Filiera olivo-olio
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
- Categoria: Filiera olivo-olio
Dal 13 al 14 febbraio al Palazzo Ducale la quarta edizione della mostra mercato extraLucca, con 50 produttori d’olio d’oliva extravergine di qualità. Ma anche extraFood e cinque stelle del mangiar bene: Leonardo Di Carlo, Cristina Bowerman, Terry Giacomello, Giorgio Barchiesi, Sara Farnetti. Il 12 febbraio al Teatro del Giglio serata di gala con l’assegnazione delle Corone ‘Mastrod’Olio 2016’, più tre menzioni speciali (due in Toscana e una in Lombardia), e la presentazione della guida ‘Terred’Olio 2016’.
La quarta edizione di extraLucca, mostra mercato di 50 prestigiosi produttori italiani d’olio d’oliva extravergine di qualità accompagnata da degustazioni, incontri, dimostrazioni di cuochi, pasticceri e nutrizionisti che si svolgerà il 13 e 14 febbraio al Palazzo Ducale di Lucca con ingresso libero, avrà un prologo il 12 febbraio al Teatro del Giglio.
Qui, solo su prenotazione, si potrà partecipare a una serata di gala che prevede alle 20 una degustazione di cibi abbinati agli oli in mostra e alle 21,30 la cerimonia, condotta da Federico Quaranta di ‘Decanter’ di Radio Rai 2, di assegnazione delle Corone Maestrod’Olio 2016 per le migliori produzioni dell’annata appena trascorsa, con la successiva presentazione del libro-guida Terred’Olio 2016 che racconta i migliori oli extravergine d’Italia franti da poche settimane. Durante la serata si potranno ascoltare musiche di Giacomo Puccini.
Le produzioni premiate con le Corone saranno 28, provenienti dalle seguenti 12 regioni: Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria, Veneto. Tre le menzioni speciali: “Corona Maestrod’Olio 2016 – Il viaggio di Fausto” a Villa Santo Stefano per l’Olio Dop Lucca (Toscana), “Riconoscimento Veronelli” all’Azienda agricola Massimiliano Gaiatto per il Tondello Dop Laghi Lombardi Lario (Lombardia) e il “Riconoscimento Sauro Brunicardi” (storico ristoratore lucchese) al Ristorante Romano (Toscana).
Dalla mattina del 13 febbraio al 14 febbraio sera la manifestazione ideata e curata dal “Maestrod’Olio” Fausto Borella si sposterà a Palazzo Ducale, dove avrà luogo la vera e propria mostra mercato extraLucca: esposizione di aziende d’olio e di aziende gastronomiche, con dimostrazioni di maestri della cucina, la scuola dell’olio e i verticali di vino (orario 11-19 e ingresso libero, tranne i laboratori a pagamento e su prenotazione). Nel cortile del Palazzo Ducale sorgerà una istallazione di 30x10 metri che riproduce l’Italia delle cultivar con un percorso didattico innovativo.
Parallelamente, nella loggia del gusto (loggia Ammannati), si terrà extraLucca Food: esibizione di venti grandi artigiani del gusto italiani, che presenteranno al pubblico le loro realizzazioni enogastronomiche da assaggiare sul posto o acquistare per portarsele a casa (11-19, ingresso libero).
A caratterizzare questa edizione della manifestazione interverranno anche cinque celebrità del buon mangiare. Leonardo di Carlo, celebre pasticcere e volto noto della tv, giudice de “Il più grande Pasticcere” di Rai2. Cristina Bowerman, talentuosa e istrionica cuoca che ha portato alla ribalta ben due ristoranti della capitale, tra cui Glass Hostaria. Terry Giacomello, pupillo di Ferran Adrià, che presenterà una cialda all’olio extravergine. Giorgio Barchiesi, idolo del grande pubblico per la trasmissione “Giorgione Orto & Cucina”, che mostrerà la sua cucina naturale. E Sara Farnetti, dottoressa e nutrizionista delle star della televisione, ci svelerà i segreti del mangiar sano a base di olio extra vergine di qualità. Li affiancheranno e presenteranno giornalisti, sportivi e persone dello spettacolo, tutti accomunati dall’amore per quella grande risorsa della tavola mediterranea che è l’olio d’oliva extravergine.
