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"Green Deal Watch" fa il punto sulla Strategia Verde dell'UE

L'evento ibrido fa il punto sullo stato dell'arte del Green Deal Europeo, valutando i progressi e le sfide ancora da affrontare.


Il Green Deal Europeo, la strategia ambiziosa dell'Unione Europea per affrontare la sfida dei cambiamenti climatici e promuovere la transizione verso un'economia sostenibile, è al centro dell'attenzione. Ma a che punto si trova realmente?

L'evento "Green Deal Watch", che si terrà il 13 luglio 2023 presso  l'Istituto Affari Internazionali Via dei Montecatini, 17 a Roma, rappresenta un'opportunità per fare il punto sullo stato dell'arte del Green Deal alla luce dell'ultimo anno di legislatura e per esaminare gli aspetti più rilevanti per l'Italia. Nonostante le crisi globali, come la pandemia e gli impatti dell'invasione russa in Ucraina, il Green Deal ha dimostrato una notevole resilienza. Tuttavia, l'agenda politica deve ora affrontare le sfide ancora aperte del pacchetto Fit for 55.

Durante l'evento, verrà presentato il decimo numero del "Green Deal Watch", una pubblicazione curata dallo Istituto Affari Internazionali (IAI) che monitora gli sviluppi della strategia ogni tre mesi. Saranno esaminate le ultime novità riguardanti il Green Deal e saranno affrontate le future sfide che dovranno essere affrontate.

Il programma prevede l'introduzione e la moderazione di Margherita Bianchi, Responsabile del Programma "Energia, clima e risorse" presso lo IAI. Il panel di esperti include Antonio Parenti, Direttore della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, Marilena Barbaro, Direttore generale infrastrutture e sicurezza presso il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Simona Benedettini, Consulente indipendente in politiche e regolazione dei mercati energetici, e Simone Nisi, Direttore affari istituzionali presso Edison.

Un'occasione per approfondire il Green Deal Europeo, valutare i progressi finora compiuti e comprendere le sfide future per la realizzazione di un futuro sostenibile. a questo link ci si può registrare in presenza e online.

Redazione

Roma: X° EcoForum su economia circolare, sistemi di gestione e impianti di riciclo

Scopri le ultime novità sull'economia circolare e la gestione dei rifiuti all'EcoForum di domani e dopo domani. Il 6 si premiano i comuni ricicloni.

Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club, in collaborazione con Conai e Conou e il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, sono lieti di presentare la X edizione di EcoForum, la conferenza nazionale sull'economia circolare. L'evento si terrà a Roma presso la Sala Verdi dell'Hotel Quirinale nei giorni 4 e 5 luglio.

Durante questi due giorni intensi, i partecipanti avranno l'opportunità di esplorare i temi legati all'economia circolare, focalizzandosi in particolare sugli innovativi sistemi di gestione e gli impianti di riciclo dei rifiuti. L'agenda prevede una serie di sessioni ordinarie e formazioni mirate a approfondire le sfide e le opportunità legate all'economia circolare.

Ecco il programma dell'evento:
Martedì 4 luglio:
9:30-14:00 || 15:00-16:30: Sessioni ordinarie
Mercoledì 5 luglio:
9:30-13:30: Sessioni ordinarie
14:30-16:30: Formazione GPP (Green Public Procurement) per le Pubbliche Amministrazioni

Inoltre, giovedì 6 luglio si terrà la premiazione dei Comuni Ricicloni, una riconoscimento speciale dedicato ai comuni italiani che si sono distinti nel promuovere pratiche virtuose di raccolta differenziata e riduzione dei rifiuti.

L'evento si svolgerà presso la Sala Verdi dell'Hotel Quirinale in Via Nazionale 7, Roma.

Redazione

Agrivoltaico e multifunzionalità agricola in Toscana verso una convivenza sostenibile

Legambiente promuove l'agrivoltaico. Sollecitato il governo a definire norme adeguate e uniformi per la realizzazione corretta e trasparente degli impianti, evitando approcci speculativi che potrebbero mettere a rischio l'attività agricola.

