Il vivaista

Terzo Flormart Green City Report

Uscito il terzo rapporto (ottobre-dicembre 2020) dell’Osservatorio trimestrale sul verde urbano di Flormart, lo storico salone internazionale del florovivaismo e del paesaggio di Padova. Impatto Covid: diminuiti i parametri economici negativi, ma i nuovi problemi causati dalla pandemia peggiorano le aspettative. Tendenze green secondo i 239 operatori sondati: al primo posto la forestazione urbana (verde estensivo) e nel verde residenziale emerge il giardinaggio biologico, ma anche le piante da orto e aromatiche.


Le aziende della filiera del verde italiana reagiscono alla crisi economica dovuta alla pandemia e fanno registrare performance in lento ma costante miglioramento: sono ancora più del 30% quelle con dati economici in aumento, come a settembre, contro il 18% di giugno, mentre il 33% presentano dati stabili. Le aspettative per il futuro tornano però più incerte e legate all’evoluzione dell’emergenza in atto: a settembre, dopo un’estate relativamente tranquilla, l’outlook era migliorato, ma a dicembre torna ad essere meno positivo.
È questo il quadro che emerge dalla terza e ultima rilevazione del 2020 del Flormart Green City Report, l’osservatorio sulle nuove tendenze del settore del verde che Fiera di Padova ha lanciato con un primo sondaggio a giugno di quest’anno, un secondo a settembre e il terzo ora a dicembre. Il report completo, frutto di interviste a 239 operatori della filiera di cui il 51% produttori o manutentori del verde (96% con meno di 50 dipendenti e 77% fino a 10 dipendenti) e il 30% fra agronomi, periti agrari o consulenti, è scaricabile a questo link.
«Emerge una crescente attenzione da parte degli operatori alle nuove prospettive che il settore avrà per riqualificare e rigenerare le città – dichiara Luca Veronesi, direttore generale di Padova Hall, società proprietaria del marchio di Fiera di Padova –. L’Osservatorio, un progetto lanciato nella fase di lockdown, ma che avevamo disegnato già nel periodo pre-Covid per accompagnare le manifestazioni da una edizione all’altra, sta andando sempre meglio: anche grazie alla collaborazione degli ordini professionali e di molte associazioni di settore, un endorsement importante per la qualificazione del campione di riferimento e per la diffusione dei risultati».

Impatto della pandemia Covid-19
Per quanto riguarda le aziende, resta stabile la percentuale di chi dichiara la propria performance in leggero o forte aumento (31%, come a settembre). Le aspettative sono stabili o positive per il 68% del campione, contro il 74% rilevato a settembre.
I problemi che le aziende si trovano attualmente ad affrontare sono prevalentemente legati ad imposizioni resesi necessarie dall’emergenza in atto, come restrizioni governative e difficoltà negli spostamenti. C’è però un miglioramento costante nei problemi economici: sono in continuo calo gli indicatori negativi come la riduzione degli ordini (per il 23% del campione a dicembre contro il 35% a settembre), la mancanza di risorse finanziarie (19% a dicembre contro il 26 di settembre), la difficoltà di recupero dei crediti (15% contro il 29% di tre mesi fa) e l’instabilità dei prezzi, che a settembre era visto come un problema dal 18% delle aziende, mentre oggi lo è per il 12%.

Tendenze del verde urbano
L’indagine ha fatto il punto anche sulle ultime tendenze e gli orientamenti tra gli operatori della filiera verde. Che caratteristiche avrà il verde urbano nei prossimi anni? Ai primi posti compaiono verde estensivo (forestazione urbana) al 44%, orti e giardini comunitari (37% delle risposte), biodiversità (35%) e giardini e parchi ricreativi (31%). In generale la direzione che sembra emergere è quella verso un utilizzo sociale del verde, che tende a prevalere su altri orientamenti con finalità artistiche o scientifiche.
A livello di interventi nelle aree urbane per i prossimi 3 anni, la riqualificazione e una migliore gestione dell’esistente sono la modalità più citate dai rispondenti (68%). È dunque ancora la valorizzazione dell’esistente a prevalere sulla creazione del nuovo. Per quanto riguarda il verde residenziale il giardinaggio biologico è indicato dai rispondenti come la tendenza trainante nel settore (47%). La sensibilità per una produzione naturale prevale nettamente rispetto ad altre tendenze quali verde pensile (35%) e orti urbani (31%). Le previsioni per il mercato del verde residenziale vedono al primo posto l’utilizzo alimentare (orti e piante aromatiche sono visti in crescita rispettivamente per il 73% e il 61%), quindi l’impiego pratico (piante da giardino, siepi e vasi) infine quello puramente estetico (piante ornamentali, rampicanti e grasse).
Per quanto riguarda i segmenti di mercato, quelli più promettenti sono legati alla “materia prima” e i suoi utilizzi: le piante e la progettazione e manutenzione del verde (visti stabili o in crescita per 9 operatori su 10). I settori che riguardano macchine e arredo ludico/sportivo sono invece viste in maggior affanno, sebbene l’outlook non sia negativo, ma per lo più stabile.

