IMU 2025: ESENZIONE PER COLTIVATORI DIRETTI E IAP ANCHE PER FABBRICATI RURALI
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L’esenzione IMU 2025 riguarda terreni e fabbricati rurali posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola. Adempimenti e scadenze entro il 16 giugno.
L’IMU 2025 non sarà dovuta dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali che conducono direttamente i propri fondi e risultano iscritti alla previdenza agricola. Un’esenzione fiscale confermata dalla normativa nazionale, che continua a rappresentare un sostegno importante per il comparto agricolo italiano. Riguarda non solo i terreni agricoli, ma anche i fabbricati strumentali all’attività agricola, purché rispondenti a specifici requisiti catastali e funzionali.
La norma, che affonda le radici nella Legge di Bilancio 2020, interessa l’intero territorio nazionale senza distinzioni geografiche. Include infatti i terreni montani, collinari, quelli situati nelle isole minori e quelli di proprietà collettiva a uso agro-silvo-pastorale. Per quanto riguarda i fabbricati, l’esenzione riguarda quelli censiti in categoria catastale D/10 oppure quelli per cui è stata richiesta e ottenuta l’annotazione catastale di ruralità. Fondamentale è che l’utilizzo di questi immobili sia effettivamente legato all’attività agricola: ricovero per macchinari e attrezzi, stalle, serre, locali per la trasformazione dei prodotti, uffici e alloggi per salariati dell’azienda agricola.
Restano invece soggetti a imposizione i fabbricati non strumentali o quelli che, pur trovandosi su terreni condotti da CD o IAP, non soddisfano i requisiti catastali o funzionali previsti dalla normativa. È quindi essenziale mantenere aggiornata la documentazione catastale e previdenziale, al fine di usufruire correttamente delle agevolazioni previste.
Le scadenze da rispettare per l’anno in corso restano fissate al 16 giugno per l’acconto e al 16 dicembre per il saldo. In assenza di variazioni rispetto all’anno precedente, non è necessario presentare una nuova dichiarazione IMU, ma eventuali modifiche catastali o nel regime previdenziale vanno prontamente comunicate all’amministrazione comunale competente.
L’esenzione dall’IMU per terreni e fabbricati rurali rappresenta non solo un alleggerimento fiscale, ma anche un incentivo concreto alla continuità delle attività agricole professionali. Si tratta di una misura che guarda alla sostenibilità economica e sociale delle aree rurali, contribuendo a contrastare l’abbandono dei terreni e valorizzare il presidio del territorio da parte di chi vi opera quotidianamente.
Per informazioni aggiornate e supporto nella gestione degli adempimenti fiscali, si raccomanda di rivolgersi alle associazioni agricole di riferimento o all’ufficio tributi del Comune di competenza.
Redazione Floraviva