AGRICOLTORI UE CONTRO L’ACCORDO MERCOSUR

Andrea Vitali
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Sotto l’egida di Copa-Cogeca, organizzazioni agricole e ambientaliste europee denunciano a Bruxelles i pericoli dell’accordo con il Mercosur: concorrenza sleale, minacce ambientali e dumping sociale.

 

Le criticità dell'accordo UE-Mercosur

Nonostante le forti opposizioni, la Commissione europea continua a promuovere l'accordo commerciale con i paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Paraguay, Uruguay). Le principali associazioni del settore agroalimentare europeo, insieme a sindacati e ONG ambientaliste, denunciano un accordo che, secondo il comunicato stampa comgiunto di Copa- Cogega,  mette a rischio l'agricoltura europea, favorendo importazioni a basso costo e con standard più bassi in materia di sicurezza, ambiente, benessere animale e lavoro.

Concorrenza sleale e dumping ambientale

I prodotti importati – riso, carne bovina, pollame, zucchero, mais ed etanolo – non sono soggetti agli stessi standard UE. Molti contengono pesticidi vietati in Europa e provengono da territori soggetti a deforestazione. Le norme sul benessere animale e la tracciabilità risultano carenti nei paesi Mercosur, creando una disparità etica e produttiva che colpisce duramente i produttori europei.

Effetti economici e sociali già visibili

Un terzo del pollame importato in UE proviene già dai paesi Mercosur. Se ratificato, l’accordo potrebbe accelerare il declino di numerose filiere locali, con perdita di posti di lavoro, chiusure aziendali e un calo della fiducia dei consumatori verso i prodotti europei. La mancanza di reciprocità nei costi e negli standard produttivi mina la stabilità del mercato agricolo.

Tutela ambientale e diritti del lavoro: norme inefficaci

Le clausole ambientali e sociali dell’accordo non sono vincolanti e mancano di efficaci meccanismi sanzionatori. Gli ultimi audit rivelano, ad esempio, lacune gravi nella sorveglianza dell’influenza aviaria in Brasile e l’uso di metodi di lavaggio chimico del pollame vietati in UE. Inoltre, l’accordo rischia di favorire pratiche di sfruttamento lavorativo, con diritti sindacali non tutelati in quasi tutti i paesi Mercosur.

Nessuna vera clausola di salvaguardia

Gli strumenti previsti come soglie di attivazione e “meccanismo di riequilibrio” risultano inefficaci e inapplicabili nella pratica. L’accordo, secondo i critici, rappresenta una resa politica dell’UE di fronte alla logica del libero scambio a ogni costo, compromettendo gli sforzi per una transizione agricola e sociale sostenibile.

Andrea Vitali– Floraviva
© Floraviva – riproduzione riservata | 13 Nov. 2025