COLTIVIAMO LA CULTURA 2025: AGRICOLTURA E PATRIMONIO A VILLA RIZZARDI
- Redazione Floraviva
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Nel giardino di Pojega, in Valpolicella, ADSI e il Ministro Lollobrigida hanno celebrato il legame tra agricoltura e cultura. Un evento per promuovere il made in Italy e lo sviluppo dei territori.
Un dialogo tra tradizione agricola e identità culturale
Si è tenuta oggi, 7 novembre 2025, a Negrar di Valpolicella (VR), la nuova edizione di “Coltiviamo la Cultura”, promossa da ADSI – Associazione Dimore Storiche Italiane ETS in occasione della Giornata Nazionale dell’Agricoltura, con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
Nella splendida cornice del Giardino di Pojega di Villa Rizzardi, simbolo del paesaggio storico italiano, l’incontro ha messo al centro il ruolo delle dimore storiche come presìdi agricoli attivi, in grado di coniugare produzione, cultura e sostenibilità.
Lollobrigida: «Nelle radici riconosciamo la forza dell’Italia che produce»
«Le dimore storiche italiane sono testimonianze vive del nostro passato e al contempo palcoscenici autentici dell’agricoltura, del gusto e della tradizione. Sono un patrimonio italiano da custodire per far vivere, a chi non può farlo quotidianamente, il legame profondo tra l’uomo, la terra e il tempo», ha dichiarato il Ministro Francesco Lollobrigida, ribadendo la necessità di valorizzare questi luoghi per promuovere un modello di sviluppo fondato su qualità, sostenibilità e bellezza.
«È nelle radici – ha concluso – che riconosciamo la forza dell’Italia che produce, custodisce e accoglie».
Odescalchi: «Le dimore storiche sono attori dinamici dell’economia sostenibile»
Per la presidente Maria Pace Odescalchi, le dimore storiche rappresentano «un motore vivo di economia, cultura e coesione sociale».
«Sono un ponte tra passato e futuro, presìdi identitari che tengono unite comunità e territori e contribuiscono in modo significativo all’occupazione e alla vitalità delle aree rurali – ha detto –. Le dimore con attività agricola alimentano la crescita delle comunità locali, valorizzano i prodotti più autentici del made in Italy e rafforzano l’attrattività dei territori».
Il ruolo economico delle dimore storiche agricole
I dati dell’Osservatorio sul Patrimonio Culturale Privato mostrano che per il 39% delle dimore con attività agricola, quest’ultima costituisce oltre il 75% del reddito annuale. La vitivinicoltura è la prima attività (25%, che sale al 36% con i viticoltori), seguita da cereali e olivicoltura (21% ciascuna).
Il legame tra vino ed enoturismo è trainante: il 100% delle dimore vitivinicole offre degustazioni, e l’85% ha registrato un aumento delle visite. Oltre il 30% delle dimore ha incrementi superiori al 30%.
Garagnani: «Dimore storiche, laboratori di sostenibilità»
«Il successo di questa edizione – ha affermato Guglielmo Garagnani, vicepresidente nazionale ADSI – conferma quanto le dimore storiche siano punti di incontro naturali fra cultura, agricoltura e comunità».
«Sono veri e propri laboratori di sostenibilità e innovazione, capaci di restituire valore ai territori e promuovere modelli circolari fondati su qualità e bellezza», ha aggiunto, ringraziando i proprietari che hanno aperto le loro aziende agricole e dimore.
Giuseppe Rizzardi: «PNRR e collaborazione pubblico-privato per la valorizzazione»
L’iniziativa è stata ospitata dalla Tenuta Guerrieri Rizzardi, da anni esempio virtuoso di sinergia fra istituzioni pubbliche e privati.
«È un piacere accogliere “Coltiviamo la Cultura” e il Ministro Lollobrigida nella nostra tenuta – ha detto Giuseppe Rizzardi –. Il restauro del Giardino di Pojega, realizzato grazie ai fondi PNRR ottenuti con il supporto di ADSI e MIC, dimostra quanto la tutela del paesaggio sia anche un’opportunità turistica ed economica per il territorio».
Un’iniziativa che guarda al futuro
Con “Coltiviamo la Cultura”, ADSI rafforza il suo impegno per la valorizzazione del patrimonio culturale privato come leva di sviluppo sostenibile. L’evento ha dimostrato quanto la convergenza tra cultura, agricoltura e impresa possa generare valore per il Paese, contribuendo a rafforzare l’identità territoriale italiana nel mondo.
Redazione – Floraviva
© Floraviva – riproduzione riservata | 7 novembre 2025