Il vivaista

L'iniziativa di Royal FloraHolland, insieme a partner commerciali e associazioni, riflette l'ambizione comune di promuovere una maggiore trasparenza e affidabilità nel mercato attraverso la certificazione in cui il floroviviasmo possa essere sinomino di innovazione responsabile e cura per il pianeta. I nuovi schemi di certificazione GlobalG.A.P. 2024 sono una svolta significativa per le colture ornamentali. Questo aggiornamento normativo, che pone un'accentuata attenzione verso l'ambiente e la sostenibilità, richiede alle aziende di adeguare tempestivamente le nuove classificazioni e requisiti nei propri sistemi di qualità aziendale.


Dettagli e Implicazioni delle Nuove Certificazioni
Le nuove linee guida GlobalG.A.P. evidenziano l'importanza della biodiversità, dell'uso razionale delle risorse idriche e del miglioramento continuo delle pratiche agricole. In questo contesto, si sottolinea la necessità per le aziende di predisporre piani d'azione che dimostrino l'impegno verso obiettivi di miglioramento specifici, come la riduzione del consumo di acqua, energia, fertilizzanti e prodotti fitosanitari, e la gestione integrata dei parassiti.
Novità: Audit Senza Preavviso
Una delle novità più rilevanti del 2024 sarà l'introduzione di audit senza preavviso. Questo approccio mira a garantire che le aziende rispettino costantemente gli standard richiesti, sottolineando l'importanza di una documentazione dettagliata e aggiornata, in particolare per quanto riguarda la gestione integrata dei parassiti.
Focus su Colture Ornamentali e Ortofrutticole
I nuovi schemi prevedono distinzioni più marcate tra colture ornamentali e ortofrutticole, ognuna con requisiti specifici. Le aziende che operano in entrambi i settori dovranno conseguire certificazioni separate, adattando le proprie pratiche alle direttive focalizzate sul rispetto ambientale, sulla sostenibilità della coltivazione e sul benessere dei lavoratori.
GRASP Versione 2
L'aggiornamento introduce anche la versione 2 di GRASP, che valuta i rischi sociali aziendali. Questa revisione modifica il sistema di valutazione, passando da un sistema a punti a "Major Musts" e "Minor Musts", accompagnato da una guida interpretativa nazionale per una migliore comprensione delle normative pertinenti.
Verso un'Agroindustria Responsabile e Trasparente
L'iniziativa di Royal FloraHolland, insieme a partner commerciali e associazioni, riflette l'ambizione comune, oltre ad una chiara strategia di marketing, di promuovere una maggiore trasparenza e affidabilità nel mercato attraverso la certificazione. Questo passo avanti rappresenta non solo un impegno verso la sostenibilità ambientale, ma anche verso la costruzione di un futuro in cui il floroviviasmo possa essere sinomino di innovazione responsabile e cura per il pianeta.

Redazione

ph: Caroline Planque
Nel cuore della battaglia contro il cambiamento climatico, il settore vivaistico si erge come un protagonista chiave, contribuendo significativamente alla lotta per un futuro più sostenibile. Il portale Alberitalia.it ha introdotto un innovativo strumento, il ContaCarbonio.
https://www.alberitalia.it/contiamo/contacarbonio.html che consente di calcolare l'impronta di CO2 associata alla realizzazione delle piantagioni. Questo modello automatizzato apre nuove prospettive per il settore vivaistico, enfatizzando il suo ruolo cruciale nella sequestrazione del carbonio e nella mitigazione degli effetti del riscaldamento globale.



