FLOROVIVAISMO PRANDINI: EXPORT CRESCE, MA SERVONO STESSE REGOLE PER L’IMPORT

Andrea Vitali
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Al Congresso nazionale del Fiore a Pompei il presidente Prandini: “Le stesse regole che valgono per i nostri imprenditori devono valere quando importiamo piante e fiori da altri paesi”

 

A Pompei e Castellammare il Congresso nazionale del Fiore

Si è svolto tra Pompei e Castellammare di Stabia, in Campania, il Congresso nazionale del Fiore, organizzato da Coldiretti in collaborazione con la Consulta nazionale del Florovivaismo. L’appuntamento ha riunito i protagonisti della filiera florovivaistica italiana per delineare visioni strategiche, nuove opportunità di mercato e pratiche di sostenibilità produttiva.

Veduta d'insieme del Congresso nazionale del Fiore a Pompei 2025

Il valore del comparto e le sfide dell’export

Ettore Prandini, presidente nazionale Coldiretti, ha aperto il Congresso con un intervento che valorizza il potenziale del comparto florovivaistico italiano:

Ettore Prandini durante il suo intervento al Congresso

Vale oggi 300 milioni il mercato legato all’impiego del fiore reciso per cerimonie ed eventi – ha sottolineato Prandini – una grande opportunità per esaltare il florovivaismo italiano e ciò che l’Italia può offrire ai tanti cittadini stranieri che scelgono di celebrare i loro eventi nel nostro Paese. Nei vigneti, come sotto gli uliveti, in tutto ciò che l'agricoltura può offrire. Il florovivaistico ha un valore complessivo di 3,3 miliardi per l'intera filiera e soprattutto un valore di 1,3 miliardi per quanto riguarda le esportazioni. Ma dobbiamo fare di più per quanto riguarda la semplificazione burocratica, per quanto riguarda le certificazioni legate alle esportazioni, per quanto riguarda anche l'utilizzo di tutto ciò che riguarda le molecole, per proteggere le nostre piante e applicare il principio di reciprocità: le stesse regole che valgono per i nostri imprenditori devono valere quando noi importiamo piante e fiori provenienti da altri paesi. Diversamente si crea una forma di concorrenza sleale che noi non vogliamo, perché va a indebolire il nostro sistema che punta sempre di più sulla sostenibilità.

Green, fiori stagionali e agriwedding: la visione della Consulta

Nada Forbici, coordinatrice della Consulta Nazionale del Florovivaismo, ha rilanciato i temi chiave della sostenibilità e del dialogo con il mondo degli eventi:

Nada Forbici al Congresso, confronto con operatori florovivaistici
Due giorni indimenticabili, in cui si è parlato di sostenibilità e stagionalità, con un’apertura importante al dialogo tra wedding planner e floral designer. Così Nada Forbici, coordinatrice della Consulta nazionale del Florovivaismo, ha commentato il congresso, sottolineando l’emergere dell’agriwedding come nuova frontiera del settore: cerimonie immerse nel paesaggio rurale, a chilometro zero, non solo nei fiori ma anche nel cibo.

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L’agricoltura multifunzionale come esperienza

Dominga Cotarella, presidente di Fondazione Campagna Amica, ha evidenziato il legame tra florovivaismo e agricoltura come proposta esperienziale e culturale:

Dominga Cotarella durante il panel sull'agricoltura esperienziale

Oggi racconteremo questo legame che c'è tra il mondo di Fondazione Campagna Amica, quindi tutto il mondo dell'agricoltura multifunzionale, e il florovivaismo. Due settori cardine per l'agricoltura italiana, non soltanto in termini economici, ma anche per dare al cliente e al consumatore l'opportunità di vivere le aree interne come luoghi di esperienza. Un fenomeno nato due anni fa, oggi è diventato un trend consolidato: quello delle cerimonie in campagna, il cosiddetto agriwedding. Matrimonio in agriturismo, nelle nostre aziende agricole multifunzionali. Quello che ci piace sottolineare è quanto l'agricoltura non sia soltanto un settore primario in termini economici, ma anche quanto – grazie al mondo dei fiori e del florovivaismo – sia davvero quel settore che crea quella grande bellezza che porta l'Italia ad essere il Paese più bello al mondo.
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Abbiamo riscontrato tanta partecipazione da parte dei produttori, e questa per noi è la cosa più importante: li abbiamo visti entusiasti e felici di poter avere questo tipo di visibilità e di poter parlare del loro lavoro in maniera approfondita.

Visitatori tra le installazioni floreali allestite per il congresso

Redazione – Floraviva
© Floraviva – riproduzione riservata | 30 novembre 2025