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In questo ultimo periodo al tipico caldo estivo si sono alternate giornate fresche e le deboli piogge hanno contribuito a mantenere l’umidità relativa su tassi piuttosto elevati. I principali pericoli per le coltivazioni sono costituiti da parassiti animali, soprattutto tripidi, cicaline, lepidotteri e mosca bianca, e da malattie, soprattutto i marciumi basali e le virosi.

Dall'Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo arrivano dunque le avvertenze colturali e fitosanitarie del periodo. Di seguito si riportano le problematiche di particolare rilievo suddivise per coltura, problemi emergenti ed interventi fitosanitari/colturali consigliati:
- Alloro: psilla.
Sia su piante da reciso che da vaso si continuano ad osservare deformazioni fogliari causate da attacchi di Trioza alacris.
- Asparagus spp.: tripidi.
Come di solito in questo periodo, i tripidi stanno infestando gli impianti di asparagi ornamentali. Si consiglia di intervenire regolarmente alternando l’applicazione sulla vegetazione di formulati a diverso meccanismo d’azione, quali quelli a base di acrinatrina, abamectina, spinosad (adulticidi), lufenuron (ovo larvicida). L’applicazione di etoprofos al terreno può contribuire a ridurre la popolazione dell’insetto, adeguare però la dose in base alle temperature e alla consistenza della vegetazione.
- Aromatiche: 
Talee in fase di radicazione
: si raccomanda di adottare corrette pratiche agronomiche atte a mantenere le piante madri e gli impianti di radicazione i più sani possibile, evitando ristagni d'acqua e riducendo al minimo le bagnature del substrato; in radicazione utilizzare substrati drenanti. In radicazione il problema principale continua ad essere l'erosione alle radichette da larve di sciaridi: si consiglia di impiegare preventivamente formulati a base di nematodi entomoparassiti (Steinernema feltiae). Contro gli adulti si può intervenire con formulati a
base ad es. di piretro o deltametrina. Se l’attacco è grave, sarebbe meglio eliminare le talee e i substrati per ripartire “sul pulito”.
Piante in coltivazione: nei nuovi impianti in pien’aria e in quelli da reciso si osservano attacchi di cicaline. La lotta chimica può essere effettuata impiegando formulati a base di piretro, saponi potassici, acetamiprid, deltametrina, e, se usati con opportuna cautela, di oli vegetali o paraffinici. Nei nuovi impianti di lavanda sono comparsi casi di mal del colletto da Rhizoctonia sp. Su giovani piante di rosmarino si osservano marciumi basali da Phytophthora sp. In molti impianti in serra e in pieno campo di basilico sono presenti infezioni peronosporiche: si consiglia di effettuare trattamenti con antiperonosporici autorizzati a cadenze regolari.
- Ciclamino: tripidi, lepidotteri, marciume dei “bulbi”.
I tripidi sono presenti in molte serre di ciclamini: intervenire tempestivamente per contrastare la diffusione degli insetti e ridurre il rischio di trasmissione di Tospovirus (soprattutto TSWV,Tomato Spotted Wilt Virus). Sono già presenti erosioni da larve di Spodoptera sp. Si consiglia di posizionare le trappole per monitorare la presenza degli adulti, e di intervenire precocemente contro le larve con formulati ad es. a base di Bacillus thuringiensis. Si osservano casi di marciumi dei bulbi che possono avere varia origine: batterica o da stress ambientali.
- Crisantemo: tripidi, afidi, mal del colletto.
Negli impianti si osservano attacchi di tripidi e di afidi: intervenire con insetticidi adeguati allo stadio di sviluppo delle piante. Soprattutto su crisantemi da reciso allevati in piena terra, si osservano casi di mal del colletto da Rhizoctonia solani. L’adozione di corrette pratiche colturali e l’applicazione precoce al terreno di formulati a base di microrganismi antagonisti, quali ad es. Trichoderma spp., possono contribuire a prevenire le infezioni. In presenza della malattia si consiglia di eliminare il materiale infetto e di utilizzare fungicidi specifici, ad es. a base di tolclofos metile.
- Eucalyptus spp.: afidi, psilla, clorosi, colonie di afidi si osservano su germogli.
Attacchi di psilla sono presenti soprattutto in impianti di Eucalyptus pulverulenta “Baby Blue”. Clorosi fogliari da carenza di ferro e/o magnesio sono presenti in molti impianti.
- Ginestra: fasciazioni, mal bianco.
Sporadicamente si osservano “scopazzi” (fasciazioni) causati da fitoplasmi trasmessi da cicaline. Il mal bianco in questo periodo è diffuso in molti impianti di ginestre: si consiglia di effettuare un trattamento con un antiofidico specifico, ad esempio a base di triazoli.
- Girasole: aleurodidi, mal del colletto, sclerotinia.