La Misura dell'Impegno Verde. Il ContaCarbonio di Alberitalia.it offre una visione che pare dettagliata delle emissioni generate dalle diverse operazioni colturali, dalla lavorazione del terreno all'installazione di shelter, fornendo una valutazione precisa dell'impronta di carbonio di ogni progetto di piantagione. Questo strumento rappresenta un passo avanti significativo per i professionisti del settore, consentendo loro di quantificare e, quindi, ridurre le emissioni di CO2 legate alle loro attività. Un Modello per il Futuro? Utilizzando dati specifici sulle operazioni colturali, il ContaCarbonio permette di identificare le pratiche più impattanti e di esplorare alternative più sostenibili. Ad esempio, la scelta tra l'utilizzo di pacciamatura biodegradabile rispetto a quella plastica può fare una grande differenza in termini di emissioni di carbonio, promuovendo pratiche che non solo proteggono l'ambiente ma ne migliorano anche la qualità.
Le implicazioni per il Settore Vivaistico. L'introduzione di strumenti come il ContaCarbonio sottolinea l'importanza del vivaismo, offrendo ai vivaisti la possibilità di diventare leader nella lotta al cambiamento climatico, attraverso la scelta di specie vegetali adatte, pratiche colturali a basso impatto e strategie di gestione sostenibile delle foreste. Inoltre, il modello automatizzato aiuta a sensibilizzare sull'importanza della biodiversità e sul ruolo vitale delle piante nella cattura del CO2, incentivando così l'adozione di pratiche più rispettose dell'ambiente. In prati la capacità di misurare l'impatto ambientale delle piantagioni è fondamentale per promuovere un'etica di sostenibilità all'interno del settore vivaistico. Attraverso l'utilizzo del ContaCarbonio, i vivaisti possono non solo migliorare la propria impronta ecologica ma anche contribuire attivamente alla creazione di un patrimonio verde più ricco e resiliente. Questo strumento rappresenta un esempio concreto di come la tecnologia possa supportare pratiche sostenibili, guidando il settore verso un futuro in cui ogni pianta conta nella lotta al cambiamento climatico. La rivoluzione verde nel settore vivaistico non è solo una questione di crescita delle piante ma di crescita della consapevolezza ambientale. Con strumenti come il ContaCarbonio, il vivaismo si conferma come un settore all'avanguardia nella promozione di un futuro sostenibile, sottolineando l'importanza di ogni singola azione nel grande schema della salute del nostro pianeta.

Redazione

Intesa Sanpaolo, nel 2023, ha dichiarato Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, supera gli obiettivi del Piano d'Impresa 2025, registrando un utile netto record di 7,7 miliardi. Annuncia investimenti in tecnologia e progetti sociali, prevedendo un utile netto oltre 8 miliardi per i prossimi anni.

 
Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa SanpaoloIntesa Sanpaolo dichiara: abbiamoha ottenuto risultati che superano le aspettative prefissate per il termine del 2025, rivelando la solidità e l'efficacia del suo modello di business. Grazie alla leadership consolidata nelle divisioni commerciali, alla forte componente di Wealth Management and Protection, all'avanzata offerta digitale, alla gestione efficiente delle attività internazionali e alla politica di "Zero NPL", la banca ha raggiunto un utile netto di 7,7 miliardi di euro, il migliore nella sua storia. Questo risultato, arricchito dagli investimenti nel sociale, prefigura un utile netto vicino agli 8 miliardi di euro.
Per il 2024 e il 2025, Intesa Sanpaolo prevede di mantenere una traiettoria di crescita, con un utile netto che si prevede supererà gli 8 miliardi di euro. Inoltre, la banca ha annunciato una proposta di dividendi di 5,4 miliardi di euro e un piano di buyback che verrà avviato a giugno 2024, previa approvazione. Queste azioni dimostrano il forte impegno di Intesa Sanpaolo verso i suoi azionisti e il contributo significativo al bilancio pubblico, con imposte dirette e indirette per 4,6 miliardi di euro nel 2023.
La strategia di Intesa Sanpaolo non si limita al successo finanziario ma si estende a un impegno concreto per la coesione sociale del Paese. Con un investimento di 1,5 miliardi di euro entro il 2027, la banca supporta il principale progetto di coesione sociale in Italia, promuovendo una società più equa. Questo impegno è sostenuto da 100mila persone che compongono la comunità di Intesa Sanpaolo, dimostrando il ruolo della banca come istituzione al servizio del Paese.
Nel contesto di un incremento del costo della vita, Intesa Sanpaolo ha guidato l'iniziativa per un nuovo contratto nazionale che prevede significativi aumenti retributivi, confermando la tutela dell'occupazione come priorità assoluta. La banca pone al centro delle sue strategie la fiducia e le esigenze dei clienti, investendo in innovazione tecnologica per una crescita sostenibile. Tra i progetti di spicco, vi sono la piattaforma tecnologica nativa cloud isytech, la banca digitale isybank, e Fideuram Direct per il Wealth Management digitale.
L'approccio di Intesa Sanpaolo alla crescita dei ricavi si basa sul Wealth Management, Protection & Advisory, sfruttando un patrimonio finanziario della clientela di 1.300 miliardi di euro e un'offerta digitale all'avanguardia. La qualità professionale e l'impegno delle persone di Intesa Sanpaolo sono riconosciuti come fattori determinanti per il successo della banca, che si posiziona ai vertici del settore in Europa, contribuendo alla crescita economica e alla realizzazione di una società più inclusiva.
 
