Notizie

Sempre più internazionali i Flower Trials nel 2022. Una panoramica sui visitatori accorsi rivela che, a parte i Paesi in cui le condizioni locali l’hanno reso attualmente impossibile (leggi: guerra), il mondo ha trovato la sua strada verso i Flower Trials quest’anno. Dall’Australia al Brasile, dal Vietnam allo Zimbabwe, i visitatori professionali sono arrivati da ben 89 Paesi - il 30% in più rispetto al 2019 - nell’ultima edizione, tenutasi dal 14 al 17 giugno scorsi (vedi).
Questo il risultato messo in evidenza dagli organizzatori in un comunicato stampa del 23 giugno scorso. «Sono lieta dell'entusiasmo, dell'atmosfera e del puro piacere mostrati sia dagli espositori che dai visitatori – ha detto la presidente dei Flower Trials nonché marketing manager di Sakata Gill Corless (vedi nostra intervista del 2017) -. Tutti erano semplicemente felici di vedere dal vivo le piante e di rincontrarsi ai Flower Trials. Vecchie amicizie si sono riaccese, nuove connessioni stabilite. Mentre il nostro mondo è ancora alle prese con sfide eccezionali evidenti dagli amici che inevitabilmente ci sono mancati, coloro che hanno la fortuna di poter viaggiare hanno celebrato l'opportunità di stare insieme e vedere gli ultimi sviluppi nella selezione di piante in vaso e da aiuola».

Redazione

Impianti agrivoltaici PNRR

Fino al 12 luglio consultazione sulla misura del PNRR che dà contributi del 40% per lo sviluppo agrovoltaico. Ecco le linee guida sugli impianti agrivoltaici. [Foto di Σ64 da Wikipedia]

 
Nuovi passi avanti del Governo sulla strada dell’agrovoltaico. 
Come annunciato il 27 giugno scorso dal Ministero della Transizione Ecologica (MITE), dal 28 giugno fino al 12 luglio è aperta «la consultazione pubblica sulla misura per la concessione dei benefici previsti dalla Missione 2, Componente 2, Investimento 1.1 (Sviluppo Agrovoltaico) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)» per incentivare, con contributi a fondo perduto fino al 40%, la realizzazione di impianti agrivoltaici. Ciò allo scopo sia di contribuire al raggiungimento dei target nazionali in materia di energie rinnovabili sia di rendere più competitivo il settore agricolo riducendo i costi di approvvigionamento energetico e migliorando le prestazioni climatico-ambientali.
Durante il periodo di consultazione pubblica le parti interessate potranno inviare osservazioni all’indirizzo di posta elettronica PEC Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. utilizzando il modulo di adesione alla consultazione che si trova in fondo a questa pagina e indicando come oggetto della mail "Consultazione M2C2 investimento 1.1 Sviluppo Agrovoltaico".
Intanto sono state pubblicate e rese accessibili nel sito web del MITE dal 27 giugno le Linee Guida in materia di Impianti Agrivoltaici. Un testo che «descrive le caratteristiche minime e i requisiti che un impianto fotovoltaico dovrebbe possedere per essere definito agrivoltaico, sia per ciò che riguarda gli impianti più avanzati, che possono accedere agli incentivi PNRR, sia per ciò che concerne le altre tipologie di impianti agrivoltaici, che possono comunque garantire un’interazione più sostenibile fra produzione energetica e produzione agricola». Il documento è stato elaborato da un gruppo di lavoro coordinato dal MITE a cui hanno partecipato: CREA - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, ENEA - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, GSE - Gestore dei servizi energetici S.p.A. e RSE - Ricerca sul sistema energetico S.p.A. 
Le Linee Guida sugli impianti agrivoltaici si possono leggere qua.
 

L.S.

La 71esima edizione di Flormart, storico salone internazionale del florovivaismo, si terrà come sempre a Padova, dal 21 al 23 settembre 2022, ma sarà la prima volta che il salone è organizzato da Fiere di Parma.
Come reso noto nei giorni scorsi dai nuovi organizzatori, parteciperanno alla fiera 300 espositori e 200 buyer esteri, oltre a quelli italiani. L’obiettivo, annunciano, è «sviluppare la reputazione del florovivaismo italiano all’estero».
A Flormart «saranno esposte tutte le tipologie di piante e fiori» e particolare attenzione sarà dedicata alle «piante per giardini a basso consumo di acqua, le piante per la nuova foresta urbana, le piante per il verde tecnologico a corredo degli edifici (verde pensile)», così come per «gli impianti d’irrigazione con i nuovi software che riducono al minimo l'impiego di acqua; le macchine per le cure colturali di parchi e giardini».
La filiera professionale del florovivaismo, si conclude la nota degli organizzatori, «si incontrerà a Flormart per delineare le nuove strategie del settore» e «i numerosi convegni tratteranno le tematiche più attuali, dall’innovazione tecnologica e varietale all’utilizzo degli stanziamenti previsti dal PNRR e al ruolo del verde come infrastruttura centrale delle città (flormart.it)».

Redazione

Il CREA Foreste e Legno fra i centri nazionali per lo studio e la conservazione della biodiversità forestale individuati da MITE e MIPAAF. Le sedi toscane.

