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Quasi 50 milioni di euro destinati all'asse urbano del Programma operativo regionale POR FESR 2014-2020 della Regione Toscana per i PIU, i "Progetti di innovazione urbana" finalizzati alla risoluzione di problematiche di ordine sociale, economico, territoriale ed ambientale. Lo ha deciso la Giunta, su iniziativa dell'assessore Anna Marson, superando il 5% dei finanziamenti Por-Fesr 2014-2020 prevista come soglia minima obbligatoria dall'Accordo di partenariato presentata dallo Stato alla Commissione europea: la somma stanziata è pari infatti al 6,2% della dotazione finanziaria.
"I finanziamenti sono destinati alle aree urbane intermedie – spiega l'assessore Anna Marson - mentre le città metropolitane usufruiscono di fondi ad hoc gestiti dal governo nazionale. Per garantire la concentrazione territoriale degli interventi, richiesta dall'Accordo di partenariato, è stato peraltro necessario adottare specifici criteri per l'individuazione delle aree territoriali potenzialmente interessate dall'Agenda urbana. Si tratta delle cosiddette "FUA", aree urbane funzionali composte da più Comuni caratterizzati da condizioni di disagio socio-economico e di criticità ambientale superiori alla media regionale, sulla base di un'analisi e classificazione territoriale condotta dall'Irpet. Sono state così individuate 14 FUA".
"In passato i Comuni ammessi ai finanziamenti del POR FESR erano quelli che superavano la soglia demografica dei 20.000 abitanti – continua Marson - Ora invece sono ammessi alla presentazione delle proposte Comuni con più di 10.000 abitanti a condizione che facciano parte di aree urbane funzionali con indicatori di disagio socio-economico ed ambientale superiori alla media regionale. Una individuazione - questa che è basata sulle aree urbane funzionali - che rispecchia maggiormente l'effettiva struttura urbana che caratterizza il territorio regionale".
L'altro aspetto fondamentale, secondo l'assessore regionale, è che i progetti, per poter essere ammessi a finanziamento, devono integrare in modo efficace le diverse azioni previste – ecoefficienza, mobilità sostenibile, servizi per l'infanzia, servizi socio-sanitari, recupero funzionale degli edifici.
I PIU, oltre all'integrazione ed alla funzionalità delle operazioni che li costituiranno, trovano fondamento nei seguenti elementi: il carattere negoziale nel rapporto tra Regione e Comuni nella loro selezione e definizione; la concentrazione spaziale degli interventi; la qualità della proposta progettuale".
E' prevista, in via indicativa, la seguente ripartizione delle risorse per Linea di Azione: ecoefficienza: circa 10 milioni, Mobilità sostenibile: circa 9,5, Servizi infanzia: circa 7,5, Servizi socio sanitari: circa 7,5, Recupero funzionale: quasi 15 milioni.
In un'ottica di concentrazione, saranno finanziati un numero massimo di 8 Progetti di innovazione urbana, su cui sarà possibile attivare più linee di azione. L'uscita dell'avviso relativo alla manifestazione di interesse è prevista entro la primavera
Redazione floraviva
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- Scritto da Andrea Vitali
Si tratta di 400 metri quadrati nel centro di Milano a disposizione di imprese e del sistema degli Enti Locali della Toscana. Questo spazio va ad aggiungersi a quello istituzionale che era già stato assegnato alla Regione Toscana all’interno del Padiglione Italia in occasione dell’Esposizione Universale. L’allestimento è affidato a Toscana Promozione e resterà aperto per 6 mesi, dando la possibilità al sistema delle imprese e degli Enti Locali di promuovere i prodotti del territorio, organizzando anche degustazioni ed eventi ad hoc.