Gli aleurodidi stanno colpendo molti impianti da reciso. Marciumi basali da R. solani o da Sclerotinia sp. sono diffusi in numerosi impianti: è importante identificare correttamente l’agente dell’alterazione in quanto la lotta deve essere condotta in modo specifico.
- Impatiens Nuova Guinea e Trachelospermu m jasminoides (rincospermo): ragnetto rosso. 
Osservate decolorazioni fogliari causate da attacchi di Tetranychus urticae.
- Limonium sinuatum: tripidi, virosi, marciumi basali.
Tomato Spotted Wilt Virus (TSWV) sta causando necrosi delle infiorescenze e degli steli spesso associate a giallumi fogliari: eliminare le piante colpite ed attuare la lotta al tripide vettore. In alcuni impianti i osservano marciumi del colletto e/o delle radici causati da patogeni fungini di origine tellurica, tra cui soprattutto Phytophthora sp.
- Margherita: (piante madri): tripidi, afidi, virosi, controllo della sanità.
Si raccomanda di impostare corretti piani di lotta al tripide e agli afidi onde evitare il diffondersi di malattie virali. I tripidi in particolare sono già presenti in molti impianti, e spesso trovano rifugio nei fiori rimasti sulle piante madri. Si raccomanda di pulire le piante e di effettuare trattamenti periodici in modo da contenere lo sviluppo della popolazione dell’insetto. In alcuni impianti si osservano caratteristiche maculature fogliari causate da infezioni virali (TSWV): eliminare le piante colpite e verificare, mediante analisi di laboratorio, la sanità delle piante madri prima di prelevare le talee. Si consiglia di condurre controlli fitosanitari volti ad accertare che le piante madri non siano colpite da patogeni fungini quali Phytophthora sp. (pericolosa soprattutto in radicazione e/o nelle prime fasi dell’impianto) e agenti di tracheomicosi, quali soprattutto Fusarium oxysporum f. sp. chrysanthemi.
- Ortensia: muffa grigia.
Nelle coltivazioni in pien’aria, in condizioni favorevoli allo sviluppo della muffa grigia e soprattutto sulle infiorescenze delle selezioni a fiore bianco, si consiglia di effettuare un trattamento preventivo con antibotritici.
- Peonia: virosi, maculatura fogliare.
Osservata la comparsa sulle foglie di macchie gialle anulari di origine virale. Il virus responsabile (TRV-Tobacco Rattle Virus) è trasmesso da nematodi del genere TrichodorusParatrichodorus. Le foglie colpite possono anche apparire arricciate e malformate. Osservate maculature fogliari rossastre, depresse al centro, tendenti a confluire e ad estendersi a tutto il lembo causate da Cladosporium paeoniae; in condizioni favorevoli il patogeno può attaccare anche gli steli.
-Peperoncino ornamentale: tripidi, virosi.
I tripidi sono diffusi in quasi tutti gli impianti di peperoncino ornamentale e numerosi sono i casi di necrosi e di morie di piante causate dai virus da essi trasmessi (soprattutto TSWV): in questo periodo si consiglia di effettuare trattamenti insetticidi a cadenza regolare, cercando di alternare formulati a diverso meccanismo d’azione.
- Pittosporum tenuifolium “Silver Queen”: marciume basale.
In alcuni impianti di circa un anno e mezzo, due anni si osservano marciumi basali da Phytophthora palmivora che in alcuni casi hanno provocato la morte delle piante. Eliminare le piante colpite ed intervenire con formulati a base di fenilammidi. Per prevenire la malattia si consiglia di adottare adeguate pratiche colturali, e di impiegare formulati a base di microrganismi antagonisti, o fungicidi ad es. base di propamocarb o fosetil alluminio.
- Ruscus: cicaline, afidi, muffa grigia, fisiopatie.
Le cicaline (soprattutto Empoasca spp.) sono presenti in numerosi impianti e provocano la comparsa di fini punteggiature sui cladodi. Si consiglia di posizionare trappole cromotropiche per monitorare la presenza di questi insetti, e al loro primo apparire di intervenire con insetticidi tollerati dalla pianta. Anche gli afidi sono presenti in numerosi impianti. In alcuni impianti si è osservata la comparsa di giallumi di origine virale: Alfalfa Mosaic Virus (AMV) trasmesso da afidi. In alcuni impianti dell’entroterra la Botrytis cinerea, favorita dal caldo umido di questo periodo, ha causato marciumi dei turioni. In alcuni impianti si osservano casi di “rugginosità dei cladodi”, fisiopatia favorita da stress ambientali.
- Teucrium fruticans: virosi.
Su piante allevate in vaso si è osservata la comparsa di vistose maculature giallo oro, concentrate nelle zone periferiche dei lembi fogliari, causate dal virus del mosaico dell’erba medica (Alfalfa Mosaic Virus trasmesso da afidi).
- Zinnia: virosi.
Su piante allevate in vaso si sono osservate deformazioni e anulature fogliari colonecrotiche, talvolta seguite dalla morte della pianta, causate da Tomato Spotted Wilt Virus trasmesso da Frankliniella occidentalis.

