PAC E INNOVAZIONE AL CENTRO DELLA MISSIONE UE IN ITALIA

Andrea Vitali
delegazione ue vista italia

Dal 15 al 17 settembre una delegazione della Commissione Agricoltura UE in Italia per ascoltare produttori e istituzioni: il settore primario al bivio tra tradizione e innovazione.

Dal 15 al 17 settembre 2025 una delegazione della Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale del Parlamento europeo sarà in Italia per una missione di confronto diretto con gli attori del settore primario. Guidati dalla presidente Veronika Vrecionová (ECR, Repubblica Ceca), gli eurodeputati visiteranno aziende agricole e realtà produttive simbolo del Made in Italy, affrontando temi cruciali per il futuro della Politica agricola comune post-2027.

Il programma prevede l’incontro con produttori di riso e mais e con allevatori impegnati in modelli sostenibili, dove nuove tecniche genomiche e strumenti digitali come l’intelligenza artificiale aprono prospettive di sviluppo ma pongono anche nuove sfide. Non mancheranno approfondimenti sulla bioenergia, con la visita a un impianto di produzione di biometano, e tappe in due eccellenze agroalimentari italiane: il Parmigiano Reggiano e Mutti. In agenda anche il confronto con le associazioni agricole, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e la Regione Lombardia.

Alla vigilia della missione, la presidente Vrecionová ha sottolineato come l’Italia, tra i principali produttori agricoli dell’Unione, rappresenti un osservatorio privilegiato per leggere da vicino le sfide che attendono il comparto: volatilità dei mercati, aumento dei costi energetici e dei fattori di produzione, ricambio generazionale e impatti meteo-climatici. «Sarà un’occasione – ha dichiarato – per approfondire le potenzialità delle tecniche innovative, dell’agricoltura di precisione e dell’intelligenza artificiale, raccogliendo elementi utili al dibattito sulla nuova PAC».

La missione vede la partecipazione di un ampio gruppo di eurodeputati provenienti da diversi Paesi e famiglie politiche: Daniel Buda (PPE, Romania), Esther Herranz García (PPE, Spagna), Paulo Do Nascimento Cabral (PPE, Portogallo), Maria Grapini (S&D, Italia), Gheorghe Cârciu (S&D, Romania), Tomáš Kubín (PfE, Repubblica Ceca), Carlo Fidanza (ECR, Italia), Asger Christensen (RE, Danimarca), Cristina Guarda (Verdi/ALE, Italia), Herbert Dorfmann (PPE, Italia), Stefano Bonaccini (S&D, Italia), Camilla Laureti (S&D, Italia), Dario Nardella (S&D, Italia) e Raffaele Stancanelli (PfE, Italia).

Un coro di voci diverse, chiamato a dire se l’agricoltura europea, che l’economia definisce “settore primario” perché fondamento di ogni altra attività, saprà davvero crescere tra le sue molteplici sfaccettature con innovazione e resilienza.

Andrea Vitali