RADICEPURA: ARTE PAESAGGIO ALLE PENDICI DELL'ETNA
- AnneClaire Budin

Chi visita la Sicilia ad agosto non perda Radicepura: tra giardini d’autore, cortometraggi e laboratori, il festival mediterraneo del paesaggio è un’esperienza unica.
Se siete in vacanza in Sicilia ad agosto e cercate un’esperienza che unisca natura, arte, cinema e visioni sul futuro del paesaggio, fate rotta verso Giarre. Alle pendici dell’Etna, tra vulcano e mare, vi aspetta Radicepura Garden Festival, la biennale del giardino mediterraneo, giunta alla sua quinta edizione. Un’occasione per immergersi in un parco botanico straordinario e scoprire, tra giardini effimeri e installazioni permanenti, come il paesaggio sia oggi un campo di sperimentazione artistica, ecologica e culturale. E, per i cinefili, da non perdere l’appuntamento con Garden in Movies (1-3 agosto), festival internazionale del cortometraggio che interpreta il giardino attraverso lo sguardo della macchina da presa.
Il Radicepura Garden Festival resterà aperto fino al 7 dicembre, ma l’estate è il momento ideale per esplorarne l’essenza. Il tema scelto per il 2025 – Chaos (and) Order in the Garden – offre una riflessione potente e attualissima: il giardino come luogo dove si intrecciano le forze dell’armonia e dell’imprevisto, dell’intervento umano e della crescita spontanea. Dieci giardini temporanei e sette permanenti, firmati da progettisti under 36 selezionati da tutto il mondo, mettono in scena questa dialettica con visioni poetiche, ironiche, politiche.
Fra i progetti più suggestivi troviamo Echoes di Claudio Bussei, un invito a ritrovare l’armonia nel disordine naturale; Il miracolo di Quasimodo, dei fratelli Serra, che dialoga con la poesia del grande autore siciliano evocando una rinascita vitale; The Rambunctious Garden, che trasforma la biodiversità in un’opera pittorica viva, in evoluzione. E ancora il giardino afghano di Nicholas Roth, la “recinzione vivente” dello studio Mantis ispirata al metodo Miyawaki, il paesaggio vulcanico e provocatorio di Ignivomus Hortus. A dare il benvenuto ai visitatori c’è anche l’omaggio di Sarah Eberle alla Sicilia, A Postcard from Sicily: un racconto botanico dei contrasti fertili di questa terra.
Il Radicepura Garden Festival non è solo un’esposizione di giardini: è una piattaforma culturale che coinvolge paesaggisti, botanici, artisti, studenti, scrittori. Nell’edizione 2025, spiccano la mostra RITUAL dell’artista siciliano Francesco Lauretta – che esplora il giardino come spazio simbolico e rituale – e il corso di scrittura della Scuola Holden, dove il paesaggio diventa occasione per inventare storie. Per i più giovani e le famiglie, sono attivi percorsi didattici, laboratori e attività su prenotazione con esperti di botanica e progettazione del verde.
Dal 1° al 3 agosto si tiene anche Garden in Movies, sezione del festival dedicata al cortometraggio, che quest’anno si rinnova con un concorso internazionale. Corti di fiction, documentari, animazione, thriller o noir: il giardino diventa soggetto, metafora, scenario. L’evento – ideato da Ornella Sgroi – è pensato per mettere in dialogo il linguaggio del cinema con la cultura del paesaggio, in un’esperienza immersiva che coinvolge mente e sensi. Un'esperienza per chi ama la settima arte, in una cornice che amplifica il fascino della visione.
Radicepura è anche un centro di eccellenza botanica: il vivaio Piante Faro, che lo anima da oltre 50 anni, raccoglie più di 800 specie e 5000 varietà, rendendo questo parco di 5 ettari un archivio vivente in continua trasformazione. Palme rare, erbe aromatiche, piante esotiche e mediterranee convivono in composizioni spettacolari. Oltre alla possibilità di visitare i giardini, è possibile organizzare tour guidati, incontri con i progettisti, degustazioni e domeniche in giardino dedicate alla musica e alla gastronomia.
Radicepura è un luogo che racconta la Sicilia contemporanea: creativa, sostenibile, aperta al mondo. Visitare il festival è un modo per vivere un turismo colto e responsabile, che affonda le radici nella bellezza naturale ma guarda al futuro. Un invito a rallentare, osservare, lasciarsi sorprendere dal verde che cambia. E se vi resta tempo, esplorate i dintorni: l’Etna con i suoi sentieri lunari, le spiagge di Fondachello, i borghi del versante ionico. Ma soprattutto, lasciatevi guidare dai sentieri del giardino: là dove il caos e l’ordine si incontrano, nascono nuove visioni.
AnneClaire Budin