Il riconfermato presidente di Unaprol Granieri individua fra le sfide dell’olivicoltura italiana: restrizione dei parametri dell’evo e difesa del panel test.
«Abbiamo diverse sfide in questi anni per il rilancio dell’olivicoltura italiana attraverso azioni in Italia e in Europa a tutela della qualità del prodotto, del lavoro degli agricoltori e a garanzia dei consumatori. A iniziare, ad esempio, dalla proposta di restringere i parametri chimici della categoria dell’olio extravergine e
Per Assitol con l’attuale scarsità d’olio extra vergine d’oliva (per il -30% in Italia e -50% in Spagna nel 2022-23) il sottocosto può accelerare l’esaurimento.
«Sta succedendo quello che avevamo paventato agli inizi della campagna: a causa della scarsa produzione, il nostro settore rischia di non avere a disposizione la quantità di extra vergine sufficiente a rifornire il mercato nei prossimi mesi». E «il ricorso al sottocosto potrebbe anticipare l’esaurimento».Questo il grido
Aumentato dalla Regione Toscana il tetto di piante a ettaro negli oliveti dell’Ecoschema 3 della Pac 2023-27. Saccardi: «hanno valore non solo paesaggistico».
La Giunta regionale della Toscana ha innalzato a 400 piante di olivo per ettaro il tetto di 300 olivi inizialmente previsto dal Ministero dell'agricoltura per poter accedere ai contributi previsti per chi aderisce al cosiddetto Ecoschema 3 “Salvaguardia olivi di valore paesaggistico” della nuova Pac (Politica agricola comu
La CE ha rinunciato all’idea di consentire la vendita d’olio sfuso: per garantirne qualità e sicurezza accolte le istanze di Agrinsieme, che ringrazia il Masaf.
Grande soddisfazione di Agrinsieme, il Coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari, per la decisione della Commissione Europea di ritirare la proposta di modifica delle norme di commercializzazione che avrebbe consentito la vendita di olio di oliva sfuso.
A questa decisione d
Gli oli extravergini italiani eguagliano per primi posti quelli spagnoli al Concorso oleario “Mario Solinas Quality Award” del Consiglio Oleicolo. I vincitori.
Ben tre primi posti proprio come gli oli extravergini di oliva spagnoli. Vale a dire, se escludiamo la categoria “emisfero australe” che non li riguardava, metà delle voci in concorso vinte da oli evo made in Italy e metà da oli evo made in Spain. E tutto ciò con molti meno oli partecipanti.
Possono essere riassunti c