Ispirazioni

Il fenomeno U-Pick: la raccolta self-service nelle aziende agricole

Il fenomeno della raccolta self-service, noto come U-pick, sta conquistando sempre più consumatori, soprattutto famiglie, pensionati e residenti urbani. Nato in Inghilterra, questo metodo consente ai clienti di raccogliere direttamente frutta, verdura e fiori presso le aziende agricole, vivendo un'esperienza unica e riconnettendosi con la natura. In Italia, numerose aziende agricole offrono questa opportunità, promuovendo un’agricoltura sostenibile e biologica. La raccolta in azienda permette ai consumatori di riscoprire varietà dimenticate e metodi di coltivazione tradizionali, offrendo prodotti freschi a km 0. Inoltre, facilita il dialogo con i produttori, che spesso condividono segreti e tecniche per una coltivazione sostenibile.

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Tra le aziende italiane che propongono l'esperienza U-pick troviamo Principe di Fino, in provincia di Como, dove è possibile raccogliere mirtilli biologici da metà giugno. Agricola Fior di Frutta, ai Campi Bassi di Gorle, offre la possibilità di raccogliere ciliegie, albicocche, pesche, susine e tulipani. Tulipania, a Terno d’Isola, permette di cogliere tulipani, iris, narcisi, girasoli e zucche, organizzando anche laboratori didattici per i più piccoli. Il Ceraseto offre una vasta gamma di frutta e verdura stagionale, mentre Tulipani italiani ad Arese presenta un campo di tulipani con 450 varietà diverse. Il modello U-pick, già collaudato in Inghilterra, sta iniziando a diffondersi anche in Italia grazie a iniziative come quella di Coldiretti. La raccolta self-service non solo riduce i costi di raccolta per i produttori, ma avvicina anche il mondo agricolo a quello dei consumatori, migliorando la cultura sull’ortofrutta e valorizzando la qualità dei prodotti locali. In conclusione, il fenomeno U-pick rappresenta un'opportunità per le aziende agricole di promuovere pratiche sostenibili e per i consumatori di vivere un’esperienza autentica e formativa, contribuendo alla valorizzazione del settore agricolo italiano.

Ispirazioni è una rubrica curata da AnneClaire Budin

Superstudio e The Line: dal sogno alla distopia
Nel 1969, il pistoiese Adolfo Natalini, co-fondatore del gruppo Superstudio, ideò il progetto The Line NH45-1. Questo progetto visionario immaginava un'architettura monumentale continua che sfidava le convenzioni urbanistiche dell'epoca, rappresentando una critica radicale alla società consumistica e all'uniformità dell'architettura moderna. Superstudio, con il suo Monumento Continuo, cercava di denunciare la perdita di individualità e libertà, evocando un futuro distopico per mettere in discussione le direzioni della società e dell'architettura.
 
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The Line promette invece una vita ideale per i suoi futuri abitanti, con energia rinnovabile, intelligenza artificiale, e zero inquinamento. Tuttavia, questa visione utopica nasconde molte ombre. La città sarà completamente controllata, con una gestione centralizzata che lascia poco spazio alla spontaneità e all'imperfezione umana. Dietro le facciate specchiate, gli algoritmi predittivi definiranno le necessità delle persone prima ancora che ne siano consapevoli. Il paragone con il Monumento Continuo di Superstudio è inevitabile, ma mentre il progetto di Natalini era una critica sociale, The Line sembra materializzare quell'incubo in una forma ben reale. La partecipazione di creativi di Hollywood, come Nathan Crowley e Jeff Julian, nella progettazione di The Line, suggerisce un'estetica cyberpunk che riflette le distopie cinematografiche piuttosto che i principi urbanistici.
 
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Possiamo dire che Superstudio vedeva nell'architettura un mezzo di conoscenza e critica, utilizzando il design per esplorare le possibilità e i limiti della società. The Line, invece, si presenta come un colossale esperimento di gated community, dove il controllo totale e la tecnologia avanzata promettono un'utopia che, in realtà, potrebbe diventare una distopia elitaria e isolante. Questo confronto tra passato e presente solleva importanti interrogativi sul futuro dell'urbanistica e su come le nostre città potrebbero evolvere in risposta alle sfide globali.
 
