania i principali mercati. Segnali positivi anche da Siena: ottima la qualità e leggero incremento della produzione. Prezzi in ascesa (+10%) con differenze fra Brunello di Montalcino e Vernaccia di San Gimignano (+30%); Chianti Classico (+10%); fino al Nobile di Montepulciano e Chianti, aumentati dal 5 all’8%. Per l’area Toscana Nord nonostante le produzioni al di sotto della media, quella 2015 viene considerata un'ottima annata.
 
Olio
Il settore olivicolo riparte dopo l’anno orribile del 2014, per cui il raffronto sulla produzione si intende con il 2013. Ad Arezzo ottima la qualità e produzione in calo (-30%). Il prezzo ha subito variazioni per l’assenza di prodotto della scorsa stagione e la scarsa produzione anche di questa annata. Export diminuito (-24%) a causa della mancanza di prodotto presente nei mercati della Germania, Usa e Brasile. Buone notizie sull’andamento dei prezzi, con aumenti anche di 3 euro (10 euro al kg). Quantità in calo (-40%) a Firenze e buona qualità: andamento climatico alterno, con caldo in fioritura e scarsa allegagione di varietà autoctone (es: moraiolo), olive in salute. Prezzi in crescita (+15%). A Grosseto ottima la qualità e ritorna la produzione, a +90% rispetto al 2014, quando si ebbe uno scarsissimo raccolto, dovuto ai continui attacchi della mosca. Aumento dei prezzi del +20%, e +2% l’export. A Livorno buona la produzione e la qualità, aumento dei prezzi del 20%. Dopo il tragico 2014, dove a Pisa la produzione dell'olio ha rasentato lo zero, il 2015 rappresenta un annata ottima, con una produzione media rispetto agli ultimi 5 anni. Ottima qualità a Siena, dopo l’attacco della mosca del 2014 (produzione al -70%), quest’anno ritorna la quantità, prezzi in aumento (+25%) sul 2013 e mercato interno in crescita. Stagione positiva per la Toscana Nord, dove si è raccolto in anticipo e qualità ottima. Allegagione a macchia di leopardo e un attacco debole della mosca.
 
Ortofrutta
Ad Arezzo ottima annata per la qualità per la frutticoltura della Valdichiana aretina. Produzione in calo (fra il 5 e 10%) e aumento medio dei prezzi (+5%). Cresce la produzione (+5%) a Firenze, buona la qualità, ciclo produttivo allungato dall’autunno mite. L’incremento poteva essere maggiore se non subentravano eventi calamitosi eccezionali (forte vento a marzo, tromba d’aria ad agosto). Produzione alterna in provincia di Grosseto (si va da un -10 ad +5% a seconda delle zone), buona la qualità e prezzi invariati. A Livorno produzione migliore rispetto al 2014 in qualità ed in quantità; prezzi in aumento (+10%) e crescita del mercato interno (+10%). Qualità ottima e produzione in crescita del 35% a Pisa dopo il 2014 negativo. Il mercato interno ha fatto registrare un +8% per i canali commerciali e un calo dal 15 al 25% per la vendita diretta. In provincia di Siena minore produzione (-15/20%), ottima la qualità. In aumento i prezzi (+8%), export (+8%) e mercato interno (+7%). Per Toscana Nord, buoni livelli produttivi per le pesche, ma a causa delle elevate temperature, sono state penalizzate le pezzature, con riflessi negativi sui prezzi. Le orticole hanno risentito dell'andamento climatico, danni per la tempesta di cento e caldo estivo, ma, nonostante le premesse, l'orticoltura ha registrato produzioni buone e i prezzi sono stati superiori e più stabili rispetto al 2014.
 
Agriturismo
Leggera flessione delle presenze (fra il 5 e 10%), ma i 450 agriturismi di Arezzo hanno tenuto grazie alle tante attività, come ristorazione e didattica. A Grosseto domanda interna da parte degli italiani in leggero aumento; i turisti stranieri sono stati principalmente di nazionalità tedesca e austriaca; crescita complessiva stimabile al +3%. Annata positiva a Livorno con aumento delle presenze di turisti stranieri e aumento dei prezzi (+15%). Aumento degli agrituristi (+5%) a Pisa. In aumento nel territorio di Siena la presenza di agrituristi (+15/20%) sia italiani che stranieri. Fino a maggio scarsa presenza, da giugno a novembre compreso, tutto esaurito. Prezzi in diminuzione secondo un trend che dura da tre anni.
 
