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drone marino

Tre imprese toscane daranno vita a uno stabilimento per la produzione di droni marini per l'assistenza ai migranti in mare, per operazioni di soccorso e salvataggio e per attività di monitoraggio delle condizioni ambientali. Il presidente della Regione Toscana e Giuseppe Balducci, patron di Effebi e legale rappresentante del raggruppamento di imprese, hanno siglato ieri il protocollo di insediamento per l'attuazione del programma di investimenti previsti per un totale di 5.508.500 euro, di cui 3.029.675,00 a carico delle tre aziende. Prevista un'occupazione diretta per 30 persone a cui andranno ad aggiungersi, secondo le previsioni, altre 19 persone legate alla progettazione e alla produzione.

Il programma è stato denominato SAND (Safety & Ambient Nautic Drone) e presentato dal cantiere navale Effebi (gruppo Balducci), quale azienda capofila, in collaborazione con Meccano Engineering e IDS Ingegneria dei Sistemi SpA. Per le sue caratteristiche tecnologiche, innovative e di particolare attenzione agli aspetti di approvvigionamento energetico e di impatto ambientale, si è classificato primo nella gara aperta sui fondi messi a disposizione dal bando relativo ai Protocolli di insediamento. Questo strumento agevolativo è finalizzato al sostegno di programmi di investimento in processi di industrializzazione di rilevanza regionale, di dimensione significativa e capaci di produrre occupazione aggiuntiva. Il bando in questione è stato promosso nel 2015 dalla Regione Toscana con i fondi PRSE 2012-2015 e porterà così alle imprese coinvolte un finanziamento regionale pari a 2.478.825 euro degli oltre cinque milioni complessivi, di cui 3.029.675,00 a carico delle tre aziende. Ieri a Firenze, a Palazzo Strozzi Sacrati, è stato siglato il protocollo di insediamento per l'attuazione di questo programma di investimenti: passaggio fondamentale per dare il via alla realizzazione del sito produttivo, nello stabilimento Effebi del comune di Carrara. Rossi ha così commentato: "Mi rallegro che il progetto vincitore coinvolga imprese della costa toscana. Il nostro impegno per il rilancio industriale e occupazionale di quest'area, continua. Proprio domani riapriremo questo bando per tutte quelle imprese che intendono investire a Piombino alle quali destineremo altri 2,5 milioni di euro di contributi. E tra qualche settimana lo stesso avviso lo riserveremo alle imprese che investono a Livorno, alle quali destineremo altri 2 milioni di euro. Contiamo così di riuscire ad attivare altri posti di lavoro e di realizzare progetti innovativi come questo dei droni marini, che potrà avere importanti utilizzi umanitari". Grande entusiasmo anche da parte di Giuseppe Balducci: "Siamo soddisfatti di aver creato questo gruppo di aziende serie, molto all'avanguardia, sempre proiettate verso il futuro, e siamo ottimisti sulla buona riuscita del progetto". Alla firma erano presenti anche Stefano Reggente per Meccano Engineering e Domenico Torlucci di IDS Ingegneria dei Sistemi SpA. Il programma SAND prevede dunque la progettazione e l'implementazione di una fabbrica di droni, ovvero mezzi navali di superficie comandanti a distanza. I droni potranno essere modulabili, con lunghezza variabile dai 15 ai 18 mt., guidati da remoto e attrezzati per operazioni marine in contesti differenti. Il prodotto punta così ad una rilevante riduzione dei "costi correlati" per risultare competitivo sul mercato e quindi essere commercializzato in qualsiasi Paese. Oltre ad interventi di salvataggio e monitoraggio delle condizioni ambientali, i droni sono stati pensati per essere impiegati in operazioni di servizio antinquinamento dei porti, in azioni antintrusione in aree sensibili: quali parchi marini, porti, pattugliamento anticontrabbando, sorveglianza anti-terrorismo di impianti sensibili e ricerca idrografica. Sono previsti anche usi militari (senza armamenti a bordo): cacciamine e trasporto truppe per operazioni speciali.

Redazione

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A marine drones factory in Tuscany: signed the protocol that starts the production

Three Tuscan companies will start an establishment for the production of marine drones as a support for the assistance of migrants in the sea, for the rescue operations and for activities of supervision about the environmental conditions. The president of Regione Toscana and Giuseppe Balducci, supporter of Effebi and legal representative of the company grouping, yesterday signed the protocol of settlement for the realization of an investment program expected for the sum of 5.508.500 euros, about which 3.029.675,00 at the expense of the three companies. It's expected a direct occupation for 30 people which be added, according to forecasts, other 19 people connected with planning and production.

