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Il 26 Ottobre in Piazza Santi Apostoli si terrà la manifestazione nazionale indetta da Cia-Agricoltori italiani. Scendono a Roma in 500 dalla Toscana per protestare contro i costi di produzione e i prezzi più alti e le remunerazioni sempre più basse nel settore agricolo. A parlare ci sarà il presidente Berni.

 

Agricoltori sempre più poveri e prezzi alle stelle. In 500 dalla Toscana scendono in piazza a Roma. Berni (Cia): “Nessun comparto è escluso dalla crisi”

Manifestazione nazionale: appuntamento in Piazza Santi Apostoli, giovedì 26 ottobre

Firenze, 25 ottobre 2023 – Agricoltori toscani a Roma per protestare contro i costi di produzione e prezzi alle stelle, e contro le remunerazioni sempre più basse per il settore agricolo. Saranno oltre cinquecento gli agricoltori da tutta la Toscana che domani, giovedì 26 ottobre (dalle 9.30), parteciperanno alla manifestazione nazionale indetta da Cia-Agricoltori Italiani, in Piazza Santi Apostoli.

“Rimettere al centro l’impresa agricola e il suo reddito l’obiettivo della mobilitazione generale per tutelare il futuro dei produttori di fronte alle grandi emergenze e alle sfide globali che toccano il settore primario e il Paese intero” sottolinea il presidente Cia Agricoltori Italiani della Toscana.

In tutti i settori, ormai, le imprese agricole non riescono a coprire i costi di produzione, oltre a subire il peso dell’inflazione, del clima e delle sfide della transizione green. “Nessun comparto può considerarsi indenne – aggiunge Berni -: i prezzi cerealicoli dell’ultima campagna sono in caduta libera mentre il carrello della spesa è aumentato a due cifre. La frutta è in ginocchio dopo la siccità record del 2022, le gelate di fine primavera e le conseguenze delle alluvioni. La produzione vinicola è in forte contrazione a causa delle crisi fitosanitarie che hanno colpito le coltivazioni di uva. La zootecnia è in forte sofferenza. I prezzi del latte stanno crollando. L’inflazione ha eroso i consumi di carne e la Peste suina africana continua a proliferare lungo lo Stivale.

Di fronte alla fiammata del “carrello della spesa alimentare”, alcuni prodotti simbolo del Made in Italy agroalimentare hanno visto i listini crollare. In un anno prodotti agricoli, cibi e bevande sono aumentati sullo scaffale dell’11%. Nello stesso periodo anche il prezzo della pasta di semola di grano duro è cresciuto al consumo dell’11%. E mentre si verificava ciò, il prezzo del grano duro Made in Italy è crollato del 40%. Una situazione paradossale che impone un cambio di passo da parte delle Istituzioni per tutelare gli agricoltori e il loro reddito lungo la filiera. I margini per il raggiungimento dell’’obiettivo ci sono. Dal campo alla tavola i prezzi crescono in media a tre cifre. Per fare qualche esempio: prendendo a riferimento il periodo agosto-settembre 2023: per un kg di pomodori 1,13 all’agricoltore e 3,73 euro il prezzo finale, aumento del +230%. Aumento del 246% anche per il latte: all’allevatore vanno 0,52 euro mentre il consumatore per comprare quel latte spende 1,80 euro.

 

Redazione

L'Europa sta vivendo una crescita senza precedenti nel settore dell'energia eolica, con alcuni paesi che emergono come leader indiscussi. Questo articolo esamina il panorama europeo dell'energia eolica, confrontando nazioni in termini di produzione e investimenti. Scopri come l'Italia si sta distinguendo e quali sfide e opportunità affronta questo settore chiave per la sostenibilità ambientale ed economica.

 

L'Europa si è sempre contraddistinta per il suo impegno nella produzione di energia rinnovabile, in particolare nell'energia eolica. La crescente preoccupazione per il cambiamento climatico e la necessità di ridurre le emissioni di gas serra hanno spinto molti paesi europei a investire pesantemente in questa fonte di energia rinnovabile. Ma come si confrontano tra loro queste nazioni nel panorama europeo dell'energia eolica?

I Giganti dell'Eolico: Chi è alla Guida?

I paesi europei hanno assistito a una rapida crescita nella produzione di energia eolica negli ultimi anni. Alcuni paesi, grazie alle loro risorse naturali e agli investimenti strategici, si sono distinti in modo particolare. La Germania, grazie al suo paesaggio favorevole e agli investimenti a lungo termine nella tecnologia eolica, è stata la leader indiscussa nella produzione di questa forma di energia. Anche paesi come la Spagna e il Regno Unito, con le loro coste ventose, hanno guadagnato posizioni di rilievo tra i principali produttori in Europa.

