Il vivaista

Pesaro, la Capitale della Cultura 2024, annuncia che inaugurerà nel 2024 il primo Parco della Salute in Italia. Il progetto innovativo, frutto della collaborazione tra il Comune di Pesaro, Confagricoltura, Assoverde, Képos e Fondazione AlberItalia, mira a migliorare il benessere psico-fisico cittadino attraverso aree verdi certificate.

 

Pesaro, la città riconosciuta come Capitale della Cultura 2024, compie un passo rivoluzionario nella promozione della salute pubblica e della sostenibilità ambientale con l'inaugurazione del primo Parco della Salute certificato in Italia. La firma del protocollo d'intesa tra il Comune di Pesaro, Confagricoltura, Assoverde – Associazione Italiana Costruttori del Verde, Képos – Libro Bianco del Verde Aps e Fondazione AlberItalia ha dato il via a questo progetto all'avanguardia. Questo parco, che esemplifica l'importanza di integrare ampie aree verdi in contesti urbani per contrastare l'inquinamento e migliorare la salute, nasce dalla visione condivisa di riportare la natura nelle nostre città e preservare le aree verdi esistenti. Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, sottolinea l'obiettivo di offrire luoghi verdi certificati, che siano "a misura di quartiere e di persone", contribuendo significativamente al benessere degli abitanti.

Maria Rosa Conti, assessora alla Sostenibilità di Pesaro, descrive il Parco della Salute "al Miralfiore" come un elemento chiave di Pesaro 2024. Questa area, accessibile a tutti, includerà spazi dedicati al pensiero, alla meditazione e al silenzio, oltre a vari elementi naturali che favoriscono la biodiversità. Il progetto si inserisce nella strategia FEVer - Funzioni Ecologiche del Verde, promossa dall'Amministrazione di Pesaro.

Rosi Sgaravatti, presidente di Assoverde, evidenzia la collaborazione multidisciplinare alla base del progetto, che unisce esperti di diverse aree - dagli agronomi agli architetti del paesaggio, dai medici agli psicologi. Questo approccio ha permesso di sviluppare indicatori concreti per la realizzazione di questi spazi urbani, mirati a migliorare la qualità della vita e a rispondere alle sfide ambientali contemporanee.

Fabio Salbitano, presidente del Comitato scientifico di Fondazione AlberItalia, rileva l'importanza della presenza di elementi naturali nelle aree urbane per la salute e il benessere delle comunità. Il Parco della Salute di Pesaro rappresenta un'attuazione pratica di questa visione, offrendo un contributo significativo al miglioramento della salute pubblica attraverso l'integrazione della natura nelle città. Francesco Maccazzola, presidente di Képos, auspica che il Parco della Salute di Pesaro funga da modello per altri progetti simili, promuovendo una visione olistica dell'ambiente che possa stimolare un "neorinascimento" urbano. Questo progetto è un esempio di come un approccio culturale nuovo e multidisciplinare possa trasformare le nostre città, rendendole più verdi, sane e vivibili.

 

Redazione

Alessandro Michelucci presidente dell'Associazione vivaisti italiani

All’assemblea del 18 dicembre il presidente dell’Associazione vivaisti italiani (Avi) Alessandro Michelucci ha annunciato l’avvio della procedura d’ingresso nell’Ena, l’associazione europea dei vivaisti. Nel preventivo 2024 dell’associazione, approvato all’unanimità, a bilancio entrate da sponsor per 80.000 € e da quote sociali per 52.000 €. Sull’andamento del vivaismo pistoiese nel 2023 Michelucci ha detto che «l’anno, iniziato bene, termina con vendite in calo del 2% circa in valore, pari al -7/8% di volumi di piante vendute». Interventi del presidente del Distretto vivaistico Ferrini, dell’assessore al vivaismo Sgueglia e del consigliere regionale Niccolai. LeoneAssicura ha illustrato l’ampia gamma di prodotti assicurativi e servizi per i vivaisti conseguenti all’unione delle due agenzie pistoiesi di Generali, fra cui una forma di protezione contro i furti di piante in pieno campo. La cooperativa Agribios, partner per il riuso degli scarti agricoli, che sarà coinvolta pure come base logistica dei “piccoli” nel progetto di riciclo dei vasi con Revet, ha presentato il suo Bilancio Sociale.