Redazione Floraviva
________________________________________________________________________________
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
- Categoria: Filiera olivo-olio
Nel 2015 sono aumentate di 5 volte in quantità le importazioni italiane di olio d’oliva da Grecia e Tunisia e del 200% dal Marocco, a parziale compensazione del quasi dimezzamento dell’import dalla Spagna. Ma il totale è diminuito dell’8% in quantità, nonostante il balzo del +37% in valore, dovuto a un netto aumento del prezzo medio. In arrivo un’inversione di tendenza con ritorno alla normalità nel 2016: l’oliveto Italia produrrà più di 380 mila tonnellate (+70% sulla precedente campagna produttiva) e la produzione tunisina sarà più che dimezzata.
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
- Categoria: Filiera olivo-olio
Il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari italiane commenta duramente il via libera di Bruxelles all’ingresso di 70 mila tonnellate sul mercato europeo: la pace nel mediterraneo non si costruisce sulle spalle delle nostri olivicoltori, che hanno fatto della qualità una bandiera che nessuno riconosce sui mercati.
Il via libera dell’Unione Europea all’importazione agevolata di 70 mila tonnellate di olio d’oliva provenienti dalla Tunisia per i prossimi due anni, desta preoccupazione per il futuro di un settore già in forte difficoltà. Così il coordinamento Agrinsieme commenta l’approvazione della Relazione della commissione INTA del Parlamento Europeo che autorizza un accesso temporaneo supplementare di olio d'oliva tunisino nel mercato Ue.
“Pur condividendo l’obiettivo di solidarietà dell’Europa nei confronti di Paesi terzi in difficoltà socio-economiche tramite azioni commerciali di privilegio, non va dimenticato che non si possono sempre penalizzare l’agricoltura - evidenzia Agrinsieme - e, in particolare, le produzioni mediterranee. Tra l’altro, la continua apertura delle frontiere della Ue e le concessioni non stanno riguardando solamente l’olio di oliva.”
Agrinsieme si rammarica del fatto che non è stato approvato nemmeno l’emendamento della commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo dell’11 gennaio scorso, che tentava di attenuare l’impatto negativo delle concessioni dalla Tunisia per il comparto oleicolo.
È opportuno, che decisioni così strategiche siano adottate solo in seguito a valutazioni oggettive dell’impatto economico che generano sugli operatori europei.
L’ultima speranza per introdurre modifiche è riposta nel voto dell’Aula di Strasburgo, che dovrà adottare il testo definitivo entro la fine dell’inverno.
“Se si continuano a considerare come “merce di scambio” i prodotti dell’agricoltura europea e mediterranea - conclude Agrinsieme - si rischiano di vanificare anche la nuove opportunità derivanti dai processi di liberalizzazione commerciale che l’Europa sta portando avanti nell’ultimo periodo”.
Redazione Floraviva
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
- Categoria: Filiera olivo-olio
Il coordinatore nazionale Dino Scanavino: prendiamo atto dell’incontro tra il ministro delle Politiche agricole Martina e il procuratore di Lecce Motta, ma adesso bisogna passare dalle parole ai fatti e trovare subito una nuova strada per fermare il batterio degli ulivi e scongiurare sanzioni da parte dell’Europa. Resta da risolvere anche la questione dell’export di materiale florovivaistico.
Bisogna superare l’impasse sull’emergenza Xylella, tanto più che rimane solo poco più di un mese per rispondere alla lettera di messa in mora inviata dall’Ue all’Italia. Preso atto del blocco del piano Silletti disposto dalla magistratura di Lecce, che prevedeva l’eradicazione degli ulivi considerati infetti, ora è necessario trovare subito una nuova via per arginare il batterio ed evitare, contestualmente, sanzioni da parte dell’Europa. Lo afferma il coordinatore nazionale di Agrinsieme, Dino Scanavino.
Ieri c’è stato a Roma l’incontro tra il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e il pool della Procura leccese guidato dal pm Cataldo Motta, da cui è emersa la volontà di collaborare prevedendo interventi “di concerto” sulla Xylella -ricorda Scanavino-. Adesso però bisogna passare al più presto dalle parole ai fatti, sia sotto il profilo della ricerca scientifica che delle azioni da intraprendere nei territori colpiti delle province di Lecce e di Brindisi, a tutela degli agricoltori danneggiati ma anche a difesa del paesaggio salentino.
