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l nuovo Codice della Strada secondo Coldiretti ha frenato le vendite di vino: -20% in Toscana. Coldiretti, Fipe e Filiera Italia promuovono il consumo consapevole con etilometro digitale e “doggy bag” nei ristoranti.

Al Vinitaly l’indagine IULM con Le Donne del Vino rivela che la Gen Z cerca esperienze e autenticità: una bussola per chi dovrà ripensare la narrazione del vino nei mercati globali.

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Al via la XII edizione del Salone dei Giovani Produttori e delle Piccole Cantine: un laboratorio di futuro per il settore vitivinicolo italiano ed europeo


La Commissione UE presenta il "Pacchetto vino" dopo la crisi del settore: accolto con favore da Copa e Cogeca, ma critico il nodo sulla flessibilità finanziaria

Nel quadro della strategia “Vision for the Future of Agriculture”, la Commissione europea ha ufficialmente presentato il nuovo “Pacchetto vino”, un piano d’azione atteso da tempo dal settore vitivinicolo dell’Unione, che attraversa da anni una profonda crisi strutturale. Il provvedimento, elaborato sulla base delle raccomandazioni del Gruppo di alto livello sulla politica vinicola (conclusosi nel dicembre 2024), introduce misure concrete con l’obiettivo di offrire strumenti settoriali efficaci per la stabilizzazione del mercato e il sostegno diretto agli operatori.

Tra gli elementi centrali del pacchetto, spiccano l’inserimento di programmi di estirpazione – finanziati con fondi nazionali – e l’estensione del periodo di validità delle autorizzazioni di reimpianto. Inoltre, viene rafforzata la prontezza d’intervento attraverso la rapida attivazione di misure di crisi, che rappresentano un segnale importante verso la gestione tempestiva delle difficoltà congiunturali del comparto.

Copa e Cogeca, che rappresentano le principali organizzazioni agricole e cooperative europee, hanno espresso apprezzamento per la celerità con cui la Commissione ha mantenuto gli impegni assunti dal Commissario all’Agricoltura Janusz Wojciechowski e dal Commissario Hansen. Tuttavia, sollevano una critica puntuale: la mancanza, nel pacchetto, di una riforma efficace del quadro finanziario settoriale.

Secondo le due organizzazioni, l’assenza di strumenti di flessibilità nella gestione pluriennale dei fondi e la rigidità attuale nell’utilizzo delle risorse all’interno dello stesso anno finanziario rischiano di comprometterne l’efficacia. Senza un adeguato margine di manovra finanziaria, sottolineano Copa e Cogeca, l’impatto delle misure sarà inevitabilmente limitato, vanificando in parte il potenziale di rilancio insito nelle nuove disposizioni.

A fronte di queste perplessità, le organizzazioni si dichiarano disponibili a collaborare con i colegislatori nelle fasi successive, auspicando un dialogo costruttivo che consenta di rafforzare il pacchetto sotto il profilo economico, rendendolo pienamente rispondente alle esigenze reali del comparto.

In attesa dei prossimi sviluppi, il “Pacchetto vino” rappresenta comunque un passaggio rilevante all’interno della strategia di rilancio del settore primario europeo. Resta ora da capire se le istituzioni saranno in grado di colmare le attuali lacune e fornire al vitivinicolo UE, segmento identitario e competitivo a livello globale, una cornice normativa e finanziaria più solida e sostenibile.

 

Andrea Vitali

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Nel cuore del territorio Unesco del Conegliano-Valdobbiadene una comunità energetica agricola con 408 kW di fotovoltaico per imprese e famiglie

Nel cuore delle colline del Prosecco Superiore DOCG, a Susegana (Treviso), è stata inaugurata la nuova Comunità Energetica Rinnovabile “Borgoluce”, frutto della collaborazione tra Enel e Borgoluce Soc. Agricola, con il sostegno di Confagricoltura. La cerimonia si è svolta il 26 marzo presso le omonime cantine, alla presenza di Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto, Nicola Gherardi della Giunta esecutiva nazionale di Confagricoltura, e Marco Gazzino, responsabile delle comunità energetiche di Enel.

La nuova configurazione CER nasce con l’obiettivo di ridurre i costi energetici e favorire la sostenibilità ambientale ed economica in un sito riconosciuto patrimonio dell’umanità. Grazie a due impianti fotovoltaici da 408 kW installati sui tetti della tenuta Borgoluce, sarà possibile condividere l’energia prodotta con circa 300 membri, tra famiglie e PMI del territorio, beneficiando degli incentivi statali GSE e di tariffe green agevolate.

L’iniziativa, che rientra nell’ecosistema CER della Marca Trevigiana promosso da Enel, ha già suscitato forte interesse tra le aziende vitivinicole locali. Secondo Giustiniani, il progetto segna “un passo concreto verso l’autosufficienza energetica delle imprese agricole” e punta a un modello più responsabile e innovativo. Gazzino ha ribadito l’impegno di Enel nel sostenere progetti virtuosi in tutta Italia, mentre Gherardi ha ricordato la crescita esponenziale delle agroenergie nel decennio, passate da 231,9 milioni a oltre 2,5 miliardi di euro.

Con CER Borgoluce, l’agricoltura delle colline del Prosecco si proietta nel futuro della condivisione energetica, unendo qualità produttiva, paesaggio e transizione ecologica.

Redazione

Il sottosegretario La Pietra al convegno di Nipozzano ribadisce l’impegno dell’esecutivo: più controlli, fondi Pnrr e Ismea per aziende agricole moderne e sicure.

Nel corso del convegno “Confiniamo l’ambiente di rischio”, organizzato da Inail e Confagricoltura Toscana nella tenuta agricola Frescobaldi al Castello di Nipozzano, il sottosegretario al Masaf Patrizio La Pietra ha riaffermato con forza le linee guida del governo Meloni per il lavoro agricolo: più sicurezza, più innovazione e sostegno concreto alle imprese. In un settore strategico come quello agricolo, spesso soggetto a rischi elevati e marginalità economica, l’Esecutivo intende promuovere una trasformazione strutturale che coniughi sostenibilità economica e ambientale con l’adeguamento tecnologico. «Più ispettori, più controlli e accesso ai fondi della Pac solo per chi è conforme alle norme sul lavoro», ha sottolineato La Pietra, evidenziando come gli investimenti possano contare sul supporto del Pnrr e del fondo Innovazione di Ismea. Il sottosegretario ha inoltre posto l’accento sulla necessità di garantire redditi adeguati agli agricoltori e favorire il ricambio generazionale, condizioni imprescindibili per una visione prospettica del lavoro agricolo. Si tratta di una strategia che punta anche a rafforzare la competitività del settore primario italiano sui mercati internazionali, investendo su qualità, innovazione e formazione per una filiera sempre più integrata, sicura e moderna.

Andrea Vitali