Filiera olivo-olio

Epaca

Sabato 18 Ottobre, a partire dalle 15:00, vai alla festa di inizio frangitura e, tra le macine e defogliatori del frantoio della Cooperativa Olivicoltori Valdinievole a Montecatini Alto, controlli l'estratti conto previdenziali, chiedi come compilare il modello Red dell'Inps e degusti fett'unta condita con olio nuovo. Il tutto gratuitamente.  

pagliai alessandroE' questa l'idea di Epaca-Coldiretti che in occasione del sessantesimo anniversario, il patronato di tutti i cittadini, si mostra in contesti non 'ortodossi', offrendo naturalmente senza costi a lavoratori e pensionati gli abituali servizi: nel giugno scorso gli addetti Epaca erano a Cutigliano in un agriturismo. Ora è la volta del frantoio di Montecatini Alto, per la festa di inizio frangitura, un appuntamento frequentato da coltivatori di olive e da tanti consumatori appassionati dell'extravergine toscano. È un anno particolare per l'olio, dopo le piogge estive le quantità sono ridotte ma la qualità promette bene. “Abbiamo scelto di essere nella sede della Cooperativa Olivicoltori Valdinievole -spiega Alessandro Pagliai, responsabile Epaca-Coldiretti di Pistoia-, perché è una festa molto sentita dai cittadini. E quest'anno la curiosità di assaggiare l'olio appena franto è anche maggiore”.

Fornire informazioni per la compilazione del modello Red è uno dei tanti servizi che offre Epaca-Coldiretti di Pistoia in questo periodo. Il modello Red serve a comunicare all'Inps eventuali redditi non da pensione. Un adempimento obbligatorio per chi riceve la comunicazione dall'istituto di previdenza. Si potrà fare anche il punto sulle nuove regole della Regione Toscana in fatto di ticket sanitari e autocertificazione della fascia economica.

Informazioni (e adempimenti) che Epaca fornisce sabato 18 alla festa di Montecatini Alto, e tutti i giorni lavorativi nelle sedi di San Marcello Pistoiese, Monsummano Terme, Pescia, Quarrata e Pistoia (www.pistoia.coldiretti.it).

“Continuiamo le nostre iniziative per il sessantesimo anniversario, vogliamo comunicare ai cittadini una realtà che già esiste: Epaca è il patronato di tutti i cittadini, non solo degli agricoltori -spiega Alessandro Pagliai-. In provincia una fetta consistente, oltre un terzo, delle pratiche è effettuato a beneficio di 'non agricoltori', sintomo della fiducia riposta da tanti italiani nel mondo Coldiretti e in ciò che rappresenta”.

La festa di inizio frangitura della Cooperativa Olivicoltori Valdinievole prevede prove dimostrative in campo della raccolta meccanizzata delle olive; benedizione di un nuovo impianto e Santa Messa; rinfresco e fett'unta con olio nuovo.

Redazione Floraviva

Olio

È iniziata la raccolta delle olive in Italia, ma le previsioni di Coldiretti confermano i sospetti di un calo del 30 % Si tratta de “Il suicidio dell’olio italiano”, come ha titolato il New York Times: la scarsità del prodotto porta a un forte balzo dei prezzi dell’extravergine e alla conseguente invasione sul mercato delle produzioni importate dal Nord Africa e dal Medio Oriente, che si rischia di far passare come italiane

