OLIVE: PROROGATA AL 2026 LA NORMA SULLA CONSEGNA ENTRO SEI ORE
- Andrea Vitali

Il Masaf rinvia al 1° luglio 2026 l’entrata in vigore della disposizione che imponeva la consegna delle olive ai frantoi entro sei ore, accogliendo le richieste del settore.
Rinvio tecnico per consentire adeguamenti operativi
È stato firmato il decreto che rinvia al 1° luglio 2026 l’entrata in vigore della norma che imponeva la consegna delle olive ai frantoi entro sei ore dalla raccolta. La decisione è stata assunta a seguito di una valutazione tecnica del Masaf e accogliendo le istanze delle associazioni agricole e delle principali organizzazioni dei produttori olivicoli.
Pur confermando i principi alla base della disposizione introdotta con la Legge n. 206/2023, orientata a garantire trasparenza e tutela della qualità dell’olio italiano, è emerso che l’applicazione immediata avrebbe comportato criticità logistiche per molte aziende, specialmente nei territori collinari e a forte frammentazione produttiva.
Verso una revisione condivisa della norma
La proroga al 2026 consente al comparto di disporre del tempo necessario per una revisione più efficace della norma, che tenga conto delle reali dinamiche di lavorazione e di trasporto del prodotto. L’obiettivo è definire un sistema di tracciabilità coerente con i tempi di conferimento delle olive ai frantoi e con la registrazione delle operazioni di carico sul portale SIAN.
Il rinvio risponde dunque a esigenze concrete del settore, evitando un impatto negativo sulla gestione della campagna olearia e favorendo un processo di adeguamento tecnico condiviso tra imprese, frantoi e istituzioni.
Qualità, tracciabilità e tutela del made in Italy
Valorizzazione del prodotto, controllo della qualità e sostegno al sistema produttivo restano obiettivi prioritari dell’azione del Masaf, che prosegue il dialogo con le rappresentanze agricole per garantire la qualità sui mercati e la tutela dell’olio di oliva italiano, simbolo di identità, cultura e sostenibilità mediterranea.
A cura della redazione Floraviva, pubblicato il 3 ottobre 2025