VERSAMENTO INPS: SALTATA LA PRIMA RATA. BLOCCATO DURC E ACCESSO AI BANDI

Redazione Floraviva
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Con la circolare INPS n. 107 del 2 luglio 2025 sono stati fissati gli importi e le modalità di versamento dei contributi previdenziali per l’anno in corso a carico dei lavoratori autonomi agricoli iscritti alla Gestione speciale, ovvero coltivatori diretti, imprenditori agricoli professionali, coloni e mezzadri. Tuttavia, la prima scadenza, fissata al 16 luglio 2025, è ormai trascorsa e chi non ha effettuato il pagamento risulta inadempiente e fuori regolarità contributiva. Una condizione che comporta il blocco immediato del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva), documento essenziale per l’accesso e la gestione di qualunque pratica agevolativa, dai fondi del PSR a quelli del PNRR, passando per OCM e bandi regionali.

L’assenza del DURC infatti non solo impedisce l’avvio di una nuova pratica – in quanto viene richiesto all’apertura della domanda – ma può anche bloccare l’erogazione del finanziamento già concesso al momento della rendicontazione. Per questo motivo è fondamentale che chi non ha rispettato la scadenza del 16 luglio provveda quanto prima alla regolarizzazione mediante ravvedimento operoso. Il termine utile è quello dei 120 giorni dalla scadenza, dunque entro il 13 novembre 2025. In questo periodo è possibile sanare la propria posizione versando il dovuto con una sanzione ridotta pari al Tasso Ufficiale di Riferimento, attualmente al 2,90% annuo, più interessi legali giornalieri. Superata tale data, la sanzione aumenterà notevolmente fino a includere una maggiorazione del 5,5% che porta il costo complessivo fino all’8,40% su base annua, con un tetto massimo del 40% sul dovuto.

Le prossime scadenze contributive da segnare in calendario sono quelle del 16 settembre, 17 novembre 2025 e 16 gennaio 2026. Il versamento avviene mediante modello F24. Per l’anno 2025 l’aliquota è stata fissata al 24% sul reddito convenzionale giornaliero pari a 65,19 euro, con l’aggiunta di una maggiorazione di 0,80 euro per ogni giornata lavorativa (fino a un massimo di 156 giornate) e di un premio INAIL pari a 768,50 euro (532,18 euro per chi opera in zone svantaggiate).

Si raccomanda alle aziende agricole e ai titolari di attività agricole autonome di verificare con urgenza la propria posizione contributiva tramite consulente di fiducia o patronato, per evitare la sospensione o perdita di opportunità legate all’accesso ai fondi pubblici e ai sostegni alle attività produttive del comparto primario.

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