Una situazione drammatica quella che si registra oggi nella produzione di olio extravergine di oliva: un calo mondiale che vede la Spagna capofila con un dimezzamento dei raccolti. L’effetto immediato, segnalato da Coldiretti sulla base dei dati riportati dalla Oil World, è l’aumento dei prezzi del 38%. Come rilevato alla Camera di Commercio di Bari quest’anno, con l’inizio della raccolta delle olive. In particolare, in Italia, i tagli maggiori sono previsti al centro nord, con cali che oscillano fra il 35 e il 50%; anche al sud la situazione si prospetta difficile, soprattutto in Calabria e Puglia, dove il Salento avrà il calo più sensibile, ma senza risparmiare la zona di Monopoli e del Gargano. Il mercato europeo dell’olio di oliva, con consumi stimati attorno a 1.85 milioni di tonnellate, rischia in questa situazione di essere invaso dalle produzioni del Nord Africa e del Medio Oriente, che purtroppo non hanno sempre gli stessi requisiti di qualità e sicurezza europei. Il pericolo maggiore sembra correrlo però l’Italia, principale importatore mondiale di olio, per un totale di 460 tonnellate, che, per tutelare consumatori e produttori, dovrà a breve applicare misure di repressione e contrasto alle frodi. La valorizzazione del Made in Italy non è attuata a fondo, sottolinea Coldiretti, a causa dell’inerzia della pubblica amministrazione e dell’azione delle lobby a livello nazionale e comunitario. Ai consumatori non resta che leggere con attenzione l’etichetta dove dovrà essere riportato: “ottenuto da miscela di oli comunitari od extracomunitari”, qualora non si trattasse di olio italiano al cento per cento. Oppure scegliere una delle 43 designazioni di origine riconosciute dall’Unione Europea e che garantiscono l’origine italiana.

Redazione Floraviva

maurizio martina

L’etichettatura a “semaforo” non convince la maggioranza dei Paesi UE, che vi vedono un pericolo per la corretta informazione dei consumatori sugli alimenti. Il Ministro Martina ribadisce la linea che respinge questo tipo di etichette

L’introduzione di un sistema di etichettatura a “semaforo” sugli alimenti, attuata in Inghilterra, ha causato una serie di respinte della massima fermezza. Tale etichettatura risulterebbe parziale e troppo semplicistica e ha incontrato una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea. Il nostro Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, ha infatti ribadito le preoccupazioni, già espresse dalla maggioranza dei Paesi membri, nell’ambito del Consiglio dei Ministri dell’agricoltura dell’Unione Europea. “La salute dei consumatori e la loro corretta e trasparente informazione sugli alimenti sono valori assolutamente condivisi da tutti gli Stati dell’Unione Europea, ma vanno tutelati attraverso metodi adeguati ed efficaci”, così il ministro Martina sull’argomento. L’etichettatura a semaforo fornirebbe invece, secondo Martina, informazioni fuorvianti e approssimative, andando a penalizzare prodotti di qualità, come quelli a denominazione d’origine, tutelati da tutta l’Europa proprio per il loro valore.
 

Olio Toscano Igp

Un interessante progetto che pensa finalmente a come educare anche i più piccoli verso un consumo intelligente e sano, a partire dai prodotti locali

Diffondere la cultura dell'Olio extravergine Toscano Igp significa coinvolgere migliaia di bambini nelle scuole elementari toscane per far comprendere loro l'importanza di queste eccellenze e i benefici che apportano con sé. Il consorzio dell'Olio extravergine Toscano Igp, con il patrocinio della Regione Toscana, presenterà il progetto "L'olio buono in tutti i sensi" domani, primo ottobre, alle ore 12:00, presso la sala stampa di Palazzo Strozzi Sacrati, in piazza Duomo 10 a Firenze. Alla presentazione interverranno Gianni Salvadori, assessore regionale all'agricoltura, Fabrizio Filippi, presidente del consorzio dell'olio extravergine di oliva Toscano Igp, e Giuseppe Vadalà, comandante regionale del Corpo Forestale. Il nostro editore, Andrea Vitali, ribadisce l'importanza di iniziative e progetti come questo della Regione Toscana, che  promuove la campagna di sensibilizzazione coi più giovani direttamente nelle scuole: "La stagione dell'olio Toscano mostra segni disastrosi a causa della Bactrocea Olea, comunemente nota come Mosca dell'olivo o delle olive, che porta oggi all'evidente mancanza di prodotto e alla sua pessima qualità. Malgrado questo, e anche per questo, è fondamentale sostenere il valore dell'olio d'oliva Toscano Igp, sempre più esposto al rischio di contraffazione per la situazione in cui si trovano gli olivi e per la mancanza di una definizione delle norme definitive su etichettatura e tracciabilità che tutt'oggi non riusciamo a produrre, nonostante l'Italia presieda il semestre europeo".