Castanicoltura
Ottima qualità grazie alla sorprendente assenza del cinipide, e prezzi di 5/6 euro/kg in provincia di Arezzo. Aumenta la produzione (+40%) in provincia di Firenze. Quantità in aumento del 30% per le castagne del Monte Amiata (Grosseto): ad una produzione eccezionale e un prodotto ottimo non è seguita la risposta da parte dei consumatori e dei commercianti, causando il crollo del prezzo per mancato ritiro del prodotto (-20%). Annata positiva a Siena (Monte Amiata e Montagnola senese), aumenta la quantità (+200%) e calano i prezzi (-20%) rispetto allo scorso anno.
 
Cerealicoltura
Ottima qualità per i cereali ad Arezzo, e aumento della produzione (+20%). Aumenti quantitativi dovuti soprattutto all'aumento delle rese; in calo (-10%) il prezzo del frumento, aumenti per il mais. Buona annata in provincia di Firenze. A Grosseto - quantità +10% - si è registrato un aumento dei prezzi del 15%. Ora stiamo assistendo ad una diminuzione vertiginosa, passando dai 32 euro al momento della trebbiatura agli attuali 22 euro. E la diminuzione non accenna a diminuire. Buona annata a Livorno per il grano duro con ottimo peso specifico e rese generalmente in aumento, prezzi in aumento dell’8%. A Pisa calo della produzione del 25% e del mercato interno (-15%). I prezzi, riferiti soprattutto al grano duro, hanno subito una forte oscillazione in negativo, partendo da un +5% subito dopo il raccolto ad un attuale -15%. A Siena si registra un aumento della produzione del 10% (alla raccolta), calo dei prezzi (-10%), passando dai 27 euro al quintale del 2014 ai 24 di questa annata cerealicola. Il mais, principale cereale dell’area Toscana Nord, ha subito una riduzione nelle superfici investite e il caldo ha comportato sia un sensibile calo produttivo, sia una maggiore incidenza delle aflatossine; insufficiente il livello dei prezzi.
 
Redazione Floraviva


Nella seconda giornata della fiera commerciale FHTF di Aalsmeer in evidenza i ciclamini col make-up blu di ‘Uniq Plants’, un nuovo modo di confezionare i fiori anthurium, le fragole Delizz da coltivare a casa e la genziana Little Pinkie.

 
E’ la prima creazione di Uniq Plants, nuovo ramo aziendale di Griffioen dedicato ad elaborare «concetti unici» per favorire la vendita dei loro prodotti. Si chiama “Make-Upz Ciclamino”, ha spiegato Josephine de Vries, e consiste in una linea di ciclamini bianchi, in vasi da 10,5 centimetri, che sono stati “truccati” con colori blu e glitter. L’aggiunta del make-up al fiore, secondo De Vries, li rende più facili da apprezzare.
Anche nella seconda giornata della fiera commerciale di FloraHolland, la cooperativa olandese leader mondiale della filiera florovivaistica, il 5 novembre ad Aalsmeer, non sono mancate le novità dirette ad agevolare la commercializzazione dei fiori e delle piante. Seguono, in breve, alcune delle proposte che si sono fatte notare durante la manifestazione, oltre alla già citata di Uniq Plants.


Bouman Anthurium ha presentato una soluzione innovativa per il confezionamento degli anturi. Come ha sottolineato Peter Bouman, era circa 40 anni che cercava un packaging diverso per questo tipo di fiori, visto che i precedenti erano alquanto complicati. La soluzione, come si vede nella foto, sono confezioni in cui gli anturi sono stesi su piani e fissati con dei piccoli gancetti. «Il cliente è contento con questo sistema – ha detto Peter Bouman – ed esso non costa di più e si conserva meglio. Inoltre, ci vuole il 70% di tempo in meno ad aprire la confezione».


La pianta di fragola Delizz di ABZ Seeds è un altro spunto interessante. Gé Bentvelsen l’ha presentata con orgoglio ricordando che ha vinto il premio ‘All – America Selections’. Qual è l’idea dietro a Delizz? «E’ una risposta alla domanda dei consumatori di un modo di coltivare e raccogliere le fragole in casa che sia semplice». Il risultato è un prodotto con confezione a tenuta stagna e fragole su ogni pianta.


