Bandi e Incentivi
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Finanziamento da 10 milioni di euro per innovazione e riduzione dell’impatto ambientale
Sostenere la crescita sostenibile del settore agroalimentare è l’obiettivo dell’operazione finanziaria conclusa tra Intesa Sanpaolo e PATA S.p.A., con il supporto di Garanzia Futuro di SACE. Il finanziamento da 10 milioni di euro consentirà all’azienda di investire nell’automazione e nell’ottimizzazione dei processi produttivi nei due stabilimenti di Castiglione delle Stiviere, puntando su innovazione e riduzione dell’impatto ambientale.
“Siamo costantemente impegnati nel supportare aziende del settore agroalimentare che investono in crescita sostenibile”, ha dichiarato Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo. “Strumenti finanziari mirati, come il nostro S-Loan, premiano le imprese che perseguono obiettivi ambientali misurabili.”
L’operazione rientra nel programma "Il tuo futuro è la nostra impresa", con cui Intesa Sanpaolo affianca le PMI italiane nei processi di transizione ecologica e innovazione, in linea con le politiche del MASAF.
Per PATA S.p.A., azienda attiva dal 1981 e oggi tra le principali realtà italiane del settore snack salati, il finanziamento rappresenta un ulteriore passo nel percorso di crescita responsabile. “Negli ultimi cinque anni abbiamo investito 40 milioni di euro per aumentare la nostra capacità produttiva del 70% e introdurre nuove linee uniche in Italia”, ha sottolineato Carlo Volpato, Direttore Commerciale PATA.
L’intervento di SACE, attraverso Garanzia Futuro, rafforza il sostegno alla competitività delle imprese italiane sui mercati globali. “Con questa operazione ribadiamo il nostro impegno per la crescita sostenibile di un’eccellenza del food italiano”, ha evidenziato Sara Donè, Relationship Manager MID Corporate Lombardia Est di SACE.
Grazie a questo investimento, PATA prosegue nel suo percorso di sviluppo all’insegna dell’efficienza e della sostenibilità, in un settore sempre più orientato alla riduzione dell’impatto ambientale e all’innovazione tecnologica.
A.V.
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Accordo per progetti di energia rinnovabile con finanziamenti fino a 50 milioni di euro. Obiettivo: favorire investimenti in fotovoltaico ed eolico, accelerando la transizione energetica nazionale.
Intesa Sanpaolo e SACE collaborano per sostenere la transizione energetica delle imprese italiane, con un nuovo strumento dedicato al project financing nell’ambito della produzione di energia da fonti rinnovabili. L’iniziativa, rivolta a progetti in ambito fotovoltaico ed eolico, prevede finanziamenti fino a 50 milioni di euro e una procedura semplificata per importi fino a 15 milioni.
L'accordo si inserisce in un contesto di crescente impegno verso la transizione energetica, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC). Secondo il piano, entro il 2030 il 64% della domanda elettrica nazionale dovrà essere coperto da fonti rinnovabili, rispetto al 43% attuale.
Grazie alla sinergia tra Intesa Sanpaolo e SACE, sarà possibile per le imprese accedere a strumenti di finanziamento più agili, con una copertura SACE fino al 50% dell’importo finanziato e una durata massima di 20 anni. Questo schema, che si fonda sull’esperienza della Divisione Banca dei Territori e del Desk Energy di Intesa Sanpaolo, agevola le aziende nell’adottare soluzioni sostenibili e nell’implementare nuovi impianti per la produzione di energia rinnovabile.
Oltre a sfruttare gli incentivi legati alla transizione energetica, come quelli previsti dal decreto FERX e dal PNRR, l’accordo mira a promuovere la sostenibilità finanziaria per il sistema bancario, garantendo flussi di cassa stabili e livelli di profittabilità interessanti per gli investitori.
Le dichiarazioni dei protagonistiAnna Roscio, responsabile Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato il ruolo centrale della banca nel supportare le piccole e medie imprese verso una transizione energetica consapevole e sostenibile: “Dal 2020 abbiamo erogato circa 8 miliardi di euro di finanziamenti per oltre 4.680 operazioni legate alla sostenibilità”.
Daniela Cataudella, Head of Dynamic Business Solutions di SACE, ha evidenziato l’innovazione dell’accordo: “Siamo lieti di sostenere le imprese in un percorso customer-centric, con processi semplificati e digitalizzati, per accelerare il rilascio delle garanzie”.
Prospettive future
Con circa 50 miliardi di euro di nuovi investimenti stimati tra il 2025 e il 2028, l’Italia si prepara a un’importante crescita nell’ambito delle energie rinnovabili, favorita da iniziative come questa, che offrono alle imprese strumenti efficaci per affrontare la transizione energetica con fiducia e competitività.