Redazione


Il secondo corso di formazione online del Gruppo operativo Autofitoviv sulle “Tecniche di autocontrollo e di riconoscimento tempestivo di fitopatologie o di parassiti” si svolgerà dal 7 al 18 gennaio. Quasi esauriti i posti disponibili, riservati a operatori con sede in Toscana. Ecco l’elenco delle materie e dei docenti delle lezioni.

Si stanno per esaurire i posti a disposizione nel secondo corso di formazione breve a cura del Gruppo operativo (Go) Autofitoviv: “Tecniche di autocontrollo e di riconoscimento tempestivo di fitopatologie o di parassiti”.
Il termine ultimo per l’iscrizione a questo corso, che si svolgerà dal 7 al 18 gennaio 2021 sviluppandosi in sette lezioni online (su Google Meet) di due ore ciascuna in orario serale compatibile con il lavoro, sarebbe il 20 dicembre. Ma al momento in cui scriviamo ci sono ancora solo 3 posti disponibili.
Il corso è interamente gratuito, in quanto finanziato con le risorse del Psr Feasr 2014-2020 – Regione Toscana, e ha come obiettivo fornire «le competenze di base per mettere in atto specifici protocolli di sicurezza per il riconoscimento di fitopatologie e parassiti». Nel dettaglio verranno forniti gli elementi di conoscenza necessari a «monitorare e prevenire l’azione dei nematodi e degli insetti; mettere in pratica tecniche di diagnosi per i principali patogeni delle specie ornamentali; attivare azioni di diagnostica circa la possibile invasione di patogeni esogeni».
Questo corso ha come destinatari «i seguenti soggetti con sede legale e/o almeno una sede operativa/unità locale in Toscana: imprenditori agricoli, singoli e associati, iscritti al registro delle imprese, dotati di partita IVA; titolari di imprese forestali, singoli e associati, iscritti al registro delle imprese e che abbiano una attività principale o secondaria con codice Ateco che inizi con “A 02”; amministratori e dipendenti, anche con funzioni dirigenziali, di gestori del territorio, rappresentati da Comuni, Enti Parco ed enti gestori dei siti della Rete Natura 2000».
Le lezioni sono così articolate:
- “Monitoraggio, prevenzione e possibili trattamenti di nematodi” di Silvia Landi (Crea) (7 gennaio ore 17-19; 8 gennaio ore 17-19);
- “Azioni di prevenzione per l’introduzione di insetti esotici nei vivai” di Elisabetta Gargani (Crea) (11 gennaio ore 17-19; 12 gennaio ore 17-19);
- “Tecniche di diagnosi innovative per i principali patogeni delle specie ornamentali” di Anita Haegi (Crea) (14 gennaio ore 17-19);
- “Diagnostica precoce d’invasione dei principali patogeni esogeni” di Nicola Luchi (Cnr) (15 gennaio ore 17-19; 18 gennaio ore 17-19). Seguiranno altri corsi. Per ulteriori informazioni sul Go Autofitoviv, che ha come capofila l’Associazione vivaisti italiani: https://www.autofitoviv.eu/.

Redazione

Green Cities Awaard Belgium

L’iniziativa coinvolgerà nel prossimo triennio (2021-2023) anche altri sette stati membri fra cui l’Italia. Il Regno Unito non ci sarà più a causa di Brexit. [Nella foto il progetto vincitore dello European Green Cities Award di quest’anno: la trasformazione di una miniera di carbone in spazio verde a Beringen in Belgio].


