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la vita l'ho nel sangue

Operativi tutti i giorni i 50 servizi trasfusionali sul territorio: “Donatori vi aspettiamo”

Emergenza sangue in Toscana: c'è un oggettivo calo di donazioni – una situazione peraltro non solo toscana ma diffusa a livello nazionale - che è già stato segnalato da oltre un mese alle associazioni dal Centro regionale sangue. Un calo che, in base ai dati dei primi cinque mesi del 2015 riguarda sia il sangue intero (-3,5%) che il plasma (-11%) rispetto allo stesso periodo anno precedente.
In risposta all'emergenza, la nostra redazione, in collaborazione con diADE adv, sostiene questa iniziativa di Regione Toscana con una campagna pubblicitaria gratuita, che nei prossimi giorni sarà diffusa tramite i social media con il claim "Donare è semplice, la vita l'ho nel sangue": l'animazione di un bambino che soffia bolle di sangue per diventare un uomo che gioca a basket.

Il calo di donazioni si è accompagnato anche ad un calo di donatori: dal 2013 al 2014 i donatori totali (sia nuovi che periodici) sono diminuiti del 3%, a fronte di una contrazione demografica della popolazione potenzialmente donante del 2% tra il 2010 e il 2014.

Nonostante ciò il lavoro sulla appropriatezza dei consumi svolto dai Servizi trasfusionali ha consentito di mantenere ad oggi invariata la quantità di plasma inviata per la produzione di farmaci emoderivati. Inoltre la partecipazione della Regione Toscana al programma europeo sul Patient Blood Management favorirà una riduzione delle trasfusioni attraverso strategie di preparazione e supporto del paziente chirurgico.

"Una situazione - afferma l'assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi, lei stessa donatrice di sangue – che stiamo affrontando, premesso che si tratta di una tendenza a livello nazionale. La Toscana ha peraltro ben l'84% dei donatori iscritti ad associazioni del dono e che donano periodicamente; i nostri donatori 9 volte su 10 scelgono di donare in uno dei 50 punti di raccolta dei nostri Servizi trasfusionali distribuiti in modo capillare su tutto il territorio".

Quanto alle Unità di raccolta (che nel 2013 e 2014 raccoglievano circa il 7% del totale) assommano a 15. Si sono accreditate soprattutto quelle a maggiore attività che offrono ora un servizio notevolmente più sicuro e qualitativamente migliore anche per i donatori. Purtroppo anche queste stanno registrando un sensibile calo delle donazioni.

L'operatività dei Servizi trasfusionali (ST) toscani per il periodo estivo è sostanzialmente invariata, anche nelle aperture domenicali, che anzi in alcune sedi vengono potenziate (a Castelfiorentino è aperto il 19 luglio; c'è l'attivazione dell'agenda domenicale su OSMA). Le aperture pomeridiane previste per il ST Arezzo (lunedì) e ST San Giovanni di Dio (mercoledì) sono invariate, purtroppo non particolarmente utilizzate.

"Il nostro impegno – annuncia Saccardi – è quello di mantenere invariata l'apertura dei Servizi trasfusionali come di consueto, cercando insieme alle direzioni generali di trovare soluzioni alle situazioni circoscritte di criticità che abbiamo rilevato. Posso già annunciare che la criticità di Abbadia san Salvatore è stata risolta e già questo venerdì riaprirà. Siamo peraltro disponibili a valutare progetti di ampio respiro, anche ispirati a modelli europei, coinvolgendo anche le associazioni".

Oggi il Centro regionale Sangue della Toscana ha diramato ai ST e alle Direzioni aziendali una comunicazione relativa alla grave carenza di "emazie" gruppo 0 negativo, 0 positivo e A negativo, per le quali sono previste nei prossimi quattro giorni donazioni insufficienti rispetto al fabbisogno, e che risultano carenti anche a livello nazionale per un calo generale di donazioni e per assorbimento di tutta la disponibilità fuori regione da parte del Lazio.

