Il vivaista

Tanti vivaisti del Distretto pistoiese al convegno del 14.9 di Cia Toscana Centro e Confagricoltura Pistoia sui contratti contro le pratiche sleali nel settore.


Per il Distretto vivaistico-ornamentale di Pistoia e per tutto il florovivaismo italiano è iniziata l’era dell’obbligo dei contratti scritti nei rapporti fra fornitori e acquirenti di piante lungo la filiera florovivaistica. Lo impone il decreto legislativo 198 dell’8 novembre 2021 in materia di pratiche sleali nei rapporti fra imprese agricole, entrato pienamente in vigore dal 15 giugno 2022 con l’applicazione anche ai contratti di cessione di prodotti agricoli preesistenti. Un grande cambiamento per il comparto florovivaistico e in particolare per il distretto pistoiese, dove si era abituati ad accordi verbali e annotazioni scritte sui documenti di trasporto e sulle fatture.
Per venire incontro alle esigenze di comprensione dei vivaisti del distretto e agli altri florovivaisti della provincia di Pistoia, Cia – Agricoltori Italiani - Toscana Centro e Confagricoltura Pistoia, con il patrocinio del Distretto e dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Pistoia, hanno organizzato il 14 settembre a Pistoia, presso l’Uniser, un convegno proprio sul tema dell’applicazione dei contratti che impediscono le pratiche commerciali sleali nella filiera florovivaistica. Un incontro che ha registrato un’ampia presenza di vivaisti di tutte le associazioni di categoria, con l’aula magna Cino da Pistoia stracolma.



Come emerso al convegno, rimane qualche criticità e aspetto da chiarire ai vivaisti riguardo all’applicazione di quello che sarà lo strumento chiave per applicare il decreto 198: l’accordo quadro annuale scritto fra impresa fornitrice e azienda acquirente, che consentirà di “riassumere” tutta una serie di cessioni senza la moltiplicazione dei contratti fra le parti.
Il convegno, moderato dal direttore di Cia Toscana Giordano Pascucci, si è aperto con il saluto, in qualità di consigliere di Uniser, del vivaista Francesco Mati, che ha parlato di «aggiornamento imprenditoriale importante» per il settore, che «non può restare indietro» rispetto al mondo che cambia. Subito dopo i presidenti di Confagricoltura Pistoia Andrea Zelari e Cia Toscana Centro Sandro Orlandini hanno fatto gli onori di casa sottolineando con soddisfazione le tante presenze in sala, segno dell’urgenza dell’iniziativa. Il saluto del presidente dell’Ordine dei commercialisti di Pistoia Angelo Vaccaro è stato portato dal vice presidente Fabrizio Giovanni Poggiani, mentre il presidente del Distretto rurale vivaistico-ornamentale di Pistoia Francesco Ferrini ha mandato un testo che è stato letto da Pascucci.
A inquadrare il cambiamento epocale rappresentato dall’entrata in vigore - dal 15 dicembre 2021 per i nuovi contratti di cessione di prodotti agricoli - del decreto legislativo n. 198 è stato il primo relatore: il responsabile area fiscale di Cia Massimo Bagnoli. Dopo aver ricordato che il decreto 198 attua la Direttiva UE 2019/633 in materia di prevenzione delle pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare introducendo l’obbligo di ricorrere a contratti scritti (obbligo non imposto dalla direttiva ma solo raccomandato), ha sottolineato che esso ha abrogato l’art. 62 del decreto-legge n. 1 del 2012 di disciplina delle relazioni commerciali nelle cessioni di prodotti agricoli, che escludeva le cessioni fra imprenditori agricoli. Da ora in poi quindi gli agricoltori (fra cui i florovivaisti) devono sottostare a tutti gli effetti alle norme di prevenzione delle pratiche commerciali sleali, stabilite dal decreto n. 198. «Una norma – ha detto Bagnoli – che probabilmente va migliorata, ma che aiuta a far crescere la chiarezza e consapevolezza fra gli imprenditori agricoli». Che cosa cambia? I contratti devono essere scritti e non basta più l’annotazione in fattura e devono essere scritti prima della consegna. Inoltre in essi devono essere stabiliti la quantità della merce (anche in linea di massima), il prezzo o i criteri di determinazione del prezzo, i tempi di consegna e i tempi di pagamento.



