ISPRA: AMBIENTE 2025, L’ITALIA TRA LEADER UE E CRITICITÀ
- Andrea Vitali
ISPRA e SNPA hanno presentato oggi a Roma i nuovi rapporti 2025 sull’ambiente europeo, nazionale e regionale. Italia eccelle nell’economia circolare, ma resta fragile su clima, biodiversità e suolo.
Ambiente UE 2025: tra leadership globale e crisi climatiche
L’Europa si conferma protagonista della transizione verde: dal 2005 ha raddoppiato la quota di energie rinnovabili e ridotto l’uso di combustibili fossili ed emissioni di gas serra. Migliorano anche economia circolare, efficienza delle risorse e qualità dell’aria. Tuttavia, la biodiversità europea resta in sofferenza, e il continente si riscalda più rapidamente di qualsiasi altra parte del mondo.
Italia virtuosa nell’economia circolare, ma con nodi strutturali
Nel 2023 l’Italia ha raggiunto un tasso di utilizzo circolare dei materiali del 20,8% (media UE: 11,8%), posizionandosi al secondo posto in Europa. Ha tagliato del 26,4% le emissioni di gas serra dal 1990 e aumentato la quota di rinnovabili puntando al 38,7% entro il 2030. In crescita anche la superficie coltivata a biologico.
Tuttavia, permangono criticità ambientali gravi:
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Solo l’8% degli habitat naturali è in stato di conservazione favorevole.
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Il 28% dei vertebrati e il 24% delle piante vascolari è a rischio estinzione.
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Consumo di suolo ancora elevato: nel 2024 persi 7.850 ettari (21,5 ettari/giorno).
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Il 2024 è l’anno più caldo dal 1961; aumentano il ritiro dei ghiacciai e l’innalzamento del livello del mare.
Situazione regionale: progressi, ma con forti disuguaglianze
Le politiche ambientali regionali mostrano effetti tangibili ma disomogenei. Spiccano:
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Veneto, Emilia-Romagna e Sardegna per la raccolta differenziata (oltre il 76%).
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Valle d’Aosta, Trentino e Basilicata per consumo di energia rinnovabile.
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Centro e Sud Italia per crescita del biologico.
Solo 7 regioni hanno approvato una strategia formale di adattamento climatico, ma tutte l’hanno inclusa nelle priorità ambientali.
Conoscenza ambientale come leva per la governance
Alla Camera dei Deputati, ISPRA e SNPA hanno presentato tre strumenti chiave: il rapporto europeo “Europe’s Environment 2025”, il rapporto nazionale “Stato dell’Ambiente in Italia 2025” e il Rapporto Ambiente SNPA. La cornice integrata di indicatori ambientali ufficiali offre una base scientifica condivisa per valutare e guidare le politiche pubbliche a ogni livello.
Andea Vitali– Floraviva
© Floraviva – riproduzione riservata | 28 ottobre 2025