Di qui l'appello dell'assessore Saccardi e del Centro sangue, rivolto a tutti i cittadini di età compresa tra i 18 ed i 65 anni e in buona salute, "a presentarsi presso uno dei Servizi trasfusionali per consentire con il loro generoso gesto l'assistenza ai pazienti la cui salute dipende anche dalle trasfusioni".

Redazione Floraviva
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Campagna pubblicitaria gratuita a cura di diADE adv -tutti i diritti riservati-.
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fortezza tecnologica 2015

Una app per aiutare i turisti a costruire percorsi personalizzati realizzata in un centro di ricerca toscano, il restauro supertecnoloigico delle Porte del Paradiso del Battistero fiorentino, l'innovazione applicata al sistema moda, nuovi strumenti per interpretare le tendenze di chi visita le nostre attività on line, soluzioni e sistemi per il commercio illustrati con spot da 90 secondi: questo è solo un piccolo esempio di quanto si potrà trovare alla due giorni di Toscana Technologica, organizzata in collaborazione da Regione Toscana e Smau, al via oggi, per proseguire fino a mercoledì 15 al Padiglione Spadolini, alla Fortezza da Basso a Firenze.

Innovazione e tecnologia, impresa e ricerca, piccole imprese e start up, grandi gruppi e pubbliche amministrazioni, centri privati e distretti tecnologici, nazionali ed internazionali, tutti insieme con l'obiettivo di promuovere crescita sostenibile e sviluppo del sistema produttivo. Convegni, workshop, seminari una vasta area espositiva ma, soprattutto, stand, appuntamenti operativi, faccia a faccia fulminei, presentazioni lampo per far conoscere tecnologie all'avanguardia e per favorire l'incontro tra imprese, pubbliche amministrazioni e sistema dell'innovazione.
Una passerella di idee ma soprattutto una ribalta per la miriade di pratiche innovative che, in questo modo, avrà una sponda e opportunità di aprirsi una strada verso il mercato, con oltre 70 workshop, 100 tecnologie e app innovative, oltre 60 startup, distretti tecnologici e centri di ricerca della Toscana, ma anche grandi protagonisti del settore (tra cui Aruba, Cisco, Clouditalia, Google, HP, Microsoft, SAP, Telecom Italia e Zucchetti).
In programma, inoltre, due appuntamenti istituzionali che si terranno in apertura dei due giorni e che termineranno con la premiazione di imprese e progetti innovativi.

Innovare per crescere martedì 14 luglio (ore 11, Padiglione Spadolini) "Innovare per crescere: politiche pubbliche per lo sviluppo e l'innovazione - Le Smart Communities come motore di sviluppo del territorio e delle imprese". Nel corso dell'evento la Regione, con l'assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo, insieme a Smau, farà il punto sull' importanza crescente delle risorse europee a supporto dell'innovazione, sui risultati ottenuti e sulle attività di programmazione nazionale.

Premi start up e smart communities Il convegno ospiterà inoltre la consegna del Premio Smart Communities ai progetti più innovativi di sviluppo in chiave territoriale e del Premio Startup a neo imprese presenti in fiera. Programma completo

Stati generali dell'innovazione mercoledì 15 luglio (ore 11, Padiglione Spadolini) "Stati Generali dell'Innovazione in Toscana: iniziative, risultati e protagonisti dello sviluppo innovativo della Regione". Regione e Smau, insieme ai grandi player dell'industria digitale, farà il punto sulle politiche a supporto dell'innovazione, la strategia di specializzazione intelligente e la nuova programmazione europea. Un punto di vista concreto e orientato al risultato, a beneficio delle Pmi, per facilitare la convergenza tra obiettivi europei, indirizzo regionale e fabbisogni di sviluppo. Premio innovazione digitale In chiusura si terrà il Premio Innovazione Digitale, un riconoscimento dedicato ai più innovativi progetti di adozione del digitale nelle imprese del territorio. All'evento interverrà il presidente della Regione Enrico Rossi. Programma completo

Redazione Floraviva

inaugurazione cia

Il presidente nazionale di Cia Scanavino, quest’anno alla guida di Agrinsieme, dice sì al consigliere regionale Baldi su un nuovo approccio smart e semplificato alle attività di rappresentanza delle categorie, ma senza rinunciare al contatto diretto con istituzioni e singoli agricoltori: «Agrinsieme è un elemento di semplificazione della filiera». Anche il presidente del distretto Mati sottolinea l’importanza della sinergia fra Cia e Confagricoltura.

