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Scopri cosa aspettarti Dal 24 al 26 gennaio alla 40ª edizione della fiera leader mondiale dell'orticoltura. Con oltre 1,7 milioni di visitatori commerciali, 44.000 aziende espositrici e quasi 193.600 innovazioni in mostra, IPM ESSEN è l'evento da non perdere nell'industria dell'orticoltura. Messe Essen ha pubblicato un ebook completo per semplificare la pianificazione della visita alla fiera. Questo e-book interattivo offre un'ampia panoramica delle origini dell'evento, delle aree speciali e del programma di supporto. Contiene anche collegamenti utili e video informativi.

 

La fiera IPM ESSEN è tornata per la sua 40ª edizione, e promette di essere più grande e migliore che mai. Con una storia di oltre quattro decenni, IPM ESSEN vanta numeri impressionanti, tra cui oltre 1,7 milioni di visitatori commerciali e 44.000 aziende espositrici provenienti da tutto il mondo.

Per aiutarti a pianificare la tua visita, Messe Essen ha pubblicato un e-book completo che offre una panoramica informativa dell'evento. Questo e-book di 20 pagine è progettato per semplificare la tua esperienza. Esplora le origini di IPM ESSEN, scopri le aree speciali e sfoglia il ricco programma di supporto. L'e-book è interattivo e include collegamenti diretti a ulteriori risorse e video, offrendoti una visione completa dell'evento.

IPM ESSEN 2024 coprirà tutti gli aspetti dell'orticoltura, dall'esposizione di piante alla tecnologia, dalla floristica agli elementi da giardino. Con oltre 1.400 espositori da circa 50 nazioni, l'evento dimostra il suo status di fiera leader del settore.

L'e-book ti fornisce anche uno sguardo al passato, con recensioni delle edizioni precedenti della fiera. Questo ti aiuterà a prepararti per ciò che ti aspetta nel 2024.

L'evento offre molto di più della semplice esposizione di prodotti. Ci sono speciali mostre che mettono in evidenza importanti temi del settore e presentano nuovi prodotti. Il "Green City" meeting point in Hall 1A è un esempio, con l'IPM Innovations Showcase, il FDF World e l'IPM Discovery Centre.

Non mancano i premi e le innovazioni. Il Show your Colours Award permette ai visitatori di votare per i prodotti eccezionali. Inoltre, ci sarà il Best Practice Award nel settore della floristica, e interessanti presentazioni nel settore tecnologico all'Horticultural Technology Innovation Centre in Hall 4.

Tutto ciò è solo un piccolo assaggio delle numerose offerte che IPM ESSEN 2024 riserva ai visitatori e che sono presentate nell'e-book.

L'e-book è disponibile online come versione interattiva all'indirizzo https://www.ipm-essen.de/world-trade-fair/e-book/. Preparati a immergerti nel mondo dell'orticoltura a IPM ESSEN 2024!

 

Redazione

Il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste approva la graduatoria (scaricabile a questo link) dei programmi relativi ai Contratti di Filiera nel Settore Agroalimentare, con 39 progetti finanziati su 310, per un totale di €690.000.000 su €5.171.416.225 richiesti. In attesa della rimodulazione del PNRR che dovrebbe aggiungere €2 miliardi ai finanziamenti.

 

Il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha completato il processo di valutazione e approvazione dei programmi relativi ai Contratti di Filiera nel Settore Agroalimentare. Su un totale di 310 programmi presentati, ne sono stati finanziati 39 per un importo totale di €690.000.000.

Il totale delle risorse richieste dai 310 progetti ammonta a €5.171.416.225. Tuttavia, al momento, il finanziamento è stato assegnato solo ai programmi che sono stati valutati e ritenuti finanziabili fino alla concorrenza delle risorse disponibili, come stabilito nel Decreto Dipartimentale prot. n. 170550 del 13 aprile 2022.

Un elemento di particolare rilevanza da considerare è che il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha presentato una richiesta di rimodulazione del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR) all'Unione Europea. La richiesta, avanzata nel mese di agosto, è attualmente in fase di valutazione e dovrebbe portare all'aggiunta di ulteriori €2 miliardi ai finanziamenti disponibili.