Si è parlato della nuova opportunità per la Toscana ad Expo proprio ieri, a Firenze, durante una riunione che si è tenuta a palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione. Alla riunione erano presenti l'assessore all'agricoltura e foreste, con delega per Expo, Gianni Salvadori, la presidente regionale dell'Anci, Sara Biagiotti, i rappresentanti di Toscana Promozione e di Sharing Tuscany (il consorzio di imprese che servirà per gestire l'incoming), una settantina di comuni ed altri enti locali di tutta la Toscana. Gianni Salvadori ha aperto l’incontro ricordando come la Toscana sia stata la prima, oltre un anno fa, a siglare un protocollo d'intesa con la società di Expo per uno spazio istituzionale all'interno del padiglione Italia e per dare il via ad un percorso condiviso per la partecipazione dell'intera regione all'esposizione. Un lavoro - come ha ribadito l'assessore - che da oltre un anno viene portato avanti costruendo insieme, tappa dopo tappa, le iniziative che dovranno rappresentare la Toscana "terra del buon vivere" e che dovranno contribuire a presentare tutte le eccellenze della nostra regione e portare il maggior numero di visitatori e di business man a visitare la nostra terra. Anche la presidente dell'Anci regionale, Sara Biagiotti, ha apprezzato l'impegno profuso dalla Regione per presentare la Toscana ad Expo come "sistema". Biagiotti ha ricordato che la "Toscana è particolarmente attrattiva", ma ha avvertito: "dobbiamo ricordarci che avremo l'intera Europa come competitor", esortando così a mettere insieme azioni che possano portare vantaggi positivi e durevoli all'economia della regione, alle imprese e al turismo. Nel corso dell'incontro di ieri è stato illustrato anche il risultato della "Call for ideas" riservata agli Enti Locali, che ha registrato un importante successo. Sono infatti giunte sessanta buone pratiche, realizzate dagli Enti Locali di tutta la Toscana, che saranno così inserite nel materiale promozionale in preparazione per Expo.
Redazione Floraviva
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Quella di Essen è infatti l’unica fiera nel mondo a presentare tutte le diversità delle piante. Dal 27 al 30 gennaio, giunta alla sua 33esima edizione, la fiera ospiterà 1600 espositori provenienti da quasi cinquanta paesi. Dalle più recenti varietà di piante nate dalla tecnologia innovativa fino alla discussione dei concetti di marketing più efficaci. Dunque si parlerà anche di trend per fornire una fonte di impulso al settore verde internazionale, grazie alla presenza di importanti delegazioni internazionali.
IPM Essen si presenta non solo come una piattaforma incredibile di presentazione per le aziende e le nuove tecnologie, ma anche quale luogo di spettacoli floreali dal vivo, cerimonie di premiazione del settore e forum informativi. I visitatori si troveranno dunque di fronte a un’unica opportunità di incontrare le aziende leader di tutto il mondo. Per questa edizione sarà presente per la prima volta il padiglione cinese, così come uno stand di cooperazione dell’India. Lo Sri Lanka presenterà i suoi fornitori di tecnologia per giardinaggio e i suoi produttori di piante. Altri stand nazionali saranno quelli di Belgio, Costa Rica, Danimarca, Inghilterra, Francia, Olanda, Italia, Portogallo, Polonia, Spagna, Corea del Sud, Taiwan, Turchia, Ungheria e Stati Uniti. Un appuntamento fisso nella città verde è la "Innovation Showcase": per tutti i giorni della fiera, i visitatori potranno ricevere informazioni sulle nuove varietà nelle seguenti categorie: "Fioritura e verde Piante", "Primavera - Piante Fiorite", "fiori recisi", piante da balcone, arbusti e impianti di vario genere. Nel Forum Internazionale dell’Orticoltura gli esperti esamineranno la situazione orticola in Spagna come paese partner e metteranno in evidenza le nuove opportunità di mercato. La fondazione denominata “DIE GRÜNE Stadt" ("La città verde") invita tutti all’evento informativo dal titolo “Climatologia urbana e Vegetazione”. Anche la redazione di Floraviva sarà presente, in visita, alla fiera di Essen.