La Confederazione italiana agricoltori ha tagliato ieri il nastro della sua nuova sede di Monsummano Terme, in via Mazzini 213-215, alla presenza del sindaco Rinaldo Vanni, del presidente della camera di commercio di Pistoia Stefano Morandi, e di esponenti di spicco pistoiesi e nazionali del mondo agricolo riunito in Agrinsieme: dal presidente del distretto vivaistico Francesco Mati, esponente di Confagricoltura, al presidente nazionale di Cia Dino Scanavino, che quest’anno è anche alla guida di Agrinsieme (composta da Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative), sino alla vicepresidente nazionale Cia, Cinzia Pagni. A fare gli onori di casa, il presidente di Cia Pistoia Sandro Orlandini, coadiuvato dal direttore Alessandro Coppini, con la presenza del livello regionale rappresentato in quest’occasione dal vicepresidente Filippo Legnaioli e dal direttore Giordano Pascucci. Fra i partecipanti anche il presidente dell’Associazione vivaisti pistoiesi Vannino Vannucci, il presidente di Confartigianato Pistoia Simone Balli e il consigliere regionale Massimo Baldi.
L’inaugurazione è stata l’occasione, dopo il discorso introduttivo di Sandro Orlandini sull’agricoltura locale e sull’investimento fatto da Cia Pistoia con questa nuova sede ampliata per superficie e numero di dipendenti, per un vivace scambio di vedute in punta di fioretto fra Stefano Morandi, Massimo Baldi e Dino Scanavino a proposito del mutato ruolo oggigiorno delle rappresentanze di categoria e del loro rapporto con la politica e le istituzioni.
A innescare lo scambio è stato il presidente della camera di commercio Morandi affermando: «purtroppo le organizzazioni di rappresentanza e i sindacati sono un po’ messi in discussione. Sta a noi sfatare certe voci e leggende e far vedere che siamo una parte efficiente della nostra economia e del nostro territorio». «Sì, il rapporto fra quella forma di rappresentanza che è la politica e le altre forme di rappresentanza della società (associazioni di scopo, associazioni di categoria, sindacati) – ha replicato Baldi nel suo intervento - sta cambiando perché è cambiato il modo in cui si fa politica e in cui si fa economia. Nessuno della maggioranza politica sia nazionale che regionale che io rappresento ha in mente di rimuovere o scavalcare il ruolo di qualunque ente intermedio…». Certo è che negli ultimi anni «non sono mancate degenerazioni da modificare», a volte per «un’azione frenante delle associazioni di categoria», a volte «per un’incapacità della politica di lasciar lavorare i settori economici in autonomia e limitandosi al ruolo di conciliazione». Comunque, ha concluso Baldi, ciascuna associazione si deve muovere «secondo la sua strategia e libertà organizzativa, e quella di Cia, per quella che è la sua utenza, è encomiabile, con la sua presenza sul territorio in modo dinamico e funzionale, ma anche strutturale, cioè con delle sedi e sportelli di riferimento sia per chi fa attività agricola sia per chi l’ha fatta ed è in pensione».
