LA ROSA È UN BUSINESS SPINOSO: ECCO COSA RIVELA L’INCHIESTA

Redazione Floraviva
Irina Dambrauskas

Dietro il fiore più venduto al mondo si cela una filiera di sfruttamento: nei Paesi produttori come il Kenya, chi lavora nelle serre guadagna appena 47 euro al mese. Un’inchiesta internazionale ne svela le dinamiche e l’impatto sul settore europeo.

 

Royal FloraHolland ad Aalsmeer (Paesi Bassi) resta il fulcro del commercio globale di fiori recisi, ma non più della produzione di rose. Negli ultimi 25 anni, l’Olanda ha perso l’80% dei suoi coltivatori di rose. Il paese si è trasformato in hub logistico, riesportando prevalentemente fiori coltivati in Africa e America Latina. Nel 2024:

Nel 2024:

  • Kenya: 102.000 tonnellate di fiori esportati da 4.500 ettari di serre; oltre il 60% rose. Salario medio: 7.200 KSh/mese (~47 €). Condizioni lavorative denunciate come precarie e insicure.

  • Ecuador: nella regione di Tabacundo, milioni di steli prodotti ogni giorno. Stipendio base 470 $, inferiore al costo della vita. Riscontrati gravi effetti sanitari da esposizione a pesticidi.

  • Colombia: 40.000 lavoratori impiegati nella “flower belt”, di cui il 65% donne. Conflitti su uso delle risorse idriche e riduzione della terra agricola. Un bouquet venduto a 11 € localmente può arrivare a 300 € in Europa.

  • L'importazione massiccia di fiori a basso costo mette in difficoltà i coltivatori locali, come in Catalogna, dove l’ultimo produttore tradizionale di rose resiste a fatica alla concorrenza dei flussi globali, soprattutto nel periodo di Sant Jordi. Dal 1980, molte imprese floricole europee hanno delocalizzato verso Paesi con normative più permissive. Le economie di scala derivanti da salari più bassi e vincoli ambientali ridotti accentuano le disuguaglianze economiche e ambientali della filiera.

  • La testimonianza di Marcia Lema, ex lavoratrice e ora presidente dell’associazione ASOTFLORPI a Tabacundo, dimostra come dietro ogni rosa si intreccino fragilità economiche, lotte sindacali e una profonda domanda di giustizia sociale.

Fonte originale: Journalismfund.eu, “The Price of the Rose” (03/11/2025) Autori: Bernat Marrè Costa, Santiago Rosero, Giovanny Jaramillo Rojas, Oyunga Pala Coordinamento e foto: Irina Dambrauskas

Redazione – Floraviva
© Floraviva – riproduzione riservata | 23 novembre 2025