La triennale campagna di promozione del verde urbano “Green Cities for a Sustainable Europe’ (Città verdi per un’Europa sostenibile), che ha coinvolto 7 Paesi europei fra cui il Regno Unito dal 2018 al 2020, passa il testimone dal prossimo gennaio a “More Green Cities for Europe”: iniziativa analoga alla precedente ma più estesa, visto che gli stati membri coinvolti salgono a 13, nonostante l’abbandono del Regno Unito impegnato nella Brexit. 
Questa settimana ENA (European Nurserystock Association), l’associazione europea dei vivaisti, rappresentata dal presidente Jan-Dieter Bruns, e CHAFEA, l’Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute, l'agricoltura e l'alimentazione della Commissione europea hanno firmato la convenzione che sovvenziona con molti milioni di euro la campagna. Il sostegno finanziario delle organizzazioni dei vivaisti, combinato con un generoso cofinanziamento dell'Unione europea, consentirà all’iniziativa di avere un impatto significativo.
Così dal 2021 al 2023 non solo Belgio, Bulgaria, Danimarca, Germania, Francia e Olanda, ma anche Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Polonia, Portogallo e Svezia saranno impegnati in uno sforzo strategico per rendere l'ambiente urbano più a prova di futuro grazie a un paesaggio sempre più verde. Si tratterà di una campagna internazionale sull'importanza del verde urbano che si rivolgerà a politici, urbanisti, amministrazioni comunali, sviluppatori di progetti urbani e altri professionisti. 
TheGreencities.eu sarà la piattaforma centrale per esperti e autorità, dove si potranno trovare informazioni sul valore aggiunto del verde, dove ci si potrà iscrivere alla newsletter digitale, ma soprattutto dove sarà tenuto aggiornato e reso consultabile il calendario internazionale degli eventi in programma.

Redazione


Gestione fitosanitaria: corso di Autofitoviv

Iniziato il primo corso di formazione breve del progetto di sorveglianza fitosanitaria del Gruppo operativo Autofitoviv, che ha per capofila l’Associazione vivaisti italiani. L’elenco degli argomenti affrontati e dei docenti. 


Con la lezione “Malerbologia vivaistica e lotta alle infestanti”, a cura del ricercatore dell’Università di Pisa Stefano Benvenuti, ha preso il via venerdì 4 dicembre la prima edizione del corso di formazione breve “Gestione fitosanitaria sostenibile dell'azienda vivaistica” nell’ambito delle attività del Gruppo operativo (Go) Autofitoviv, che affronta la problematica dell’introduzione inconsapevole di organismi alloctoni di patogeni e parassiti animali all’interno dei vivai (vedi nostro articolo e nostro servizio).
Il corso avviato, che si svolge interamente online ed è articolato in orari compatibili con le attività lavorative, mira a fornire gli elementi di base per imparare a gestire non solo le emergenze fitosanitarie, ma anche per applicare metodi alternativi di difesa nell’ottica di una strategia colturale sostenibile. L’individuazione precoce delle problematiche fitosanitarie nella gestione ordinaria delle coltivazioni ornamentali e la tempestiva eradicazione di organismi nocivi hanno un effetto diretto sulla riduzione della chimica utilizzata per contenere le fitopatie e, quindi, hanno immediate ricadute sulla sostenibilità.
Le prossime lezioni del corso saranno le seguenti: “Lotta biologica integrata” di Patrizia Sacchetti (professore associato dell’Università di Firenze), “Controllo di acari su cipresso e conifere” di Sauro Simoni (ricercatore del Crea “Difesa e Certificazione”), “Corridoi d’invasione dei principali patogeni esogeni” di Alberto Santini (ricercatore dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante (Cnr-Ipsp)). 
Seguiranno altri corsi. Per ulteriori informazioni su Autofitoviv, che ha come capofila l’Associazione vivaisti italiani: https://www.autofitoviv.eu/.

Redazione


Aiph, l’associazione internazionale dei florovivaisti, organizza il 2 e 4 dicembre due convegni online gratuiti in lingua inglese per preparare i florovivaisti alla Brexit del 1 gennaio 2021. Il primo webinar, domani alle 15, è sul tema “Esportare e importare piante, alberi e bulbi”; il secondo, venerdì alle 15, su “Esportare e importare fiori recisi”. Il Regno Unito importa ogni anno piante per oltre 400 mln di euro (escludendo i fiori recisi). Tim Briercliffe «ci sono molte domande senza risposta e preoccupazioni su come funzionerà, così come sull’impatto a lungo termine sulla catena di fornitura al mercato britannico».

