Arte Verde

L’artista, nata in Israele nel 1975, vive e lavora a Parigi dove ha anche compiuto i suoi studi all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts. Nel corso degli anni Mona Oren ha sviluppato una multidisciplinarietà nell’arte: disegno, fotografia, video, installazioni. Ma il centro di gravità di tutta la sua opera resta la scultura, una passione che prende vita nel contatto con la materia, con i volumi e le superfici di vari materiali. L’artista realizza oggi opere tridimensionali in latex, carta o silicone che mettono in scena la spazializzazione, la trascrizione o una serie fotografica o video.

Mona Oren

L’incontro fra forma e materia avviene in modo perfetto e simbolico, come nel caso di “Anthurium Meltdown” (2006) in cui il fiore, organo sessuale della pianta, che rappresenta il simbolo della bellezza naturale nell’estetica classica, si fonde con la cera che, lontana dall’essere un materiale neutro, possiede un forte potere evocativo. La cera resta infatti di fronte ai nostri occhi qualcosa di vitale, qualcosa di cui percepiamo la vulnerabilità. Non a caso, dunque, la cera è spesso scelta come materiale per le sue opere da Mona Oren: grazie alla sua facilità di modellamento a mano, è un materiale più intimo del bronzo o della ceramica. I lavori dell’artista sono così riconducibili al post-minimalismo, poiché esplorano abilmente la forza evocatrice e formale dei materiali per arricchirli infine di un’emotività effimera e più volatile che conosce molto bene il simbolismo, l’erotismo, il pudore e il dubbio.

Redazione Floraviva

Il talento artistico di Sonja indaga l’ambiente urbano e naturale attraverso l’esplorazione e la ricerca. Il suo lavoro si esprime attraverso interventi diretti sulla natura e installazioni video. Laureata all’Accademia d’Arte di Stoccarda, ha conseguito il suo Master in “New Genres” presso il San Francisco Art Institute nel 2001. Salta subito all’occhio come Sonja non sia interessata a ricreare opere durature, ma piuttosto una consapevolezza del mondo naturale che circonda ogni essere umano. I disegni sulle nevi incontaminate sono un chiaro esempio di questo intentol’artista, infatti, partendo dal presupposto che l’attività umana ha già segnato abbondantemente l’ambiente, desidera colpire intellettualmente il suo pubblico. L’arte di Sonja si manifesta così in grandi esperienze coinvolgenti, che sopravvivono grazie alla documentazione fotografica e al ricordo di chi ha potuto ammirarle. Gli “Snow Drawings” sono dei grandi disegni, ricreati sulla neve grazie alle impronte delle ciaspole, e hanno il dichiarato scopo di riavvicinare l’uomo alla natura corrispondendovi perfettamente.

sonja hinrichsen

Hannah Chalew è un’artista di New Orleans che si contraddistingue per i suoi lavori capaci di esprimere ed esaminare la tensione e la collaborazione fra natura e cultura. Hannah prende infatti spunto per le sue opere dalla diretta osservazione per riprodurre l’esperienza visiva del momento e il relativo sentimento suscitato. Recentemente si è trasferita a Detroit e sta conseguendo il “Master of Fine Arts” presso la Cranbrook Academy of Art. Per Hannah lavorare all’aperto significa sentirsi quel luogo e tradurre questo sentimento nel disegno, che diventa così un vero e proprio ricordo della sua presenza e delle persone che ha incontrato mentre era . Il suo lavoro riguarda quasi esclusivamente le infrastrutture della nostra società e il paesaggio. L’aspetto più affascinante della sua opera artistica sembra derivare proprio dall’apporto che le forniscono i passanti mentre la vedono disegnare all’aperto: come lei stessa ha dichiarato, essi hanno sempre qualcosa di interessante da dire sulla loro percezione del luogo.

Arte Verde è una rubrica curata da AnneClaire Budin.
Testi di Anna Lazzerini

Jess Riva Cooper è un’artista canadese di ceramiche e insegnante a Toronto, in Ontario. È oggi molto apprezzata per le sue installazioni scultoree che reinterpretano in una visione del tutto femminile le tradizioni dei miti di fondazione. Ha studiato presso la Rhode Island School of Design e al Nova Scotia College of Art and Design.
Cooper ha poi esposto le sue opere in Canada e negli Stati Uniti in prestigiosi luoghi dell’arte come Lillstreet Art Center, Medalta, Wassaic o The Archie Bray Foundation. Nella sua affascinante pratica artistica Jess Riva Cooper integra colore, disegno e creta in opere d’arte uniche, basate sulla rappresentazione storica della figura nell’arte.
Grazie infatti all’introduzione di forme antropomorfe nei suoi ambienti di installazione è capace di rappresentare gli estremi dell’esperienza umana incarnata. Come quando rappresenta la vita vegetale insidiosa come uno spirito malevolo, chiamato Dybbuk, che invade il corpo umano alla stregua di un tormento sempre presente. In quanto insegnante, Jess Riva Cooper sprona i suoi studenti all’uso dell’esperienza di vita e della fantasia contemporaneamente, insegnando loro come spesso l’arte possa nascere da idee aperte e approcci intuitivi.

Arte Verde è una rubrica curata da AnneClaire Budin. 

Testi di Anna Lazzerini

Bureau LADA nasce nel 2010, ad Amsterdam, dall'ingegno dell'architetto Lada Hršak e rivolge la sua attenzione artistica agli aspetti inclusivi della produzione di spazi architettonici in luoghi particolari, quali quelli tropicali, le aree di interesse storico e gli spazi liberi. La pratica artistica messa in atto da Bureau LADA parte da una solida esperienza nel campo del design per poi approdare a una collaborazione interdisciplinare fra architettura, patrimonio storico, paesaggio e modernità. Lada Hršak, dopo la formazione presso l'Università di Zagabria, ha completato il programma post-laurea presso il Berlage Institute di Amsterdam e di conseguenza ha lavorato in una serie di rinomati studi di architettura olandesi. Parallelamente al design, Hršak ha ottenuto incarichi di insegnamento presso l'Academie voor Bouwkunst di Amsterdam; TU Delft, TU Zagabria, Croazia; Università di Auckland, Nuova Zelanda; Unversidad Catolica de La Paz, Bolivia; Hogeschool voor de Kunsten Arnhem; e KU Leuven, Belgio.