OLIVICOLTURA: IN ARRIVO 300 MILIONI PER IMPIANTI E REIMPIANTI DAL 2026

Redazione Floraviva
coltivazione olivi da impianto

Il Ddl “Coltiva Italia” prevede 300 milioni per il rilancio dell’olivicoltura. Fondi dal 2026 al 2028 per reimpianti e sostituzioni di piante malate.

 

Un piano nazionale da 300 milioni per l’olivicoltura

Trecento milioni di euro per rilanciare l’olivicoltura italiana. È quanto prevede il disegno di legge “Coltiva Italia”, approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso 24 luglio 2025 su proposta del ministro Francesco Lollobrigida, nell’ambito di un pacchetto da oltre un miliardo per lo sviluppo agricolo nazionale. All’interno del provvedimento, che dovrà ora completare l’iter parlamentare e ricevere i decreti attuativi, una voce importante è dedicata alla filiera olivicola, con l’obiettivo dichiarato di favorire la realizzazione di nuovi impianti olivicoli e il ripristino di quelli colpiti da fitopatie, come la Xylella.

Dotazione triennale e finalità della misura

I fondi saranno ripartiti in tre annualità: 50 milioni nel 2026, 50 milioni nel 2027, 200 milioni nel 2028. L’intervento rientra tra le “Disposizioni per lo sviluppo e la competitività del settore olivicolo nazionale” e mira alla modernizzazione degli impianti, all’introduzione di varietà resistenti e a garantire la continuità produttiva delle aziende, particolarmente colpite dalle malattie e dagli stress climatici.

Prossimi step: decreti attuativi e criteri di accesso

Il finanziamento diventerà operativo solo dopo la pubblicazione dei decreti attuativi del MASAF, in concerto con il MEF. Saranno questi atti a definire: i beneficiari (aziende agricole, OP, consorzi, vivaisti?), le percentuali di aiuto (contributi a fondo perduto, crediti d’imposta?), i criteri di selezione e le scadenze. Le imprese del comparto olivicolo e florovivaistico sono invitate a monitorare le pubblicazioni ufficiali nei prossimi mesi per cogliere tempestivamente le opportunità di accesso.

Cosa attendersi a breve

Considerando che i primi fondi saranno disponibili a partire dal 2026, è lecito attendersi entro la fine del 2025 la pubblicazione del decreto attuativo nazionale, con indicazione puntuale di:

  • modalità e tempi per la presentazione delle domande,
  • zone prioritarie di intervento (es. aree colpite da fitopatie),
  • intensità dell’aiuto (percentuali di copertura, eventuali tetti per beneficiario),
  • tipologie di spese ammissibili e criteri di selezione dei progetti.

Non si esclude che possano seguire avvisi o bandi regionali integrativi. Le imprese interessate sono invitate a predisporre documentazione tecnico-economica e a verificare compatibilità con altri strumenti di sostegno già attivi (PSN, CSR, PNRR).

Redazione – Floraviva © Floraviva – riproduzione riservata | 19 ottobre 2025