BAS SMETS: PAESAGGI AUMENTATI PER CITTA' PIU' VIVIBILI

Il paesaggista belga trasforma spazi urbani in ecosistemi resilienti. Tra i suoi progetti: Notre-Dame, LUMA Arles e la Biennale di Venezia 2025.

Bas Smets, nato a Hasselt nel 1975, è una figura di spicco nel panorama del paesaggismo contemporaneo. La sua formazione multidisciplinare—ingegneria civile, architettura e architettura del paesaggio—gli consente di affrontare la progettazione urbana con un approccio integrato. Dopo gli studi alla KU Leuven e all'Università di Ginevra, ha lavorato a Parigi con Michel Desvigne, uno dei più noti paesaggisti francesi. Nel 2007 ha fondato il suo studio, Bureau Bas Smets, con sedi a Bruxelles e Parigi, e un team di circa 25 professionisti.
La filosofia progettuale di Smets si basa sull'idea di "paesaggi aumentati": spazi che, attraverso l'uso intelligente della vegetazione e delle risorse naturali, generano microclimi favorevoli e migliorano la qualità della vita urbana. Questa visione si traduce in progetti che spaziano da grandi parchi a interventi su scala urbana, sempre con un'attenzione particolare alla sostenibilità e alla resilienza climatica.
Tra i suoi lavori più emblematici si annoverano il Parc des Ateliers ad Arles, realizzato per la LUMA Foundation, dove un'ex area industriale è stata trasformata in un parco mediterraneo con oltre 80.000 piante; il waterfront di Himara in Albania, che ha riconnesso la città al mare attraverso terrazze alberate; e il progetto per gli spazi pubblici attorno alla cattedrale di Notre-Dame a Parigi, vinto nel 2022. Quest'ultimo prevede la creazione di un grande prato tra l'abside e la Senna, la trasformazione dell'ex parcheggio sotterraneo in una passeggiata interna con accesso alla cripta archeologica e una vegetazione che contribuirà a mitigare le isole di calore urbane.
Un aspetto distintivo del lavoro di Smets è la collaborazione con esperti di diverse discipline. In particolare, con il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso ha sviluppato il progetto "Building Biospheres", selezionato per il Padiglione belga alla Biennale di Architettura di Venezia 2025. L'installazione esplora l'intelligenza delle piante e il loro ruolo attivo nella creazione di ambienti urbani più salubri, attraverso l'uso di sensori, intelligenza artificiale e sistemi di monitoraggio che permettono alle piante di interagire con l'architettura circostante.
Oltre alla pratica professionale, Smets è attivo nel campo accademico. Ha insegnato in istituzioni come la Ecole d’Architecture la Cambre a Bruxelles, l’Ecole Spéciale d’Architecture a Parigi e la Technische Universität a Graz. Nel 2023 è stato nominato "Professor in Practice" alla Graduate School of Design di Harvard, dove continua a esplorare nuove modalità per trasformare le città in ecologie urbane capaci di affrontare le sfide del cambiamento climatico.
Con una visione che unisce arte, scienza e tecnologia, Bas Smets ridefinisce il ruolo del paesaggista nel XXI secolo, proponendo soluzioni innovative per rendere le città più vivibili, sostenibili e in armonia con la natura.
AnneClaire Budin