DAZI USA, STANGATA SUL MADE IN TUSCANY: FUORI DALLA LISTA VINO, OLIO, PECORINO E PASTA
- Redazione Floraviva
Coldiretti Toscana lancia l’allarme: crollano le esportazioni agroalimentari nei primi sei mesi del 2025. Pressing sull’UE per rinegoziare con l’amministrazione Trump.
Nessuno sconto per i simboli dell’agroalimentare toscano. Il nuovo ordine esecutivo del Presidente Trump conferma l’esclusione dai dazi solo per una selezione di prodotti agricoli – ma non per vino, olio, pecorino e pasta, che rappresentano oltre il 90% del valore dell’export toscano verso gli Stati Uniti.
A denunciarlo è Coldiretti Toscana, che chiede con urgenza all’Unione Europea di rivedere i termini dell’accordo commerciale: “Ci sono voluti anni per consolidare la presenza in un mercato strategico come quello americano. I dazi rischiano di compromettere duramente questo lavoro”, avverte Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana.
Esportazioni giù del 31% nei primi sei mesi
Secondo i dati Istat, nel primo semestre 2025 l’export agricolo toscano verso gli USA è calato del 31%, mentre il comparto alimentare (incluse bevande e tabacco) ha perso il 9%. Il nuovo regime tariffario prevede un dazio del 15% su molti prodotti tipici italiani, con il rischio concreto di arrivare fino al 107% per la pasta.
Tra i pochi prodotti esenti: banane, pomodori, tè, caffè, succhi, arance, alcuni fertilizzanti e tagli di carne non esportabili dall’Italia. Una lista che esclude di fatto l’intero paniere agroalimentare toscano.
L’appello all’Europa
Coldiretti Toscana ribadisce la necessità di un’azione diplomatica immediata: “Serve un’azione coesa a livello europeo per fermare un’escalation che colpisce in modo sproporzionato le imprese agricole italiane, penalizzando le eccellenze territoriali come l’olio extravergine toscano, il vino DOCG, il pecorino e la pasta”.
© Floraviva – riproduzione riservata | 19 Nov. 2025