Notizie

Il progetto della cooperativa Toscana Giaggiolo ha rafforzato la filiera dell’iris con la prima distilleria italiana, aumentando la redditività del 35% e migliorando la sostenibilità. Un esempio per colture floricole ad alto valore aggiunto.

A oltre un mese dal riconoscimento ottenuto all’EUCAP, il progetto “Iris: il vero profumo della Toscana” si conferma come un modello virtuoso per il florovivaismo specializzato, dimostrando come l’innovazione nei processi di lavorazione possa incrementare la redditività e rafforzare le coltivazioni storiche del territorio. Cofinanziato dal PSR Toscana 2014-2022, il progetto ha coinvolto oltre 110 aziende agricole del Valdarno e del Chianti, portando alla creazione della prima distilleria italiana per l’estrazione del burro di giaggiolo, ingrediente essenziale per la cosmetica e la profumeria di alta gamma.

L’iris toscano, noto localmente come giaggiolo e simbolo di Firenze fin dal Medioevo, rappresenta una coltura di nicchia che richiede competenze specifiche e una filiera ben organizzata. Il progetto ha consentito di superare la tradizionale dipendenza dai distillatori francesi, permettendo ai produttori di lavorare direttamente il rizoma e vendere il prodotto finito a un prezzo maggiorato, con un incremento del 35% del valore di mercato.

I principali risultati ottenuti includono:

  • Miglioramento delle infrastrutture produttive, con la realizzazione di un impianto di trasformazione completo di mulino, caldaia a vapore e laboratorio di analisi.
  • Ottimizzazione della logistica, con la riduzione del trasporto da 150 quintali a 52 kg, contribuendo alla diminuzione delle emissioni di CO2.
  • Crescita della base associativa, con l’aumento dei soci della cooperativa da 74 a 123, dimostrando un rinnovato interesse per la coltivazione dell’iris tra i giovani agricoltori.
  • Incremento della qualità del prodotto, grazie a nuove tecniche di lavorazione e al miglioramento del controllo qualità.

Il successo del progetto si inserisce in un contesto di crescente attenzione alla valorizzazione delle produzioni floricole di pregio, offrendo spunti per altre realtà che operano con colture a elevato valore aggiunto, come la lavanda, il gelsomino e altre piante aromatiche destinate alla cosmetica e all’industria dei profumi.

Inoltre, la cooperativa Toscana Giaggiolo sta lavorando all'ottenimento della certificazione IGP (Indicazione Geografica Protetta), che contribuirebbe a rafforzare ulteriormente la filiera, garantendo maggiore tutela e riconoscibilità sui mercati internazionali.

L’esperienza del giaggiolo toscano dimostra come investimenti mirati e una gestione integrata della filiera possano favorire la competitività di colture floricole di nicchia, promuovendo allo stesso tempo la sostenibilità ambientale e la valorizzazione delle tradizioni locali.

Redazione

Focus su credito d’imposta, macchine agricole, biocombustibili e imprenditoria under 40 per il rilancio dell’agricoltura italiana.


Roma, 16 gennaio 2025
– Confagricoltura è intervenuta oggi in audizione alla 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali) in Senato per presentare proposte chiave sul Decreto Milleproroghe 2022/2024. L’obiettivo è promuovere misure di sostegno mirate per il settore agricolo, con particolare attenzione a Sud Italia, imprenditoria giovanile, biocombustibili e semplificazioni normative.

Le principali richieste di Confagricoltura

  1. Estensione del credito d’imposta per il Sud Italia
    Confagricoltura propone di prorogare al 31 marzo 2025 il termine per accedere al credito d’imposta destinato alle imprese che hanno acquisito beni strumentali nuovi nel 2023, localizzati nelle aree del Sud Italia. Tale misura, secondo Palazzo della Valle, è essenziale per supportare le aziende che, pur avendo presentato il modello di comunicazione richiesto dall’Agenzia delle Entrate, non hanno rispettato la scadenza del 18 novembre 2024.