Redazione
formazione sull'uso dei prodotti fitosanitari nel florovivaismo

Il 23 gennaio a Pistoia l’unità Prevenzione Igiene Sicurezza Luoghi di Lavoro della USL Toscana Centro organizza, nell’ambito del Piano mirato di prevenzione in agricoltura PP7, un evento formativo sull’uso dei fitofarmaci per i vivaisti del Distretto di Pistoia, ma aperto anche ai floricoltori della provincia e a tutti i soggetti coinvolti nella filiera florovivaistica. Il programma della giornata.

 
«Questa giornata di formazione, che rientra nel Piano mirato di prevenzione in agricoltura PP7 previsto dalla Regione Toscana e da noi attuato, sarà l’occasione per presentare anche alcuni primi punti fermi o criteri di riferimento alla base delle linee guida sul corretto uso dei fitofarmaci nei vivai che saranno prossimamente redatte».
Lo ha annunciato al Vivaista il responsabile dell’unità funzionale Prevenzione Igiene Sicurezza Luoghi di Lavoro dell’Azienda USL Toscana Centro, Pier Luigi Faina, nel presentare il corso in programma martedì 23 gennaio 2024, dalle ore 9 alle ore 17, presso la sala Lupi dell’Ospedale di San Jacopo a Pistoia, con il titolo “Piano Mirato di Prevenzione in Agricoltura PP7 – Prodotti Fitosanitari nel Florovivaismo”. 
Si tratta di un evento formativo organizzato dall’ufficio guidato da Faina - nell'ambito del suddetto Piano di prevenzione PP7 (vedi) - che è rivolto in primo luogo ai vivaisti del Distretto Vivaistico Ornamentale di Pistoia, ma che è aperto anche ai floricoltori e a tutti i florovivaisti della provincia pistoiese, oltre che agli operatori professionali coinvolti a vario titolo lungo la filiera florovivaistica: dalle associazioni di categoria agricole e del commercio fino ai sindacati. 
L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
 
Programma
Mattina:
- ore 9             Iscrizione al corso
- ore 9,20        Saluti e introduzione
Relazioni
- ore 9,30        Valutazione del contesto del nostro territorio (Dr Barbani)
- ore 10,15      Valutazione del rischio chimico da uso di prodotti fitosanitari (Dr Nerozzi)
- ore 11           Fasi successive alla valutazione: misure e algoritmi di livello II (Dr Fioravanti)
- ore 11,45      Analisi dei questionari anonimi inviati: esame delle possibili criticità (Dr Danesi)
- ore 12,15      Sistemi di mobilità e distribuzione (Dr Danesi)
- ore 12,45      Procedure di lavoro e Dpi (Dr Resta)
- ore 13,30      Chiusura della sezione della mattina e pausa pranzo
Pomeriggio:
- ore 14,30      Impatto ambientale: acque profonde e superficiali (D.ssa Merlo)
- ore 15,15      Intervento medico competente: esperienze sul campo (Dr Montalti)
- ore 15,45      Sorveglianza sanitaria in agricoltura (Dr Faina)
- ore 16,15     Chiusura della sezione del pomeriggio ed eventuali contributi di Rls (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) e Rspp (Responsabili Servizi di prevenzione e protezione) 
- ore 17           Fine lavori
 

Redazione

Il 18 gennaio, al 110° anniversario della Scuola di Agraria di Firenze, tavola rotonda su “Prospettive della formazione e occupazione in Agraria”. Fra i relatori Alberto Giuntoli, membro del Comitato per il verde pubblico del Mase, la comandante dei Carabinieri forestali della Toscana Marina Marinelli e Stefano Santarelli, ceo del Consorzio Re-Cord e direttore del GAL Start. Come partecipare.

 

Dal 1914 al 2024: la Scuola di Agraria di Firenze compie quest’anno 110 anni e per celebrare il traguardo organizza una giornata di riflessione sul proprio ruolo nel segno dello slogan «il futuro è nell’agrAria – l’habitat della conoscenza».

La celebrazione dell’anniversario avverrà giovedì 18 gennaio, nella sede della Scuola presso piazzale delle Cascine n. 18, a partire dalle ore 9,30. Al centro dell’evento vi sarà la tavola rotonda sulle “Prospettive attuali e future della formazione e occupazione in Agraria”, ma sono previsti anche allestimenti di alcuni spazi della Biblioteca per la presentazione di materiale storico e archivistico e di volumi antichi di pregio e, nel primo pomeriggio, due visite guidate nei locali storici della Palazzina reale e nel parco delle Cascine.