Come approfondito dal secondo relatore, il Dott. Antonio Vincenzi, del coordinamento legislativo di Confagricoltura nazionale, l’elemento centrale della nuova normativa, per evitare la proliferazione di contratti per ogni cessione, è l’accordo quadro scritto fra le parti, un accordo di durata annuale che prevede «una programmazione di vendite e cessioni di prodotti» e in cui verranno messi nero su bianco gli elementi contrattuali sopra descritti resi obbligatori dal decreto 198. È questo accordo che dovrà da ora in poi essere richiamato nelle annotazioni in fattura o nei documenti di trasporto. L’accordo quadro può essere individuale (tra due singole aziende agricole) o collettivo, quando sottoscritto da associazioni di categoria.
Ulteriori aspetti tecnici dell’applicazione della nuova norma al settore florovivaistico sono stati sviscerati dal dottore commercialista Alberto Busi, che pur rilevando certi eccessi burocratici nella normativa ha messo in evidenza che l’accordo quadro «lascia una certa flessibilità nelle forniture delle piante» ed è positivo perché dà più garanzie alle parti, ma per certi «accordi occasionali» che capitano nel florovivaismo «ci vuole un sistema più semplificato». Mentre Nicola Caputo, responsabile Politiche fiscali di Confagricoltura, si è soffermato sui complessi risvolti fiscali del decreto 198 e ha auspicato che la norma venga perfezionata, almeno a livello di attuazione amministrativa, perché «non sia punitiva per gli operatori». Infine l’Avv. Sofia Cecconi, dopo avere illustrato gli obiettivi del decreto 198, fra cui la trasparenza e reciprocità degli obblighi fra fornitori e acquirenti, ha sottolineato tra l’altro che le sanzioni sono notevoli e di natura penalistica (anche se di fatto amministrative in quanto depenalizzate).
«Ci sono obblighi generali – ha commentato il presidente dell’Associazione Vivaisti Italiani Luca Magazzini, presidente anche della federazione di prodotto Florovivaismo di Confagricoltura Toscana – ma ognuno li deve cucire sulle caratteristiche e sulle abitudini che ha nei rapporti commerciali e va segnalato, fra i vantaggi, che un accordo scritto su una fornitura potrebbe avere un valore superiore per il sistema bancario».

Redazione

Il 14 settembre a Pistoia convegno sull’applicazione di contratti che prevengono le pratiche commerciali sleali nelle filiere del vivaismo e della floricoltura.