Redazione

Le esportazioni agroalimentari Made in Italy hanno già perso oltre un miliardo dall'inizio dell'embargo russo: così denuncia Coldiretti in occasione dell'incontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin, sperando che tale dialogo possa creare le condizioni per il superamento di questa situazione dannosa non solo per questo settore.

«E’ importante che dal dialogo diretto tra il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin si creino le condizioni per superare l’embargo russo totale per una importante lista di prodotti agroalimentari con il divieto all’ingresso di frutta e verdura, formaggi, carne e salumi ma anche pesce, provenienti da UE, Usa, Canada, Norvegia ed Australia con decreto n. 778 del 7 agosto 2014, appena rinnovato sino alla fine del 2019». Così Coldiretti si è espressa chiaramente in riferimento all’incontro di Helsinki nel sottolineare che le esportazioni agroalimentari Made in Italy hanno perso oltre un miliardo dall’inizio dell’embargo.
Il risultato – sottolinea Coldiretti – è stato l’azzeramento della spedizione di prodotti agroalimentari Made in Italy in Russia che per molto tempo è stata un mercato importante per l’Italia. Alle perdite dirette subite dalle mancate esportazioni, si sommano poi quelle indirette dovute al danno di immagine e di mercato provocato dalla diffusione sul mercato russo di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy.
Nei supermercati russi si possono ora trovare fantasiosi surrogati locali che hanno preso il posto dei cibi italiani originali, dalla mozzarella “Casa Italia”, dall’insalata “Buona Italia” alla Robiola Unagrande, dalla mortadella Milano al parmesan, dalla scamorza al mascarpone. A potenziare la produzione del falso Made in Italy non è stata però solo l’industria russa, ma, denuncia Coldiretti, anche molti Paesi che non sono stati colpiti dall’embargo come la Svizzera, la Biolorussia, l’Argentina o il Brasile che hanno aumentato le esportazioni dei cibi italiani taroccati nel Paese di Putin.
Il rischio riguarda anche la ristorazione italiana in Russia che, dopo una rapida esplosione, rischia di essere frenata per la mancanza degli ingredienti principali. Un blocco dunque dannoso per l’Italia anche perché al divieto di accesso a questi prodotti – conclude la Coldiretti – si sono aggiunte le tensioni commerciali che hanno ostacolato di fatto le esportazioni anche per i prodotti non colpiti direttamente, dalla moda alle automobili fino all’arredamento.

Redazione

Nella 33^ edizione del Salon du Végétal a Nantes 10.197 visitatori professionali. Nasce un “comitato direttivo” con tutti i rami della filiera del florovivaismo e del verde francese per lo sviluppo della fiera. Le quattro medaglie d’oro di Innovert e il vincitore del nuovo concorso Green Boutique.