Siete dei produttori di piante ornamentali o di fiori e non riuscite a dormire bene la notte per l’avvicinarsi della data del 1° gennaio 2021 quando scatterà Brexit?
Il World Horti Center, Aiph – International Association of Horticultural Producers e la rivista FloraCulture International organizzano questa settimana due webinar gratuiti per discutere i cambiamenti imminenti. Nell’occasione alcuni espertissimi relatori presenteranno in lingua inglese i possibili scenari derivanti dalla Brexit per il commercio internazionale di piante ornamentali e fiori recisi, guardando alle sfide e alle opportunità per le imprese dell’intero settore florovivaistico.
Come ha osservato il segretario generale di Aiph, Tim Briercliffe, «questi webinar si svolgono in un momento critico, appena un mese prima che il commercio tra l’Unione Europea e il Regno Unito cambi drasticamente. Ci sono molte domande senza risposta sul commercio e preoccupazioni su come funzionerà, così come sull’impatto a lungo termine sulla catena di fornitura al mercato britannico. Questa è un’opportunità unica per avere gli ultimi aggiornamenti sulla questione».
Il primo webinar, in calendario mercoledì 2 dicembre dalle ore 15 alle 17, si intitola “In preparazione di Brexit - Esportare e importare piante, alberi e bulbi” ed è realizzato in collaborazione con la Horticultural Trades Association (HTA) del Regno Unito, la quale ricorda che il Regno Unito importa ogni anno piante per circa 350 milioni di sterline (cioè oltre 400 milioni di euro), senza contare i fiori recisi. Una cifra ragguardevole che dimostra la necessità di una preparazione pratica da entrambe i lati della Manica, poiché i meccanismi di sostegno dell'UE che sono in atto da più di 40 anni non ci saranno dopo il 31 dicembre e tutto ciò avviene durante la pandemia da Coronavirus. Durante il convegno web importanti esponenti del settore condivideranno le loro ricerche, conoscenze e intuizioni su ciò che riserva il futuro e su come il settore deve muoversi, indipendentemente dal fatto che sia stato concordato o meno un accordo sulla Brexit. Il webinar è rivolto a vivaisti (dai coltivatori agli ibridatori e produttori di giovani piante), commercianti, aste, dettaglianti, imprese del verde, associazioni di categoria ed esportatori di Paesi terzi. I relatori sono Sally Cullimore, Policy Manager della HTA, che parlerà di “Le sfide di Brexit per gli importatori di piante/alberi/bulbi e come la filiera florovivaistica del Regno Unito si sta preparando a Brexit”; Eline van den Berg, responsabile Supply Chain Public Affairs di Royal FloraHolland, su “Impact analysis sui prodotti florovivaistici olandesi che avranno un impatto significativo sui mercati dell’Unione Europea e del Regno Unito”; Stefan Koopman, economista specializzato nel mercato britannico di Rabobank (Olanda), su “Gli effetti macroeconomici del commercio con il Regno Unito post Brexit”; Bruce Harnett, direttore amministrativo presso Kernock Park Plants (Regno Unito), su “Che cosa significa Brexit per i produttori di piante del Regno Unito”; Henk Westerhof, di Anthos (Royal Trade Association for Nursery Stock and Flower Bulbs), Olanda, su “Come i produttori di piante dell’Unione europea stanno reagendo a Brexit”.
Il secondo webinar, in programma venerdì 4 dicembre dalle 15 alle 17, si intitola “In preparazione di Brexit - Esportare e importare fiori recisi” ed è pensato per floricoltori, commercianti di fiori, aste, coltivatori/esportatori di Paesi terzi, confezionatori/distributori, dettaglianti (supermercati, fiorai, mercati all'ingrosso) e associazioni di categoria. I relatori sono, oltre a Eline van den Berg e Stefan Koopman, che ripeteranno gli interventi del 2 dicembre (vedi sopra), Ian Michell, direttore della divisione Group Technical & Procurement di Flamingo Group (UK) su “Come Brexit potrebbe cambiare la fornitura di fiori al Regno Unito”; Augusto Solano, presidente di Asocolflores (Colombia) su “Le implicazioni di Brexit per il Sud America”; Nigel Jenney, amministratore delegato di Fresh Produce Consortium (UK) su “Le sfide di Brexit per gli importatori/esportatori e come la filiera del Regno Unito si sta preparando a Brexit”.
A questo link il programma con gli orari delle relazioni dei due webinar.