Il Centro di ricerca Foreste e Legno del CREA, con le sue sedi di Arezzo, Casale Monferrato, Roma, Rende e Trento, è uno dei “Centri nazionali per lo studio e la conservazione della biodiversità forestale” individuati nel Decreto interministeriale del Ministero della Transizione Ecologica (MITE) e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF) del 31 marzo 2022 che è stato recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
A renderlo noto, ieri l’altro, un comunicato del CREA in cui si ricorda che questi centri nazionali «dovranno occuparsi del monitoraggio del patrimonio genetico forestale nazionale e dello stato di salute degli ecosistemi forestali nonché della conservazione e del mantenimento della biodiversità autoctona, in un’ottica di valorizzazione del patrimonio boschivo nazionale, riconosciuto sempre più un’eccellenza a livello internazionale». Più precisamente, i centri dovranno «assicurare e perseguire l'approvvigionamento e la conservazione sia di specie e provenienze forestali importanti per la salvaguardia della biodiversità di almeno una zona omogenea dal punto di vista ecologico sia delle specie più rappresentative e di quelle endemiche degli ecosistemi forestali presenti, nonché la cura di specifiche attività di studio e modalità di conservazione del germoplasma forestale di importanza scientifica e di riferimento nazionale».
Presso le sedi del Centro Foreste e Legno del CREA, si ricorda, vengono da tempo svolte attività di raccolta e conservazione di germoplasma di numerose specie e provenienze arboree forestali, importanti per la salvaguardia e la tutela della biodiversità a livello nazionale ed internazionale. Per il solo salice e pioppo (generi Salix e Populus) sono conservate, ad esempio, circa 2400 accessioni, mentre per altre specie di interesse forestale il Centro ha realizzato diverse centinaia di parcelle tra collezioni di germoplasma, campi sperimentali comparativi di provenienze, discendenze e cloni.
«Un riconoscimento – ha commentato il Direttore del Centro di ricerca Foreste e Legno del CREA Piermaria Corona - di grande significato per il nostro Centro e per chi lavora ed ha lavorato negli anni passati per questo risultato, in un momento di rinnovato interesse per il comparto vivaistico forestale e per la realizzazione di nuovi boschi o la ricostituzione di quelli danneggiati e degradati, nel quadro delle linee operative individuate dalla Strategia per le risorse genetiche forestali per l’Europa e dalla Strategia Nazionale Forestale. Conservazione e uso sostenibile delle risorse genetiche forestali nazionali sono attività fondamentali per le foreste, alle quali siamo lieti di poter contribuire assieme ai diversi enti individuati dal decreto».
L’elenco dei centri nazionali selezionati dal Decreto comprende, oltre a quelli del CREA, i seguenti:
- i centri nazionali Biodiversità Carabinieri di Pieve S. Stefano (provincia di Arezzo), di Peri (provincia di Verona) e di Bosco Fontana (provincia di Mantova);
- «UNIFI-FALP - laboratorio semi Università di Firenze», cioè la sezione Foreste Ambiente Legno Paesaggio del Dipartimento di Scienze e tecnologie Agrarie, alimentari, ambientali e forestali (DAGRI) dell’Università degli studi di Firenze;
- «CNR-IPSP, Istituto per la protezione sostenibile delle piante (IPSP), Dip. Biodiversità degli ecosistemi agro-forestali (Biodiv)», che ha la sede centrale a Torino e fra le sedi secondarie una a Sesto Fiorentino (in provincia di Firenze), accanto a quelle di Bari, Legnaro (Padova) e Portici (Napoli);
- il Centro regionale di Castanicoltura del Piemonte;
- il Castagneto didattico-sperimentale di Granaglione in Emilia Romagna.
Ecco il testo integrale del Decreto.

Redazione

Uno «sportello remoto» che consente «incontri in contraddittorio» sulle difformità emerse «nell’ambito dei controlli relativi alla campagna dichiarativa 2021» tramite videochiamate su piattaforma certificata. Con riduzione dei costi e dei tempi dei contraddittori per le aziende agricole.
È il progetto pilota, avviato dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) in relazione alle restrizioni del 2020 per la pandemia da Covid-19, che prosegue adesso e permetterà alle aziende di evitare gli spostamenti, mentre all’Agea di incrementare l’efficienza amministrativa sia in termini di produttività che in termini di digitalizzazione. Questo grazie al fatto che alla fine della videochiamata viene prodotto un verbale firmato da entrambe le parti con firma elettronica qualificata (valida a norma di legge) in modalità PaDes, evitando la produzione di documenti cartacei. La firma digitale del verbale è possibile anche se i soggetti firmatari non sono dotati di un proprio certificato digitale, grazie all’utilizzo di un certificato di firma remota “one shot” (ovvero utilizzabile esclusivamente per una sessione) che viene emesso in tempo reale dal certificatore accreditato, a valle del completamento dell’autenticazione Spid di secondo livello, unico prerequisito richiesto. 
«Il progetto – ha dichiarato il direttore di Agea Gabriele Papa Pagliardini - rientra nel complessivo percorso di trasformazione digitale che l’Agenzia ha intrapreso da tempo e ha già consentito ad oltre 9 mila aziende incontrate virtualmente, la sottoscrizione tramite la piattaforma dei verbali di incontro con i quali sono state definite le singole posizioni. Numeri che dimostrano il successo dell’iniziativa e ci spingono a valutarne l’estensione verso altre attività di sportello».

Redazione