L'agricoltura e la produzione di energia pulita possono convivere armoniosamente? Questo è il tema centrale affrontato durante il convegno organizzato da Legambiente, intitolato "Agrivoltaico, multifunzionalità agricola, tutela del paesaggio: una convivenza possibile", che si è tenuto a Rispescia (GR). L'evento ha visto la partecipazione degli assessori regionali Monia Monni e Leonardo Marras, insieme a esperti del settore e rappresentanti istituzionali.

Secondo quanto emerso dal convegno l'agrivoltaico rappresenta una soluzione innovativa per produrre energia pulita, consentendo al contempo la pratica dell'agricoltura in modo sostenibile.

L'idea, in pratica, è quella di combinare impianti fotovoltaici con terreni agricoli, creando una sinergia tra produzione energetica e coltivazioni. L'obiettivo è quello di ottimizzare gli spazi e promuovere la multifunzionalità agricola, senza compromettere la tutela del paesaggio.

Attualmente, le leggi vigenti in Italia vietano gli incentivi per la produzione di elettricità per i nuovi impianti fotovoltaici a terra su suoli agricoli. Questa situazione paradossale, secondo gli intervenuti, limita le opportunità per piccoli operatori e aziende agricole, favorendo invece gli impianti di grandi dimensioni e le utility energetiche. Pertanto è necessario definire un percorso normativo che consenta la realizzazione degli impianti fotovoltaici in agricoltura, evitando gli errori del passato e promuovendo l'agrivoltaico, che si basa sull'uso di pilastri o strutture sospese per l'inseguimento del sole.

Durante il convegno, sono stati affrontati diversi temi cruciali legati all'agrivoltaico e alla multifunzionalità agricola. Si è discusso dell'ottimizzazione degli spazi agricoli per la produzione di energia pulita, dei benefici per la mitigazione dei cambiamenti climatici, del potenziale reddito aggiuntivo per gli agricoltori e della necessità di affrontare la crisi energetica.

L'evento ha inoltre sollecitato il governo a definire norme adeguate e uniformi per la realizzazione corretta e trasparente degli impianti, evitando approcci speculativi che potrebbero mettere a rischio l'attività agricola. Si è sottolineata l'importanza delle Regioni nel promuovere modelli replicabili e progetti ad alto valore tecnologico, che tengano conto sia dell'attività agricola che della tutela del paesaggio.

Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, ha ribadito l'importanza dell'agrivoltaico come soluzione sostenibile per conciliare agricoltura e produzione di energia pulita. Ha evidenziato che rallentare la transizione energetica avrebbe conseguenze negative sulla crisi climatica e sulla devastazione paesaggistica del Paese. È fondamentale comprendere, sostiene Ciafani, che l'agrivoltaico può rappresentare una soluzione vincente per il futuro.

Legambiente continua a promuovere la conoscenza e la consapevolezza sull'agrivoltaico, un'innovazione tecnologica che può contribuire in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi climatici e alla sostenibilità del settore agricolo.

Redazione

peste suina - cooperazione Francia e Italia
Intesa fra i ministri dell’agricoltura italiano e francese per rafforzare la collaborazione contro la peste suina africana creando un apposito gruppo di lavoro congiunto.
L’accordo è stato annunciato in occasione del vertice Unione europea - Unione africana dei ministri dell'agricoltura del 30 giugno - 1 luglio a Roma. Il ministro Francesco Lollobrigida e il suo collega francese Marc Fesneau hanno concordato di incrementare i livelli di cooperazione tra i due Paesi con l'obiettivo di prevenire la diffusione della peste suina africana al di fuori delle zone infettate.   
La peste suina africana è una malattia virale che colpisce i suidi (suini e cinghiali) attualmente diffusa in diversi paesi europei. Si trasmette all'interno delle popolazioni di cinghiali selvatici per contatto diretto o indiretto tra suidi, per ingestione da parte dei suidi di prodotti a base di carne suina contaminati dalla malattia o per contatto con persone, veicoli o attrezzature portatori del virus. Nella lotta contro questa malattia, che non è trasmissibile all'uomo, la cooperazione transfrontaliera è uno strumento centrale che consente di scambiare informazioni e armonizzare i metodi di sorveglianza e controllo. 
Il «gruppo di contatto tecnico» con esperti di entrambi i Paesi in materia di salute animale, fauna selvatica e caccia, a livello regionale e nazionale, dovrà «coordinare le strategie per prevenire la diffusione della malattia». Tra i suoi obiettivi principali
- condividere esperienze sulle modalità di gestione operativa;
- lavorare su strategie comuni, in particolare sulla gestione della popolazione di cinghiali selvatici e la sorveglianza della fauna selvatica;
- favorire l'identificazione di progetti scientifici congiunti; 
- realizzare una cooperazione operativa per le zone di confine.
 

