Bandi e Incentivi
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ZES UNICA MEZZOGIORNO: CREDITO D’IMPOSTA 2025 PER IL SETTORE AGRICOLO
Incentivi per le imprese agricole e della pesca nel Sud Italia: scadenza entro il 30 maggio 2025
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ha introdotto il credito d’imposta per le imprese che operano nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura con strutture produttive localizzate nelle ZES UNICA MEZZOGIORNO. Il beneficio fiscale copre il 100% degli investimenti iniziali effettuati tra il 1° gennaio 2025 e il 15 novembre 2025.
Possono accedere al credito d’imposta:
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Imprese di qualsiasi dimensione (MPMI e GI) attive nella produzione primaria di prodotti agricoli inclusi nell’Allegato I del TFUE;
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Imprese del settore forestale;
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Micro, piccole e medie imprese (MPMI) del settore pesca e acquacoltura.
Dove? Le agevolazioni regionali sono disponibili per investimenti in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e nelle zone assistite dell’Abruzzo individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.
Quando?
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1° gennaio 2025: Inizio del periodo di ammissibilità degli investimenti.
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30 maggio 2025: Scadenza per la presentazione delle domande.
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15 novembre 2025: Termine ultimo per la realizzazione degli investimenti.
Perché? L’obiettivo di questo incentivo è favorire lo sviluppo economico nelle aree del Mezzogiorno, potenziando le attività agricole e della pesca attraverso investimenti in infrastrutture, innovazione tecnologica e sostenibilità.
Come accedere al credito d’imposta? Le aziende interessate devono presentare domanda tramite i modelli di comunicazione ufficiali pubblicati dal MISE. La valutazione delle richieste avviene in modalità automatica, garantendo tempi rapidi di assegnazione del beneficio fiscale.
Non perdere questa opportunità! Il credito d’imposta ZES UNICA MEZZOGIORNO offre un’agevolazione fiscale del 100% per le imprese agricole e della pesca. Investi nel futuro della tua azienda e approfitta di questa misura entro il 30 maggio 2025! 🌱⚓ #ZESUnica #Agricoltura #Pesca #Incentivi #Mezzogiorno
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Il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), insieme al Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), ha definito le modalità di attuazione delle misure di sostegno alle aziende agricole colpite dalla Xylella fastidiosa. Il piano prevede 30 milioni di euro per il reimpianto di olivi resistenti e la conversione colturale nelle aree infette.
La Regione Puglia gestirà l’attuazione del programma, avvalendosi dell'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura dei fondi (AGEA). Il contributo massimo è di 15.000 euro per ettaro, con copertura fino al 100% dei costi ammissibili.
Chi può accedere agli aiuti?
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Aziende agricole nelle zone dichiarate infette (escluse le aree soggette a misure di contenimento UE 2020/1201);
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Proprietari, detentori o possessori di terreni olivetati, singoli o associati;
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Interventi per il reimpianto di cultivar resistenti o la conversione a colture alternative definite dal Comitato fitosanitario nazionale.
Come presentare domanda? Le modalità e i criteri di selezione saranno definiti dalla Regione Puglia. Gli interessati potranno presentare richiesta seguendo le indicazioni fornite nei prossimi bandi ufficiali.
Questo intervento mira a ripristinare il potenziale produttivo e garantire un futuro sostenibile alla filiera olivicola italiana, sostenendo gli agricoltori nella lotta contro la Xylella fastidiosa.
Redazione
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Lecco, 7 febbraio 2025 – Intesa Sanpaolo ha erogato un finanziamento di 30 milioni di euro con Garanzia Futuro di SACE a favore di ICAM S.p.A, azienda specializzata nella produzione di cioccolato e semilavorati del cacao. L’operazione mira a rafforzare l’accesso ai mercati esteri e a garantire un approvvigionamento stabile delle materie prime, in un contesto di aumento dei costi e di crescente attenzione alla sostenibilità.
Il finanziamento, parte della strategia della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, supporta le PMI italiane verso investimenti sostenibili e l'internazionalizzazione. Grazie a un accordo con il MASAF, l’istituto bancario punta a rafforzare le filiere agroalimentari.
ICAM S.p.A., con una gestione integrata della filiera, collabora con produttori in Africa e America Latina, garantendo pratiche agricole sostenibili e un impatto positivo sulle comunità locali. L’azienda opera con società di distribuzione negli Stati Uniti, Regno Unito e Francia, oltre a stabilimenti per l’approvvigionamento in Uganda e Perù.
Investimenti per una produzione responsabile
Adelio Crippa, Amministratore Delegato di ICAM S.p.A., ha dichiarato: “Questo finanziamento garantisce continuità e qualità nell’approvvigionamento delle materie prime, consolidando il nostro impegno verso una produzione sostenibile e d’eccellenza.”
Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo, ha sottolineato: “Supportiamo 172 filiere agroalimentari, di cui 30 sostenibili, per coniugare produttività, rispetto del territorio e crescita resiliente.”
Matteo Ficchì, Relationship Manager Lombardia di SACE, ha aggiunto: “ICAM S.p.A. è un esempio di eccellenza e dimostra come investimenti strategici possano favorire una crescita sostenibile anche in contesti sfidanti.”