Infine un prodotto che cattura l’attenzione dei consumatori: la ‘Gentiana Little Pinkie’ di Jesper Mathot Pot-cultures. «Il fiore è viola – afferma Jesper Mathot - e fiorisce per 6-8 settimane di fila». Questo pianta fiorita in vaso di genziana è stata accolta positivamente per ora e sarà sul mercato verso la fine di agosto del 2016. 
 
Redazione Floraviva

FLORA XCHANGE

Tra gli spunti della prima giornata della fiera commerciale FHTF, in corso dal 4 al 6 novembre ad Aalsmeer in Olanda, anche dei “magici giacinti” bianco-rossi che debutteranno questo Natale, una varietà di gaultheria che resta bianca, un concept di busta con piantine in vaso di alla menta all’insegna del biodegradabile al 100%, dracene prodotte con riscaldamento geotermico.

FloraHolland Trade Fair, la fiera commerciale di FloraHolland in corso dal 4 al 6 novembre a Aalsmeer in Olanda, sancisce il successo della piattaforma online di comunicazione fra produttori e compratori della filiera orto-florovivaistica FloraXchange. Sono infatti ormai 1008 i produttori di fiori e piante che la usano, la stragrande maggioranza degli espositori a FHTF, e 323 i compratori attivi. Fra i produttori di piante in vaso siamo addirittura all’80% dei partecipanti alla fiera.
FloraXchange consente ai produttori della filiera verde di diffondere la conoscenza dei loro prodotti. Non solo, sulla piattaforma i produttori possono seguire la loro gamma, aggiornarla e pubblicizzarla direttamente ai compratori registrati su FloraXchange. Ciò significa che i compratori sono costantemente al corrente sui cataloghi e sulla merce disponibile di tutti i produttori.

Magic Hyacinth in two colors

Fra gli spunti interessanti della fiera nella prima giornata, si possono ricordare i “Magici Giacinti a due colori” dei produttori di giacinti recisi Mark van Paridon e Job Pennings. «Abbiamo una combinazione blu-rosso e una bianco-rosso – ha spiegato Van Paridon -. Faremo le prime consegne a metà dicembre. E si tratterà della combinazione bianco-rosso, giusto in tempo per Natale».

Gaultheria that stays white

Un altro è la “gaultheria che resta bianca” di Siebe Feenstra di Special Plant Zundert. «Il suo colore è speciale – spiega -. Lo mantiene, che è molto difficile con la gaultheria. Ma siamo riusciti a far sì che sia davvero bianco e rimanga tale». Le prime piante di questa varietà saranno consegnate nel 2016. Nel frattempo è in preparazione anche una varietà rosa.

Pick your own mint tea

Inoltre si è fatto notare il nuovo concept di Berghoef Plants: una piccola busta con due piante in vaso di te alla menta. «E’ tutto degradabile – assicura Pieter Middelkoop di Vireo -, anche il vaso». Tra le prossime proposte si annunciano piante di te al limone.
Infine Vertiplant e Dragontree hanno presentato una parete di dracene e cordyline, prodotte utilizzando forme di riscaldamento geotermico, allo stand 47.2: la parete è il frutto di una collaborazione nata rapidissimamente, solo due settimane fa, tramite Facebook.

Redazione
 

pazzi per il clima

Giunto alla sua XXIV edizione, per questo anno scolastico 2015/2016 il concorso avrà il titolo "Tutti pazzi per il clima" e affronterà dunque la questione del cambiamento climatico, invitando gli studenti all’approfondimento, alla creatività e all’azione. Il clima è impazzito e gli studenti dovranno dovranno comprendere l’urgenza, rilanciando le sfide poste dai cambiamenti climatici. Green Cross, sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con il MIUR, chiede così agli studenti di impegnarsi in prima persona per ridurre i consumi e denunciare le cattive pratiche.