 
«Il 2023 era partito bene per il vivaismo pistoiese, poi c’è stata un po’ di flessione verso la fine dell’anno. Siamo sotto di circa un -2% rispetto al 2022 come valore delle vendite, ma se si tiene conto dell’inflazione siamo a un calo dei volumi di piante vendute pari a -7/8%. Quindi è il momento per il nostro settore di fare squadra, di non aver paura ma di non sentirsi appagati: dobbiamo mordere di più, andare sui mercati più agguerriti e speriamo che sia un bel 2024, specialmente nella primavera, che darà lo slancio a tutta la stagione».
È quanto dichiarato da Alessandro Michelucci, presidente dell’Associazione vivaisti italiani (Avi), soggetto referente del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, al termine dell’assemblea ordinaria di ieri a Villa Cappugi. Assemblea in cui è stato approvato all’unanimità il bilancio preventivo di cassa 2024 e in cui Michelucci ha annunciato che Avi ha avviato la procedura d’ingresso in Ena – European Nurserystock Association, l’associazione che riunisce e rappresenta i vivaisti europei, candidando come proprio rappresentante Alessandro Mangoni: «un vivaista autorevole che ha la massima stima di tutto il comparto e che potrà far sentire la nostra voce a livello europeo». La votazione della sua candidatura in seno all’Ena, ha spiegato il presidente di Avi, avverrà a fine gennaio 2024 nell’ambito della fiera di settore Ipm Essen.
«Da quando sono entrato in carica – ha detto nella sua relazione Michelucci, diventato presidente di Avi lo scorso giugno - sono stati 6 mesi molto intensi. Abbiamo iniziato subito con la creazione della società per la gestione del Laboratorio di autocontrollo fitosanitario “Pistoia Fitolab”, che ci consentirà di vendere le nostre piante con una certificazione della loro buona salute. Poi ci sono stati vari incontri con le autorità di Distretto per il progetto di un “acquedotto verde” per l’approvvigionamento idrico, che dovrebbe portare le acque reflue depurate dell’impianto di San Colombano nella nostra piana ai vivai: il nostro referente tecnico per il progetto è Lorenzo Vagaggini, a cui si affiancheranno i tecnici delle associazioni di categoria». 
Nel frattempo, ha proseguito Michelucci, «c’è stato un susseguirsi di incontri per creare una filiera di riciclo della plastica con Revet, che da una parte ci garantisce la creazione di un vaso riciclato e riciclabile derivante dalla nostra produzione e dall’altro ci permetterà di non pagare il contributo ambientale Conai sui vasi in plastica. L’accordo, in dirittura d’arrivo, prevede che i vivaisti raccolgano i tubi di polietilene per l’irrigazione e i vasi rotti. I grandi produttori avranno i propri cassoni di raccolta, mentre i piccoli li conferiranno presso Agribios, la cooperativa che tratta gli scarti agricoli delle aziende vivaistiche pistoiesi. Revet li raccoglierà e tratterà a Pontedera ricavandoci un polimero da cui nasceranno nuovi vasi in plastica riciclata con certificato di sostenibilità». Questa filiera corta dei vasi riciclati mostra l’attenzione di Avi per l’ambiente ma anche per la competitività, perché, come spiegato da Michelucci, «è anche un po’ il mercato che ce lo chiede». «L’Olanda e il Belgio, che sono i nostri maggiori concorrenti – ha detto - sono già attivi su queste filiere e quindi anche noi dobbiamo organizzarci. A tal proposito colgo l’occasione per suggerire ai vivaisti che non l’hanno ancora fatto di associarsi ed entrare nella filiera». 
Michelucci ha concluso la relazione ricordando che i vivaisti pistoiesi sono in attesa del bando nazionale del Pnrr sui contratti di distretto, che potrebbe consentire ulteriori importanti investimenti in innovazione e sostenibilità energetica e non solo. 
