PACCHETTO VINO UE: ESCLUSE COOPERATIVE E FONDI NON SPESI
- Redazione Floraviva
Misure approvate, ma manca l’ambizione necessaria
Il recente accordo tra Consiglio, Parlamento e Commissione UE sul pacchetto vino rappresenta un passo positivo per la filiera, ma lascia fuori due richieste centrali del settore. Lo denunciano Copa e Cogeca, evidenziando come l’esclusione di cooperative e fondi riportabili rischi di indebolire l’impatto dell’intervento europeo.
Cooperative escluse dalle aliquote più alte
L’intesa non include le organizzazioni cooperative tra i beneficiari delle aliquote massime di cofinanziamento, una scelta che limita l’accesso equo agli strumenti di sostegno. Per Copa e Cogeca, si tratta di un'occasione mancata per rafforzare modelli di filiera integrata, essenziali in molte aree vitivinicole europee.
Fondi inutilizzati: nessuna proroga
Altro nodo critico è la mancata previsione del riporto dei fondi non spesi all’anno successivo. In un periodo segnato da flessioni di spesa legate a instabilità di mercato e ritardi amministrativi, questa misura avrebbe rappresentato un margine di flessibilità utile per garantire continuità e capacità di investimento nel medio periodo.
Un accordo da rafforzare nelle prossime revisioni
Nonostante l’introduzione di misure utili, come il supporto al grubbing-up, la promozione estesa, il turismo enologico e la categoria “vino a ridotto tenore alcolico”, il pacchetto viene definito insufficiente per rilanciare strutturalmente il settore. Copa e Cogeca chiedono che le misure escluse vengano integrate nelle future revisioni legislative, e che il quadro normativo venga reso più equo, stabile e coerente con le esigenze reali dei produttori.
Redazione – Floraviva
© Floraviva – riproduzione riservata | 5 dicembre 2025