Redazione Floraviva

xylella fastidiosa

Allarme della Cia per il batterio killer che sta uccidendo le olive e l’olio di Puglia: “ma la soluzione non è abbattere le piante”.

L’emergenza Xylella va affrontata subito, senza perdere ulteriore altro tempo. Il batterio gram-negativo, appartenente alla famiglia delle Xanthomonadaceae, sta minacciando oltre 23 mila ettari di uliveti nel territorio salentino della Puglia e rischia di attaccare altre piante. E’ a rischio un comparto di fondamentale importanza per il settore con migliaia di aziende interessate nella produzione di olive e olio, con un indotto che muove centinaia di milioni d’euro. Questo è l’allarme lanciato dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori in merito alla questione della “Xyella Fastidiosa” che sta flagellando gli ulivi del Salento in Puglia.

Il problema -secondo la Cia-  deve essere risolto partendo da un dato di fatto sul quale non si può transigere: gli ulivi non vanno abbattuti ma vanno salvaguardati, perché rappresentano un patrimonio dal valore inestimabile a livello paesaggistico e culturale, oltre che economico. L’abbattimento, tra l'altro, non risolverebbe la questione perché si tratta di una patologia che alberga anche nelle piante ornamentali, quindi bisogna trovare rimedi e soluzioni alternative.

L’opzione eradicazione degli ulivi -prosegue la Cia- non esiste, ed ecco perché ribadiamo con forza che della questione Xylella deve prendersene carico il Governo nazionale e l’Unione Europea, concependo anche misure risarcitorie per coprire parte dei danni già subiti dai produttori.

Chiediamo -sottolinea la Cia- una accelerazione al “Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari” approvato lo scorso gennaio, costituendo un tavolo tecnico che affronti immediatamente la questione. Il batterio Xylella va combattuto, infatti, colpendo soprattutto i vettori, con sistemi di lotta integrata e biologica e con un uso controllato della chimica e dei prodotti fitosanitari, valutando l’impatto sanitario che si potrebbe avere sul territorio, con una implementazione delle pratiche agronomiche di potatura, pulizia, diserbo con mezzi meccanici e manutenzione periodica del terreno.

 Gli olivicoltori -conclude la Cia- devono essere coinvolti in tutti i processi che si attueranno per far fronte alla emergenza.

Rettifica della vicepresidente della "Strada dell'olio Borghi e Castelli della Valdinievole" di quanto affermato nell'intervista concessa a Floraviva il 15 luglio 2014 durante un incontro al mercato dei fiori di Pescia.

Floraviva ha ricevuto ieri dalla Strada dell'Olio Borghi e Castelli della Valdinievole una e-mail, a nome della vicepresidente Cinzia Cipriani, in cui si chiede di rettificare un punto dell'intervista concessaci il 15 luglio 2014 in margine all'incontro di Cia al Mefit sulle politiche agricole del Comune di Pescia. (Intervista di cui conserviamo la registrazione).
Pubblichiamo qui di seguito il testo della e-mail suddetta, aggiungendo sotto il testo originale dell'intervista, che confermiamo, prendendo atto però che la risposta relativa all'Expo è da correggere secondo quanto indicato nella e-mail di ieri della vicepresidente.
 
