“BOTANIKUM” LA MOSTRA DI LUCIA PESCADOR PER RACCONTARE LA NATURA
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in Arte Verde

Dal 30 maggio al 15 settembre 2025, a Palazzo Zuckermann di Padova, l’arte botanica di Lucia Pescador protagonista della personale “Botanikum”.


Una narrazione visiva che attraversa il tempo, la memoria e la natura: è questo il cuore della mostra “Botanikum”, la prima grande personale pubblica dedicata all’artista Lucia Pescador, che dal 30 maggio al 15 settembre 2025 animerà gli spazi di Palazzo Zuckermann a Padova. L’evento, ideato e curato da Claudia Zanfi in collaborazione con il Comune e i Musei Civici di Padova, celebra la lunga carriera dell’artista vogherese e il suo rapporto profondo con il mondo botanico, in una città che vanta una tradizione secolare nella scienza delle piante.
“Botanikum” è una vera e propria immersione in giardini immaginari e foreste della mente, un viaggio tra oltre 500 opere che includono disegni su carta, acetati, fotografie e collage. Lucia Pescador ha fatto della carta il suo medium prediletto, riutilizzando vecchie lettere, registri, partiture musicali e pagine diari, trasformandoli in supporti per nuovi racconti visivi. Ogni foglio sospeso, leggero e vibrante, diventa così una metafora della foglia, collegando sensibilmente l’etimologia greca alla poesia naturale.
L’allestimento site-specific per Palazzo Zuckermann amplifica questa suggestione: centinaia di fogli appesi alle pareti con aghi sottili creano un effetto di arcobaleno organico, un bosco effimero dove il visitatore si ritrova avvolto da forme botaniche, reminiscenze di erbari medievali e visioni ispirate ai maestri come Karl Blossfeldt e Filippo De Pisis. Le installazioni non si limitano alla mera rappresentazione: sono racconti di foglie, fiori, funghi, frutti e legni, evocando paesaggi che oscillano tra reale e immaginifico.
La mostra ripercorre anche i momenti salienti della carriera di Pescador, diplomata in Decorazione all’Accademia di Brera, con un percorso artistico iniziato nel 1965 e segnato da una continua riflessione sulla dialettica tra natura e cultura. Dagli anni Settanta, con il gruppo Metamorfosi, fino ai celebri Inventari del Novecento “con la mano sinistra”, la sua ricerca si è nutrita di una poetica del frammento, di accostamenti simbolici e di una forte componente manuale che sfida la tradizione accademica.
Dietro la sua passione per la botanica, si cela un desiderio d’infanzia: quello di iscriversi alla Scuola di Agraria, sogno allora precluso alle donne. Questo mancato accesso si è sublimato nella creazione di erbari d’artista, collezioni di elementi naturali tradotti in opere che indagano il rapporto tra memoria, paesaggio e identità. La raccolta di legni, fiori e funghi si è così trasformata in una pratica artistica che unisce scienza e sensibilità estetica.
“Botanikum” si inserisce in un filone espositivo che guarda con attenzione alla relazione tra arte e ambiente, temi oggi più che mai centrali nel dibattito culturale e sociale. La mostra rappresenta un’occasione unica per scoprire una delle figure più originali del panorama artistico italiano, il cui lavoro coniuga ricerca estetica, memoria storica e consapevolezza ecologic
AnneClaire Budin