Questa integrazione rappresenterebbe un'opportunità significativa per incrementare i finanziamenti destinati ai Contratti di Filiera nel Settore Agroalimentare. In tal caso, si potrebbe arrivare a finanziare fino al 150 della graduatoria iniziale, consentendo così un ulteriore supporto a progetti cruciali per il settore agricolo e agroalimentare.

L'approvazione di questa graduatoria è quindi un passo importante nell'ambito delle iniziative di ripresa economica e di sostegno alle filiere chiave, con la prospettiva di ulteriori finanziamenti che potrebbero essere resi disponibili in breve tempo. Il Ministero rimane impegnato nell'analisi e nella valutazione dei programmi rimanenti, tenendo conto delle possibili integrazioni al PNRR.

 A.V.

La Commissione europea rinnova l'autorizzazione all'uso del glifosato per dieci anni, citando solide basi scientifiche. Confagricoltura sostiene la decisione, sottolineando l'importanza del glifosato nelle fasi di pre-semina e la necessità di alternative valide per gli agricoltori.

 

La Commissione europea ha annunciato oggi il rinnovo dell'autorizzazione all'uso del glifosato per un periodo di dieci anni, accompagnato da nuove condizioni e restrizioni. Questa decisione è stata presa in assenza di un parere da parte degli Stati membri e segue un lungo processo di valutazione scientifica.

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha accolto con favore questa decisione, sottolineando che il mancato rinnovo dell'autorizzazione avrebbe avuto gravi ripercussioni sui livelli di produzione agricola in Italia. Secondo Giansanti, questa decisione è stata basata su solide basi scientifiche e ha tenuto conto delle conclusioni dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA).

L'EFSA, dopo un processo di valutazione che ha avuto inizio nel 2019, ha dichiarato che "non sono state individuate aree critiche di preoccupazione per la salute dell'uomo, degli animali e dell'ambiente" legate all'uso del glifosato. Inoltre, rappresentanti dell'EFSA hanno sottolineato che la valutazione del glifosato è stata la più approfondita mai effettuata.

Anche l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha concordato con questa valutazione, sostenendo che "l'esame dei pericoli posti dal glifosato non soddisfa i criteri scientifici che ne giustifichino la classificazione come sostanza cancerogena".

Giansanti ha sottolineato che, sebbene sia importante ridurre l'uso di prodotti chimici in agricoltura, gli agricoltori devono disporre di alternative tecniche ed economiche valide. In questo periodo di incertezza, è essenziale valutare attentamente l'impatto sul potenziale produttivo. La decisione della Commissione europea rappresenta un passo avanti per l'agricoltura italiana, garantendo la continuità dell'uso del glifosato nelle fasi di pre-semina e mettendo in evidenza l'importanza della scienza nel processo decisionale.

 

Redazione

Francia e Paesi Bassi completano il podio in una competizione europea di sostenibilità urbana.

 

La Danimarca ha fatto centro al Green Cities Europe Award 2023, guadagnando il primo posto grazie al suo innovativo progetto "Basecamp Lyngby". Questo prestigioso premio, che celebra le iniziative di sostenibilità urbana in tutta Europa, ha visto la partecipazione di 13 progetti provenienti da altrettanti Paesi europei, con il verdetto annunciato in una cerimonia a Bruxelles il 7 novembre.

Il progetto vincente, "Basecamp Lyngby", è situato in un sobborgo di Copenaghen ed è un complesso residenziale che ospita studenti e anziani, caratterizzato da un design unico. La giuria internazionale, composta da 15 esperti, ha particolarmente apprezzato la coerenza tra l'architettura dell'edificio e l'ambiente circostante, definendola "un approccio davvero impressionante alla progettazione sostenibile e all'armonia".

Un elemento chiave di questa realizzazione è la coesione sociale che il progetto promuove, fornendo ampi spazi all'aperto per gli incontri tra residenti di diverse generazioni. La biodiversità è stata anch'essa al centro del progetto, con l'uso di piante autoctone e varietà diverse, dimostrando un forte impegno per la conservazione dell'ecosistema locale.

