Un albero, fiore, pianta per...
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- Scritto da Andrea Vitali
Qualche mattina fa, dopo aver scoperto che la scuola di Valchiusa era chiusa a causa di un guasto al riscaldamento, io e i bambini abbiamo deciso di fare due passi proprio vicino alla scuola approfittando della bellissima mattinata di sole. Ci incamminiamo così lungo la Via della Fiaba, partendo dal suo primo tratto: Via della Cappella, una tipica stradetta di campagna con ulivi, orti e giardini delle ville toscane che fanno da sfondo a questa passeggiata. Ai bambini, che conoscono la storia di Pinocchio, racconto che qui da qualche parte si trova forse il Campo dei Miracoli, dove il celebre burattino aveva sotterrato i suoi preziosi zecchini d'oro, sperando che un giorno potessero crescere come fa una pianta. E proprio a queste guardiamo con attenzione e curiosità, raccogliendone alcune per fare un mazzolino da riportare a casa come ricordo. La semplicità del paesaggio circostante mette subito di buon umore: sono colori e odori che ben conosciamo. Fiori e piante catturano lo sguardo dei bambini e decidiamo di raccogliere del Narcisus poeticus, delle felci, la verbena e una foglia, grande e carnosa, che Marcello più che ammirare decide di assaggiare: addentandola comincia ad urlare e subito ci rendiamo conto che questo incontro ravvicinato è stato un piccolo disastro. Per fortuna con un po' d'acqua e tanta pazienza tutto passa, resta però il piacere di una passeggiata quasi magica, come se la Via della Fiaba non si trovasse a due passi dal centro storico, resa tale soprattutto dalla semplicità del verde circostante. Il mazzolino raccolto adesso è sulla tavola di cucina e lascia intorno un profumo incredibile che ci ricorda una mattina insolita e molto bella, proprio come il "Narciso fiore" tipico del mese di gennaio.
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- Scritto da Andrea Vitali
“Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata.” (A. Einstein)
Nulla esiste al mondo di così bello e meraviglioso che non sia frutto della natura! La natura è la madre per eccellenza, riempie le nostre vite di colori e profumi che rallegrano le nostre giornate! L’autunno è entrato, ormai, prepotentemente nelle nostre giornate ed il freddo si fa sempre più strada verso i viali dei nostri giardini che hanno salutato, ormai, con tristezza, i vivaci colori dell’estate! Ma i raggi del sole continuano a raggiungerci! Il sole non è soltanto una luce che brilla dal cielo, può essere uno stato d’animo, il colore di un abito o un fiore che ne richiama le sembianze. Amo vestirmi di giallo, amo brillare come il sole, ma ancor di più amo la pianta che del sole ha tutta la sua bellezza: la Protea. Un vero esempio di dove la natura può arrivare, creando dei fiori dall’aspetto insolito e incredibilmente particolare, ce lo mostrano i fiori e le piante di Protea. Nativa dell’Australia e Sudafrica, di cui è diventata anche il simbolo nazionale, la Protea è caratterizzata dalla produzione di grandi infiorescenze, nel cui centro troviamo riuniti tanti piccoli fiori contornati da lunghe brattee colorate. Proprio come il sole fa con i suoi raggi, così la Protea colora gli spazi verdi con i suoi fiori. Si sa, il sole porta da sempre allegria e buon umore e solitamente quando il freddo si fa sentire, il grigiore invernale incupisce gli stati d’animo. Allora, cosa fare? A volte basta davvero poco per far tornare il sorriso, un messaggio inaspettato, un complimento gradito o un fiore di Protea! Si, la Protea! Tra le sue principali caratteristiche benefiche c’è quella di far tornare il buon umore! E’ un fiore allegro, vivace e colorato, dall’aspetto esotico, che con le sue particolari forme, riesce a scatenare stupore e meraviglia! Porta una ventata di novità in quello che è il panorama botanico italiano, perché in fondo basta questo, qualcosa di nuovo ed insolito per portare a nuova vita le nostre abitazioni e anche quei sorrisi che da molto tempo erano assopiti. Il buon umore richiede forza, volontà e coraggio perché ricordate, “la decisione più coraggiosa che voi possiate prendere ogni giorno è di essere di buon umore”.
Rossella Forcione - www.rossellaforcione.it
Foto scattate presso i Vivai Simoncini di Pescia
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Domani è la festa dei Nonni e degli Angeli Custodi, che poi è la stessa cosa. Come dire che i nonni sono gli angeli custodi dei nipoti e dei loro figli.
Loro, i nonni, non si scordano mai dei nipoti e dei propri figli. é Per questo motivo, secondo me, che il fiore simbolo di questa festa è il "non ti scordar di me" (Mysotidium) al quale io modifichere il nome in "non ci scordiamo di loro".
Grazie Nonni.
Roberto Risaliti
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In occasione della Festa della Mamma, domenica 12 maggio, grazie ai suoi 25 mila volontari Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) distribuirà per il 29esimo anno consecutivo l’azalea della ricerca: 600 mila piante in oltre 3600 piazze italiane. Con 15 euro si può aiutare la ricerca a mettere il cancro all’angolo.
La giornata dell’azalea della ricerca, che ha come partner istituzionale Intesa Sanpaolo, non è solo un importante appuntamento per sostenere le ricerche scientifiche, ma anche un’opportunità per ricordare all’opinione pubblica e in particolare alle donne che la prevenzione dei tumori è anche nelle mani di ciascuno di noi.
Per trovare le azalee si può chiamare il numero speciale 840001001 o visitare il sito www.airc.it. Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione dei propri clienti e dei cittadini vari strumenti, esenti da commissioni, per facilitare le donazioni:
- conto corrente IBAN IT14H0306909400100000103528 intestato ad AIRC - Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.
- Bancomat: tutti gli sportelli bancomat del Gruppo sono abilitati a ricevere donazioni
- WEB: servizi internet della banca dedicati
L.S.
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In natura c’è sempre da scoprire e trarre spunti per innovare. Questa mattina, scendendo da casa tra i campi verso la città, ho incontrato la “viola nera” trasformata in “tulipano selvaggio”. Una viola che nei giorni precedenti si presentava con un esile e lungo filo ed un fiore di velluto nero con screziature di giallo intenso al centro in poco tempo aveva prodotto anche due grandi petali rossi restando nera all’interno. E allora, pur rammaricandomi del fatto che fossero solo due fiori, al mio ritorno a casa, dopo aver comprato i giornali, ho deciso di cogliere i due splendidi esemplari ed usarli per la nostra colazione di rito.
Andrea Vitali