  2. Esclusione dell’obbligo assicurativo per le macchine agricole
    È stata avanzata la richiesta di esonerare le macchine agricole dall’obbligo assicurativo, considerando che non sono classificate come autoveicoli e non transitano su strade pubbliche. Inoltre, si sollecita la proroga dei termini per la revisione di questi mezzi, in attesa del Decreto ministeriale che ne definirà le modalità di esecuzione.

  3. Posticipo degli obblighi per i biocombustibili
    Confagricoltura ha evidenziato la necessità di rinviare al 1° giugno 2025 l’obbligo di adesione al Sistema nazionale di certificazione di sostenibilità per gli impianti di produzione elettrica da biogas fino a 1 MWe. La richiesta è motivata dalle difficoltà operative delle aziende agricole e dalla carenza di informazioni chiare sulle nuove disposizioni. Per i biocombustibili solidi, l’associazione propone di estendere il termine fino al 1° giugno 2026 per agevolare l’implementazione delle certificazioni richieste.

  4. Sostegno all’imprenditoria under 40
    Confagricoltura ha ribadito l’importanza di esonerare dai contributi previdenziali i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali con meno di 40 anni. Questo incentivo è fondamentale per favorire il ricambio generazionale e attrarre nuove energie nel settore primario.

  5. Moratoria sui mutui agricoli
    Per contrastare la crisi economica che sta colpendo le aziende agricole, è stata richiesta una proroga di 12 mesi della moratoria sul pagamento del capitale delle rate dei mutui e dei finanziamenti in scadenza nel 2025. Questa misura, secondo Confagricoltura, permetterebbe alle imprese di affrontare con maggiore resilienza le sfide economiche del prossimo anno.


Impatto delle misure proposte

Le richieste avanzate da Confagricoltura puntano a dare respiro al settore agricolo, strategico per l'economia nazionale e per la sostenibilità ambientale. L’estensione del credito d’imposta nelle regioni del Sud Italia rappresenta un forte impulso agli investimenti nelle aree svantaggiate, mentre la semplificazione normativa per le macchine agricole e i biocombustibili ridurrebbe gli oneri burocratici per le imprese.

Particolare rilevanza è attribuita agli incentivi per i giovani agricoltori, considerati un motore fondamentale per l’innovazione e il futuro del settore. Inoltre, il posticipo degli obblighi per i biocombustibili e la moratoria sui mutui mirano a rafforzare la sostenibilità economica delle aziende agricole, in un momento storico segnato da incertezze economiche e climatiche.

Redazione

legambiente città clima

Legambiente sollecita il Governo Meloni ad adottare il PNACC per l’adattamento climatico e propone il riutilizzo delle acque reflue come soluzione circolare per l’agricoltura.

Il 2024 si conclude con dati allarmanti sul fronte climatico: 351 eventi estremi hanno colpito l’Italia, un incremento del 485% rispetto al 2015. Siccità, allagamenti ed esondazioni hanno avuto un impatto devastante su territori, infrastrutture e settori economici cruciali, tra cui l’agricoltura. In questo contesto, Legambiente, attraverso il bilancio annuale dell’Osservatorio Città Clima, ha delineato una situazione critica, sottolineando il ruolo centrale della gestione idrica nel mitigare i danni legati alla crisi climatica.

Tra le proposte avanzate, l’associazione ambientalista insiste sull’urgenza di varare il DPR per il riutilizzo delle acque reflue depurate in agricoltura, un’azione che potrebbe ridurre gli sprechi idrici e garantire la resilienza delle colture, in particolare nelle regioni del Sud, duramente colpite dalla siccità. Secondo Legambiente, una gestione circolare delle risorse idriche è fondamentale per sostenere il comparto agroalimentare e florovivaistico, settori strategici per l’economia italiana. Tuttavia, soluzioni di questo tipo, già studiate in alcune aree del Paese, hanno evidenziato criticità significative, sia in termini di sostenibilità eco-ambientale sia per quanto riguarda la qualità delle acque, che spesso risultano inadatte per colture sensibili o produzioni alimentari di alto standard.

