A GIUGNO -16,1% IL FATTURATO DI RFH. PREZZI MEDI GIÙ DEL 24,6% PER FIORI E PIANTE
- Andrea Vitali

Flessione del fatturato e crollo dei prezzi all’asta a giugno per Royal FloraHolland: non bastano volumi in crescita e logistica efficiente per compensare la pressione sui margini.
Giugno 2025 si è chiuso con un netto arretramento per Royal FloraHolland, il principale centro floricolo europeo, che ha visto il fatturato delle aste scendere a 142,8 milioni di euro, registrando una flessione del 16,1% rispetto allo stesso mese del 2024. Il dato più significativo è il crollo dei prezzi medi di vendita, che si sono attestati a 0,36 euro per pezzo, in calo del 24,6% su base annua, nonostante un aumento dei volumi scambiati (+11,2%).
La spiegazione non può risiedere unicamente nelle condizioni meteorologiche più favorevoli rispetto al 2024. L’incremento dell’offerta, unito a dinamiche strutturali del mercato – come la crescente automazione, l’ottimizzazione logistica e il rafforzato potere contrattuale dei grandi distributori – sembra aver eroso i margini lungo tutta la filiera. Il numero di carrelli movimentati è calato (-8,1% per quelli d’asta e -18,5% per quelli diretti), segno di un uso più efficiente degli spazi ma anche di un possibile ridimensionamento della domanda.
Dal punto di vista logistico, il servizio ha mantenuto alti standard, con il 99,8% delle transazioni prive di reclami e nessuna interruzione durante la settimana del vertice NATO. Anche il picco stagionale si conclude con una performance positiva in termini di puntualità (99% in logistica d’asta, 98% in quella diretta), ma resta la preoccupazione per una redditività che appare sempre più compressa.
Il settore floricolo internazionale si trova dunque a fronteggiare una sfida cruciale: come valorizzare il prodotto in un mercato dove la quantità cresce ma il valore si contrae.
Andrea Vitali