Andrea Vitali
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La Regione Toscana ha prorogato al 28 febbraio 2025 il termine per le domande al bando per la diversificazione agricola. Opportunità per sviluppare progetti innovativi nelle imprese agricole.
Con Decreto n. 232 del 9 gennaio 2025, è stata ufficialmente prorogata fino alle ore 13 del 28 febbraio 2025 la scadenza per presentare le domande al bando della Regione Toscana dedicato alla diversificazione agricola. L’iniziativa sostiene progetti innovativi per ampliare le attività delle imprese agricole.
Per maggiori dettagli e per accedere al bando, consultare l'articolo del 29 novembre su Floraviva.it nella sezione Bandi e Incentivi.
Redazione
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Credito d'imposta al 100% per investimenti nel Sud Italia fino al 30 maggio 2025
Incentivi fiscali fino al 100% per aziende agricole, forestali, pesca e acquacoltura localizzate nelle regioni del Mezzogiorno, per progetti di sviluppo avviati tra gennaio e novembre 2025.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha lanciato un programma di incentivi mirati per sostenere lo sviluppo economico del Sud Italia attraverso il potenziamento della ZES Unica Mezzogiorno. Destinatari del bando sono tutte le imprese attive nei settori della produzione primaria agricola (inclusi i prodotti dell’Allegato I TFUE), forestale, pesca e acquacoltura. Questi interventi si concentrano su micro, piccole e medie imprese, ma coinvolgono anche grandi imprese, che abbiano strutture produttive localizzate in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e nelle aree assistite dell’Abruzzo secondo la Carta degli aiuti regionali 2022-2027.
Gli investimenti, finanziabili al 100% tramite credito d'imposta, devono essere realizzati tra il 1° gennaio 2025 e il 15 novembre 2025. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 30 maggio 2025, e la valutazione avverrà automaticamente per semplificare e accelerare l’accesso ai benefici.
Un incentivo per innovare e crescere
L'iniziativa mira a promuovere la sostenibilità, l'innovazione e la competitività delle imprese agricole e forestali nel Mezzogiorno, sostenendo settori strategici che includono agricoltura biologica, energie rinnovabili, e valorizzazione delle risorse locali. Questi investimenti possono contribuire a mitigare i divari economici regionali e favorire una transizione verso modelli produttivi più resilienti e sostenibili.
Supporto tecnico e strategico
Per garantire il massimo accesso agli incentivi, è consigliato consultare un consulente strategico o un tutor di riferimento per verificare i requisiti specifici e ottimizzare la gestione delle richieste. Le opportunità offerte dalla ZES Unica Mezzogiorno rappresentano un'occasione unica per le imprese del territorio di rafforzare la propria competitività, sviluppando progetti che combinano innovazione e sostenibilità con una forte vocazione territoriale.
Una strategia di rilancio per il Sud
La ZES Unica Mezzogiorno rappresenta un modello di rilancio economico integrato che punta a stimolare investimenti in infrastrutture produttive e filiere agroalimentari strategiche. Questo approccio si inserisce nella più ampia strategia nazionale per ridurre i divari territoriali e promuovere una crescita equa e sostenibile nel panorama economico italiano.
dott. GianLuigi Casoli
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Un sostegno al Made in Italy per innovare e formare talenti nel settore agroalimentare
Il Fondo Eccellenze, annunciato dal Ministro Masaf Francesco Lollobrigida, stanzia 76 milioni di euro per sostenere e valorizzare le attività che rappresentano il Made in Italy nel mondo. L'iniziativa mira a promuovere l'innovazione in ristoranti, pasticcerie, gelaterie e altre imprese che utilizzano prodotti certificati come DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e biologici. Questo fondo offre un’opportunità concreta per investire in qualità e modernizzazione, in linea con la tradizione agroalimentare italiana.
Lollobrigida sottolinea che, oltre al supporto economico, la misura mira a formare giovani talenti e a garantire alle imprese personale qualificato, pronto a rispondere alle sfide del mercato globale. L'iniziativa, parte della strategia del Governo Meloni, si colloca all’interno di una visione che punta non solo alla valorizzazione del patrimonio enogastronomico nazionale, ma anche a investire sul futuro attraverso la formazione e l’innovazione.
Questa azione si inserisce in un contesto in cui l’agroalimentare italiano si distingue per la sua qualità e capacità di coniugare tradizione e modernità, con l’obiettivo di mantenere alta la bandiera del Made in Italy nei mercati internazionali. Il Fondo Eccellenze rappresenta un passo importante per rafforzare la competitività del settore, sostenendo al contempo l’economia e l’occupazione giovanile.
Redazione