Redazione Floraviva
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A Napoli 1.500 agricoltori chiedono al Governo sostegno per le aree interne da cui proviene gran parte della produzione.
E' l'agricoltura e, più in generale, il sistema agroalimentare nel suo complesso ad avere il maggior potenziale per consentire al Paese di mettersi finalmente alle spalle la crisi economica. L'intero comparto produce ogni anno un fatturato di circa 300 miliardi di euro e, secondo le stime, entro il 2020 contribuirà a creare oltre 200mila nuovi posti di lavoro, di cui 50mila destinati agli under 35. In questo contesto, un contributo decisivo può venire soprattutto dalle aree interne che, con 4.185 comuni su un totale di 8.092 rappresenta il 25% del territorio nazionale. A ribadire la centralità dell'agricoltura per il rilancio dell'economia del Paese è Cia-Confederazione italiana Agricoltori che oggi ha riunito a Napoli oltre 1.800 imprenditori agricoli per la seconda tappa di un percorso intitolato "Il Territorio Come Destino" le cui conclusioni saranno il contributo di centinaia di miglia di agricoltori italiani alla Dichiarazione finale di Expo 2015.
“L’agricoltura e l’agroalimentare possono rappresentare un importante trampolino di lancio per la ripresa e lo sviluppo del nostro Paese - ha detto il Presidente della CIA, Dino Scanavino, nel suo intervento - Se si vuole puntare realmente sull'agricoltura è però necessario portare avanti scelte coerenti che tengano conto sia dei punti di forza che delle debolezze del nostro comparto. E così se da un lato possiamo essere ottimisti dell’interesse dei giovani nei confronti dell’universo agricolo ed orgogliosi nel constatare che grazie alle loro capacità riescono a generare fatturati fino al 23 per cento più alti dei colleghi più maturi, dall’altro non bisogna dimenticare che la nostra è l’agricoltura più anziana d’Europa. Solo il 7% dei titolari d’azienda, infatti, ha meno di 40 anni e il 70% supera i 65 anni”.
“Se poi ci soffermiamo sul problema del reddito – ha aggiunto Scanavino- basta un dato per capire che i conti non tornano. Per ogni euro che il consumatore spende per acquistare un alimento, infatti, soltanto 14 centesimi vanno nelle tasche dell’agricoltore che ha prodotto quel cibo”.
Dati alla mano, rileva la Cia, esiste una situazione di disparità a svantaggio delle aree interne che rappresentano una fondamentale “questione nazionale”. Per questo la Confederazione invoca un intervento del Governo affinché studi una proposta "chiara, lineare e trasparente" concordata, che le politiche nazionali per queste zone "siano coerenti con quelle comunitarie", e che venga finalmente attuata una seria semplificazione della burocrazia.
Secondo un recente studio della Commissione Europea, nel 2050, l’agricoltura tornerà ad essere la prima voce dell’economia europea e la domanda di prodotti agricoli crescerà del 70%. Perché questa prospettiva possa realizzarsi - è stato evidenziato nel corso del convegno - è indispensabile riscoprire quella vocazione che ha consentito all’Italia di diventare il modello di riferimento per l'alimentazione, la produzione di qualità e del mangiar sano nel mondo.
Al convegno “Il Territorio come Destino", coordinato dal Direttore del Corriere del Mezzogiorno, Antonio Polito, hanno partecipato il Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze, Enrico Morando, il Governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro, il Vice Sindaco di Napoli, Tommaso Sodano, il Sindaco di Matera, Salvatore Adduce, il consigliere del Ministero per la Coesione, Ivano Russo, il Presidente di Slow Food, Gaetano Pascale, il Vice Presidente nazionale CNA, Giuseppe Montalbano e l'imprenditore vitivinicolo Piero Mastroberardino.
Redazione Floraviva
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