Il decreto legislativo n. 198 dell’8 novembre 2021, in attuazione della Direttiva UE 2019/633 in materia di prevenzione delle pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare, ha rappresentato una svolta normativa che incide sulle relazioni contrattuali anche nei comparti floricolo e vivaistico della filiera florovivaistica.
Permangono tuttavia fra gli operatori del florovivaismo alcuni dubbi sulle modalità di applicazione del decreto. E, ad esempio, anche lo scorso agosto, viste le richieste di chiarimento ricevute da «portatori di interesse del settore del vivaismo», il Ministero delle Politiche agricole, tramite l’ICQRF (il Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari) a cui spetta la vigilanza su questa normativa, è intervenuto con una nota di chiarimento sugli accordi quadro tramite i quali applicare il decreto legislativo 198. 
Per venire incontro alle esigenze di comprensione degli operatori del Distretto vivaistico-ornamentale di Pistoia e di tutto il florovivaismo provinciale, Cia – Agricoltori Italiani Toscana Centro e Confagricoltura Pistoia, con il patrocinio del Distretto vivaistico ornamentale e dell’Ordine dei Commercialisti di Pistoia, organizzano mercoledì 14 settembre, dalle ore 15,30 alle 18,30, a Pistoia presso l’aula magna Cino da Pistoia di Uniser (via Sandro Pertini 358), un convegno intitolato “Come applicare i contratti sulle pratiche commerciali sleali nella filiera del floro-vivaismo”.
Il programma del convegno prevede in apertura, nell’ordine, i saluti dei presidenti di Confagricoltura Pistoia Andrea Zelari, di Cia Toscana Centro Sandro Orlandini, del Distretto vivaistico-ornamentale di Pistoia Francesco Ferrini e dell’Ordine dei Commercialisti di Pistoia Angelo Vaccaro.
Seguiranno le seguenti relazioni:
- ore 16,30 Antonio Vincenzi, Coordinamento legislativo di Confagricoltura, “I principi generali della nuova normativa e l’accordo quadro”
- ore 16,45 Nicola Caputo, Direttore Area Politiche Fiscali di Confagricoltura, “I riflessi fiscali del d.lgs 198/2021 sulle pratiche commerciali sleali”
- ore 17 Alberto Busi, Dottore Commercialista, “Le problematiche emerse in sede di prima applicazione del d.lgs 198/2021 e i chiarimenti dell’Ispettorato centrale Mipaaf sull’accordo quadro nel settore del vivaismo”
- ore 17,15 Massimo Bagnoli, responsabile area fiscale di Cia, “Dall’articolo 62 al d.lgs 198 del 2021: la nuova disciplina delle pratiche commerciali sleali”
- ore 17,30 Sofia Cecconi, Avvocato, “I concetti di trasparenza, reciproca corrispettività nell’ambito delle buone pratiche commerciali secondo il d.lgs 198/2021e i profili giuridici del contratto di cessione dei prodotti agricoli per le transazioni all’estero”.
- ore 17,45 Spazio alle domande.

Redazione

Alla 71^ fiera del florovivaismo di Padova ricette per lo sviluppo del settore, oltre gli ostacoli di siccità e aumento dei costi di energia e materie prime.


Come altri comparti dell’agricoltura, anche il florovivaismo, nella sua accezione generale inclusiva di floricoltura e vivaismo ornamentale, è stato investito dalla tempesta (quasi) perfetta della siccità e soprattutto dell’aumento dei costi di energia e materie prime. I vivaisti e floricoltori italiani negli ultimi mesi hanno dato fondo alle riserve idriche, ricorrendo il più possibile a sistemi di microirrigazione e agli invasi (dove disponibili in sufficienza). Il caro energia e l’impennata di molte voci di costo hanno colpito la coltivazione di piante e fiori costringendo 1 azienda florovivaistica su 3 a ridurre la produzione: gli aumenti riguardano i costi di riscaldamento delle serre (altamente energivore), ma anche dei fertilizzanti, dei carburanti e via dicendo.
375x375 agribiostorfreeÈ in questo contesto che si svolgerà da mercoledì 21 a venerdì 23 settembre prossimi la 71esima edizione di Flormart, lo storico salone internazionale del florovivaismo padovano, presso la Fiera di Padova ma per la prima volta organizzato da Fiere di Parma che mette a disposizione la sua expertise nel mondo fieristico e nella promozione internazionale (vedi). Salone professionale a cui sono attesi circa 300 espositori e migliaia di operatori di settore, tra cui 200 buyer esteri, interessati all’eccellenza del florovivaismo made in Italy, che vale il 15% della produzione florovivaistica europea ed esporta piante e fiori per circa 1 miliardo di euro.
Nel fitto programma di incontri che si terranno a Flormart avranno spazio anche questioni strategiche per favorire risposte di settore alla crisi energetica e al problema della siccità, ma pure temi caldi per un comparto che è in un trend di crescita a lungo termine in relazione al contrasto e alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. A cominciare dal convegno di apertura del 21 settembre mattina, ore 9,30 sala 7B del Padiglione 7, su “L’innovazione varietale e tecnologica nel florovivaismo”, nel corso del quale «saranno presentate le azioni pubbliche e le risorse finanziarie disponibili per la ricerca varietale e tecnologica nel florovivaismo» e «le esigenze che esprime il mondo della produzione e le attività delle università e delle professioni». Convegno a cui parteciperanno, oltre al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, fra gli altri, i presidenti di Fiere di Parma Gino Gandolfi e di Padova Hall Nicola Rossi, il presidente di ICE-Agenzia Carlo Maria Ferro, il presidente del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia Francesco Ferrini, i presidenti di Associazione Florovivaisti Italiani e Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori Aldo Alberto e Luigi Pagliani e la presidente del Conaf (Coniglio nazionale degli ordini degli agronomi e dottori forestali) Sabina Diamanti.
Fra i tanti temi che saranno affrontati nel programma, ricordiamo “La produzione di piante ornamentali e le nuove frontiere fitosanitarie”, “Innovazione, ricerca e formazione nel florovivaismo e nella gestione del verde urbano”, “Verde e paesaggio urbano per riqualificare le destinazioni turistiche”, “Il settore dei substrati tra innovazione, ricerca e normativa”, “Il verde per la qualità della vita nelle città: attuazione e prospettive del PNRR”.
Il programma provvisorio può essere visto qui.  

