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E’ aperta la selezione nazionale per entrare fra i 10 progetti di piccoli spazi verdi sul tema “Natura e forme in giardino” che saranno realizzati ed esposti alla II edizione del Festival dei Giardini di Pordenone dal 2 al 10 marzo 2013 nell’ambito del 34° Ortogiardino. Il termine per l’iscrizione è il 31 dicembre 2012, ma la scadenza per l’invio di quesiti di chiarimento è il 10 dicembre.
«Una combinazione vincente di arte e paesaggio, natura e ambiente urbano, piante, fiori e ambiente domestico». Viene definito così il tipo di progetto di spazio verde, «di assoluta tendenza e novità», a cui si mira per la seconda edizione del Festival dei Giardini di Pordenone, in programma dal 2 al 10 marzo 2013 all’interno del 34° salone del giardinaggio e della floricoltura del Nord Est, Ortogiardino 2013.
Il tema del concorso nazionale che porterà alla selezione di 10 progetti di piccoli giardini da realizzare ed esporre il prossimo marzo è infatti “Natura e forme in giardino” e, come si legge nel comunicato della manifestazione, «la riflessione potrà prendere spunto anche dalla recente pubblicazione Breve Storia del Giardino di Gilles Clément che cerca di contemplare un dialogo con il giardino nelle sue forme e geometrie storico-tradizionali che si esplicano poi in elementi che vanno dai recinti alle aiuole, dai muri alle forme architettoniche, e in generale a tutte le forme che nel giardino hanno trovato il loro luogo specifico di attuazione, non da meno le stesse della natura, come alberi, sculture vegetali, siepi topiate fino alla sua libera espressione come natura "selvaggia"».
Il concorso di idee, che si è aperto il 10 ottobre scorso con la pubblicazione del bando, ha come termine ultimo per l’iscrizione il 31 dicembre 2012, ma ogni eventuale quesito di chiarimento andrà inviato entro il 10 dicembre. Possono partecipare «vivaisti, architetti paesaggisti, progettisti di giardini, designer, artisti, architetti, ingegneri, agronomi» e comunque «persone fisiche in possesso della capacità di progettare e realizzare giardini a insindacabile giudizio della giuria». Va ricordato che «il soggetto partecipante deve assicurare con la domanda di partecipazione l’obbligo alla realizzazione dei progetti, se selezionato dalla Fiera».
Anche quest’anno è previsto un contributo di partecipazione, a titolo di rimborso spese, pari a 2 mila euro più Iva per i progetti che saranno selezionati dalla giuria del Festival. Per il resto i progetti dovranno essere realizzati a cura e spese dei concorrenti selezionati, che potranno ricorrere a sponsor autonomamente reperiti.
I selezionati avranno a disposizione spazi espositivi di circa 200 metri quadri all’interno dei padiglioni del centro fieristico di Pordenone. E siccome le aree espositive disponibili non hanno eguale forma e dimensione, è bene che i progetti siano sufficientemente flessibili per potersi adattare alle differenti forme. Per la realizzazione dei giardini possono essere utilizzati materiali diversi, purché lo spazio venga occupato almeno al 60% da materiali vegetali vivi.
Per ulteriori informazioni, contattare Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare allo 0434 232291 o visitare la pagina web introduttiva del Festival dei Giardini, da cui si può reperire tutto l’occorrente alla partecipazione e in particolare il bando del concorso.
L.S.
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- Scritto da Andrea Vitali
La 14a Mostra Micologica all’Istituto agrario Anzilotti di Pescia dal 17 al 19 novembre si apre sabato mattina al termine di un convegno multidisciplinare. Temi affrontati: le malattie fungine nei vivai, i funghi lignicoli del territorio e “funghi e parole» in letteratura. Lunedì apertura riservata alle scuole su prenotazione. [Foto di Alan Rockefeller da Mushroom Observer da Wikipedia]
«Sarà l’occasione di analizzare il fascino contraddittorio che i funghi esercitano sull’uomo fin dall’antichità, per le loro proprietà curative ma anche per il loro potere venefico e potenzialmente letale. E siccome l’Istituto Agrario è una scuola che cerca di trasmettere ai suoi studenti un’idea di cultura a tutto tondo, non solo conoscenze settoriali, gli interventi che apriranno la mostra nella mattinata di sabato 17 saranno di varia natura, e adatti a un’ampia platea».
Viene presentato così da Siriana Becattini, preside dell’Istituto tecnico agrario Dionisio Anzilotti di Pescia, la tre giorni dedicata ai funghi che sarà ospitata nella sede del suo istituto dal 17 al 19 novembre, in occasione della 14esima Mostra Micologica. Con il sabato mattina riservato a un convegno in cui si parlerà delle malattie fungine che si sviluppano nei vivai (Sabrina Balzini), dei funghi lignicoli più diffusi nel territorio della Valdinievole (Marco Della Maggiora), ma anche dell’importanza che i funghi rivestono nella letteratura e nell’immaginario collettivo, grazie ai tre interventi di Angela Feola su «funghi e parole» nella poesia, nella narrativa italiana e nella narrativa straniera.