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L'espressione libera negli spazi abbandonati

Quando un'area urbana viene abbandonata dagli esseri umani, si trasforma in un terreno incolto o spazio abbandonato. Questi spazi, che includono zone industriali, giardini abbandonati, rovine e aree lungo vie di trasporto, diventano teatro di un processo ecologico di colonizzazione spontanea. Piante e animali vi trovano rifugio, creando comunità ricche di specie. Il prato si trasforma in rovi, arbusti e infine in una foresta rigogliosa. Gli spazi abbandonati rappresentano l’espressione libera della natura, dove la diversità di flora e fauna si manifesta senza interventi umani. Questi spazi diventano rifugi non solo per la vita selvatica, ma anche per esseri umani che cercano luoghi lontani dagli sguardi indiscreti, mentre altri li usano come discariche improvvisate.

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Pubblicato nel 2017, Flore des friches Urbaines è la prima opera a elencare e identificare la vegetazione selvatica delle terre desolate urbane. Presenta 258 specie (le piante più diffuse nelle terre desolate, ma anche alcune più rare, tipiche di questo ambiente), illustrate da 600 fotografie e 800 disegni. Pubblicato da Xavier Barral, Flore des friches Urbaines è il frutto della collaborazione di loro tre personalità i cui diversi approcci ne fanno una guida di riferimento scientifica, poetica e accessibile a tutti. 

Mostra "La nature des friches" all'Îlot-S di Annecy, Francia

Fino al 21 settembre 2024

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I fiori nel tatuaggio sono una tradizione antica quanto il tatuaggio stesso, con una storia ricca di significati che variano a seconda delle culture.

Ogni fiore può rappresentare una gamma di simboli: vita, vittoria, matrimonio, morte, vitalità, giovinezza, femminilità, amore e molto altro. In molte culture, la flor rappresenta il Rinascimento o l'elemento centrale della vita. I fiori nel tatuaggio rimangono una delle figure più popolari grazie al loro ruolo cruciale nelle tradizioni globali, rintracciabili attraverso miti, poesie e canzoni. In passato, i fiori erano visti come messaggeri per trasmettere sentimenti. Nel periodo vittoriano, la “Floriografia” permetteva di comunicare sentimenti nascosti attraverso il simbolismo dei fiori.

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Il tatuaggio floreale è una categoria specializzata che può essere realizzata con diverse tecniche e forme grafiche, dalla delicata incisione a stili moderni ed eclettici. Fiori e tatuaggi evocano emozioni e sentimenti, motivo per cui i fiori sono tra i motivi più antichi del tatuaggio. Elementi floreali si trovano nelle rappresentazioni stilizzate del tatuaggio tribale, simboleggiando spesso l'appartenenza a una famiglia o gruppo. In Giappone, i fiori di ciliegio sui guerrieri simboleggiavano la fragilità della vita e la consapevolezza della morte. Per i marinai americani, una rosa tatuata poteva rappresentare un nuovo inizio, una promessa o un omaggio alla morte. Indipendentemente dal periodo storico o dal contesto culturale, l'essere umano ha sempre sentito il bisogno di creare legami eterni con la natura. I fiori, attraverso il tatuaggio, offrono un modo per celebrare questa connessione in maniera permanente e significativa.

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Eventi di Giugno 2024 nel Mondo del Floro - Vivaismo

Un mese ricco di appuntamenti imperdibili per il settore floro-vivaistico: ecco le principali fiere di giugno 2024 da non perdere in Italia e all'estero.

 Giugno 2024 si prospetta un mese intenso e stimolante per il settore del florovivaismo, con numerosi eventi e fiere che offriranno opportunità di networking, aggiornamento professionale e scoperta delle ultime novità del settore. Di seguito una panoramica delle principali manifestazioni in programma.

  1. The GROEN-Direkt Summer Days Dal 10 al 11 giugno in Olanda, i Summer Days di GROEN-Direkt rappresentano un'opportunità chiave per i professionisti del verde di incontrarsi e scoprire nuove tendenze.

  2. Flower Trials Dall'11 al 14 giugno, 61 aziende ibridatrici in tre regioni presenteranno le loro ultime innovazioni nel campo delle piante da vaso e da aiuola.

  3. Marché Aux Fleurs Il 15 e 16 giugno, il Castello di Aymavilles in Valle d'Aosta ospiterà le Giornate Fiorite, un evento dedicato agli appassionati di piante e fiori.

  4. Spogagafa Dal 16 al 18 giugno a Colonia, Spogagafa è la fiera leader nel settore del giardinaggio e del barbecue, ideale per scoprire nuovi prodotti e soluzioni per il verde.

Questi eventi rappresentano un'opportunità unica per gli operatori del settore florovivaistico di aggiornarsi, incontrarsi e scambiare idee, contribuendo al progresso e alla sostenibilità del settore. Non perdete l'occasione di partecipare a queste importanti manifestazioni!

Per maggiori dettagli, visita Floraviva - Fiere nel mondo.

 

Redazione