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A Quarrata, in provincia di Pistoia, è stato completato il restauro del giardino della Villa Medicea La Magia, patrimonio UNESCO: torna visibile l’impianto storico con agrumi, statue e installazioni d’arte ambientale.

inaugura villa medicea la magia

Dalla nostra posizione di osservatorio radicato nel cuore pulsante del distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, seguiamo con particolare attenzione i casi in cui il verde diventa non solo materia da coltivare, ma un linguaggio che – prima di tutto – va preservato. Il restauro del giardino storico della Villa La Magia è uno di questi. Qui il verde è trait d’union tra storia e contemporaneità, ponte tra il paesaggio mediceo e le forme dell’arte ambientale di oggi. Un giardino che, tornato alla luce dopo un lungo e impegnativo intervento, ci parla anche del nostro mestiere, del nostro tempo e di quello che verrà.
villalamagia

Dopo ventidue mesi di lavori e oltre due milioni di euro investiti grazie ai fondi PNRR e al cofinanziamento del Comune di Quarrata, il giardino à parterres della Villa torna fruibile nella sua veste filologicamente ricostruita. Un disegno settecentesco che rinasce attraverso agrumi in conche, aiuole geometriche, rose antiche e bulbose stagionali, nel pieno rispetto della tradizione vivaistica toscana. A questo si aggiunge la presenza di opere d’arte contemporanea site specific – da Daniel Buren a Marco Bagnoli – che dialogano con i camminamenti ombreggiati, le statue storiche e il paesaggio.

Il restauro ha rispettato le fonti storiche, restituendo le essenze originarie: agrumi in vaso, camelie, violette, iris, garofani, gelsomini. Le due limonaie sono state ripensate in coerenza con l’asse visivo del giardino à parterres, mentre il giardino romantico ha riacquisito i suoi percorsi tra lecci, cipressi e allori. A supporto, un impianto di irrigazione e illuminazione sostenibile valorizza il complesso in ogni stagione.
giani e sindaco

«La Magia rappresenta una delle eccellenze del nostro territorio, punto di riferimento culturale e paesaggistico – ha dichiarato il sindaco di Quarrata Gabriele Romiti –. Questo restauro è il risultato di una sinergia istituzionale che ha saputo unire rispetto della storia, valorizzazione artistica e sensibilità botanica».

«La Magia è un simbolo identitario della Toscana medicea – ha aggiunto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – e la sua rinascita rafforza l’attrattività culturale della nostra regione, capace di rinnovarsi custodendo con rigore la memoria del paesaggio».

Il verde come ponte tra epoche è anche il cuore del progetto “Genius loci – lo spirito del luogo”, avviato nel 2005, che ha portato artisti internazionali a reinterpretare gli spazi della villa in relazione viva con l’ambiente. Un’intuizione progettuale che, a distanza di anni, si conferma fertile e attuale: è spesso proprio il paesaggio – la natura coltivata e osservata – a suggerire le forme più autentiche di contemporaneità. Forse perché il verde, come i giovani, pensa sempre al futuro. Ed è proprio questo, più di ogni altra cosa, ciò che dobbiamo imparare a preservare.

Andrea Vitali

Il 13 giugno a Sanremo il kick-off meeting per la valorizzazione dell’agrobiodiversità floricola della Riviera dei Fiori

Venerdì 13 giugno alle ore 11, presso il CREA – Centro di Ricerca Orticoltura e Florovivaismo di Sanremo, si terrà l’incontro inaugurale del progetto internazionale Fleurstoria. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra enti francesi e italiani con l’obiettivo di proteggere e valorizzare la biodiversità floricola storica della Riviera Italo-Francese, contribuendo a una nuova offerta mediterranea sostenibile e competitiva per il settore floricolo.

Tra gli interventi in programma, Marco Savona illustrerà gli obiettivi e i risultati attesi del microprogetto, mentre Michel Mallait e Claire Mignet presenteranno rispettivamente l’importanza della conservazione floricola e la metodologia operativa prevista. Barbara Ruffoni interverrà sull’agrobiodiversità floricola nei progetti PSR Liguria, e Andrea Copetta illustrerà le collezioni di aromatiche nell’ambito del programma RGV-FAO.

Fleurstoria si configura come un’opportunità strategica per il rilancio del patrimonio floricolo storico, promuovendo un’agricoltura più resiliente e legata ai valori del territorio. La partecipazione è aperta anche da remoto tramite piattaforma Microsoft Teams.

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Redazione

Aperta la procedura per richiedere il contributo straordinario entro il 27 agosto. In arrivo anche due bandi per la prevenzione e la sicurezza del territorio.

“Come avevamo annunciato – dichiarano il presidente Eugenio Giani e la vicepresidente con delega all’agricoltura Stefania Saccardi – la Regione è intervenuta con risorse proprie per rispondere con urgenza ai danni subiti dalle aziende. Ma l’obiettivo è andare oltre l’emergenza, offrendo nuove opportunità alle imprese agricole nelle aree più complesse della Toscana”.