Anche il vice presidente Gilberto Stanghini, nel suo breve intervento dopo il presidente, ha fatto un appello alla partecipazione dei vivaisti. In questo caso con riferimento al consorzio Pistoia Fitolab che dovrà gestire il Laboratorio di autocontrollo fitosanitario e che rappresenterà un ulteriore passo in avanti per l’immagine delle piante prodotte nel Distretto vivaistico di Pistoia.
Poi è stato presentato e votato il “Bilancio preventivo di cassa 2024” di Avi, associazione che a fine 2023 conta 220 soci vivaisti, la gran parte con sede nella provincia pistoiese e soprattutto nel Distretto vivaistico ornamentale. Come illustrato dal revisore dei conti Paola Fanti, nel preventivo, in cui sono state messe a bilancio uscite ed entrate (a pareggio) pari a 132 mila euro, le voci di entrata sono due: 52 mila euro dalle quote associative e 80 mila euro di ricavi per sponsorizzazioni. Sul fronte spese, da segnalare 12.400 euro per il mutuo acceso per l’acquisto della sede e 71.600 euro per le attività di divulgazione, promozione e ricerca per il settore. Non è stato preso in considerazione il progetto di distretto per il Pnrr perché «in assenza dei bandi non è possibile fare previsioni attendibili». Il Bilancio è stato approvato all’unanimità.
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Nel suo intervento, il presidente del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia prof. Francesco Ferrini, dopo aver riassunto tutto il lavoro sin qui svolto, che ha consentito di «mettere le basi per diversi progetti, alcuni a breve-medio termine e altri a lungo termine, che faranno crescere il Distretto non solo dal punto di vista produttivo ma anche per il ruolo sociale nel territorio», ha concluso ribadendo che ad oggi «non c’è nessun distretto con una così ampia varietà e quantità di piante». A seguire, l’assessore al vivaismo del Comune di Pistoia Gabriele Sgueglia ha sottolineato l’importanza di incontri e dibattiti di alto livello come quelli organizzati di recente a Pistoia con l’impegno attivo del Comune, fra cui l’ultimo con il ministro dell’agricoltura Lollobrigida, perché «spesso da fuori, altrimenti, non ci si rende conto di che cosa sia effettivamente il nostro Distretto e quale sia il suo peso». Mentre il consigliere regionale Marco Niccolai, richiamando la recente alluvione, ha ricordato che «la Regione Toscana ha chiesto e ottenuto di sbloccare 7 milioni di euro per le attività agricole colpite» e che nel suo rapporto inviato al Governo la provincia pistoiese risulta al primo posto per numero di aziende ed ettari colpiti. Inoltre ha ribadito l’importanza dei sostegni ai progetti di distretto che premiano le aziende che si mettono insieme.
Gli agenti di LeoneAssicura spa, frutto della recente unione delle due agenzie storiche di Pistoia di Assicurazioni Generali spa, hanno illustrato ai vivaisti l’ampliamento della gamma di prodotti assicurativi e del numero di agenti specializzati nei servizi per il comparto conseguenti a tale fusione. In particolare Fabrizio Gai, dopo aver riassunto le caratteristiche di alcune polizze ripensate per il vivaismo, ha fatto cenno anche a clausole ad hoc per i furti nei vivai delle piante coltivate in pieno campo. Mentre Alessandro Di Franco si è soffermato sul cosiddetto “welfare aziendale” e ad esempio sulle tutele in previsione di eventuale perdita di autosufficienza. 
Infine la vice presidente Beatrice Bettini e il manager Manuel Sbriglione di MoCa Future Designers, spin-off dell’Università di Firenze specializzata nel trasferimento dei risultati della ricerca scientifica, hanno presentato la pubblicazione del Bilancio Sociale della cooperativa agricola Agribios, partner di Avi per il riuso degli scarti agricoli del Distretto vivaistico. Nelle loro relazioni è stato messo in luce come il modo in cui Agribios ha adottato il bilancio sociale, che comporta di per sé grande trasparenza dei processi organizzativi, la ponga all'avanguardia nel settore agricolo.
 