Legambiente ha puntato il dito contro il Governo Meloni, accusandolo di non aver attuato strategie concrete come il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC). L’associazione sottolinea come questa mancanza rappresenti un ostacolo significativo nella lotta alla crisi climatica e sollecita interventi strutturali e una maggiore assunzione di responsabilità politica. È importante chiarire che queste affermazioni riflettono esclusivamente la posizione di Legambiente.

Tuttavia, il riutilizzo delle acque reflue depurate, pur proponendosi come una soluzione innovativa, solleva alcune perplessità. Anche dopo trattamenti depurativi avanzati, queste acque possono contenere residui chimici o microinquinanti che le rendono inadatte per colture agroalimentari o per piante ornamentali che necessitano di acque leggere e prive di contaminanti. Inoltre, l’infrastruttura necessaria per garantire la sicurezza e la distribuzione di queste risorse comporta costi elevati e sfide tecniche che non possono essere ignorate.

Nel 2025 sarà essenziale che il dibattito intorno al riutilizzo delle acque reflue tenga conto sia delle potenzialità che delle limitazioni, promuovendo un approccio bilanciato e scientificamente fondato. Solo attraverso una collaborazione tra istituzioni, associazioni e operatori del settore si potranno individuare soluzioni sostenibili che proteggano l’ambiente senza compromettere la qualità e la sicurezza delle produzioni agricole. La sfida climatica richiede interventi concreti e mirati, che vadano oltre le polemiche e mettano al centro il futuro del settore primario.

Redazione

 
 
 

Lotta al falso made in Italy: il sottosegretario al Masaf, Patrizio La Pietra, evidenzia i successi e le sfide del settore agricolo, con un export da 70 miliardi ma doppio allarme contraffazione.

L’agricoltura italiana si conferma un pilastro economico internazionale, con un export che nel 2023 ha sfiorato i 70 miliardi di euro, come sottolineato dal sottosegretario al Masaf, Patrizio La Pietra, durante la presentazione dell’Annuario dell’Agricoltura Italiana 2023 del CREA, tenutasi a Roma. Il dato consolida il comparto agricolo come uno dei più virtuosi sullo scenario mondiale. Tuttavia, l’espansione del falso made in Italy, noto come italian sounding, rappresenta una criticità significativa: il valore delle contraffazioni è quasi il doppio rispetto alle esportazioni ufficiali.

La Pietra ha ribadito l’impegno del governo nel contrasto a questo fenomeno. "Stiamo lavorando su più fronti, sia a livello europeo per cambiare il paradigma che oppone agricoltura e ambiente, sia per garantire una sostenibilità economica e sociale adeguata," ha dichiarato. Inoltre, è stata sottolineata l’importanza del giusto prezzo per i prodotti agricoli, accompagnata da azioni mirate al ricambio generazionale e alla protezione delle aree interne.

Il sottosegretario ha concluso con un focus sull’integrazione tra sostenibilità ambientale ed economica. "Agricoltura e ambiente devono viaggiare insieme, per costruire un futuro sostenibile," ha affermato, sottolineando che il governo intende portare avanti queste politiche strategiche per tutta la legislatura.

La valorizzazione delle eccellenze agroalimentari italiane e la difesa del marchio autentico si delineano come priorità imprescindibili per il settore primario, con ricadute cruciali per il tessuto produttivo e la competitività internazionale del sistema Paese.

Redazione

Sabato 14 dicembre alle ore 17:30, presso la Sala del Grillo del Parco di Pinocchio, sarà presentato il libro “Pinocchio Giardiniere” di Mag Burbatti, architetto e docente universitario.

Il volume, edito da Nicla Edizioni, è una favola ispirata al celebre burattino trasformato in bambino, arricchita di aforismi sulla natura e ambientata nei luoghi che ispirarono Carlo Lorenzini, autore di Pinocchio, come il Giardino Storico di Villa Garzoni.

Interverranno:

  • Mag Burbatti, autrice;
  • Pier Francesco Bernacchi, presidente della Fondazione Collodi;
  • Lorenzo Ciompi;
  • Marina D’Amato;
  • Nicoletta Campanella.

L’evento ha il patrocinio della Società Toscana di Orticultura e dell’APGI - Associazione Parchi e Giardini Italiani.

Redazione