The program has been named SAND (Safety & Ambient Nautic Drone) and presented from the boatyard Effebi (Balducci group) as leader company in collaboration with Meccano Engineering and IDS Ingegneria dei Sistemi SpA. Thanks to its technological feature, innovative and particularly careful to the aspects of energy provision and environmental effect, it has been placed first in the open competition about the assets made available by the announcement related to settlement protocols. This easy instrument is designed to support investment programs in development method of regional importance, with a significant size and aible to produce additional occupancy. The announcement at issue has been supported in 2015 by the Regione Toscana with the PRSE 2012-2015 assets and will give to the involved companies a regional financing of 2.478.825 euros, of the total five millions, 3.029.675,00 at the expense of the three companies. Yesterday in Florence, at Palazzo Strozzi Sacrati, it's been singed the settlement protocol for the realization of this investments program: important step for the start of the productive site realization, in the Effebi factory in the municipality of Carrara. Rossi commented this way: "It makes me happy that the winner project involves companies of the Tuscan coast. Our commitment for the industrial and occupancy restart of this area continues. Tomorrow we'll open again this announcement for all those companies interested to invest in Piombino, to these we'll destine 2,5 millions of euro as contribution. And in some week we'll reserve the same to the companies that invest in Livorno, we'll give them other 2 millions of euro. We trust to be aible in starting other jobs and realize innovative projects like this about the marine drones, that'll have important humanitarian uses". Great passion also by Giuseppe Balducci: "We're satisfied we've created this group of serious companies, very up to date, always looking to the future, and we're optimistic about the success of the project". Also Stefano Reggente for Meccano Engineering and Domenico Torlucci of IDS Ingegneria dei Sistemi SpA took part to the signature. The program SAND forecasts the design and implementation of a drone's factory, that is surface ships remotely controlled. The drones could be modular, with a length between 15 and 18 meters, driven by remote and fitted out for marine operations in different contexts. The product aims this way to reduce significantly the "related costs" to be competitive on the market and so be commercialized in each Country. Besides the rescue operations and the monitoring of the environmental conditions, the drones have been thought to be used in operations for the service of antipollution in ports, in actions against the intrusions in sensitive areas: as marine parks, ports, anti-smuggling petrolling, anti terrorism supervision of sensitive systems and hydrographic research. Military uses are also expected (no arms on board): minesweepers and ranks transport for special operations.

 

Editorial staff

 

Il presidente di Cia Pistoia, Sandro Orlandini,  commenta: «promettente, da chiarire e valutare il 18 maggio insieme a vivaisti e rappresentanti di Regione e Comune»  la proposta avanzata ieri dalla cordata di imprese florovivaistiche guidate da Mati e rimanda la valutazione di Cia alla tavola rotonda “Quali prospettive per il Cespevi?” del 18 maggio (ore 17 nella sede del Centro sperimentale) con Fratoni, Remaschi, Belliti, Mati, Morandi, Colomeiciuc, Iozzelli, di fronte agli operatori del settore vivaistico. Orlandini invita le associazioni agricole e florovivaistiche di ogni parrocchia a intervenire il 18 maggio per dire la loro e presentare eventuali proposte alternative.
 