Redazione

A causa di impegni istituzionali del ministro è stato ancipato alle ore 11:00 l'incontro di domani sabato 2 dicembre che si terrà alle ore 11:00 sempre a Pistoia nella Sala Conferenze dell'Antico Palazzo dei Vescovi

 

Il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, On. Francesco Lollobrigida, ha comunicato che l'incontro con il Distretto Vivaistico Ornamentale di Pistoia, fissato per domani, sabato 2 dicembre, alle ore 15:00 è stato anticipato alle ore 11:00 a causa di impegni istituzionali che obbligano il ministro a rientrare a Roma. L'evento si terrà comunque nella Sala Conferenze dell'Antico Palazzo dei Vescovi, a Pistoia.

Questo incontro rappresenta un'opportunità unica per i membri dell'Assemblea distrettuale e le aziende agricole di Pistoia di dialogare direttamente con il Ministro Lollobrigida in un momento cruciale per il settore agricolo e forestale.

I lavori inizieranno alle ore 11:00 con i saluti e l'apertura ufficiale da parte del Presidente del Distretto Rurale Vivaistico Ornamentale della Provincia di Pistoia, il Prof. Francesco Ferrini, e del Sindaco di Pistoia, il Dott. Alessandro Tomasi.

Sono confermati gli interventi delle Organizzazioni Professionali Agricole, che avranno l'opportunità di presentare le loro prospettive e le sfide che il settore sta affrontando. La chiusura dell'incontro è affidata al Ministro.

 

Poiché la partecipazione al convegno è limitata a un numero massimo di iscritti, si prega coloro che desiderano partecipare di confermare la loro presenza inviando una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Redazione

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Sabato, 2 dicembre, alle ore 15:00, presso la Sala Conferenze dell'Antico Palazzo dei Vescovi, Il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, On. Francesco Lollobrigida, si prepara a tenere un incontro speciale con il Distretto Vivaistico Ornamentale di Pistoia. Durante l'evento, saranno discussi importanti temi legati all'agricoltura e all'ambiente.

 

Il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, On. Francesco Lollobrigida, ha annunciato un incontro di grande rilevanza con il Distretto Vivaistico Ornamentale di Pistoia, fissato per il prossimo sabato, 2 dicembre, alle ore 15:00. L'evento si terrà nella suggestiva Sala Conferenze dell'Antico Palazzo dei Vescovi, a Pistoia.

Questo incontro rappresenta un'opportunità unica per i membri dell'Assemblea distrettuale e le aziende agricole di Pistoia di dialogare direttamente con il Ministro Lollobrigida in un momento cruciale per il settore agricolo e forestale.

I lavori inizieranno alle ore 15:00 con i saluti e l'apertura ufficiale da parte del Presidente del Distretto Rurale Vivaistico Ornamentale della Provincia di Pistoia, il Prof. Francesco Ferrini, e del Sindaco di Pistoia, il Dott. Alessandro Tomasi.

Successivamente, alle ore 15:15, si terranno gli interventi delle Organizzazioni Professionali Agricole, che avranno l'opportunità di presentare le loro prospettive e le sfide che il settore sta affrontando.

Il momento clou dell'incontro avverrà alle ore 16:00, quando il Ministro On. Francesco Lollobrigida prenderà la parola per discutere di questioni fondamentali legate all'agricoltura, alla sovranità alimentare e alle foreste. Il suo intervento promette di essere informativo e ispiratore per tutti i presenti.

Poiché la partecipazione al convegno è limitata a un numero massimo di iscritti, si prega coloro che desiderano partecipare di confermare la loro presenza inviando una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro giovedì 30 novembre. Questo incontro rappresenta un'occasione preziosa per contribuire alla discussione su temi di importanza cruciale per il settore agricolo e forestale in Italia.

 

Redazione

 

Florovivaismo: Confagricoltura apprezza ma invita a monitorare l'evoluzione europea sugli imballaggi. Il Conai ha esteso la scadenza per l'applicazione del contributo ambientale (CAC) sui vasi in plastica utilizzati nel florovivasimo fino al 31 marzo 2024, su richiesta di Confagricoltura.

 

Confagricoltura ha accolto positivamente la decisione del Consorzio Nazionale Imballaggi (Conai) di estendere la data di entrata in vigore del contributo ambientale (CAC) sui vasi in plastica utilizzati nel florovivaismo fino al 31 marzo 2024. La proroga è stata annunciata dal Conai con una delibera del Consiglio di Amministrazione il 22 novembre, consentendo così un periodo aggiuntivo per completare l'analisi tecnica sulle tipologie di imballaggi soggetti al CAC.

Tuttavia, l'associazione agricola ha sottolineato la necessità di seguire attentamente l'evoluzione in corso a livello europeo riguardo agli imballaggi. Di particolare interesse è una recente pronuncia del Parlamento dell'Unione Europea che ha classificato i vasi utilizzati per fiori e piante come strumenti di produzione. Questo cambiamento potrebbe avere un impatto significativo sull'applicazione futura del contributo, poiché potrebbe determinare quali tipi di imballaggi sono soggetti a tale tassa.

Confagricoltura ha sottolineato che, se la decisione europea dovesse essere confermata nell'iter legislativo in Consiglio europeo e nel Trilogo, sia il Ministero dell'Agricoltura che il Conai dovranno adeguarsi alle nuove definizioni sugli imballaggi. In questo scenario, la richiesta di applicazione del contributo verrebbe meno, poiché sarebbe considerata illegittima dal punto di vista giuridico, indipendentemente da altre considerazioni.

