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Tra gli obiettivi principali della norma ci sono l'incremento del recupero e della donazione delle eccedenze alimentari, con priorità all'assistenza di indigenti. Si favorisce anche il recupero di prodotti farmaceutici a fini di solidarietà sociale. L'obiettivo del recupero di un milione di tonnellate di cibo all'anno è ora più vicino.
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- Scritto da Andrea Vitali
Ad aggravare l'insoddisfazione degli agricoltori per un prezzo di riferimento del pomodoro che, secondo loro, stenterà a coprire i costi di produzione, si aggiungono l'andamento meteorologico e lo sviluppo di alcune malattie. Interi appezzamenti distrutti dalle piogge e danni diretti e indiretti conseguenti allo sviluppo di patologie fungine.
Il prezzo di riferimento scelto per il pomodoro da industria al Centro-Sud va dagli 87 ai 97 euro a tonnellata: cifra insufficiente secondo gli agricoltori per coprire i costi di produzione. Come se non bastasse, si aggiungono condizioni climatiche sfavorevoli e lo sviluppo di alcune malattie che hanno già colpito diverse aree. Da qui nascono le preoccupazioni delle Unioni nazionali dei produttori, Italia Ortofrutta e Unaproa, le quali hanno comunicato che piogge torrenziali, grandinate ed eccessi di calore hanno provocato la distruzione di interi appezzamenti e numerosi danni. Agli innumerevoli vantaggi di una produzione fresca corrispondono del resto le difficoltà di coltivazione e gli imprevisti climatici. Anche Confagricoltura ha rimarcato la difficile situazione in cui versa il pomodoro. Al sud è il parassita Orobanche ad essere ormai un flagello nei campi del Foggiano. - Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Secondo le prime stime dell'Ente risi, nelle campagne italiane la risicoltura guadagna altri ettari, ma senza subire pressioni al ribasso per quanto riguarda il prezzo. Al contrario si mostrano valori stabili o in aumento, seppure con vendite più rallentate rispetto alla scorsa campagna.
Le proiezioni di semina elaborate dall'Ente nazionale risi nei giorni scorsi hanno decretato quest'anno il terzo aumento stagionale consecutivo. Rispetto a quanto previsto inizialmente dall'Istat c'è stata una crescita maggiore, pari al 4,5% anno su anno. Guardando poi il trend storico delle superfici risicole si osserva una forte variabilità degli investimenti. L'ultimo picco risale al 2010, quando si erano sfiorati i 248 mila ettari. Fino al 2013 si è registrata invece una discesa, raggiungendo un minimo di 216 mila ettari per poi risalire fino ad arrivare al 2016 con 237.500 ettari a riso. Se questi dati saranno confermati, si registrerà la crescita annua più alta dal 2009. L'indagine al momento si basa su oltre tremila denunce dei risicoltori, corrispondenti a tre quarti circa delle superfici seminate. - Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
La proposta di CIA Toscana per superare lo stallo in cui è ferma la Legge obiettivo della Regione Toscana per uscire sull'emergenza degli ungulati. Il presidente Luca Brunelli: «Troppe manovre per bloccare la Legge obiettivo della Regione Toscana. È ora di dire basta, la Regione vada avanti con coerenza e determinazione, nell’interesse dell’agricoltura e dell’ambiente»
Per uscire dallo stallo la Cia Toscana propone alla Regione di “prendere il cinghiale per le zanne” intervenendo subito con nettezza e determinazione. La proposta della Cia Toscana si articola in cinque azioni immediate: superare lo stallo degli ATC, dando subito piena legittimità di governo degli ambiti agli amministratori. Accelerare nel frattempo la ridefinizione degli ATC, mantenendo l’impianto della Legge di riordino, coniugato con il riconoscimento, per alcune aree, del criterio di omogeneità territoriale; potenziare le attività di controllo previste dall’Art. 37 della Legge Regionale 3/94, superando le lungaggini procedurali che ne rendono difficile l’attuazione; concludere il percorso di definizione delle aree non vocate, che debbono comprendere, come prevede la Legge, tutti i territori agricoli potenzialmente a rischio di danni; proseguire l’azione di allargamento della caccia di selezione, indispensabile strumento da affiancare alla caccia programmata ed agli interventi di controllo; intervenire con decisione per garantire agli agricoltori il giusto risarcimento dei danni. «Come Cia Toscana è dal novembre 2014 che lo diciamo: non si tratta di calamità naturale, ma di emergenza istituzionale! – conclude Brunelli – La Regione Toscana deve trovare la forza e la determinazione necessarie per riprendere il controllo del territorio. Noi agricoltori saremo al fianco delle Istituzioni, se sapranno operare per la salvaguardia dell’ambiente e dell’agricoltura».- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Sono tremila gli alberi che Hera ha piantumato: questo incredibile risultato è stato reso possibile grazie ai 150mila clienti che sono passati alla bolletta on-line nell’ambito della campagna “Elimina la bolletta. Regala un albero alla tua città”.
Sono ben 89 le aree verdi realizzate da Hera nei 59 comuni più virtuosi per numero di adesioni alla bolletta on-line. Dopo aver raggiunto con due anni di anticipo le 100mila adesioni, Hera centra anche l’obiettivo successivo, superando gli ulteriori 50mila passaggi alla bolletta elettronica. Questa importante campagna di sensibilizzazione di una buona pratica permetterà all'azienda di regalare altri 500 alberi, che saranno messi a dimora entro il prossimo inverno.