Dopo i saluti istituzionali, è in programma, dalle 10 alle 10,45, la presentazione dell’attività della Scuola da parte dei presidenti delle Commissioni “Didattica”, “Ricerca”, “Terza missione” e “Internazionalizzazione”.

Poi, dalle 10,45 alle 12,30, si svolgerà la tavola rotonda con i seguenti relatori:

  • • Andrea Gennai, direttore F.F. Parco Nazionale Foreste Casentinesi Monte Falterona Campigna;
  • • Alberto Giuntoli, membro del Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico del Ministero dell’Ambiente e  della Sicurezza Energetica (Mase);
  • • Bernardo Gozzini, amministratore unico del Consorzio LaMMA-CNR;
  • • Marina Marinelli, Comandante dei Carabinieri Forestali della Toscana;
  • • Vincenzo Mirabile, direttore Innovazione, Ricerca & Sviluppo Gelato della Sammontana SpA;
  • • Riccardo Negrini, direttore tecnico dell’Associazione Italiana Allevatori;
  • • Sara Pontremolesi, enologa presso il Marchese Antinori SpA;
  • • Stefano Santarelli, amministratore Delegato Consorzio Re-Cord e Direttore Generale GAL Start;
  • • Federico Vecchioni, amministratore delegato BF SpA (Bonifiche Ferraresi).

Seguirà, dalle 12,30 alle 13,00, la “Presentazione Alumni di Agraria a Firenze.

Infine, alle 13, conclusioni e pausa pranzo. Mentre alle 14,30 avranno inizio le visite guidate nei locali storici della Palazzina reale e nel parco delle Cascine. Per partecipare all’evento compilare l’apposito modulo presente qua.


Redazione

Pesaro, la Capitale della Cultura 2024, annuncia che inaugurerà nel 2024 il primo Parco della Salute in Italia. Il progetto innovativo, frutto della collaborazione tra il Comune di Pesaro, Confagricoltura, Assoverde, Képos e Fondazione AlberItalia, mira a migliorare il benessere psico-fisico cittadino attraverso aree verdi certificate.

 

Pesaro, la città riconosciuta come Capitale della Cultura 2024, compie un passo rivoluzionario nella promozione della salute pubblica e della sostenibilità ambientale con l'inaugurazione del primo Parco della Salute certificato in Italia. La firma del protocollo d'intesa tra il Comune di Pesaro, Confagricoltura, Assoverde – Associazione Italiana Costruttori del Verde, Képos – Libro Bianco del Verde Aps e Fondazione AlberItalia ha dato il via a questo progetto all'avanguardia. Questo parco, che esemplifica l'importanza di integrare ampie aree verdi in contesti urbani per contrastare l'inquinamento e migliorare la salute, nasce dalla visione condivisa di riportare la natura nelle nostre città e preservare le aree verdi esistenti. Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, sottolinea l'obiettivo di offrire luoghi verdi certificati, che siano "a misura di quartiere e di persone", contribuendo significativamente al benessere degli abitanti.

Maria Rosa Conti, assessora alla Sostenibilità di Pesaro, descrive il Parco della Salute "al Miralfiore" come un elemento chiave di Pesaro 2024. Questa area, accessibile a tutti, includerà spazi dedicati al pensiero, alla meditazione e al silenzio, oltre a vari elementi naturali che favoriscono la biodiversità. Il progetto si inserisce nella strategia FEVer - Funzioni Ecologiche del Verde, promossa dall'Amministrazione di Pesaro.

Rosi Sgaravatti, presidente di Assoverde, evidenzia la collaborazione multidisciplinare alla base del progetto, che unisce esperti di diverse aree - dagli agronomi agli architetti del paesaggio, dai medici agli psicologi. Questo approccio ha permesso di sviluppare indicatori concreti per la realizzazione di questi spazi urbani, mirati a migliorare la qualità della vita e a rispondere alle sfide ambientali contemporanee.

Fabio Salbitano, presidente del Comitato scientifico di Fondazione AlberItalia, rileva l'importanza della presenza di elementi naturali nelle aree urbane per la salute e il benessere delle comunità. Il Parco della Salute di Pesaro rappresenta un'attuazione pratica di questa visione, offrendo un contributo significativo al miglioramento della salute pubblica attraverso l'integrazione della natura nelle città. Francesco Maccazzola, presidente di Képos, auspica che il Parco della Salute di Pesaro funga da modello per altri progetti simili, promuovendo una visione olistica dell'ambiente che possa stimolare un "neorinascimento" urbano. Questo progetto è un esempio di come un approccio culturale nuovo e multidisciplinare possa trasformare le nostre città, rendendole più verdi, sane e vivibili.

 

Redazione