In conclusione, mentre Confagricoltura accoglie con favore la proroga del contributo CONAI, rimane vigile sulla possibile influenza dei cambiamenti normativi europei sugli imballaggi e continuerà a monitorare da vicino gli sviluppi futuri in questo settore cruciale per l'agricoltura italiana.

Redazione

Think Forestry progetto di forestazione di Intesa Sanpaolo

Avviato ieri con una piantagione di 1000 alberi a Torino il progetto “Think Forestry” di Intesa Sanpaolo (Isp) per la forestazione e tutela del capitale naturale del territorio italiano. La prima fase, in collaborazione con Rete Clima, è un «ampio programma di piantumazione» in grandi città supportato direttamente da Isp coinvolgendo aziende di grandi e medie dimensioni.  

 
Ieri la messa a dimora di oltre mille alberi al parco della Colletta di Torino: specie tipiche dell’area pre-collinare torinese come farnia, carpino bianco, acero campestre, tiglio, frassino maggiore e pioppo, ma anche arbusti quali rosa canina, ligustro, corniolo e biancospino. Domani un’altra piantagione di circa mille e cinquecento alberi a Roma, in zona Mezzocammino. Due interventi diretti di Intesa Sanpaolo che «porteranno già entro il 2023 alla piantumazione di circa 2500 alberi».
È stato lanciato così il grande progetto “Think Forestry” del gruppo Intesa Sanpaolo per la forestazione e tutela del capitale naturale sul territorio italiano. Un’iniziativa, attivata attraverso la partnership con Rete Clima, che «permetterà alla clientela di Intesa Sanpaolo – come si legge nella presentazione online del progetto - di giocare un ruolo di primo piano nella tutela e nel rafforzamento delle foreste attraverso un programma che garantirà l’accesso a un network di iniziative forestali nazionali ed internazionali di primo ordine, offrendo anche strumenti innovativi per supportare le imprese nel loro percorso di riduzione delle emissioni di CO2 e di gestione delle emissioni residue».
«Ogni anno – viene sottolineato - circa 10 milioni di ettari di superficie forestale vengono distrutti, un’area pari a circa 1/3 dell’Italia, con evidenti conseguenze in termini di danni irreparabili alla biosfera ed effetti negativi sul cambiamento climatico». Pertanto Intesa Sanpaolo - che ha impegni Net Zero per le proprie emissioni entro il 2030 ed entro il 2050 per i portafogli prestiti e investimenti, l’asset management e l’attività assicurativa -,  nell’ambito del Piano d'Impresa 2022-2025, «si è assunta l’impegno di proteggere e ripristinare il capitale naturale, preservando e piantando fino a 100 milioni di alberi nel quadriennio mediante iniziative dirette del Gruppo o finanziamenti alla clientela dedicati». 
Il primo step dell’iniziativa Think Forestry è quindi questo ampio programma di piantagioni in collaborazione con Rete Clima con «l’obiettivo di contribuire alla “riforestazione” del territorio italiano, programma a cui la Banca parteciperà direttamente, dando il suo esempio e supportando la piantumazione di alberi in alcune principali città italiane». Non solo, Intesa Sanpaolo, oltre ad impegnarsi direttamente all’acquisto e messa a dimora di alberi, «destinerà per la stessa finalità una quota delle commissioni delle transazioni tramite carte di credito effettuate dalle imprese aderenti, coniugando gli obiettivi di digitalizzazione alla sostenibilità ambientale».
Inoltre, nei prossimi mesi, Intesa Sanpaolo arricchirà Think Forestry con ulteriori collaborazioni per affrontare tutte le fasi del percorso di gestione e riduzione delle emissioni da parte delle imprese, dalla misurazione del proprio impatto ambientale fino agli strumenti di mitigazione dei cambiamenti climatici, consentendo loro di perseguire la transizione sostenibile elevando i propri standard e impegnandosi in progetti ambientali anche su scala internazionale.
Think Forestry punta a coinvolgere tutti i clienti, anche il mondo delle famiglie, che dal 2024 potranno aderire al programma grazie ad una apposita iniziativa di “For Funding”, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo volta a sostenere le iniziative sociali e ambientali di maggior impatto sia attraverso contributi dei privati che risorse del Gruppo.
 

L.S.