Il vivaista
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Le micro, piccole e medie imprese di Pistoia e Prato, insieme a consorzi e cooperative, possono presentare domanda dal 16 settembre al 15 ottobre per accedere ai contributi a fondo perduto destinati a sostenere l'internazionalizzazione.
La Camera di commercio di Pistoia-Prato ha lanciato un nuovo bando per l'erogazione di contributi a fondo perduto, destinato a sostenere le micro, piccole e medie imprese (MPMI) del territorio, nonché i consorzi, le società consortili e le cooperative. Questo bando mira a potenziare la capacità delle imprese locali di operare sui mercati internazionali, offrendo un supporto finanziario per coprire parzialmente le spese sostenute in progetti di internazionalizzazione. Il bando, con una dotazione finanziaria di 300.000 euro, prevede contributi fino a un massimo di 6.000 euro per le singole imprese e di 9.000 euro per i consorzi, le società consortili e cooperative. Questi contributi copriranno il 50% delle spese ammissibili, che devono essere comprese tra i 4.000 euro e i 6.000 euro, a seconda del tipo di organizzazione richiedente. Le spese finanziabili includono attività come analisi di mercato, promozione in lingua straniera, partecipazione a fiere internazionali, protezione del marchio all'estero, e sviluppo di competenze per l'export. Inoltre, saranno valutati progetti che mirano a integrare tecnologie digitali per migliorare la presenza sui mercati esteri. Le domande per il bando devono essere presentate digitalmente dal 16 settembre al 15 ottobre 2024. È importante che le imprese si assicurino di avere tutti i requisiti necessari e che le spese siano sostenute a partire dal 1° gennaio 2024. Per ulteriori dettagli e per la preparazione della domanda, si consiglia di consultare il bando completo sul sito della Camera di commercio di Pistoia-Prato a questo link.
Redazione
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A dare immediata comunicazione è Confagricoltura Pistoia che rilancia la nota inviata dalla direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale della Regione Toscana, settore forestazione, agroalimentare, risorse idriche nel settore agricolo sul cambiamento climatico.
La Regione Toscana ha deciso di prorogare il periodo di alto rischio per lo sviluppo di incendi boschivi su tutto il territorio regionale fino al 15 settembre 2024. Questa misura, prevista dal Regolamento Forestale della Toscana, è stata adottata considerando le attuali condizioni climatiche che indicano un elevato rischio di innesco e propagazione degli incendi boschivi. Le previsioni meteo elaborate dal Consorzio LaMMA non hanno fornito indicazioni sufficienti sull'evoluzione degli indici di rischio incendi per la prima decade di settembre, portando così le autorità a estendere il periodo di attenzione. La decisione è stata presa anche sulla base delle indicazioni del Piano AIB (Antincendio Boschivo), che prevede misure specifiche per la tutela delle aree boschive della regione. Durante questo periodo, rimane vietato su tutto il territorio regionale l'abbruciamento di residui vegetali, agricoli e forestali, una misura necessaria per prevenire potenziali inneschi di incendi.
Confagricoltura Pistoia invita tutte le aziende agricole e i cittadini a rispettare scrupolosamente queste indicazioni, contribuendo così alla protezione del nostro patrimonio forestale e alla sicurezza della comunità.
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L'Associazione Vivaisti Italiani comunica che l'ufficio rimarrà chiuso per la pausa estiva dal 12 al 23 agosto. Durante questo periodo, per questioni amministrative o organizzative, sarà possibile contattare la segreteria via email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e la redazione de "Il Vivaista" e Floraviva all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Le attività dell'ufficio riprenderanno regolarmente lunedì 26 agosto. L'Associazione augura a tutti i soci e collaboratori un buon periodo di riposo estivo.
Redazione
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Durante il primo tavolo di filiera del floro-vivaismo, il sottosegretario La Pietra ha sollecitato un'accelerazione sui decreti attuativi. Il presidente del distretto, Ferrini, ha evidenziato la problematica della carenza di risorse umane qualificate nel settore e ha portato all'attenzione la necessità di separare le tematiche del floro da quelle del vivaismo per affrontare le questioni in modo più mirato.
Si è concluso oggi il primo tavolo di filiera del floro-vivaismo presso il Masaf, con una partecipazione significativa e la presenza di importanti figure istituzionali e del settore. Il sottosegretario La Pietra ha espresso ottimismo per l'incontro, definendolo fondamentale per accelerare i tempi di attuazione dei decreti previsti dalla legge delega sul florovivaismo. L'obiettivo comune è evitare l'attesa di 24 mesi per la loro realizzazione, con la speranza di chiudere il processo entro l'anno.
Durante il tavolo, il presidente del Distretto Vivaistico Ornamentale, Francesco Ferrini, ha evidenziato una problematica condivisa da tutte le rappresentanze del settore: la carenza di risorse umane qualificate, e ha sottolineato la necessità di distinguere i settori del floro e del vivaismo per affrontare in modo più mirato le specifiche problematiche tecniche, macroeconomiche e normative.
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Il presidente dell'AVI Alessandro Michelucci risponde a Il Foglio: Coldiretti deve rispettare la normativa europea sul glifosato, basata su valutazioni scientifiche dell'EFSA e dell'ECHA
L'Associazione Vivaisti Italiani, guidata dal presidente Alessandro Michelucci, ha rilasciato una dichiarazione in merito alle affermazioni riportate da Il Foglio, che attribuirebbero a Coldiretti l'intenzione di promuovere il bando del glifosato in opposizione alle normative europee e all'EFSA, con il supporto di Antonella Polimeni, Rettrice della Sapienza di Roma e membro della Giunta di Coldiretti. Michelucci ha dichiarato: "Abbiamo preso visione dell'articolo pubblicato da Il Foglio che risulterebbe attribuire a Coldiretti l'intenzione di bandire il glifosato. Questa notizia, se confermata, solleverebbe molte preoccupazioni e interrogativi tra i professionisti del settore agricolo. È essenziale che ogni decisione riguardante l'uso di prodotti fitosanitari come il glifosato sia fondata su dati scientifici rigorosi e trasparenti. Pertanto, chiediamo a Coldiretti di fornire chiarimenti ufficiali sulla loro posizione riguardo il glifosato e le motivazioni che stanno alla base di queste eventuali intenzioni." "In un contesto in cui l'agricoltura italiana deve affrontare sfide sempre più complesse, è fondamentale che le nostre scelte siano guidate da evidenze scientifiche e dalla volontà di garantire la sostenibilità ambientale e la sicurezza alimentare. Restiamo a disposizione per un dialogo costruttivo con Coldiretti e con tutte le parti interessate, per discutere di questo e di altri temi cruciali per il futuro del nostro settore." La Commissione Europea ha recentemente rinnovato l'approvazione del glifosato per ulteriori dieci anni, fino al 15 dicembre 2033, dopo che gli Stati membri non sono riusciti a raggiungere una maggioranza qualificata sulla questione. Questa decisione si basa su valutazioni di sicurezza complete condotte dall'EFSA e dall'ECHA, che non hanno identificato aree critiche di preoccupazione per la salute umana, animale o ambientale. Il dibattito sull'uso del glifosato continua a essere acceso, e la richiesta di chiarezza da parte del presidente Michelucci rappresenta un passo verso una discussione più informata e trasparente su un tema di grande rilevanza per l'agricoltura italiana.
Redazione
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