L’apertura della mostra micologica avverrà intorno alle 12,30, al termine del convegno che sarà concluso da un dibattito. L’esposizione sarà aperta a tutti anche la domenica dalle 9 alle 19. Mentre il lunedì mattina, dalle 9 alle 13, la visita è riservata alle scuole del territorio su prenotazione.
Per ulteriori informazioni, consultare il programma della 14a Mostra Micologica nel sito web dell’Istituto agrario Anzilotti.
L.S.
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- Scritto da Andrea Vitali
In programma il 18 ottobre a Roma nella sede di Confesercenti, il Convegno nazionale di Assofioristi ha per temi: “Formazione ed albo professionale del Fiorista - esperienze legislative europee a confronto” e “Abusivismo commerciale e repressione”. Interviene anche il presidente di Federfiori (Confcommercio). [Foto di Eddie Mars da Wikipedia]
«Sono ormai mature le condizioni per presentare un progetto di legge unitario per la regolamentazione della figura professionale dell'imprenditore fiorista».
E’ quanto si legge nell’attacco del comunicato con cui Assofioristi (aderente a Confesercenti) annuncia il convegno nazionale di giovedì 18 ottobre (dalle 9,30 alle 13) a Roma presso la sala Nori in via Nazionale 60, in cui, dopo i saluti dei presidenti di Confesercenti Marco Venturi e di Assofioristi Mario Salicato, saranno affrontati i due aspetti centrali riguardanti un esercizio ben regolamentato dell’attività di fioraio o fiorista.
Alle 10,20 si terrà infatti una tavola rotonda sul tema “Quale futuro per l'imprenditore fiorista. Formazione ed albo professionale - esperienze legislative europee a confronto", a cui parteciperanno fra gli altri le deputate Catia Polidori (Commissione attività produttive commercio e turismo della Camera) e Susanna Cenni (Commissione agricoltura), Alberto Manzo (dirigente del Ministero politiche agricole alimentari e forestali) e Giovanni Di Fede (assessore alla pubblica istruzione della Provincia di Firenze).
Seguirà un dibattito, intitolato “Abusivismo commerciale e repressione”, su una delle ragioni per cui è ritenuta necessaria la regolamentazione e creazione di un albo professionale. Fra gli intervenuti, oltre a un rappresentante del Comando generale della Guardia di Finanza, il presidente di Federfiori – Confcommercio, Carlo Sprocatti, e Stefano Martinelli, della Presidenza nazionale di Assofioristi.
Le due associazioni professionali dei fioristi unite, dunque. A dimostrazione del fatto che la questione è calda e capace di mobilitare tutto il comparto. Lo confermano i toni del testo del comunicato di Assofioristi, che prosegue così: «è tempo di adeguare la nostra professione a quella degli altri Paesi della Comunità Europea, come ad esempio la Germania, l'Olanda ed il Belgio che prevedono un'adeguata formazione professionale per la figura del fiorista».
«La nostra Associazione – continua il comunicato - da anni si batte per valorizzare la figura professionale del fiorista che negli ultimi anni è stata completamente sottovalutata, per non dire umiliata dalle continue liberalizzazioni che hanno contribuito soltanto a sviluppare l'abusivismo commerciale, rendendo questo settore appetibile anche a settori che nulla hanno a che vedere con la correttezza economica. In Italia tutti, ma proprio tutti, possono vendere fiori: associazioni onlus, agricoltori, aziende produttrici che vendono a coloro che non hanno partita Iva, soggetti che non hanno la competenza per farlo, perché da una parte non esiste un efficiente sistema di controllo, e dall'altra non c'è una legge di riferimento che individui e determini i soggetti che possono espletare tale attività».
«I nostri imprenditori – conclude il testo di Assofioristi - chiedono rispetto ed attenzione per un comparto che conta oltre 16 mila Aziende e che dà lavoro a migliaia di famiglie. Riteniamo una legge che definisca le competenze urgente e doverosa, dal momento che per svolgere l'attività di fiorista occorre preparazione, competenza, qualificazione scolastica ed un'apposita preparazione istituita con corsi regionali».
L.S.
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- Scritto da Andrea Vitali
Si apre oggi a Livorno la seconda edizione di “Harborea – Festa delle Piante e dei Giardini Oltremare” a cura del Garden Club e del Comune di Livorno. Oltre alla mostra mercato di piante, specialmente esotiche, e di ortaggi, arredi da giardino e prodotti enogastronomici, e alle lezioni di decorazione floreale, un caffè letterario dedicato alla cultura del verde e dintorni.