Con un fatturato 2024 superiore a 300 milioni di euro e il 60% delle vendite all’estero, ICAM S.p.A. continua il suo percorso di espansione, valorizzando qualità, sostenibilità e innovazione nella filiera del cioccolato.
Andrea Vitali
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Da maggio a dicembre 2025 AGEA emetterà un decreto mensile da 2 milioni di euro per chiudere i pagamenti inevasi tra il 2015 e il 2022 per le assicurazioni agevolate sulle produzioni vegetali. Questo rientro si inserisce nel programma del governo per garantire certezze e liquidità agli agricoltori italiani.
Il governo ha avviato un programma di rientro per recuperare gli arretrati delle assicurazioni agricole e garantire maggiore liquidità agli agricoltori. Entro febbraio 2025, AGEA procederà con l'erogazione di 150 milioni di euro per le assicurazioni agevolate relative alle produzioni vegetali della campagna 2024. Questo pagamento si inserisce nel cronoprogramma stabilito per sanare le pendenze del passato e garantire certezze agli agricoltori italiani, proseguendo il percorso già avviato con il decreto di pagamento da 41 milioni di euro annunciato dal Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, lo scorso 31 gennaio.
Secondo quanto comunicato dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), il piano di AGEA prevede una serie di pagamenti scaglionati che copriranno diversi anni di arretrati e le nuove campagne assicurative. Dopo i 150 milioni previsti per febbraio, saranno stanziati ulteriori fondi nel corso del 2025:
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Aprile 2025: 8 milioni di euro per la zootecnia 2023 e 3 milioni di euro per investimenti sulle strutture di campagna.
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Da maggio a dicembre 2025: un decreto mensile da 2 milioni di euro per chiudere i pagamenti inevasi tra il 2015 e il 2022 per le assicurazioni agevolate sulle produzioni vegetali.
L'obiettivo del programma di AGEA è ridurre i ritardi nei pagamenti e garantire agli agricoltori strumenti finanziari adeguati per affrontare le sfide del settore. Il MASAF, insieme ad AGEA, mette 150 milioni di euro in campo per rafforzare la fiducia degli agricoltori nei meccanismi di sostegno pubblico, evidenziando l'impegno del governo a sanare criticità passate e a migliorare la trasparenza delle erogazioni.
"Stiamo lavorando per offrire una gestione più efficiente e trasparente delle risorse destinate alla tutela delle imprese agricole", ha dichiarato il Ministro Lollobrigida, sottolineando l'importanza di una pianificazione certa per il comparto.
Con questa nuova tranche di finanziamenti, il governo punta a rafforzare la fiducia degli agricoltori nei meccanismi di sostegno pubblico, favorendo una maggiore adesione alle polizze agevolate e una gestione più sostenibile dei rischi climatici e di mercato.
Redazione
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Contributi a fondo perduto fino all'80% per investimenti agricoli in Toscana. Domande dal 15 marzo 2025 al 16 maggio 2025. Finanziamenti da 15.000 a 350.000 euro, con tetto massimo di 1.000.000 euro per azienda.
BENEFICIARI
Il bando si rivolge a:
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Imprenditori agricoli professionali (IAP) iscritti nell'anagrafe regionale o riconosciuti da altre Regioni e Province autonome;
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Coltivatori diretti (CD) iscritti nella gestione previdenziale agricola INPS;
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Aziende agricole di enti pubblici con attività esclusivamente agricola. Sono escluse le aziende dedite esclusivamente a selvicoltura e acquacoltura.
ATTIVITÀ FINANZIATE E COSTI AMMISSIBILI
Il bando finanzia progetti volti a incrementare la competitività aziendale, migliorare le prestazioni ambientali e valorizzare le produzioni agricole. Le finalità principali includono:
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Valorizzazione del capitale fondiario: miglioramenti fondiari e nuove strutture produttive.
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Efficientamento ambientale e benessere animale: ottimizzazione dei processi produttivi, gestione sostenibile dei residui e rimozione dell'amianto.
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Innovazione tecnologica e digitale: investimenti in tecnologia avanzata per ottimizzare la produzione.
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Miglioramento della qualità e differenziazione del prodotto.
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Valorizzazione della filiera corta: lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti aziendali.
SPESE AMMISSIBILI
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Investimenti materiali: acquisto terreni (fino al 10% delle spese totali), costruzione e ristrutturazione di fabbricati produttivi, efficientamento energetico, rimozione amianto, strutture per stoccaggio effluenti e miglioramenti fondiari.
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Dotazioni aziendali: macchinari, impianti per energie rinnovabili e mezzi refrigerati.
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Investimenti immateriali: acquisto software e programmi informatici.
TIPO DI CONTRIBUTO
Il contributo è a fondo perduto fino al 65%, elevabile all'80% per giovani agricoltori. L'importo finanziabile va da 15.000 a 350.000 euro, con un tetto massimo di 1.000.000 di euro per azienda nel periodo 2023-2027.
VINCOLI E RESTRIZIONI
Non sono previsti limiti minimi di dimensione aziendale. Gli investimenti per trasformazione e commercializzazione possono includere fino al 49% di prodotti di origine extra-aziendale. Sono esclusi gli investimenti per attrezzature mobili nel settore apistico.
Il bando copre l'intero territorio della Regione Toscana e offre un'opportunità concreta per lo sviluppo del settore agricolo locale, incentivando innovazione e sostenibilità.
dott. GianLuigi Casoli
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