Tuttavia, se consideriamo la percentuale di energia eolica prodotta da ogni paese rispetto alle altre fonti di energia, la classifica cambia notevolmente:

  1. • Danimarca: 41%

  2. • Irlanda: 28%

  3. • Portogallo: 24%

  4. • Germania: 21%

  5. • Spagna: 19%

Questa percentuale rappresenta la quota di energia eolica nella produzione totale di elettricità di ciascun paese.

dati energia

Investimenti e Innovazioni: Una Corsa senza Fine

L'energia eolica non si basa solo sulle risorse naturali. L'innovazione tecnologica e gli investimenti continui nella ricerca e sviluppo sono essenziali per mantenere e aumentare la quota di energia eolica nel mix energetico. Molti paesi europei hanno adottato politiche favorevoli per incoraggiare gli investimenti nel settore eolico. Incentivi fiscali, tariffe garantite per l'energia eolica e finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo hanno svolto un ruolo fondamentale nella promozione della crescita dell'energia generata dal vento in Europa. L'industria sta anche sperimentando nuove tecnologie, come le turbine eoliche galleggianti, che potrebbero aprire nuove opportunità nell'ambito dell'energia eolica.

Italia: Innovazione e Crescita nel Settore Eolico

L'Italia sta vivendo una fase di crescita significativa nel settore dell'energia eolica, con una proiezione di crescita della capacità da 13.33 gigawatt nel 2023 a 17.51 gigawatt entro il 2028, registrando un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 5.61%. Nel 2028, il mercato dell'energia eolica in Italia dovrebbe raggiungere una produzione di 19.83 miliardi di KWh. Questa crescita è in linea con gli obiettivi delineati nel Piano Nazionale Energia e Clima 2030 dell'Italia, che punta a raddoppiare quasi la capacità eolica installata attraverso nuove installazioni e la riqualificazione degli impianti eolici esistenti.

Le regioni di Puglia, Sicilia e Campania sono in prima linea nella produzione di energia eolica in Italia. In particolare, la Puglia contribuisce da sola con un quarto dell'energia eolica nazionale, seguita dalla Sicilia con il 18%, la Campania con il 14%, la Basilicata con il 13% e la Calabria e la Sardegna entrambe con il 10%. Gli investimenti nel settore eolico italiano sono notevolmente aumentati, passando da 123 milioni di euro nel 2020 a 787 milioni di euro nel 2022, mostrando un forte impegno verso l'espansione della capacità eolica nel paese.

Sfide e Prospettive: Quale Futuro per l'Eolico?

Nonostante la crescita impressionante, l'energia eolica in Europa deve affrontare diverse sfide. La variabilità del vento può rendere l'energia meno prevedibile rispetto ad altre fonti rinnovabili come l'energia solare. Ciò richiede soluzioni di stoccaggio avanzate e reti elettriche intelligenti. Tuttavia, le prospettive sono generalmente positive. La crescente domanda di energia pulita, combinata con la diminuzione dei costi delle turbine eoliche e l'innovazione continua, significa che l'energia eolica rimarrà un pilastro del mix energetico europeo per molti anni a venire. Paesi come la Norvegia e la Danimarca stanno già esplorando modi per esportare il loro eccesso di energia eolica ai vicini, creando una rete energetica interconnessa in tutta l'Europa.

In conclusione, l'Europa è ben posizionata per sfruttare al massimo il potenziale dell'energia eolica. Con il giusto mix di risorse naturali, innovazione tecnologica e volontà politica, l'energia eolica può giocare un ruolo fondamentale nel futuro energetico sostenibile del continente.

 

Fonte: [Tariffe Energia

Il mercato dei fiori recisi è noto per la sua variabilità, influenzata da una serie di fattori tra cui stagionalità, domanda e offerta, e dinamiche regionali, nazionali e internazionali. Oggi esamineremo come i prezzi dei fiori, in prossimità della ricorrenza di Ognissanti, siano cambiati dal 9 ottobre su principali mercati di scambio italiani. Questi dati sono utili sia per i commercianti che per dettaglianti a comprendere meglio le tendenze di mercato.

 

Crisantemi: Napoli ha visto una leggera diminuzione dei prezzi dei Crisantemi multiflori, mentre a Pescia sono aumentati notevolmente. A Roma, i prezzi delle varietà multifiori sono rimasti stabili, ma quelli dei Crisantemi uniflori sono scesi. Sanremo ha registrato un aumento, mentre a Terlizzi sono rimasti stabili. Queste variazioni potrebbero essere il risultato di differenze regionali nella produzione e nella domanda.

Rose: A Pescia, i prezzi delle Rose di altri colori sono rimasti stabili, mentre a Roma sono aumentati. Tuttavia, i prezzi delle Rose rosse sono rimasti stabili. A Sanremo, i prezzi delle Rose estere rosse sono diminuiti notevolmente. Queste variazioni potrebbero essere influenzate dalle preferenze dei consumatori per determinati colori o dalla disponibilità delle varietà.