L.S.

Flormart 2020 City Forum

Dall’1 al 2 dicembre sulla piattaforma online della Fiera di Padova tanti eventi dedicati al verde urbano ed extra urbano, pubblico e privato. Tra gli appuntamenti, il convegno “Il piano nazionale e i piani locali del verde” del GPP Lab, EcoTechGreen di Paysage ed Erbaleforum sulle piante aromatiche e officinali.


Guardare al futuro del verde dentro e fuori le città immaginando un nuovo equilibrio fra uomo e natura. Con questi buoni propositi Flormart, il salone internazionale del florovivaismo, verde e paesaggio della Fiera di Padova, organizza dall’1 al 2 dicembre l’evento speciale online dedicato al verde urbano ed extra urbano “Flormart 2020 City Forum”. Un’occasione per aziende, esperti e rappresentanti della pubblica amministrazione di riflessione comune e confronto sulle prospettive del settore florovivaistico e del verde. 
Tre i principali eventi che si svolgeranno in modalità online: 1) “EcotechGreen Active”, un’edizione speciale del Forum internazionale dedicato al verde tecnologico organizzato da PAYSAGE - Promozione e Sviluppo per l’Architettura del Paesaggio in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori; 2) il convegno istituzionale “Il piano nazionale e i piani locali del verde” e gli incontri di business proposti nell’ambito di GPP Lab, la piattaforma dedicata al Green Public Procurement; e 3) “Erbaleforum”, l’evento professionale dedicato alla filiera delle piante aromatiche e officinali.
Il pubblico a cui si rivolge l’evento è quello degli operatori professionali che si occupano di verde urbano e tecnologico: produttori della filiera florovivaistica, progettisti e architetti, agronomi, tecnici della pubblica amministrazione, general contractor, manutentori del verde, produttori di macchine e attrezzature per la coltivazione delle piante e per la gestione e manutenzione del verde.
Nelle due giornate di incontri, la community di Flormart potrà incontrarsi grazie alla piattaforma online di Fiera di Padova, uno strumento che offre agli espositori innovative modalità di matching tra domanda e offerta, spazi espositivi virtuali, la possibilità di partecipare ai convegni e seminari previsti nelle due giornate e di creare un proprio programma personalizzato di incontri e webinar. 

Convegno istituzionale di GPP Lab “Il piano nazionale e i piani locali del verde”
L’European Green Deal e il Recovery Fund “Next generation EU” sono i grandi assi strategici e finanziari comunitari che interesseranno la nuova rivoluzione verde nel nostro paese nei prossimi anni. Ingenti risorse sono e saranno destinate a programmi di rigenerazione urbana diffusa con milioni di alberi per il rimboschimento qualificato di tante aree verdi presso le amministrazioni locali in tutta Italia e di cui il Decreto Clima, con il suo Piano di Forestazione Urbana per le Città Metropolitane, è una prima anticipazione.
Quale potrà essere in tale contesto l’evoluzione e il nuovo ruolo anche territoriale della “Strategia Nazionale del Verde Urbano” lanciata dal Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico (MATTM 2018)? E come potranno essere tradotti in reali opportunità gli strumenti dei bandi verdi/Green Public Procurement (GPP) e dei Criteri Ambientali Minimi/CAM previsti obbligatoriamente dal Codice Appalti e dal PAN GPP, per un nuovo e più agile sistema di relazioni tra istituzioni e mercato?
Queste domande saranno affrontante, nell’ambito del programma del 5° “Flormart GPP LAB”, in un convegno istituzionale nazionale che si svolgerà martedì 1 dicembre alle ore 10,30 (registrarsi qui). Al convegno parteciperanno, tra gli altri, Luca Veronesi, direttore generale Padova Hall, Chiara Gallani, assessora all’Ambiente, Verde, Parchi e Agricoltura Comune di Padova, Gianni Meneghetti, coordinatore di Flormart GPP LAB e presidente Adescoop e Renato Ferretti, presidente del comitato scientifico di Flormart e coordinatore Dipartimento paesaggio, pianificazione territoriale e verde del Consiglio Nazionale dei dottori agronomi e forestali (Conaf).
Ulteriori informazioni su tutti gli appuntamenti di Flormart 2020 City Forum si trovano a questo link.

L.S.