Testo dell'e-mail della Strada dell'olio della Valdinievole:
"In relazione  all'articolo di martedì 15 luglio 2014 vorrei precisare che deve essere modificato il titolo perché non è la strada dell'olio che coordinerà ma  ...  'La Strada dell'olio Borghi e Castelli della Valdinievole' collaborerà col Coripro di Pescia nella filiera OLIVO-OLIO di ExpoRurale2014 alle Cascine, proponendo un laboratorio sulle olive da tavola.
La filiera Olio-Olivo è coordinata da Azienda Speciale Cam-Com Firenze, in collaborazione con Coripro che ha chiesto la nostra collaborazione per preparare un laboratorio per le olive da tavola. [...]"
 
Testo originale della nostra intervista pubblicata il 15 luglio:
All’incontro con il sindaco Oreste Giurlani sulle politiche agricole del Comune di Pescia organizzato da Cia venerdì 11 luglio presso il Mefit (Mercato Fiori Piante ToscanaCittà di Pescia) era presente anche l’associazione Strada dell’Olio “Borgo e Castelli della Valdinievole”, più in breve Strada dell’olio della Valdinievole, rappresentata dalla vicepresidente Cinzia Cipriani. L’associazione, come ci ha ricordato la vicepresidente, che abbiamo sentito al volo prima dell’incontro, promuove l’olio Igp Toscano insieme al territorio che lo produce ed ha la propria sede a Uzzano, nel palazzo del Capitano, nella piazza centrale dello splendido borgo di Uzzano Castello, abbarbicato sul colle (Vedi www.stradaoliodellavaldinievole.it).
«La nostra promozione – ha precisato Cinzia Cipriani - parte dal prodotto, l’olio di oliva extravergine Igp Toscano, per poi valorizzare tutto questo territorio, che abbraccia i comuni di MassaCozzile, Buggiano e Uzzano. E quindi il filo conduttore è l’olio, però entrano in campo in qualche misura un po’ tutte le aziende».
In cosa consiste la vostra attività e quali iniziative organizzate?
«Innanzi tutto, la prima attività è un po’ di informazione e cultura. Perché ci troviamo in un posto in cui si produce olio e vediamo però che anche gli stessi produttori hanno bisogno di essere aggiornati su come farlo l’olio, perché ormai il vecchio metodo è sorpassato e, se vogliamo fare più qualità e magari partecipare ai concorsi ed essere selezionati, dobbiamo fare il prodotto in un determinato modo».
Altri fronti d’impegno?
«Più in generale l’associazione si occupa di tutto ciò che potrebbe far rinascere un pochino il territorio, perché questo territorio qui della Valdinievole è un po’ dimenticato sia in ambito provinciale che regionale. Però abbiamo delle bellezze e vogliamo promuovere le nostre aziende, che sono spesso agrituristiche, e quindi c’entra anche il turismo e l’artigianato nella nostra attività».
Uno dei temi dell’incontro è il Pif sull’orto-florovivaismo e Pescia è nota per la produzione di olivi, siete interessati ad agganciarvi al Pif?
«Noi cerchiamo di essere presenti in tutte le attività del territorio perché è importante, e se le iniziative vanno bene è un vantaggio per tutti. Quindi se è possibile agganciarci in qualche modo alPif siamo interessati a vedere di che si tratta».
L’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori a una recente presentazione del nuovo Psr (Programma di sviluppo rurale) ha detto che la filiera dell’olivo e dell’olio sarà tra le priorità strategiche della Toscana nei prossimi 7 anni? Che ne pensa?
«Ci siamo fatti conoscere come strada dell’olio in Regione e al prossimo Expo Rurale saremo proprio noi a pensare alla parte dell’oliva: dalla pianta di ulivo fino alla tavola. Nel senso che gestiremo noi l’organizzazione di quest’area tematica per la manifestazione che la Regione Toscana organizza a settembre nel parco delle Cascine di Firenze».
Qualche anticipazione? Anche senza svelare tutto?
«Oltre alle degustazioni, faremo dei laboratori. E quindi porteremo anche proprio la cucina, cioè la trasformazione dell’oliva e come essa viene usata nei piatti tipici».
 
Redazione Floraviva