Gladioli: Sia a Napoli che a Roma, i prezzi dei Gladioli sono diminuiti. Questo potrebbe essere il risultato di fluttuazioni stagionali nella domanda.

Lilium: I prezzi dei Lilium sono rimasti stabili a Napoli e Pescia. A Roma, i prezzi dei Lilium asiatici ibridi sono rimasti, ma quelli dei Lilium asiatici l.a. sono scesi. A Sanremo, i prezzi dei Lilium orientali sono aumentati. A Terlizzi, i Lilium asiatici ibridi sono rimasti stabili. Queste variazioni potrebbero essere dovute alle preferenze dei consumatori per diverse varietà di Lilium o a fluttuazioni stagionali nell'offerta.

Lisianthus: A Napoli, i prezzi del Lisianthus sono diminuiti, mentre a Pescia sono rimasti stabili. A Roma, i prezzi sono rimasti, ma a Terlizzi sono aumentati. Questa variazione potrebbe essere influenzata da dinamiche regionali nella produzione o nella domanda.

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Anthurium: A Roma, i prezzi dell'Anthurium sono diminuiti, mentre a Terlizzi sono rimasti stabili. Entrambi i mercati sembrano aver mantenuto prezzi stabili. L'Anthurium è una pianta ornamentale molto apprezzata, e le variazioni dei prezzi potrebbero essere influenzate da fattori stagionali.

Tutto il Verde (Verde Ornamentale): Molti prodotti verdi che sono scambiati a peso (kg) come l'Eucalipto, il Pitosforo, la Moluccella, il Ruscus, sembrano mantenere prezzi costanti anche se con variazioni significative tra le varie piazze di contrattazione.

Altre Considerazioni: Le variazioni dei prezzi possono essere dovute a dinamiche regionali, nazionali e internazionali della produzione e della domanda. Inoltre, le preferenze dei consumatori, i cicli stagionali e la disponibilità influenzano notevolmente i prezzi dei fiori. Il listino completo di tutte le varietà, qualità e dei prezzi che viene aggiornato settimanalmente, potrete consultarlo a questo link https://www.floraviva.it/prezzi-fiori-e-verde.html . I prezzi sono forniti franco partenza mercato e viene indicata anche la differenza di prezzo percentuale rispetto al periodo di pubblicazione precedente.

 

Floraviva

 

Luca Magazzini presidente di Confagricoltura Pistoia
Il vivaista Luca Magazzini, ex presidente dell'Associazione Vivaisti Italiani, è il nuovo presidente di Confagricoltura Pistoia. L'elezione è avvenuta ieri in occasione della prima riunione del nuovo Consiglio direttivo provinciale di Confagricoltura, rinnovato dall’assemblea del 29 settembre scorso.
Il neo presidente di Confagricoltura Pistoia Luca Magazzini, che succede a un altro vivaista come Andrea Zelari, è presidente della federazione di prodotto “Florovivaismo” di Confagricoltura a livello regionale e vice presidente della stessa federazione a livello nazionale.
Al fianco di Magazzini sono stati nominati come vice presidenti il vivaista Vittorio Barni e il produttore vinicolo Andrea Bonacchi (confermato in tale ruolo).
 

Redazione

verde pubblico - verde urbano
Terza tappa nelle Marche per il percorso regionale del Libro Bianco del Verde 2023. Venerdì 20 ottobre ad Ascoli Piceno, dalle ore 9 alle 13,30, si terrà un convegno, a cui si può assistere anche online da remoto, sul tema “Investire nel verde: la salute e il benessere della collettività. Modelli virtuosi di partnership pubblico-privato”
Lo organizzano presso il Palazzo Arengo (Sala della Vittoria), Piazza Arringo 7, l’amministrazione comunale, Confagricoltura e Assoverde, con Kèpos.Aps, in collaborazione con il CREA e gli ordini professionali. Dalle 15 alle 17 è fissata – meteo permettendo – la visita guidata ai giardini dei Palazzi Vescovili, esempio di giardino storico di impianto rinascimentale. Per partecipare sia dal vivo che in remoto al convegno, che prevede il riconoscimento di crediti formativi per alcuni ordini professionali, è necessario iscriversi qua.
Questa terza tappa del Libro Bianco del Verde arriva dopo la presentazione nazionale del 20 gennaio a Roma del  Focus 22/23 sui “Parchi della Salute” e quella del 22 febbraio a Milano, in apertura del salone professionale del florovivaismo Myplant & Garden, dove sono stati presentati i “Criteri di certificazione dei Parchi della Salute”. In coerenza ed in continuità con il percorso del Libro Bianco del Verde, avviato formalmente il 12 ottobre 2021, il Convegno di Ascoli Piceno coinvolgerà interlocutori istituzionali e rappresentanze del settore del verde, nonché tecnici, professionisti e aziende del territorio. Ci sarà anche una finestra sui criteri di certificazione dei Parchi della Salute.
 

L.S.