Redazione

contributo Conai sui vasi di plastica per fiori/piante

Assofloro: la delibera del Conai del 24 novembre scorso prevedeva il pagamento di un contributo ambientale sui vasi di plastica per piante e fiori dal 1° luglio, ma a seguito di una sentenza della Cassazione il Conai ha sospeso la delibera fino al 31 dicembre 2023. 

 
Con una circolare del 28 giugno scorso, il Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi, ha accolto le richieste pervenute da aziende (produttori di vasi e utilizzatori del settore ortoflorovivaistico) e associazioni di categoria di sospendere l’applicazione del contributo ambientale sui vasi in plastica per fiori/piante che avrebbe dovuto entrare in vigore dal 1° luglio 2023, per effetto di una delibera del Conai del 24 novembre scorso.
La delibera del Conai (“Procedura di applicazione, dichiarazione ed esenzione del Contributo ambientale Conai (CAC) sui vasi in plastica per fiori/piante costituenti imballaggio”), come ricordato ieri l’altro in un comunicato di Assofloro, prevedeva infatti, a partire da domani, «il pagamento di un contributo ambientale sui vasi utilizzati per la coltivazione di piante e fiori, con uno spessore parete (misurato a metà del vaso) fino a 0,8 mm, indipendentemente dal diametro e da altre caratteristiche strutturali e se adibiti o meno al contenimento di fiori/piante per il consumatore». 
Ma Assofloro è stata promotrice insieme a Coldiretti, così come le altre associazioni di categoria agricole e le aziende produttrici di vasi, di un’azione volta a far comprendere che «i vasi utilizzati in ambito floricolo non sono imballaggi ma bensì beni strumentali alla produzione, in opposizione alla delibera del Cda Conai del 24 novembre 2022», e che tale delibera era in conflitto con il D.lgs. 152 del 2006 che individua fra gli imballaggi «i vasi da fiori da usare solo per la vendita e il trasporto di piante, mentre risultano esclusi i vasi da fiori destinati a restare con la pianta per tutta la sua durata di vita».
A maggio 2023 la Cassazione ha messo il punto finale alla questione con una sentenza in cui è stato enunciato il principio che, come sintetizza la nota di Assofloro, «non è tanto la funzione di contenitore e protezione che definisce un oggetto “imballaggio” bensì la destinazione alla circolazione sul mercato di ciò che è contenuto e protetto, sia quello delle materie prime o quello dei prodotti finiti». Mentre «i vasi impiegati in ambito floricolo e vivaistico inseriti nel ciclo produttivo in quanto ausilio strumentale e duraturo all'attività d'impresa non sono considerabili imballaggi».
«La sospensione della circolare da parte del Cda del Conai fino al 31 dicembre 2023 – conclude Assofloro - è un passaggio importante: continueremo il dialogo con il Conai affinché si possa raggiungere un risultato condiviso, che sia sostenibile, e che non vada a pesare ulteriormente sui costi di produzione delle aziende floricole, riducendo ulteriormente i già risicati guadagni o facendo aumentare i prezzi al consumatore finale».  
 

Redazione