Un numero di presenze stabile rispetto all’anno precedente, con 10.197 visitatori professionali registrati, e la creazione di un “comitato direttivo” della manifestazione con dentro i vari segmenti dell’organizzazione interprofessionale della filiera del verde francese (o vegetale, come dicono loro più precisamente) Val’hor: dalla produzione e distribuzione orto-florovivaistica sino ai fioristi, ai giardinieri e ai paesaggisti. E poi tanti premi all’innovazione di prodotto e nella commercializzazione di piante e fiori, fino ai punti vendita.
Questo, in sintesi, il bilancio della 33^ edizione del Salon du Végétal, la fiera professionale internazionale numero uno in Francia dell’orto-florovivaismo e del paesaggio, tenutasi dal 19 al 21 giugno scorsi al Parc Expo di Nantes sul tema “De nature conviviale” (sulla natura conviviale o amichevole), riferito in particolare agli ambienti urbani. Un bilancio che attraverso il richiamo nell’ultima newsletter degli organizzatori all’istituzione del comitato direttivo interprofessionale, definito dal presidente di Val’hor Mikaël Mercier «un’apertura senza precedenti», sembra comunicare la volontà di cambiamento e rilancio.
Ma vediamo alcuni dei premi di quest’anno. A cominciare dalle medaglie d’oro assegnate in alcune delle varie categorie del concorso dedicato alle innovazioni nella filiera del verde Innovert, presieduto da Alain Delavie.
Nella categoria A (Novità vegetali), che premia le nuove varietà di piante e fiori, il primo posto della sezione A.1 “Horticulture” (Floricoltura), cioè piante in vaso, piante da aiuola, piante perenni, fiori recisi e bulbi, se lo è aggiudicato la “Begonia x Tophat White” di Syngenta Floripro Services, dalla splendida fioritura bianca. Un modo anche per ridare slancio a una pianta tradizionale in Francia che ultimamente era un po’ in declino nei garden center. A vincere la sezione A.2 “Pépinières” (Vivaismo), cioè alberi ornamentali e arbusti, alberi da frutto ecc., è stata la pianta “Schizophragma hydrangeoides Burst of light®” (Clematis, The Source of Good Climbers), con le sue grandi foglie variegate e i fiori bianchi, consigliata per coprire donando raggi di luce alle aree ombreggiate sia in terra che sui muri.

La categoria B (Innovazioni commerciali per le piante) è riservata alle piante proposte sul mercato in forma innovativa: per la presentazione, il marketing o anche il confezionamento e imballaggio. Quest’anno il primo posto è stato assegnato a “Paysage à croquer” (Paesaggio da mangiare) di Pépinières Végétal 85, un’originale gamma di alberi da frutto e arbusti al tempo stesso ornamentali e commestibili e che richiedono poca manutenzione.



L’ultima medaglia d’oro di Innovert, è stata data, nell’ambito della categoria D (Distribuzione e fiorai), a “Eco-Expert” di Modiform per un imballaggio al 100% riciclato e riciclabile nella distribuzione. Una risposta, realizzata con carta riciclata eppure resistente all’acqua, all’obiettivo di zero plastica entro il 2020 nel trasporto delle piante.



Da ricordare, infine, il risultato della prima edizione del concorso Green Boutique, per chi sa mettere in luce con creatività le piante negli ambienti urbani, si tratti di fiorai e giardinieri di città, oppure di altri tipi di esercizi commerciali, dai parrucchieri ai bistrot attenti al verde e ai fiori. Il vincitore è stato “Botanik Concept”, un concept-store vegetale di Périgueux (Dordogne) nato nel maggio del 2017 che è sia un bar/caffè che un garden center. In una atmosfera unica, il cliente vi può trovare oltre alla caffetteria, al wine bar e alla birreria artigianale, piante esotiche, cactus, piante grasse, accessori da giardino, semi, terriccio e oggetti decorativi.

L.S.

Allo Hampton Court Flower Show di Londra debutta una nuova categoria di giardini, i “Lifestyle Gardens” che rispecchiano specifici stili di vita. Ecco i quattro di quest’anno «Il giardino della salute e del benessere», «Il giardino di famiglia», «Il giardino d’intrattenimento» e «Il giardino di stile e design».

Giardini progettati per riflettere e ricreare differenti stili di vita e personalità: «veri giardini per persone reali». Viene presentata così l’intrigante categoria di giardini, i “Lifestyle Gardens” (giardini sugli stili di vita), che si aggiunge da quest’anno alle tipologie in esposizione allo RHS (Royal Horticultural Society) Hampton Court Palace Flower Show di Londra, in calendario la prossima settimana (vedi).



Questa nuova sezione della grande manifestazione inglese, ricca di spunti per gli appassionati di giardinaggio e tutti i proprietari di giardini alla ricerca di ispirazioni per caratterizzare meglio il proprio spazio verde, debutterà con i seguenti quattro abbinamenti stile-giardino: “Il giardino della salute e del benessere” (The Health and Wellbeing Garden) di Alexandra Noble, “Il giardino di famiglia” (The Family Garden) di Lilly Gomm, “Il giardino d’intrattenimento” (The Entertaining Garden) di Anca Panait e “Il giardino di stile e design” (The Style and Design Garden) di Ula Maria. 

“Il giardino della salute e del benessere” è concepito dalla designer Alexandra Noble per incoraggiare il pensiero profondo attraverso un percorso continuo senza inizio e punto finale. Il visitatore si muove attraverso lo spazio, che è definito dal movimento piuttosto che dai muri, senza una destinazione. Lo scopo è rilassare ed esaltare la percezione del presente. Lungo il percorso si possono apprezzare le forme in filigrana di piante ombrellifere e foglie di finocchio, la valeriana, mentre il timo strisciante e la camomilla profumano delicatamente l’ambiente.