Inoltre -osserva il responsabile del coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari- resta da risolvere in tempi stretti anche la questione dell’export di materiale vegetativo florovivaistico. E’ infatti opportuno, con particolare riferimento alle barbatelle, procedere con gli approfondimenti scientifici per tornare ad autorizzare la loro commercializzazione a prescindere dall’utilizzo di trattamenti di termoterapia prima della vendita.
Redazione Floraviva
21 milioni al Crea per lo sviluppo di biotecnologie sostenibili su vite, olivo, pesco, pero e pioppo
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
- Categoria: Filiera olivo-olio
Martina: “investiamo nella ricerca pubblica anche in campo agricolo”. Stanziati 21 milioni di euro nella Legge di stabilità per il finanziamento del più importante progetto triennale di ricerca pubblica fatto nel nostro Paese su una frontiera centrale come il miglioramento genetico attraverso biotecnologie sostenibili.
Il piano è articolato su tre anni e la regia dell’operazione sarà gestita dal Crea, il centro di ricerca specializzato del Ministero delle politiche agricole, che è stato rinnovato e reso più efficiente negli ultimi 12 mesi. Proprio il nuovo Crea ha dentro di sé alcune delle più importanti professionalità italiane nel campo della ricerca agroalimentare, come ad esempio lo staff che è stato protagonista del sequenziamento del genoma del frumento con importanti riconoscimenti internazionali .
“Vogliamo tutelare al massimo il nostro patrimonio unico di biodiversità – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - che è il tratto distintivo che fa dell’Italia un punto di riferimento per il mondo a livello agroalimentare. Per farlo investiamo nella ricerca pubblica, concentrando le risorse su un programma di attività che punta su innovazione e sostenibilità. In pochi anni possiamo essere leader sul fronte dell’agricoltura di precisione e delle biotecnologie sostenibili legate al nostro patrimonio colturale. Non siamo all’anno zero e vogliamo mettere a frutto le grandi professionalità dei nostri ricercatori, riconosciute anche a livello internazionale. Investiamo sulle migliori tecnologie per tutelare le nostre produzioni principali, dalla vite all’olivo, dal pesco al pero e poi anche pomodoro, albicocco, agrumi, frumento, melanzana, melo, ciliegio, pioppo.. Obiettivi chiari e ben definiti, con un percorso che guarda al futuro della nostra agricoltura. Anche in Europa va condotta una discussione definitiva perché queste biotecnologie vengano pienamente riconosciute, anche sotto il profilo giuridico, diversamente dagli Ogm transgenici”.
Redazione Floraviva
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
- Categoria: Filiera olivo-olio
Il presidente della Cia, Dino Scanavino plaude la proposta avanzata dal Deputato Filippo Gallinella e recepita dalla Commissione Agricoltura: la trasparenza nella gestione del sostegno per i carburanti premierà le aziende virtuose.
"L'indagine conoscitiva sul gasolio agricolo, proposta dall’Onorevole Filippo Gallinella e fatta propria da tutta la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati è certamente utile e affronta un argomento non secondario per il settore”. A dichiararlo è Dino Scanavino, presidente della Cia-Agricoltori Italiani e coordinatore nazionale di Agrinsieme (il raggruppamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Aci). L'auspicio -ha sostenuto Scanavino- è che l’indagine possa offrire un quadro il più chiaro possibile degli utilizzi, delle agevolazioni e dei costi pubblici in questo importante capitolo di intervento.
Sarà così possibile garantire agli agricoltori virtuosi ed ai sistemi di erogazione regionale la garanzia di rapidità di gestione e l’attendibilità del dato amministrativo.
Infatti, troppo spesso il sostegno pubblico nella erogazione del gasolio agricolo agevolato -ha proseguito il Presidente Scanavino - è stato oggetto di critica sia per l’eccesso di spesa che additato come fonte di speculazione. La piena trasparenza gestionale e l’assicurazione della continuità di questo sostegno, assolutamente necessario per le aziende agricole, -ha concluso Dino Scanavino- è importante che venga accompagnato dagli utili assestamenti operativi che l’indagine in questione potrà suggerire alla Pubblica Amministrazione.
Redazione Floraviva