«Bene che ci sia già un progetto concreto, con delle imprese del settore che ci mettono la faccia, sul Centro sperimentale per il vivaismo. La proposta della cordata di aziende florovivaistiche guidate da Mati è molto promettente, ma ovviamente va chiarita meglio nei dettagli e magari aggiustata in alcuni punti, tenendo conto anche degli eventuali paletti strategici e politico-economici, o quanto meno dei pareri, della Regione Toscana e del Comune di Pistoia; senza dimenticare le indicazioni che verranno dagli istituti bancari. Per questo noi di Cia Pistoia per ora sospendiamo il giudizio sulla “proposta Mati” fino alla tavola rotonda che abbiamo organizzato il 18 maggio al Cespevi proprio per ragionare delle prospettive e del futuro del Centro sperimentale, che deve essere assolutamente salvato».
Questa la dichiarazione del presidente di Cia Pistoia, Sandro Orlandini, a commento della proposta avanzata ieri dalla cordata di 6 imprese florovivaistiche della provincia pistoiese (fra cui la cooperativa di Pescia Flora Toscana) guidate da Francesco Mati, presidente del distretto vivaistico ornamentale pistoiese, per salvare il Cespevi creando, a quanto si è per ora compreso, una “società aperta alla partecipazione di tutti gli operatori del settore florovivaistico dell’Alta Toscana” capace di rilevare il 60% delle quote del Cespevi.
Orlandini rimanda dunque l’esame e la valutazione di Cia Pistoia, e in particolare del suo Gruppo Vivaisti (che rappresenta oltre 500 aziende del distretto pistoiese), alla tavola rotonda aperta agli operatori del settore “Quali prospettive per il Cespevi?”, organizzata da Cia per il 18 maggio, alle ore 17, nella sede del Centro sperimentale per il vivaismo (via Ciliegiole 99). In quell’occasione Mati potrà illustrare meglio ai diretti interessati, i vivaisti pistoiesi, il progetto di società, con le distinte categorie di azioni (e i “diritti amministrativi” ad esse associati) e il complessivo modello di governance che la cordata ha in mente. Tutto ciò di fronte a esponenti istituzionali come gli assessori regionali Federica Fratoni (Ambiente) e Marco Remaschi (Agricoltura) e il vicesindaco di Pistoia Daniela Belliti, e a interlocutori fondamentali quali il presidente della Camera di Commercio di Pistoia Stefano Morandi e i presidenti della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia Luca Iozzelli e della Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia Alessio Colomeiciuc.
Non solo, il presidente di Cia Pistoia invita tutti i soggetti del settore agricolo e florovivaistico interessati alle sorti del Cespevi, di qualunque parrocchia (da Cia, Coldiretti e Confagricoltura), a partecipare alla tavola rotonda e a dire la loro sull’argomento presentando le proprie eventuali proposte, in modo che i vivaisti possano mettere a confronto una volta per tutte le alternative in campo.
«Non voglio entrare nel merito delle questioni prima dell’incontro – conclude Orlandini –, ma è evidente che ci sono tante opzioni possibili da soppesare attentamente. Ad esempio, per restare a un aspetto dell’interessante proposta di Mati, si potrebbe preferire che la società di florovivaisti che si candida a rilevare le quote del Cespevi sia aperta a imprese del settore di tutta la Toscana e non solo dell’alta Toscana, così che il Cespevi si candidi come Centro sperimentale per tutto il vivaismo regionale e sia più facile raggiungere il livello di capitale necessario. Inoltre è opportuno valutare prima di ogni decisione se e come il nuovo Cespevi debba relazionarsi con il Crea-Viv di Pescia - altro centro di ricerca importante, situato nel distretto floricolo Lucca Pistoia – e quindi se il Cespevi debba concentrarsi sul vivaismo ornamentale oppure occuparsi anche di florovivaismo e floricoltura, come l’interesse manifestato da Flora Toscana potrebbe far pensare. Ciascuna opzione ha dei pro e dei contro che vanno ponderati in relazione anche alle strategie complessive per il settore florovivaistico (vivaismo e floricoltura) della Regione Toscana, e non è possibile prendere una posizione definitiva senza un preliminare confronto con il livello regionale».
 
Redazione

ville in fiore capannori

Il 14 e 15 maggio la manifestazione “Ville in fiore”, promossa dal Comune di Capannori e dalla Rete del verde. Fiori e piante, artigianato, degustazioni e tante mostre e artisti nelle varie dimore storiche coinvolte.