Con il battesimo pubblico e la premiazione della nuova varietà di rosa creata dalla ditta Barni, "La Rosa del Tirreno", e con la successiva apertura del Caffè letterario, si apre oggi pomeriggio dopo le 14,30 a Livorno nel parco ottocentesco di Villa Mimbelli, sede del Museo Fattori, la seconda edizione di “Harborea – Festa delle Piante e dei Giardini Oltremare”, che prosegue fino a domenica 14 ottobre (biglietto d’ingresso 3 euro, gratis fino a 14 anni).
Organizzata dal Garden Club di Livorno - un club senza scopo di lucro che fa parte dell’Associazione giardini italiani (Agi) e promuove la conoscenza del mondo vegetale e delle regole della decorazione floreale nonché la conservazione di parchi e giardini – in collaborazione con il Comune labronico, Harborea è articolata in una mostra mercato di piante, erbe, fiori, ortaggi, spezie e sementi, a cui si aggiungono arredi da giardino e «prodotti enogastronomici biologici tipici e dimenticati», in una serie di lezioni e dimostrazioni d’arte floreale e in un caffè letterario con un interessante programma sulla cultura del verde e il verde come cultura.
Gli espositori della mostra mercato saranno dislocati tra i grandi alberi che vestono il parco, lungo i vialetti e nei pressi di un curioso teatrino d'inizio Novecento, mentre appositi padiglioni verranno adibiti a laboratori di giardinaggio creativo, stages di composizione floreale e attività culturali. La limonaia della villa, oggi adibita a ludoteca, richiamerà i ragazzi come officina di gioco e apprendimento con le piante.
La mostra mercato ospita le collezioni dei migliori vivai italiani, in particolare quelli specializzati in piante esotiche, che rappresentano il tema portante di questa manifestazione insieme alle rose rifiorenti. Fra gli espositori anche un nome noto di Pescia quale Oscar Tintori con i suoi agrumi in vaso e ornamentali.
Le attività di decorazione floreale, a cura della scuola Siaf (Scuola italiana arte floreale) del Garden Club livornese, sono svolte dall’insegnante-dimostratrice Maisi Razzauti e dall’insegnante Renata Menicagli, coordinatrice Patrizia Baldini. Per partecipare contattare Maisi Razzauti 340-4749482.
Gli appuntamenti del caffè letterario incominciano oggi pomeriggio con una conversazone alle 16,30 con Rosa Stefanelli su "La rosa nel paesaggio" e proseguono, dopo un intermezzo musicale del quartetto di flauti dell'Istituto musicale Mascagni di Livorno, con una degustazione di prodotti a base di rosa e brindisi augurale e poi alle 17,30 l’incontro con Mimma Pallavicini su «“Le rose nella nuova collana ''Passione verde''. Un approccio agile ed economico alla manualistica del giardinaggio ed Vallardi». E nei giorni seguenti si affronteranno temi quali “I colori vegetali nell’arte del tappeto”, “Coltivare le orchidee allunga la vita”, e si parlerà di giardini alternativi come gli orti condivisi, i pocket garden, i giardini verticali, gli healing garden e i tetti verdi, oltre a presentare altri libri: dalle ‘Storie di giardini’ di Guido Giubbini a ‘L’orto e l’anima’ di Paola Violani.
Orario di sabato e domenica: 9,30-18. Per ulteriori informazioni consultare il programma nel sito web della manifestazione.
L. S.
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- Scritto da Andrea Vitali
La XI edizione di AgrieTour, il salone nazionale dell’agriturismo, ad Arezzo Fiere dal 12 al 14 ottobre, coinvolge tutti i maggiori protagonisti del settore, a cominciare da Agriturist, Terranostra, Turismo Verde. Tra le novità, il focus sull’apicoltura con la nascita di Agri@api, che si affianca ad AgrieTour Bimbi (fattorie didattiche), e una finestra sui «Patrimoni Gastronomici di Lucca e Pistoia».
Dal doppio appuntamento a cura dell’Osservatorio nazionale dell’agriturismo nella giornata inaugurale, in cui verranno illustrati lo «stato dell’agriturismo in Italia» e i «mercati emergenti dell’agriturismo nel mondo», ai due incontri della giornata finale sui consumatori e nei media. Nel mezzo tutto ciò che riguarda il turismo rurale, sia nell’ottica degli addetti ai lavori che in quella dei turisti consapevoli: padiglioni dedicati agli agriturismi regionali, alle imprese del settore e dintorni, workshop internazionali a carattere economico con buyers provenienti da varie parti del mondo, seminari tematici, premi di vario genere ed eventi enogastronomici.