E’ intervenuto infine sull’argomento pure Dino Scanavino partendo dall’esempio di questa iniziativa di Cia Pistoia, per la quale ha elogiato il presidente Orlandini: se qui oggi ci sono tante persone e autorità, ha detto, è «perché il presidente Orlandini è un uomo che frequenta le istituzioni e le frequenta facendo il suo lavoro, e quindi ne trae autorevolezza e capacità di relazione. Questo è l’unico modo che noi conosciamo per fare bene il nostro lavoro: stare a contatto con le istituzioni, parlare con le persone, seguire gli agricoltori uno ad uno, cercando di utilizzare tutto quello che la tecnologia ci mette a disposizione, però senza perdere il contatto umano». «L’essere fisicamente presenti – ha aggiunto Scanavino rivolgendosi a Baldi - io lo considero un’innovazione che va nella direzione che tu auspicavi, cioè noi non dobbiamo buttar via nulla, dobbiamo modernizzare il sistema [dei corpi intermedi, ndr], farlo pesare sempre meno sulle spalle dei cittadini e delle persone e renderlo più efficiente ed efficace. Nelle relazioni con le istituzioni non ci servono più i tavoli che durano mesi e mesi per decider nulla. Bisogna essere smart come le città e noi cerchiamo di esserlo». «Agrinsieme, che io ho l’onore di coordinare per il prossimo anno, - ha concluso Scanavino - è uno degli elementi di semplificazione, perché quando Agrinsieme parla ad un tavolo parla per noi di Cia, per Confagricoltura e per Alleanza delle cooperative, e questo è già un primo passo. Certo, al nostro interno, abbiamo delle discussioni molto impegnative, però la fatica la facciamo prima e quando usciamo con una posizione comune abbiamo già reso un servizio pubblico».
Il tema della collaborazione in seno ad Agrinsieme è stato toccato anche dal presidente del distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, Francesco Mati, che commentando il bel clima che si respirava all’inaugurazione, ha detto: «l’amicizia è alla base di un’altra parola chiave, a volte un po’ abusata, che è “sinergia”.  E’ proprio in sinergia che, come Confagricoltura e Cia, stiamo portando avanti insieme dei progetti molto interessanti, ed è sempre in sinergia che, come distretto, metteremo in campo una progettualità che spero sia davvero importante per il settore florovivaistico e in particolare quello vivaistico, che ci riguarda più da vicino».
Come ha ricordato Sandro Orlandini, «per Cia Pistoia la sede di Monsummano è strategica rispetto al territorio. Un’area della Valdinievole importante, dove sono tantissime le aziende agricole. Qui gravitano altri comuni, oltre a Monsummano, qui vengono anche gli associati di Larciano, di Lamporecchio, le cosiddette colline di Leonardo (la parte che va verso Vinci). La sede di Monsummano sarà aperta tutti i giorni. Siamo passati da una situazione, nella vecchia sede di via Boninsegni, in cui entravano a malapena tre, quattro dipendenti a cinque dipendenti fissi più un collaboratore. Abbiamo quindi allargato un po’ anche il nostro organico, oltre alla sede, e questo è un motivo di orgoglio, perché dare opportunità di lavoro – utilizzando per inciso le possibilità offerte dal Jobs Act - in un momento come questo ha un valore particolare».
Nella nuova sede di via Mazzini, che si trova in una zona più accessibili e meglio servita da parcheggi, sarà disponibile tutta la gamma delle funzioni di Cia: il servizio tecnico alle imprese (che comprende anche l’assistenza sui fondi europei), la consulenza agronomica, l’assistenza contabile alle imprese, il patronato e il Caf (centro di assistenza fiscale). La vecchia sede sarà adibita ad archivio e magazzino.