Un'occasione per visitare i giardini di splendide dimore storiche del territorio di Capannori, ammirare innumerevoli varietà di fiori e di piante, visitare stand di artigianato artistico e altri articoli, degustare i prodotti locali.
Nel weekend di sabato 14 e domenica 15 maggio, dalle 11 di mattina alle 8 di sera, torna la manifestazione “Ville in fiore”, organizzata dal Comune di Capannori e dalla Rete del verde. Tanti gli eventi che si svolgeranno a Palazzo Boccella e Palazzo Buonvisi a San Gennaro, a Villa Fattoria Gambaro a Petrognano e a Villa Mazzarosa a Segromigno in Monte. Alcune iniziative avranno luogo anche nei giardini dell'agriturismo La Chiusa di Nanni a Segromigno in Monte e della Tenuta Gaetano Spadaro a Gragnano.
Ecco, in sintesi, il programma della manifestazione.
A Palazzo Boccella una mostra di pittura di Isabel Pacini. In esposizione le tele dell'artista belga che vive nel Compitese dedicate alle camelie. Realizzata grazie anche al contributo del Centro Culturale Compitese, la mostra sarà allestita al piano terra del palazzo.
Palazzo Buonvisi ospiterà una ventina di espositori. Tra i prodotti esposti, fiori, piante, bomboniere, articoli per la casa, viaggi, fotografia, gioielli. Sarà inoltre possibile visitare la mostra fotografica di Domenico Bertuccelli e degustare prodotti tipici locali di Supermercati Sigma di Segromigno in Monte.
A Villa Fattoria Gambaro sabato 14 maggio alle 18 si svolgerà l'esibizione di musiche e danze egiziane intitolata “Sulle sponde del Nilo”. Danza, musiche e canti dell'Alto Egitto con Les Musiciens du Nile Rais Mohamed Morad, maestro di rababa, e Beatrice Grognard, tarab. Domenica 15 maggio alle ore 16 si potranno degustare i prodotti locali. Il ristoro della fattoria di Petrognano sarà aperto a pranzo e a cena in entrambe le giornate. Inoltre esposizione di opere di artisti contemporanei (Mario Cenni, Aurora Manfredi, Simone Gelli, Ludovica Gambaro e foto Pastrengo) e mostra mercato di piante, prodotti a chilometro 0 e cucina della tradizione lucchese. Si troveranno anche oggetti di artigianato, abbigliamento, arredo, ceramica, eventi.
A Villa Mazzarosa, solo domenica 15 maggio, prodotti tipici del territorio e dell'artigianato locale. Fiori e piante. Raduno e picnic in costume ottocentesco. Informazioni: Samoa Landi 328 1768251.
Eventi collaterali.
All’Agriturismo la Chiusa di Nanni mostra di pittura di Fabio Santoni e Pietro Soriani, sculture di Giuseppe Del Debbio, mostra di foto dello Studio Chelini, degustazioni.
Tenuta Gaetano Spadaro: visita guidata all'azienda, visita degli oliveti specializzati al ciclo del biologico in italiano e in inglese. Degustazioni guidate di olio e vino. Il ristorante della tenuta è aperto a pranzo sia sabato che domenica.
                                                                                                                               
Redazione Floraviva

centro ricerca padule di fucecchio

“Lancio un appello ai comuni e alla Provincia: entrate nel Centro di Ricerca per continuare a farlo vivere, non per chiuderlo”. Così ha concluso la sua conferenza stampa di stamani Maurizio Del Ministro, presidente di Legambiente Valdinievole e membro del CDA del Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio che da diverso tempo è oggetto - secondo Del Ministro - di numerosi attacchi “da parte di sciacalli e avvoltoi che vorrebbero vedere il Centro chiuso”.
Nel corso della conferenza, Del Ministro ha illustrato quali sono le criticità legate al Centro, evidenziandone principalmente tre. La prima è legata al destino dell’immobile che oggi ospita il Centro. Finora questo era stato concesso in comodato d’uso dalla Provincia di Pistoia, che ne detiene la proprietà, ma con il trasferimento alla Regione delle competenze in materia di ambiente, è difficile dire cosa succederà. L’ipotesi più “generosa” vorrebbe che la Regione facesse pagare l’affitto della struttura. Quella meno ottimista parla invece della chiusura del Centro e dell’apertura, in suo luogo, di una Consulta del Padule che - secondo il presidente di Legambiente - “non funzionerà, esattamente come tutti gli enti simili presenti in Italia”.
Le altre criticità evidenziate sono legate principalmente a questioni politiche: in primo luogo, la Regione avrebbe promesso già dal 2010 circa 30.000€ di contributi la cui erogazione è stata rimandata di anno in anno, senza che poi venissero effettivamente stanziati. “Questo crea un potenziale problema per quanto riguarda il bilancio consuntivo del 2015 - ha spiegato Del Ministro - in quanto nel bilancio di previsione erano stati contati anche quei soldi, ma poi effettivamente non sono mai arrivati. Non sarà un problema eccessivo, ma è pur sempre un problema”.
In secondo luogo, un altro problema è rappresentato dall’uscita di molti comuni dal CDA del Centro, dovuto - secondo Del Ministro - allo “tsunami mediatico” che si è creato intorno alla questione. “Nei venti anni in cui esiste il centro - ha continuato il presidente di Legambiente - sono state svolte attività turistiche, ludiche e ambientali, anche grazie al lavoro di volontari che con passione e competenza hanno garantito un’attività impagabile e irripetibile. Nello stesso periodo sono sorte un sacco di beghe a cui sarebbe ora di porre fine”.
Nei prossimi giorni Del Ministro incontrerà singolarmente i sindaci di tutti i comuni della Valdinievole e della Valdelsa, con lo scopo di farli rientrare nel consiglio d’amministrazione allontanando così polemiche e spettri di chiusura. Il primo sindaco a ricevere visita sarà quello di Larciano, “un comune importantissimo per il Centro”, come ha dichiarto Del Ministro.
Altri comuni sono già dentro - Buggiano e Montecatini, entrati da poco, ma anche Monsummano, Pieve a Nievole, Fucecchio e Cerreto - e l’auspicio degli addetti ai lavori è che con l’entrata di Pescia, che sembrerebbe prossima, si possa dare un segnale forte a quelli che Del Ministro definisce “avvoltoi”.
Una nota finale riguarda il bilancio del 2016 che - ci ha tenuto a precisare il presidente di Legambiente - è la dimostrazione che il Centro non ha bisogno dei fondi regionali, grazie anche ai finanziamenti di privati (la CMSA ha contribuito con 30.000€) rendendo così possibile che la struttura non gravi per neanche un euro sulle tasche dei cittadini.

