Notizie
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Regione Toscana ha approvato una delibera con la quale stanzia 15 milioni di euro destinati a fornire contributi in conto capitale a imprese agroalimentari che operano nel settore della trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli.
Le imprese dovranno dimostrare che gli investimenti inseriti nella domanda di aiuto concorrono al miglioramento della situazione nei settori della produzione agricola di base e che garantiscono una partecipazione adeguata e duratura dei produttori di base ai vantaggi economici che derivano da tali investimenti. Tra questi sono ammissibili gli investimenti materiali in lavori ed opere edili, compresi quelli finalizzati all'installazione di macchinari, di attrezzature e di impianti tecnologici e per l'installazione di attrezzature e impianti funzionali alla sicurezza nei luoghi di lavoro, comprese la rimozione e lo smaltimento del cemento amianto. Ammessi anche gli investimenti in macchinari e attrezzature per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti (compresi birra, pane e pasta) e quelli per la pubblicizzazione della propria attività e per l'informatizzazione delle aziende.- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Per tutelare l'ambiente rurale, agricolo e forestale italiano i due enti si sono accordati ieri, nell'ambito della rassegna Festambiente 2016, con la firma di un documento che prevede una completa collaborazione in base a principi bioecologici e di salvaguardia.
Quest'ultima è uno dei partner più qualificati per sviluppare il progetto assieme ad un'associazione come Legambiente, che ha fatto dell'ambientalismo scientifico il cardine sul quale si basano le sue iniziative. L'accademia, ente senza fine di lucro, da oltre 260 anni svolge un'attività culturale di rilevante interesse pubblico attinente all'agricoltura, all'ambiente rurale, alla sicurezza alimentare, all'identità delle produzioni agricole e agroalimentari locali, alla formazione e comunicazione, all'informazione tecnico-scientifica, anche attraverso le sue Sezioni nazionali e Internazionale di Bruxelles. - Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
La data in cui scatta l'allarme arriva ogni anno sempre più tardi: secondo la Global Footprint Network, oggi, 8 agosto, è il giorno in cui l’uomo ha preso dalla natura più di quello che questa è in grado di rigenerare per il 2016.
Ad oggi avremmo bisogno dell'equivalente di 1,6 terre per soddisfare il nostro fabbisogno globale annuale. I campioni di questa dismisura sono gli australiani e gli americani: se tutti infatti vivessimo secondo il loro stile di vita, servirebbero almeno cinque pianeti. La crescita demografica è comunque ben lontana da giustificare questo “appetito”. La deforestazione, l'erosione del suolo, la desertificazione e la perdita di biodiversità testimoniano lo sfruttamento del nostro capitale naturale. Ma il principale indicatore del nostro eccesso si trova nell'atmosfera, in cui l'anidride carbonica si accumula a causa della nostra propensione a bruciare sempre più energia. Le nostre emissioni di CO2 ora rappresentano oltre il 60% della nostra impronta ambientale complessiva. - Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Secondo Turismo Verde-Cia, anche quest’anno la maggioranza degli italiani sceglie di trascorrere le ferie nel Paese, optando per soluzioni low-cost e località vicine, complice anche il timore di attacchi terroristici. In questo quadro, il soggiorno in campagna “vince” con oltre 1,6 milioni di ospiti attesi fino alla fine di agosto.
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Un vero e proprio successo quello che la filiera italiana dell'olio d'oliva, con la regia del MIPAAF, ha ottenuto facendo riscrivere al Consiglio oleicolo internazionale i limiti dei parametri di purezza dell'olio d'oliva.
Era infatti a rischio circa il 30% della produzione olivicola italiana con i vecchi parametri: potevano finire fuorilegge alcuni oli di comprovata qualità, prodotti da due tra le più diffuse cultivar italiane: la Carolea in Calabria e la Coratina in Puglia. Con la decisione del Coi di cambiare si passerà dal precedente limite dello 0,3%, previsto per l'acido eptadecanoico ed eptadecenoico sulla composizione acidica totale, a, rispettivamente, lo 0,40% e lo 0,60%. Per l'acido ecosenoico, che era allo 0,4%, si passa allo 0,50%.



