Un albero, fiore, pianta per...

«La celebrazione della Pasqua in Piazza San Pietro a Roma farà da sfondo quest’anno ai fiori e alle piante dei coltivatori e dei commercianti olandesi».
Sono le parole, non prive di orgoglio, con cui si apre il comunicato attraverso il quale il 31 gennaio Royal FloraHolland ha fatto sapere che sono già iniziati i preparativi per l’allestimento floreale “made in Netherlands” in Vaticano in occasione della festività pasquale, che quest’anno sarà domenica 1 aprile. Un’opportunità per promuovere «l’intero settore florovivaistico dei Paesi Bassi, compresa FloraHolland», visto che i fiori e le piante olandesi saranno ben in vista in un palcoscenico internazionale.
Il focus dell’allestimento olandese di quest’anno saranno le orchidee del genere Cymbidium, come ha annunciato il floral designer principale Paul Deckers, che già dalla fine degli anni ‘80 fa parte dei team di fioristi che allestiscono la scenografia floreale di Pasqua in Vaticano e che ama definirsi uno “stilista floreale”. «Quest'anno – spiega - ho scelto Cymbidium come novità del progetto: questo fiore potente, robusto e puro presto decorerà e delizierà piazza San Pietro. Sto usando per la piattaforma del Papa Cymbidium verde. Il verde è il colore della speranza, della forza, del riposo e della pace. Naturalmente il giallo deve essere presente, in quanto è il colore della Pasqua e della primavera, e rappresenta la luce e la gioia, motivo per cui deliziosi e grandissimi Cymbidium gialli saranno inclusi in composizioni che si innalzano diversi metri. Il Cymbidium significa anche amicizia e amore. Ecco perché il simbolismo di questo fiore si adatta perfettamente alla festa di Pasqua».
«Non appena gli abitanti di Roma vedranno arrivare gli olandesi con camion carichi di fiori, si diranno a vicenda: siamo vicini a Pasqua», ha osservato scherzosamente Paul. Per due giorni più di 25 designer e fioristi lavoreranno agli allestimenti. Saranno creati dei giardini sui gradini di Piazza San Pietro. Numerose composizioni saranno collocate lì e sul balcone del Papa. Verranno utilizzati alberi ad alto fusto, oltre a migliaia di rose Avalanche, Delphinium, gigli rosa e più di 40 mila bulbi di fiori.
 
L.S.

I nomi di ex calciatori famosi per battezzare le nuove varietà di gerbere introdotte nel catalogo 2017-2018. E’ l’idea che ha avuto una importante azienda floricola olandese di ibridazione e sviluppo di fiori recisi, piante in vaso e da aiuola. 
L’azienda è Dümmen Orange e fra i grandi giocatori di calcio “in pensione” che sono stati selezionati ce n’è anche uno italiano: il bomber Bobo Vieri, che tutti ricordiamo come attaccante della nazionale azzurra, oltre che di importanti squadre italiane e non solo. Con lui tanti campioni stranieri, alcuni dei quali hanno militato nella massima serie del nostro campionato di calcio. A Christian Vieri è stata dedicata una gerbera di colore rosa, al nazionale brasiliano Bebeto una gerbera gialla, mentre a Valderama un’altra varietà di colore giallo-arancione. Ma la lista è molto lunga e comprende anche, tanto per citare calciatori che hanno giocato in Italia, Chivu, Redondo e Tafarel. Dunque “una gerbera per… un calciatore” o, per restare all’Italia e al nome della nostra rubrica, “un fiore per… Bobo Vieri”.
Così, anche in questa occasione, scrivendo qua sul genere Gerbera, ci troviamo ad associarlo a una persona famosa, sia pure di tutt’altro settore. La prima volta infatti, nel dicembre 2012, era toccato ad Angela Merkel. E in quell’occasione ricordammo - oltre alla famiglia di appartenenza (Asteraceae) della Gerbera, alla sua area di provenienza e alla somiglianza con la margherita - che il nome deriva dal naturalista tedesco Traugott Gerber.
In questo caso, invece, ci piace sottolineare che le gerbere sono molto popolari sia come piante decorative da giardino che come fiori recisi. Le cultivar più utilizzate commercialmente sono risultati di incroci fra la Gerbera jamesonii e un’altra specie sudafricana quale la Gerbera viridifolia, incrocio per cui si utilizza spesso l’espressione Gerbera ibrida. Ne esistono migliaia di cultivar, assai differenti fra loro per forma e dimensione, con colori che comprendono il bianco, il giallo, l’arancio, il rosso e il rosa. Come ricorda Wikipedia in inglese, la gerbera è il 5° fiore reciso più venduto nel mondo, preceduto da rosa, garofano, crisantemo e tulipano.
 