La designer Lilly Gomm con il suo “Il giardino di famiglia” ha creato uno spazio rilassante dove i bambini sono immersi nella natura. Pensato per famiglie ecologicamente consapevoli, è un ambiente d’apprendimento ispirato all’incantevole e duratura impressione che un giardino può avere nei bambini attraverso il gioco e la scoperta. Questo giardino è informale e non curato, contraddistinto da alberi da frutto e un prato shaggy circondati da piante che creano l’habitat adatto per insetti e altri animali. Fra le piante principali, Digitalis, Cirsium e Deschampsia. Lo schema dei colori consiste in strati di verde con spruzzi di bianco, viola e rosa scuro.

Nelle intenzioni della designer Anca Panait “Il giardino d’intrattenimento”, che celebra una delle bevande alcoliche che vanno per la maggiore quale il gin, è uno spazio ideale per socializzare con gli amici. In questo spazio verde sono combinate piante tradizionali e piante insolite. L'Angelica, il finocchio e i papaveri creano un'atmosfera rilassante e romantica, mentre l'artemisia in combinazione con il rosmarino e la lavanda dona un tocco mediterraneo. In evidenza il ginepro (Juniper communis), pianta utilizzata nella produzione dei gin.

“Il giardino di stile e design” di Ula Maria è un'interpretazione contemporanea di un orto urbano con alberi da frutto di un moderno e cosmopolita antiquario. Riflettendo sullo stile di vita eccentrico di questa figura, il bricolage di Ula Maria abbraccia materiali eterogenei, oggetti da collezione eclettici e piante di varia provenienza in un equilibrio tra vecchio e nuovo, trasportando il visitatore fuori dal contesto urbano in un ambiente terapeutico. Un frutteto alternativo in cui gli alberi di mele danno carattere e struttura allo spazio, mentre le erbe si contrappongono alla teatralità dei fiori. Elementi chiave: l’acqua, il ponte di legno e un’area pavimentata.

Lorenzo Sandiford

Il divieto di vendita della cannabis light arriva direttamente dal Consiglio superiore di Sanità (Css) che, in risposta a un parere richiesto dal Ministero della Salute, non esclude la pericolosità di prodotti contenenti o costituiti da infiorescenze di canapa. Il Css raccomanda dunque  che non sia consentita la libera vendita nei "canapa shop", diffusi ormai in tutta Italia. Coldiretti chiede chiarezza.

Non può essere esclusa la pericolosità della cosiddetta cannabis o marijuana light: così il Consiglio superiore di Sanità risponde al Ministero della Salute sul tema e raccomanda che siano attivate, nell'interesse della salute individuale e pubblica, misure atte a non consentirne la libera vendita.
I prodotti contenenti o costituiti da infiorescenze di canapa sono attualmente in vendita nei "canapa shop" come un prodotto da collezione, dunque non destinato al consumo, ma il Css ne sconsiglia lo stesso la vendita. Il ministro della Salute, Giulia Grillo, attende intanto anche il parere dell'Avvocatura generale dello Stato, anche sulla base degli elementi da raccogliere dalle altre amministrazioni competenti (Presidenza del Consiglio e Ministeri dell'Interno, Economia, Sviluppo economico, Agricoltura, Infrastrutture e trasporti). Non appena ricevute tali indicazioni il ministro Grillo, dichiara, assumerà le decisioni necessarie, d'intesa con gli altri ministri.
In Italia però nel giro di cinque anni sono aumentati di dieci volte i terreni coltivati a cannabis sativa (vedi nostro articolo), che ha contribuito alla diffusione di esperienze innovative, con produzioni che vanno dalla ricotta agli eco-mattoni isolanti, dall'olio antinfiammatorio alle bioplastiche, fino a pasta e cosmetici. Occorre dunque fare chiarezza, sostiene Coldiretti, per tutelare i cittadini e le centinaia di aziende agricole che hanno avviato nel 2018 la coltivazione di canapa, dalla Puglia al Piemonte, dal Veneto alla Basilicata, ma anche in Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna.
Le ragioni di chiarezza sono d'altra parte imposte dal richiamato successo che i prodotti a base di canapa hanno sul mercato europeo e molti Stati, tra cui la Germania, hanno già legiferato in modo dettagliato fissando il limite di sicurezza per il Thc negli alimenti. Dunque, in base alla libera circolazione, sarebbe penalizzante per gli operatori nazionali veder circolare prodotti ottenuti in altri Paesi, mentre in Italia valgono norme più restrittive.

Redazione