Con l’undicesima edizione di AgrieTour, il salone nazionale dell’agriturismo, per tre giorni, da venerdì 12 ottobre a domenica 14, Arezzo sarà la capitale del turismo in campagna italiano e non solo, ed accoglierà nel suo centro fieristico tutti i maggiori protagonisti del settore: Agriturist di Confagricoltura, Terranostra di Coldiretti e Turismo Verde di Cia in primis, con i loro convegni su rispettivamente “Cementificazione e uso del suolo”, “Percorsi e modelli di successo dell’agriturismo italiano”, e “Agriturismo e fiscalità: gabelle infinite”. Un’occasione ghiotta per coloro che vorranno approfondire le conoscenze su un mondo fatto di tradizione e cultura, di rispetto per il verde e di tempo libero, ma che è anche ormai un fenomeno di massa, che muove circa mille milioni di euro l’anno e coinvolge quasi 20mila strutture sparse in tutte le regioni italiane.
Opportunità che Lucca e Pistoia colgono organizzando il 12 mattina, alle 11,30 nella sala C di Arezzo Fiere e congressi, una “Presentazione delle tradizioni enogastronomiche” delle due città a cura delle rispettive camere di commercio: un incontro durante il quale sarà proiettato il documentario “Ambasciatori del Gusto: i Patrimoni Gastronomici di Lucca e Pistoia”, «un viaggio virtuale fra storia, territorio, prodotti e piatti tipici».
Ma la maggiore novità dell’edizione 2012 è il battesimo di Agri@api, «il focus espositivo dedicato ad un settore complementare all’agriturismo e quanto mai attuale: l’apicoltura». Agri@api si propone come appuntamento annuale per gli apicoltori «che ricercano tutte le possibili soluzioni tecniche ed operative per l'allevamento e la cura delle api, la produzione, la trasformazione e il confezionamento dei prodotti dell'alveare». Organizzato in collaborazione con l’Associazione Apicoltori delle province toscane, è strutturato con una sezione didattica e conoscitiva, un cooking show, un programma convegnistico che tratterà alla presenza dei più importanti esperti nazionali i temi legislativi e della lotta alla varroa, una sezione assaggio-degustazione, e la mostra mercato di prodotti dell’apicoltura e le tecnologie e i macchinari per la produzione apistica.
All’interno del Salone troveranno anche questa volta spazio le fattorie didattiche. Prosegue infatti, per il terzo anno consecutivo “AgrieTour Bimbi”, un intero padiglione dedicato alla scoperta della campagna da parte dei più piccoli. Fra le iniziative da segnalare in questo ambito, oltre al convegno nazionale “Dagli albi alla rete: verso la costituzione di un sistema nazionale delle fattorie didattiche”, i seminari “La comunicazione esterna e interna alla fattoria didattica: dal web ai format ludici”, “Un viaggio fra le fattorie didattiche italiane” e “Le fattorie didattiche come contesto di apprendimento”, nonché un workshop sull’incontro tra domanda e offerta nel comparto.
Vestirà poi un ruolo centrale all’interno di questa edizione di AgrieTour il seminario sulle strategie di comunicazione, in cui si cercherà di focalizzare gli strumenti e i messaggi più idonei al raggiungimento di un’adesione positiva del prodotto sul mercato, approfondendo il modo in cui l’agriturismo viene comunicato e cosa viene percepito dal mercato dei consumatori. «È evidente – ha affermato Raul Barbieri, direttore di Arezzo Fiere e congressi - che l’aspetto comunicazione sia determinante per la corretta veicolazione del messaggio agriturismo ed è per questo motivo che abbiamo deciso di approfittare di Agritour, momento nel quale si incontrano tutte le figure operanti nella filiera, per fare il punto su questo aspetto. E come prima concreta azione mirata in tal senso, abbiamo deciso di invitare dieci giornalisti internazionali selezionati sulla base della rispondenza tra i loro interessi professionali e la nostra offerta, per far vivere loro l’esperienza agriturismo italiano a tutto tondo, affidandoli ad aziende e professionisti in grado di trasmettere un messaggio in modo corretto e costruttivo».
Ampio risalto avrà infine l’enogastronomia, con il Campionato della Cucina Contadina, dove una giuria selezionata di giornalisti del settore giudicherà il piatto migliore in una sfida che vedrà impegnati cuochi di strutture provenienti da tutte le regioni italiane con ricette della tradizione. Ed è prevista un’intera giornata (sabato 13 ottobre) dedicata alla miniaturizzazione delle tecnologie per la trasformazione dei prodotti agroalimentari, tema congeniale alle piccole produzioni tipiche di un agriturismo.
Per ulteriori informazioni sugli eventi in calendario, ecco il link al programma della manifestazione.
L. S.