La Regione Toscana ha approvato i criteri e le modalità per assegnare i ristori straordinari destinati alle aziende agricole danneggiate dagli eventi alluvionali del 14 e 15 marzo 2025. Il provvedimento riguarda circa 50 comuni nelle province di Firenze, Livorno, Lucca, Pisa, Prato e Pistoia e prevede una dotazione iniziale di 500mila euro. Le domande potranno essere presentate entro le ore 23:59 del 27 agosto tramite il portale di Artea.

I ristori concessi potranno arrivare fino a un massimo di 10mila euro per beneficiario. L’importo sarà eventualmente rimodulato secondo criteri di solidarietà, per garantire una copertura equa a tutte le imprese ammissibili.

È previsto infatti il lancio, nei prossimi mesi, di due nuovi bandi nel contesto del Complemento di sviluppo rurale 2023-2027: uno per finanziare interventi di messa in sicurezza delle aree produttive, l’altro per progetti di prevenzione e ripristino nelle aree forestali. Il pacchetto complessivo ammonterà a circa 29 milioni di euro, con priorità alle zone interne e marginali.

Redazione

Agrinsieme si amplia con l’ingresso di Copagri: ora sei sigle per oltre metà della PLV agricola nazionale. Dino Scanavino, già presidente Cia, succede a Mario Guidi alla guida del coordinamento.

Cambio al vertice per Agrinsieme. Dino Scanavino, già presidente nazionale della Cia-Agricoltori Italiani dal 2014 al 2022, è stato nominato oggi nuovo coordinatore del soggetto interassociativo, succedendo a Mario Guidi. La nomina è stata ufficializzata durante una conferenza stampa a Roma, occasione in cui è stata annunciata anche l’adesione di Copagri al Coordinamento.

“Oggi ho ufficialmente assunto il coordinamento di Agrinsieme e, nel corso della conferenza stampa, abbiamo annunciato l'ingresso di Copagri – ha dichiarato Scanavino –. Salgono così a sei le organizzazioni professionali e le centrali cooperative che compongono Agrinsieme. Insieme rappresentiamo oltre il 50% del valore della produzione agricola nazionale e il 40% dell’agroalimentare italiano. A ottobre, ad Expo, organizzeremo la seconda Conferenza Agrinsieme”. Con l’ingresso di Copagri, il Coordinamento – che già riunisce Cia, Confagricoltura, Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare – rafforza il proprio peso rappresentativo nel panorama agricolo nazionale ed europeo.

Il presidente di Copagri, Franco Verrascina, ha definito l’ingresso “un passo avanti sostanziale nella storia dell’agricoltura italiana”, reso possibile da una recente revisione statutaria interna, e motivato dalla richiesta di unità che proviene dalle imprese. Positivo il commento di Mario Guidi, che ha sottolineato la capacità inclusiva di Agrinsieme, e di Giorgio Mercuri (Alleanza Cooperative Agroalimentari), che ha ribadito l’importanza di destinare le risorse dei Psr a innovazione e internazionalizzazione.

Confermata anche l’organizzazione, in autunno a Expo, della seconda Conferenza economica di Agrinsieme: sarà l’occasione per rilanciare una visione condivisa sulle grandi sfide del settore primario, dalla semplificazione al credito, dal ricambio generazionale alla sostenibilità, fino alla riforma della PAC. 

La redazione di Floraviva rivolge al nuovo coordinatore Dino Scanavino i migliori auguri di buon lavoro, in un momento cruciale per l’agricoltura italiana.

Andrea Vitali

Scadono il 10 giugno le iscrizioni per la study visit tra Cortale, San Floro e Girifalco, per conoscere la rinascita della tradizione serica calabrese come motore di sviluppo territoriale

Sono aperte fino al 10 giugno le iscrizioni per partecipare alla study visit Il "nuovo triangolo della seta": Cortale, San Floro, Girifalco, che si svolgerà dal 28 al 30 luglio 2025 in Calabria, nel territorio del GAL Serre Calabresi. L’iniziativa, promossa nell’ambito del Living Lab “Costruzione dell’itinerario della seta europea”, si rivolge a tecnici e rappresentanti di GAL italiani ed europei interessati a scoprire come le comunità locali abbiano saputo recuperare, tutelare e valorizzare l’antica tradizione serica calabrese, trasformandola in leva di attrattività turistica e sviluppo economico, pur in un contesto con infrastrutture limitate.

La visita rappresenta un’occasione formativa per approfondire modelli virtuosi di valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale legato alla seta. Il programma sarà attivato con un minimo di 15 e un massimo di 25 partecipanti, provenienti da GAL già aderenti al living lab e da altri territori con tracce significative della filiera serica.

Le adesioni si raccolgono online compilando il form disponibile a questo link: https://forms.gle/qmbazXeY135NDww96.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare Silvia Cappellozza (silvia.cappellozza@crea.gov.it) e Gabriella Ricciardi (gabriella.ricciardi@crea.gov.it). Approfondimenti sul progetto Living Lab sono disponibili sul sito del GAL Serre Calabresi: https://www.galserrecalabresi.it/i-comuni/cortale/.

Redazione