Redazione

AIPH summit mondiale del florovivaismo

Summit mondiale del florovivaismo, su “Influenzare il cambiamento in un mondo digitale”, il 28 settembre a Floriade Expo 2022 come parte del 74° Congresso AIPH.

 
Dopo il successo del primo “World Ornamental Horticulture Summit” (che traduciamo “Summit mondiale del florovivaismo”) nel 2019 a Pechino, la International Association of Horticultural Producers (AIPH) organizza il suo secondo Summit mondiale il 28 settembre alla Floriade Expo 2022 di Almere, nei Paesi Bassi, per scoprire il futuro del florovivaismo nell'era digitale.
Il Summit, intitolato “Influenzare il cambiamento in un mondo digitale”, si svolgerà nell’ambito del 74° Congresso annuale di AIPH in programma dal 27 al 30 settembre ad Almere e riunirà esperti del settore florovivaistico per discutere su come utilizzare i nuovi media e il marketing digitale per aumentare le vendite, su come i social media possono influenzare la filiera e su come il comparto florovivaistico deve prepararsi a un nuovo mondo con sempre più potere ai consumatori.
«Con questo vertice - ha affermato Tim Briercliffe, segretario generale dell'AIPH – cercheremo di vedere come il mondo digitale cambierà il comparto del florovivaismo: come commercializzeremo i nostri prodotti nel 2032, come interagiremo con i clienti e che cosa possiamo fare ora per assicurarci che i nostri prodotti abbiano il loro giusto posto nella vita dei clienti di domani».
I prezzi dei biglietti devono ancora essere confermati. AIPH comunica che è possibile manifestare il proprio interesse a ricevere un aggiornamento quando i biglietti saranno disponibili registrandosi. 
Ulteriori informazioni sul programma del Summit si trovano qua.
 

Redazione

Plantarium Groen-Direkt - piante da giardino

Il 24-25 agosto in Olanda c’è Plantarium|GROEN-Direkt, la fiera professionale del comparto delle piante da giardino. Circa 200 espositori e 100 nuove piante.

 
Sono già aperte le registrazioni online per gli operatori che intendono visitare la fiera olandese del verde outdoor Plantarium|GROEN-Direkt: «l'evento per il comparto della vendita al dettaglio di piante da giardino in Europa», come lo definiscono gli organizzatori.
La manifestazione, che nasce dall’unione di Plantarium della Stichting Vakbeurs voor de Boomkwekerij (SVB) e della Product Promotion Plaza di GROEN-Direkt, si svolgerà il 24 e 25 agosto 2022 (orario 7-17) presso l’International Trade Centre di Hazerswoude/Boskoop (Noorwegenlaan 37, Hazerswoude - Dorp) e viene proposta come meta irrinunciabile per i garden centre europei e ogni altro compratore commerciale di piante da esterno. 
Un evento in cui visionare una vasta gamma di piante da giardino di circa 200 espositori vivaisti, con anche l'opportunità di assistere all’introduzione di un centinaio di nuove varietà vegetali e di lasciarsi ispirare da nuovi concept di vendita che saranno illustrati durante la fiera. I visitatori attesi dagli organizzatori sono intorno a 6 mila.
La registrazione può essere effettuata qua, dove si otterrà il QR code necessario per entrare alla manifestazione. 
 

Redazione