"Immagini per la terra" si rivolge alle scuole di ogni ordine e grado e, per questa sua edizione, richiama l'attenzione sulla ventunesima Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite - Cop21, in programma a Parigi a dicembre 2015. Green Cross, organizzatrice del concorso, invita gli studenti a conoscere e comprendere a fondo i cambiamenti climatici in atto e per questo chiede loro di documentare e illustrare ciò che è possibile fare e ciò che viene realmente fatto per ridurre le emissioni di CO2. Gli elaborati potranno essere consegnati entro il 31 marzo 2016:  in palio un premio in denaro per realizzare un progetto ambientale e la possibilità per i vincitori di essere ricevuti dal Capo dello Stato in occasione della cerimonia di premiazione che, tradizionalmente, si svolge al Palazzo del Quirinale. Questa iniziativa di educazione ambientale è promossa in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e con il supporto di Acqua Lete e intende far riflettere tutti sui fatti di cronaca e i recenti studi scientifici: negli ultimi anni molte regioni italiane sono state colpite da frequenti nubifragi e distruzioni, con gravi conseguenze per la produzione agricola che vede oggi i produttori di olio d’oliva, miele e castagne in difficoltà. Sicuramente ha influito la cattiva gestione del territorio, ma a giocare un ruolo determinante è stato l’aumento dell’intensità delle precipitazioni. Inoltre, se si analizzano i dati delle temperature, si scopre che l’Italia si sta scaldando più velocemente della media globale, con il nuovo record, raggiunto nel 2014: più 1,45°C rispetto al trentennio 1971-2000 (fonte: Isac-Cnr). Di fronte a questo clima impazzito, gli studenti sono chiamati a denunciare le cattive pratiche, diffondendo le esperienze innovative, e impegnandosi personalmente a diminuire il proprio impatto ambientale. Per promuovere la nuova edizione del concorso è in programma un ciclo di incontri a Explora, il Museo dei Bambini di Roma: il primo appuntamento si terrà venerdì 27 novembre con Fabrizio Carbone, documentarista e scrittore, che spiegherà ai giovani studenti cosa sono i cambiamenti climatici e quali sono i rischi ambientali e i pericoli per la salute degli animali.

Redazione Floraviva


Grazie a un’iniziativa del Mefit con un’azienda dell’interporto di Livorno, a cui si è aggiunta Flora Toscana, sono arrivati 8 container refrigerati a noleggio - 4 più 4 – in ottobre per i due maggiori soggetti del florovivaismo pesciatino. Resi così disponibili quegli spazi refrigerati aggiuntivi che servivano nel mese “caldo” che precede Ognissanti.

 
Quattro container refrigerati presi a noleggio nel cruciale mese di ottobre, che precede le festività dei morti e di Ognissanti, per soddisfare le esigenze di aziende iscritte al mercato dei fiori di Pescia che nel corrispondente periodo dell’anno scorso non sapevano dove stoccare i loro fiori recisi.
E’ il risultato di una iniziativa della direzione del Mefit (Mercato Fiori Piante Toscanacittà di Pescia) a cui si è in seguito unita Flora Toscana, che ha potuto così noleggiare a sua volta altri 4 container refrigerati per le sue esigenze di questo ottobre nei propri spazi. L’inserimento di Flora Toscana in tale iniziativa - che ha avuto come controparte un’azienda dell’interporto di Livorno che offre a noleggio varie tipologie di contenitori refrigerati e che si è conclusa con due contratti separati, uno con Mefit e l’altro con Flora Toscana - ha consentito di ottenere condizioni economiche un po’ migliori per entrambe le realtà pesciatine.
Come spiegato dal direttore Fabrizio Salvadorini, i quattro container noleggiati dal Mefit, che sono stati posizionati nel piazzale esterno sul lato ferrovia del mercato dei fiori, sono lunghi 6 metri e larghi 2,4 metri e in tutto comportano un aumento di superfici refrigerate di circa 60 metri quadrati, poca cosa rispetto ai 3000 mq circa delle 70 celle frigo del mercato. Ma «dimostrano che il Mefit c’è e risposte concrete ai bisogni delle aziende iscritte», ha detto Salvadorini, al punto che anche una cooperativa come Flora Toscana ha apprezzato e deciso di unirsi seguendo l’esempio dell’azienda speciale comunale.
La scelta di dare a noleggio i quattro container nel mese più importante dell’anno per il commercio di fiori, ha sottolineato Salvadorini, è il frutto di un’indagine fatta all’interno del mercato nelle settimane precedenti. Con tre container abbiamo soddisfatto le esigenze manifestate da due aziende: un grossista, che ne ha noleggiati due, e un produttore, che ne ha affittato uno. Alla luce delle condizioni dettate dell’azienda livornese che ha dato i container, è risultato conveniente prenderne quattro e il quarto potrà essere dato a noleggio in ottobre a chi fosse interessato al costo di 550 euro + Iva a settimana (mentre i tre noleggi mensili già finalizzati avevano un costo di 950 euro più Iva al mese per ciascun contenitore). 
 
Redazione floraviva