L.S.

Singapore ha dato a una rara specie di orchidea il nome del primo ministro turco Binali Yildirim in occasione di una sua visita al National Orchid Garden (Giardino nazionale dell’orchidea).
E’ quanto riportato nei giorni scorsi in un articolo del giornale turco Daily Sabah, in cui si legge che si tratta di un fiore di una specie ibrida del genere Dendrobium, le cosiddette orchidee bamboo, che è stato piantato lì al Giardino dell’Orchidea di Singapore.
Yildirim, che si trovava a Singapore per dei colloqui bilaterali con la sua controparte Lee Hsien Long finalizzati a rafforzare le relazioni diplomatiche e le opportunità di affari fra i due Paesi, ha donato in cambio un alberello di olivo portato dalla Turchia.
Per ulteriori informazioni leggere l’articolo del Daily Sabah.
 
Redazione

La principessa Mary Elizabeth di Danimarca è la madrina di una nuova varietà di rosa dell’ibridatrice danese Rosa Eskelund dell’azienda Roses Forever di Faaborg. Il battesimo è avvenuto una decina di giorni fa in occasione dell’apertura del Danish Flower Festival di Odense (17-20 agosto 2017). Il nome scelto è “What a Wonderful World ™” (Che mondo meraviglioso), che era il tema dell’edizione di quest’anno del festival di Odense.
Non è la prima volta che Rosa Eskelund vede una sua rosa battezzata dalla famiglia reale danese: due mesi fa a Copenhagen Mary di Danimarca aveva dato il nome alla sua creazione “CPH Garden in Bloom™” e anche nel 2012 una delle sue mini rose, “Princess of Infinity®”, era stata nominata dalla principessa danese.
"What a Wonderful World ™" è una varietà di rosa da giardino dal color rosa-salmone, contraddistinta da abbondanti grappoli di fiori, che è stata sviluppata in serra e testata in campo aperto per diversi anni.
«Significa molto per noi – ha dichiarato Rosa Eskelund - che la famiglia reale sia disposta a nominare rose e partecipare ad aperture di festival di fiori e giardinaggio. Il fulgore reale aumenta sempre la domanda di una nuova varietà di rosa».

L.S.

Si ispira alla prossima edizione di Orticolario, il festival del «giardinaggio evoluto» nel parco storico di Villa Erba a Cernobbio, la cui nona edizione si svolgerà dal 29 settembre all’1 ottobre 2017, questo nuovo, veloce appuntamento con “Un fiore per” di Floraviva.
Di Orticolario 2017, presentato due settimane fa a Milano, sono infatti già «ben definite le sembianze»: «il titolo è “Librarsi”, il tema è la luna, il fiore protagonista è la Fuchsia». Come dice il fondatore e presidente Moritz Mantero: «Librarsi, alleggerirsi, andare oltre. Oltre i confini del giardinaggio, oltre quei rami del lago di Como, oltre la Terra. Fino sulla luna, per guardare il nostro pianeta da lassù. Liberi di superare i confini della forma e dello spazio. Questo è il senso di Orticolario 2017: librarsi puntando alla luna». Tradotto nel linguaggio di questa rubrica, “Un fiore per… librarsi verso la luna”.
florever, floravivaLa luna, musa ispiratrice di miti e leggende, come sottolineano gli organizzatori di Orticolario, svela ai nostri sensi un mondo diverso dal giorno: «nel chiarore della sua luce riflessa giardini e boschi si animano di ombre, movimenti, rumori e profumi, le piante si risvegliano, i fiori si schiudono». Legato alla luna è l’ospite d’onore del prossimo Orticolario, Gilles Clément, scrittore e paesaggista francese che riceverà il premio “Per un Giardinaggio Evoluto 2017”. Legata alla luna è la scelta di «celebrare la vita notturna del mondo vegetale» e di «vivere i giardini sotto altra luce» con l’apertura serale fino a mezzanotte del festival di Villa Erba il 29 e 30 settembre.
Il fiore scelto come veicolo di questo rinnovato sguardo sulle piante e il giardino sarà la Fuchsia, «ballerina da giardino, fiore dalle mille colorazioni e dalle notevoli sfumature sia nei fiori sia nelle foglie, esempio perfetto dell’amore tra l’uomo giardiniere e la pianta. Già dall’800 la febbre per le fucsie ha portato a cercare nuove varietà fino alle isole più esotiche delle Americhe: guidati dagli astri e anche dalla luna, marinai esperti e impavidi cercatori di piante hanno donato al mondo una primizia per il giardino».
 
L.S.