In Italia, il Green Cities Europe Award 2023 ha visto la città di Mantova emergere vittoriosa con il suo Parco Te, un progetto di riqualificazione di un'area verde urbana adiacente a Palazzo Te di Mantova, un sito protetto dall'UNESCO. Questa iniziativa, portata avanti dalla società AG&P Greenscape in collaborazione con il Comune di Mantova e il Ministero dei Beni Culturali, ha puntato sulla valorizzazione del patrimonio storico-artistico della città, la promozione della biodiversità e la costruzione di una comunità più forte.

Il Green Cities Europe Award, ora alla sua terza edizione, mira a riconoscere e valorizzare le iniziative di sostenibilità urbana che promuovono l'integrazione di spazi verdi nell'ambiente urbano. La competizione premia progetti innovativi, ambiziosi e di successo che contribuiscono a rendere le nostre città più sostenibili e vivibili.

Questi premi testimoniano l'importanza crescente della sostenibilità urbana e della collaborazione tra le comunità locali e le istituzioni, un passo avanti cruciale verso città più verdi e resilienti in Europa e oltre.

Alluvione, Confagricoltura Pistoia: danni su 100 ettari di vivai, manutenzione dei corsi d’acqua minori inadeguata.

 

Confagricoltura Pistoia sottolinea che i Comuni più colpiti sono Agliana, Montale e Quarrata. I danni riguardano tutta l’agricoltura, ma soprattutto il vivaismo (per il 70% vasetteria, per il 30% coltivazioni in pieno campo). Luca Magazzini: «il reticolo minore è tutto esondato, ci vuole una svolta nella governance del Consorzio di Bonifica e un maggior coinvolgimento di tutte le associazioni agricole».

«I fiumi principali, come in primis Ombrone ma anche Bure, Stella e Brana, hanno avuto meno problemi grazie alle casse di espansione. Ma il reticolo minore, per la cui manutenzione sono aumentati i fondi negli anni con il contributo dei consorziati, è tutto esondato, perché non è stato manutenuto adeguatamente. La gestione del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno non è stata all’altezza: ci vuole una svolta nella sua governance con un maggior coinvolgimento di tutte le associazioni agricole nelle decisioni che riguardano la sicurezza idrogeologica, per ridurre al minimo in futuro l’impatto di eventi estremi come quello appena vissuto».

A dichiararlo oggi, dopo una prima valutazione dell’ufficio tecnico sull’impatto di Ciaran nel territorio agricolo della provincia pistoiese, è il presidente di Confagricoltura Pistoia Luca Magazzini. «I danni si stanno manifestando in tutti i comparti dell’agricoltura – afferma Magazzini – e nel vivaismo, che fa la parte del leone nei territori colpiti della nostra Provincia, si stima che oltre 100 ettari siano stati danneggiati». «Di questi – continua - circa il 70% sono coltivazioni in vaso, mentre il rimanente 30% coltivazioni in pieno campo, che necessitano di un’analisi approfondita nei prossimi giorni per valutare le conseguenze a lungo termine sull’apparato radicale e sulla riproduzione delle piante».

Entrando più nel dettaglio, Luca Magazzini spiega che le tipologie di danni «si suddividono in perdite dirette sulle piante, con relative conseguenze commerciali; danni a strutture e attrezzature come palizzate, tutori, sistemi di captazione delle acque, impianti di irrigazione, teli di pacciamatura; costo della manodopera necessaria per il ripristino delle aree danneggiate». Riguardo alle zone della provincia pistoiese più colpite, esse rientrano nei «Comuni di Pistoia, Serravalle e in particolar modo Agliana, Montale e Quarrata».

«Alla luce di quanto verificatosi e delle sue conseguenze – dichiara Luca Magazzini – va ribadita la necessità di una programmazione e prevenzione più efficaci dei corsi d'acqua. È fondamentale che vi sia una rappresentanza più incisiva delle organizzazioni professionali nell'ambito della gestione idrica. Veniamo infatti troppo spesso informati, ad esempio, di interventi manutentivi sugli argini con residui vegetali e sfalci non rimossi, e il conseguente aumento del rischio di ostruzioni. Inoltre i torrenti non vengono drenati. Non possiamo più permetterci un approccio così approssimativo».

Redazione