Redazione Floraviva

agricoltura sociale

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stata approvata dal Senato della Repubblica la legge sull’agricoltura sociale, che ora passa all’esame della Camera.

“L’approvazione al Senato della legge sull’agricoltura sociale è un passo importante e credo sia fondamentale arrivare al via libero definitivo entro il semestre di Expo – afferma il Ministro Maurizio Martina –. Ringrazio per questo i senatori, in particolare quelli della Commissione Agricoltura, per il lavoro portato avanti che dimostra l’attenzione per il settore. Inclusione e sostenibilità, temi centrali anche della Carta di Milano, sono due parole chiave per capire il valore dell’agricoltura sociale, intesa non solo come opportunità economica. Principi, questi, praticati ogni giorno da quasi mille esperienze su tutto il territorio nazionale, con oltre 200 milioni di euro di fatturato e un valore che va ben oltre quello economico. L’impegno del Governo è massimo nel sostenere la multifunzionalità e l’impegno di aziende come queste, perché l’agricoltura può davvero aiutare a non lasciare nessuno indietro”.

“Esprimo grande soddisfazione per questo passaggio importante – ha dichiarato il Vice Ministro Andrea Olivero - perché l’agricoltura sociale trova oggi la sua normativa di riferimento. Questa legge non configura nuove fattispecie ma riconosce ciò che in questi decenni imprenditori responsabili hanno costruito. L’approvazione di oggi consente al mondo agricolo di contare su uno strumento di grande valore per far crescere, nelle aree rurali del nostro Paese, sviluppo economico e coesione sociale”.
“Non è un provvedimento assistenziale ma una legge che configura la responsabilità sociale di un comparto produttivo strategico per l’economia italiana. Non si tratta soltanto di aiutare nell’inserimento lavorativo persone svantaggiate e di offrire servizi ma di fare in modo che il settore agricolo possa assumersi la propria responsabilità nei confronti della comunità e che veda riconosciuto questo ruolo. La legge consente di mettere a frutto le esperienze esistenti e di cogliere le opportunità di finanziamenti europei: i PSR possono sfruttare le possibilità che il nuovo quadro legislativo offre per rilanciare il valore dei territori e un nuovo welfare rurale. Per tutti questi motivi, dopo un'approvazione in Senato senza alcun voto contrario, mi aspetto un passaggio veloce alla Camera”.

Le principali novità:

  • Viene introdotta la definizione di agricoltura sociale. In questo ambito rientrano le attività che prevedono:
    • a) l'inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e lavoratori svantaggiati, persone svantaggiate e minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione sociale;
    • b) prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali attraverso l’uso di risorse materiali e immateriali dell’agricoltura;
    • c) prestazioni e servizi terapeutici anche attraverso l'ausilio di animali e la coltivazione delle piante;
    • d) iniziative di educazione ambientale e alimentare, salvaguardia della biodiversità animale, anche attraverso l'organizzazione di fattorie sociali e didattiche;
  • le Regioni, nell'ambito dei Piani di Sviluppo Rurale, possano promuovere specifici programmi per la multifunzionalità delle imprese agricole, con particolare riguardo alle pratiche di progettazione integrata territoriale e allo sviluppo dell'agricoltura sociale;
  • le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche e ospedaliere possono inserire come criteri di priorità per l'assegnazione delle gare di fornitura la provenienza dei prodotti agroalimentari da operatori di agricoltura sociale;
  • i Comuni prevedono specifiche misure di valorizzazione dei prodotti provenienti dall’agricoltura sociale nel commercio su aree pubbliche;
  • gli enti pubblici territoriali prevedono criteri di priorità per favorire lo sviluppo delle attività di agricoltura sociale nell'ambito delle procedure di alienazione e locazione dei terreni pubblici agricoli;
  • gli enti pubblici territoriali possono dare in concessione, a titolo gratuito, anche agli operatori dell'agricoltura sociale i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata;
  • viene istituito l'Osservatorio sull'agricoltura sociale, nominato con decreto del Mipaaf. È chiamato a definire le linee guida in materia di agricoltura sociale e assume funzioni di monitoraggio, iniziativa finalizzata al coordinamento delle iniziative a fini di coordinamento con le politiche rurali e comunicazione.

Redazione Floraviva

sial parigi

L'ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane organizza la partecipazione collettiva alla Fiera SIAL di Parigi in programma dal 16 al 20 ottobre 2016.

Per partecipare occorre scaricare la circolare informativa relativa all'evento in oggetto.

Redazione Floraviva