Redazione Floraviva

green city milano

La tre giorni dedicata al verde sarà costruita attorno a numerose iniziative sparse tra il centro e diverse aree cittadine, alla scoperta di giardini condivisi, orti, cascine, parchi e terrazzi privati. La manifestazione quest'anno è dedicata ai cittadini che hanno reso possibile una vera e propria esplosione del verde all'interno della città, come ricorda Chiara Bisconti, Assessore al Verde del Comune: "Negli ultimi anni abbiamo visto Milano diventare una città diversa, sempre più bella e più verde, con nuovi parchi, nuovi giardini condivisi e aree verdi restituite alla collettività. Un cambiamento che è stato reso possibile anche grazie ad una vera e propria “esplosione” della voglia di partecipazione diretta da parte di singoli cittadini e associazioni".

Venerdì 13 maggio ad inaugurare la manifestazione, dalle ore 18.30, sarà il colorato Mercato dei Fiori a BASE Milano, che ospiterà alcuni fioristi della città con musica dal vivo e aperitivo a tema green. La manifestazione è promossa dal Comune di Milano e prodotta da h+ con il sostegno dei main sponsor Coop Lombardia e Irritec, mentre i vari eventi saranno realizzati da oltre 120 enti organizzatori tra cittadini privati, associazioni, comitati e aziende. L'ispirazione di questa seconda edizione di Green City Milano proviene dal tema "La Natura entra in città" al fine di sottolineare l'importanza del verde che pian piano si fa sempre più spazio nella dimensione urbana. Proprio per questo motivo si è puntato sulla formula del "festival diffuso" con itinerari in bicicletta, laboratori per bambini, passeggiate, yoga nei parchi e altri appuntamenti per scoprire nuovi luoghi di Milano. A chiudere la manifestazione, domenica 15 maggio, dalle ore 17:45, la semina collettiva di un prato fiorito, all’interno di un’area verde prima abbandonata e da poco riqualificata attraverso un progetto partecipato che vedrà l’inaugurazione ufficiale del nuovo Giardino pubblico Martesana/Sammartini. Il giardino con il suo percorso ciclo-pedonale della Martesana collegherà via Sammartini e il Naviglio Martesana, andando a rappresentare un intervento simbolico di "rammendo" della città in un lembo di terra che così rinasce. E ancora, nelle aiuole di Piazza della Scala le rose Susan Daniel rifioriscono grazie all’impianto di irrigazione a goccia di Irritec e i cittadini sono invitati a ricevere una rosa. Molteplici gli eventi previsti poi al Museo Botanico e a Villa Lonati, dove l’Associazione AmbienteAcqua Onlus propone laboratori sulla gelsicoltura e la creazione di “Bombe di semi”, che fioriranno nelle zone abbandonate di Milano. Alcuni giardini nascosti della Milano storica saranno aperti in un itinerario che si snoderà fra giardini e cortili “in fiore”, per l'occasione anche il Giardino delle Arti di via Palestro riaprirà al pubblico, svelando i suoi 12 alberi secolari. Il programma intero è disponibile su www.greencitymilano.it e sarà diffuso in tutta la città, anche grazie alle Apecar info point, utilizzate per la prima volta quest'anno per mettere in connessione le attività vicine fra loro.

Redazione Floraviva